Prima siamo rimasti estasiati dalla bellezza dei costumi. Ammiro i Sardi che, ancora li curano, li fanno, li indossano, come segni della cultura della loro nazione.
Alcune di queste donne erano bellissime e quegli abiti della festa tradizionale, teche preziose del mistero femminile che celano, così finemente erotizzanti!
Abbiamo partecipato, Rosa Canina ed io, alla intera processione, un'ora e mezza di cammino, Gloria, Ave Maria ripetute. Pensavo non avrei mai partecipato a qualcosa del genere. Ma vivere questa festa non è se non si partecipa, fisicamente, anche al cammino, alle litanie ripetute e cullanti.
Nella tradizione comune ad altri luoghi, la strada è stata cosparsa di fiori, di erbe profumate (mirto, menta nepitella, elicriso), una splendida cornice olfattiva che si è fatta notare, calpestata dai devoti, nel giorno di festa.
Abituato alle nostre Madonne longobarde bionde cogli occhi azzurri, ho trovato bellissima la statua di Maria del Carmelo, occhi scuri, come la carnagione, e un accenno di chioma corvina sotto il velo.
Abbiamo aspettato, alla fine, su ballu tundu: erano apparsi tre musicanti (un organetto diatonico, una fisarmonica, un flauto triplo) ma... nulla. La piazzetta del ballo è stata dominata dal concerto ufficiale, una insulsa e anonima sbobba di brani inglesi interrotta da un paio di pezzi di Mina e Pino Daniele, brodaglia musicale internescional che puoi ascoltare in un qualsiasi laungebarre del pianeta globalizzato.
Maria del Carmelo... prega per noi!
(unuomoincammino)
Ordine cronologico delle immagini invertito dalla procedura di caricamento: le prime due sono le ultime due (a sera tarda, a fine della processione).
RispondiEliminaMi affascinano queste processioni, mi sarebbe piaciuto nascere in una comunità legata da un culto così strutturato.
RispondiEliminaPare che il culto della Madonna del Carmelo sia un culto matriarcale addirittura precristiano.
EliminaQuesto mi è noto: in area campana, ad esempio, il culto delle sette Madonne Sedute (del quale venni a conoscenza per questioni coreutiche, danze popolari e in particolare la tamurriata) era un culto romano e forse anche precedente.
La teologia cristiana la considera la Madonna più importante. Ora non mi addentro in questioni delle quali ho letto, solo l'altrieri, qualcosa in rete.
Nella festa del 16 luglio - Madonna del Carmine appunto! - emerge l'aspetto femminile del cristianesimo e il culto relativo.
Ciascuno di noi conosce quanto siano forti gli affetti per mamme, zie, nonne. Questo si tramuta anche in... religione. No!?
Poi i Sardi hanno questo rispetto per le loro radici. Io li ammiro anche per questo!
EliminaGrazie del resoconto, Uomo. Sei i nostri occhi e le nostre gambe.
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