venerdì 4 agosto 2023

Ecoansie

Ai tempi della lista civica (e pure del GAS quando ancora alcuni lo volevano PGAS ovvero Psico Gruppo di Acquisto Solidale, poi siamo guariti) il sinistro intellettuale (scrive anche su Internazionale, Wu Ming, etc. organizza conferenze radical chic contro la lotta bovghese al degvado e in treno, per sua comodità, cacciava piedi e scarpe sui sedili, il livello della intellighenzia a sx è sempre questo!), stufo del crescendo emotivo negativo del massacrarsi, ad ogni riunione, di discussioni su problemi enormi, fece presente che questo era distruttivo.
Ora ci sono vari pseudo-ambientalisti argobalenghi che hanno reso pubbliche le loro eco-ansie.
In effetti il problema esiste: quando abbuffi la mente e fai a gara col resto del gruppo a chi è più puro, talebano, intelligente  superiore e, non ultimo, impegnato, poi essa sbrocca.

Non è che i gravi e gravissimi problemi ecologici non esistano (qui, qui,  etc. trovate come, quotidianamente, orgoglionamente i più si adoperano a segare il ramo sul quale tu sei seduto). Il fatto è che gli zeloti hanno bisogno di un ambiente confortevole in cui il proprio ego venga lucidato dallo strofinamento con quello degli altri fedeli.
Non si vuole risolvere i problemi che significherebbe
1 - osservare la realtà
2 - avere idee su soluzioni, attuarle, correggerle,
e, iterativamente
3 - misurare i risultati e se non soddisfacenti, tornare al punto 1.

(Al punto 2 è assai comune la strategia "freno a mano ben tirato e acceleratore pigiato", lo rimarca messer Pigiatasti, lo ridico piano :-  non funziona e non funzionerà!)

Si vuole un gruppo (spesso tendente alla setta) in cui stare comodi nelle proprie ipocrisie e sostenerle per sostenersi. Qui entra in gioco pure uno dei dogmi della nuova religione, l'inclusione che, nella furia woke (lo lascio in inglese che va bene per questa schifezza), ha abolito il "Meglio soli che mal accompagnati" e pure la metafora del buttar fuori la mela marcia dalla cassetta (esattamente l'opposto dell'inkluderla, qui si apre una finestra su un altro inquietante paesaggio, non voglio divagare).

Il risultato è spesso pessimo, distruttivo (come l'ansia può esserlo) sia per sé (vabbè, chi è causa del suo mal pianga se stesso) che per gli altri.

6 commenti:

  1. Non so se sia eco ansia, ma tutte le allerta meteo che ricevo con una certa frequenza credo provochino qualcosa di simile.
    Poi da queste parti abbiamo una certa esperienza con le situazioni impegnative.

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    1. Se tu fissi la mente (o qualcuno agisce in modo che tu fissi la tua mente) sempre e solo su un problema grave o su una classe di problemi gravi simili / correlati) la tua mente si avvelena, passo dopo passo. Se la frequenza e' alta, piu' velocemente.
      Non e' sano ignorare, non e' sana la fissazione.
      In Liguria avete le alluvioni da temporali autorigeneranti. Ho visto (notizia da qualche parte della quale ho letto al volo solo il titolo) che e' stata autorizzata una ripresa delle costruzioni nel Bisagno.
      Come crearsi felicemente e orgoglionamente gravi problemi in futuro e renderli olre modo impegnativi.

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    2. Io vivo in Val di Magra, dove abbiamo avuto danni soprattutto causati dal vento, dalle trombe d'aria.

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    3. Nella settimana nella quale eravamo al paesello di mamma un vento violento ha fatto danni sul tetto: ha piegato il palo delle antenne, un tubo in acciaio direi ca. 50mm di diametro.
      Stanotte bella piovuta (una manna, bosco e prati aridi dopo giorni e giorni di vento) e fresco.
      Aaaah, che goduria! :)
      Buondì Sara
      UUIC

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