"È SEMPRE LA VITTIMA AD ATTIRARE IL CARNEFICE. Le donne in particolare, devono capire che sono responsabili di quanto accade loro. Non avete idea di quante critiche attiri tale affermazione. Per la società, infatti, LE DONNE DEVONO RESTARE LE VITTIME, in maniera pura, intoccabile, come agnelli sacrificali. Guai a dire che quell’uomo, in verità, te lo sei cercato tu. Per la società, la donna non sceglie mai la sua realtà, non si innamora di un partner che ha scelto lei, ma viene rapita e costretta a iniziare un rapporto di coppia con un pazzo... come se fosse un sequestro di persona."
Rosa Canina ed io ce la caviamo discretamente ai fornelli. Da qualche tempi siamo incappati in MasterChef del quale, di tanto in tanto, ci guardiamo una puntata. È stato molto utile per farci capire che, comunque, siamo solo dei dilettanti.
La settimana scorsa vedemmo una puntata nella quale una tale Alida fu eliminata. Ella reagì con una fantastica supercazzola brematurata sulla cucina patriarcale (stranamente non venne usato il prefisso fascio). Peccato vedere una anche in gamba così femminista mentaloide concettualizzare e ideologizzare l'acqua calda.
Leggevo la pagina di Marco Poli sulle reazioni al caso Giulia Cecchettin e condivido appieno. Solo dei cretini possono ideologizzare l'acqua calda e ricondursi agli schemi da libretto rosso libretto arcobaleno da pappagallare ad libitum.
Peraltro rimando alle riflessioni di Salvatore Brizzi sui fondamenti psicologici e topologici profondi della disgrazia, osservazioni così profonde nell'analisi, che vanno alla radice del problema da essere, in sé quasi certamente, detestate da coloro che sono finiti all'ammasso del politicamente corretto. Mi ricordano alcuni pensieri del tantrista Andrè Van Lysebeth sul fatto che molte donne sono la prima causa della misoginia di molte società (basta notare come certe madri trattano il primogenito maschio e si capisce tutto).
Delle squadriste indico l'essenza, la natura con fasciste anti: le osservazioni di Uriel Fanelli sono simili espresse con altri termini. Esse sono corresponsabili del sinistro vietato vietare che ha portato a generazioni di esseri umani liquefatti, privi di sfinteri emotivi che al primo turbamento, al primo no si suicidano e/o ammazzano.
Io ho subito molestie fin da ragazzina, non mi pare d'essermi cercata alcunché, a scuola addirittura avevamo un bidello molesto che poi ho ritrovato anni dopo molestare delle ragazzine.
RispondiEliminaLa pedofilia è un altro problema che si interseca con quello della compartecipazione attiva delle donne alla misoginia che subiscono e contribuiscono a perpetuare.
Elimina@ Sara : è tutta esperienza di vita. Gli storti esistono e, anche se non ci piace, dobbiamo tutti fare pratica con quel genere di persone.
EliminaE ...
cos'hai fatto, con quel bidello ?
ho trovato ineressanti le considerazioni di Galimberti, non tanto sul caso specifico, quanto sulla deriva educativa della società di oggi, concausa di moltissime menate attuali ed in evoluzione (o involuzione) resta che dopo tutte queste considerazioni non cambia nulla...
RispondiEliminaA sx sono tutti scandalizzati dal loro ex-idolo Crepet che, ultimamente, martella sui disastri del vietato vietare.
EliminaMi ricordarla la idolatria per il Dalai Lama che sparì in poche ore quando egli fece presente i disastri che la ideologia massmigrazionistica porta seco. Dal citarlo anche quando si preparavano le uova strapazzate a sparito, inesistente in poche ore.
Potrei osservare la perversione del reddito di fancazzanza e altro ancora.
Lasciamo perdere.
Ah ... proprio [ quell'Alida ] ... e [ qui ] c'è il video dello sclero.
RispondiEliminaBella ragazza con pesanti problemi di bulimia nel passato, aveva imparato a cucinare proprio per disciplinare il proprio rapporto con il cibo ... e c'è riuscita, è arrivata seconda a MasterChef #5 ed ha creato un proprio ruolo lavorativo da libera professionista nel settore culinario.
Complimenti per la forza interiore e la qualità dimostrata.
E ...
proprio per questo, quell'usare l'espressione ''noi donne'' e altri blah blah stona, sembra davvero un ritorno al suo passato oscuro.
Per quanto riguarda il topic della povera Giulia, condivido quanto scritto da Uomo e copio-e-incollo un passaggio del mio post :
Alla fine di una relazione intima di coppia, è bene stabilire una certa distanza fisica tra gli ex-partner, perché una persona non può passare dallo status di fidanzato a quello di amico basico come pigiando un interruttore.
Come cliccando su una opzione del menu.
Giulia non aveva preso le distanze dal suo ex-fidanzato, e così facendo – cioè permettendo a lui non solo di starle appresso, ma anche di decidere in talune occasioni – lei aveva creato uno spazio fisico e mentale ''di frontiera'', ambiguo, nel quale il ragazzo ha inscritto e cresciuto i suoi propositi criminali. Che alla fine hanno preso la forma nota.
In questi giorni si sta straparlando di inserire la materia della Educazione sentimentale nelle scuole : sono d'accordo, ma tutti i discorsi vergono verso l'educazione dei maschi ... sul fatto che bisogna accettare di essere lasciati ... che le donne si possono amare ma non possedere ... blah blah.
Roba che, a confronto, i bigliettini dei Baci Perugina sembrano testi universitari.
Secondo me non basta, e dico che bisognerebbe soprattutto educare le ragazze a conoscere ed usare la propria forza ed il proprio Potere, e a dare ai maschi segnali chiari quando opportuno. Senza remore nel chiedere consigli a qualcuno oppure nell'evidenziare lo scenario a più persone, nel caso non si abbiano le idee nitide sulla situazione.
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A me non dispiaceva la schiena dritta di tale Alida: però l'ideologizzare sull'acqua calda femministicamente ha dimostrato che la signora ha problemi.
EliminaSe sei in gamba e autonoma, con autostima, perché diavolo vai ad un concorso culinario? (*) Se fosse stata promossa sarebbero stati comunque patriarchi di una cucina patriarcale?
Ma che stupidaggini!
L'agire antagonistico è fallimentare e porta sempre a condizioni pessime e figure di palta.
Peraltro osservabili solo da coloro che ne sono esterni.
(*)
Poi il tuo ristorante verrà comunque misurato dalla clientela o mancata tale.
Ah, le clientele fasciopatriarcali!
La educazione delle femmine non esiste.
EliminaEsse sono in balia dell'agire maschile ovvero nulpotenti, ci si inkrania solo sulla educazione dei maschi.
Che è esattamente il modello "patriarcale" che queste femministe radical chic di plastica blaterano di voler annientare.
Esatto.
Elimina× Marco Poli:
Eliminahonappena despammizzato il Vs. commento 30 novembre 2023 alle ore 23:42.
I filtri di Google mi sembrano proprio scemi.
I filtri di Google mi sembrano proprio scemi.
EliminaUhm ...
d'accordo, prendiamo per buona la scemenza del codice dei filtri ... ma teniamo presente queste ostilità di Big G.
Sarebbe interessante analizzare 'sti filtri che considerano spam pure i commenti del titolare del diario.
EliminaLa battuta sorge spontanea "son di qualità , bassa quindi spam". Puoi si passerebbe alla censura di tutto ciò che non è di qualità, non solo la roba del titolare. Poi a chi con quali criteri valuta la qualità.
Un circolo che si avvolge in spira viziosa.
Un criterio più robusto potrebbe essere "i commenti del titolare non vanno rimossi".
Invece io ebbi centinaia di commenti miei rimossi.
Mah.
La stupidità mi sembra che abbondi.
Il criterio "contiene un collegamento" è troppo fragile. Il collegamento alla pagina su Alida era pertinente.
Eliminacomunque ce ne vogliono di chiachiere per formare un assassino.
RispondiEliminaUna volta i mortidifame erano molto più corretti, frequentavano l'oratorio, avevano autocontrollo, difficilmente potevano effettuare un omicidio a sangue freddo
Gli assassini esistono da qualche "annetto", Fracatz.
EliminaPure prima del sessantotto.
Gli scapazzoni arrivavano affinché i futuri adulti apprendessero i limiti del proprio ego.
Non ho alcun dubbio.
RispondiEliminaLa madre dei cretini è sempre incinta.
La sorella satanista e il padre della ragazza assassinata hanno detto anche che ''è colpa dello Stato''.
RispondiEliminaDelirio totale.
Come dice anche Salvatore Brizzi : bisognerebbe indagare anche sulla famiglia di Giulia.
Eccome.
Una famiglia in autosciacallaggio: l'ego è inebriato dal dire una catasta di sciocchezze politicamente corrette ed essere ammirati e applauditi dal folto stuolo di ammassati a quella roba.
RispondiEliminaIl miglior silenzio non fu mai pronunciato.
Il "vietato vietare" in sè non è un principio malato. Il problema è che per poter praticare quel nobilissimo principio occorrono diversi presupposti che oggi vengono il più delle volte a mancare. Ad esempio, un'uniformità culturale che permetta di avere basi comportamentali/valoriali chiare, univoche e condivise. In aggiunta, una base esperienziale che permetta (tramite conflitti controllati in età giovanile) di comprendere, sempre in modo chiaro e univoco, dove stanno quei paletti oltre i quali il sacrosanto pretendere la tua libertà confligge con l'altrui aspirazione a non vedere violata la propria. Per limitare che quei conflitti diventino talmente frequenti e virulenti da minare l'equilibrio mentale per eccesso di tensioni, altro presupposto è avere la possibilità di godere di àmbiti di solitudine e introspezione ove metabolizzarne gli effetti. A quel punto, acquisita la capacità di autocontrollo e autorealizzazione necessarie, l'ambizione del "vietato vietare" può concretizzarsi nella quotidianità, grazie all'autodisciplina e all'autocontrollo acquisiti e interiorizzati nel profondo di ciascuno.
RispondiEliminaDirei che la nostra società è stata indirizzata verso tutt'altra direzione. È stato gradualmente introdotto il mito della multiculturalità, con la conseguente convivenza forzata di persone dalle attitudini interiori troppo divergenti. Contemporaneamente, il conflitto educativo è stato ridotto all'angolo in forza di legge, trasformando chi dovrebbe essere chiamato a praticarlo (con oculatezza) in potenziali criminali perennemente sotto minaccia di inquisizione. Per mezzo del sovraffollamento, inoltre, sono stati rimossi quegli spazi (anche fisici) che permettevano di adire a momenti di isolamento che definirei tranquillamente "terapeutici".
In questo contesto, è nata (leggi: è stata indotta) l'idolatria delle regole. Sostituire i princìpi con le regole è un autogol formidabile. Mi spiace tanto per coloro che si affacciano alla vita in questi decenni, povere creature che saranno forzate a sopravvivere in un contesto forgiato da imposizioni sempre più asfissianti, onnicomprensive, contraddittorie, incomprensibili fonti di continue sanzioni in conseguenza di controlli pervasivi (anche tramite la disponibilità di mezzi tecnologici sempre più efficienti in questo senso). Uno schifo di mondo. Chi lo ha progettato, ma un poco anche chi ne ha permesso l'implementazione, se non è in grado di correre ai ripari dovrebbe almeno provare profonda a vergogna. Comincio io, benché mi sforzi di contrastare (in realtà senza alcun successo) l'andazzo che ho testè descritto.
Finita la predica. Amen.
Signor Pigiatasti, diciamo che io ho di voi l'immagine di una persona per bene, di valore.
EliminaTuttavia, un po' come per la decrescita o il comunismo o le comuni evageliche o anarchici, il mondo non è fatto di eletti e nobiluomini, certe teorie razionalmente corrette non funzionano.
Educare alla conoscenza dei limiti, con divieti e precetti è encomiabile. Ora io adoro I miei veci che mi educarono eccellentemente, con divieti granitici e precetti porfirici. :)
Considerate che esistono moltitudini di persone che non anelano sotto ad avere poche, brutale, semplici regole.
È ciò che attira molti scocomerati italiani ed europei che si islamizzano.
Noi maschi abbiamo grande bisogno dei momenti di solitudine selvatica.
Le regole pedissequamente fanno parte di un mondo con una colossale frattura tra arzigogolii Giuridici (ti normo pure come devi pulirti il sedere - ogni riferimento all'Islam è casuale) o che diametro deve avere il peduncolo del mandarino e la realtà ed il buon senso.
Non è la educazione che è brutta cattiva coi suoi divieti ma la realtà: queste generazioni che implodono al suicidio od esplodono al crimine non hanno mai avuto un allenamento alla vita: questa non è piu la mia cosa, io l'ammazzo.
Ho vent'anni ed in vent'anni mi hanno SEMPRE parlato di miei diritti, di quanto sia fasciopatriarcale dirmi un no. O siete impazziti voi od ho ragione io.
Ecco i risultati.
Le regole pedisseque...
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