venerdì 18 agosto 2023

Le talpotte e Pernate

In direzione ostinata e contraria, siamo rimasti alla dolce casa, come due talpotte a fare le nostre cose. In ferie in operosa felicità, si sta molto bene. Nella frazione, per quanto collinare, ci sono alcuni villeggianti e alcune seconde case si sono animate. Molto traffico in fuga dalla città, martedì (Ferragosto)  mattina, giù in valle. Nel nostro breve giro verso il caseificio dei monti, a pigliare grana di montagna, vedevamo i luoghi deserti le altre cinquanta settimane all'anno, popolati, auto posteggiate, imposte  aperte, persone sedute.

La desertificazione del rurale ha ancora un paio di interruzioni all'anno, via via più flebili, considerato il morire di quella generazione che negli anni Sessanta si trasferì in città. In un saggio, di recente, leggevo che la popolazione italiana, sarà a breve, di poco meno di quaranta milioni, tutta o quasi nelle conurbazioni produttive (non considero italiana la popolazione alloctona in parte considerevole sempre più ostile a cultura e usi, consuetudini, norme italiani e con piani esplicitamente egemonici).

Le case nel rurale sono vuote, centinaia di migliaia, non escluso milioni, non valgono più nulla. Ciò nonostante il consumo di territorio ha ripreso con l'intensità di un tumore rafforzatosi. Leggevo del piano di polo logistico nella più fertile campagna novarese, 801mila metri quadrati (80 ha) di altra distruzione e del territorio e dell'economia (spostare un coltello prodotto in Cina per farlo lavare in Marocco e poi lucidarlo in Polonia e quindi venderlo in Italia in una catena commerciale di proprietà straniera non solo non ha ALCUNA utilità economica ma comporta solo danni economici, impoverimento, disastri ambientali).

Qualche genio di quelli sopra e dei molto sotto si è mai posto la questione del mangiare? Se quegli 80ha diverranno morti, sterili, il cibo che producevano verrà a mancare. E la logistica? con quali mezzi pubblici arriveranno i lavoratori? È una scelta brillante, intelligente, in una nazione che dipende per i 3/4 delle risorse, dall'estero?

Non ultima l'irrisione, il verdognolo che tinge pure il lessico: Novara ecologistica. Siete talmente passivi, cretini e silenziosi che vi insultiamo anche sul piano linguistico, lessicale.

Continuo a rimanere una talpotta disadattata sociale visto che non riesco a comprendere queste scelte superiormente intelligenti.


3 commenti:

  1. come talpotta ci guadagni un dito in ogni mano

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    1. Noi talpotte qui sotto non capiamo le incommensurabili intelligenze degli Illuminati là sopra.
      Essi non abbisognano di mani in quanto godono del lavoro di noi qui sotto. Per usura noi ci potremmo beneficiare di nuove dita.
      UUiC

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  2. Noi inferiori non siamo in grado di comprendere, non abbiamo i loro strumenti. Probabilmente tale impossibilità affonda le radici in qualche differenziazione sul piano neurologico - siamo tarati, non possiamo elevarci. Siamo gli halfwit di Huxley, tarpati per progetto nella mente non meno che nel fisico. Progettati, prodotti, confezionati per obbedire, eseguire e levarsi di torno.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.