Ecco la fine che ha fatto una che si credeva una mucca.
Peraltro questa demenza pare avesse successo in rete.
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2 ore fa
Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
Ecco la fine che ha fatto una che si credeva una mucca.
Peraltro questa demenza pare avesse successo in rete.
I disturbi dell'alimentazione che i social promuovono a esempi da emulare.
RispondiEliminaMah, questa credeva veramente di essere un erbivoro.
EliminaNoto che la cronaca riporta che questa poveraccia aveva un discreto seguito in rete. => Non e' certo da sola.
Questa aveva una patologia, la sorella di una mia cara amica ci è morta. Poi oggi si dà dell'influencer anche al porco.
EliminaMi fa sorridere 'sta menata degli influenzatori.
EliminaMolte persone devono avere valori, sistemi di credenze e di inferenza assai fragilli, deboli se vengono influenzati dalle volatili ed estemporanee credenze di 'sti influenzatori.
Filippo, Oscar Wilde osservava, giustamente, che bisogna avere molti vizi affinché nessuno di essi prevalga. ;)
RispondiEliminaBeh, sulla "influencer" c'è poco da dire: una persona evidentemente malata uccisa dalla propria malattia.
RispondiEliminaButto una riflessione nata sul momento:
Sul fatto che fosse seguita mi vengono in mente i mistici del medioevo: quanti santi e sante che digiunavano avevano problemi di alimentazione? Eppure anche loro erano ammirati dai loro contemporanei...
C'è una base psico(pato)logica opposta: nel medioevo bisognava riformulare la penuria di cibo con qualche motivazione religiosa. Per Zhanna VoglioEssereMucca questa penuria non c'è.
EliminaCertamente la poraccia ha cercato di riformulare in termini (come li indico?) "new age" la propria patologia nei confronti di cibo e alimentazione.
Diciamo che problemi e tentativi di riformulare non sono una novità.
Del resto, i vertici ci stanno presentando da lustri la guerra migratoria che subiamo come la più fantastica occasione per uno splendido e migliore possibile mondo.
Insomma, si presenta la cacca come fosse cioccolato extra.
UUiC
Dovremmo inventarci un influencer che influenzi l' influencer sul come sudare e sporcarsi le mani realmente con quel terreno che ospiterà un meraviglioso orto.
RispondiEliminaChissà se si avrà poi tutto il tempo del non far nulla spegnendosi in rete con riflettori accesi o del far quel tanto da onorarla la vita vivendola con gratitudine e a riflettori spenti.Abbiamo confuso la vera luce riflessiva con apparecchi riflettori di visibilità... ahimè
Ho tentato un'esegesi del Vs. commento.
EliminaSe la signora Zhanna avesse coltivato coi propri calli e sudore l'orto da cui trarre i vegetali crudi, quasi certamente non sarebbe stata (psico)ammalata fino al punto di morire.
La signora è morta, non può fare più nulla "a riflettori spenti".
Buonasera
UUiC
@Filippo
RispondiEliminaIntanto sii più fiducioso a non chiudere porte agli anonimi:)
il dono migliore in assoluto
RispondiEliminail libero arbitrio
La signora non ha utilizzato al meglio questa preziosa opportunità.
EliminaUUiC
Pur'io non riesco piu a commentare da Filippo quando leggo il suo diario da furbofono (blogspot, su alcuni diati, quello e questo compresi) mi tratta da anonimo.
RispondiEliminaUUiC