Ieri sera sono stato alla pratica della
scuola stabile. Voglio parlare di due cose. Della insalubre vita
tanghera e di quello che è successo ieri in città prima.
Insomma 'sta pratica si svolge in un
locale nei pressi della via Emilia che secondo me, dal tempo della
ristrutturazione del '97 che non cambiano l'aria. Prendete un paio di
centinaia di persone e stipatele in un posto con l'aria antica e
fatele ballare. Una candela, ieri, non sarebbe rimasta accesa.
Aria marcia viziata caldafosa. Pensate
una volta, quando si fumava nei locali e nelle milonga. Nel mio immaginario un
tanghero era una persona emaciata, pallida, fumatrice, un allegro
vizioso coi polmoni messi male, occhiaie da mesi di sonno perso,. un po' come si vede qui, Milonga, di Marco Calvise, uno dei più belli cortometraggi sul tango. Ecco, ieri ci siamo andati vicini a questo peggio di ipossia.
Sono uscito con un bilancio negativo. Perché bisogna arrivare a questa Casssandra Crossing?
Il primo atto di un homo è respirare. Respirare cosa??
non potrei reggerla
RispondiEliminaSerata sgradevole. Eravamo in molti fuori a boccheggiare.
RispondiEliminaPer un bel po' non mi vedranno piu'.
Tu avrai anche una spiccata sensibilità "ecologista"...ma, mi chiedo, gli altri non se ne accorgono?? E fare un bel giro d'aria ??
RispondiEliminaIo rimango allibito dal grado di insensibilità delle persone al degrado che li riguarda di prima persona.
RispondiEliminaCazzo, era pazzesco lì dentro...
E' molto preoccupante questo.
Pensa che c'era un tanghero, _sto, vive anch'egli in collina...Mentre eravamo boccheggianti fuori mi diceva che non resisteva, che non gli piace(va) così.
Che sia il vivere in città, in ambienti artificiali e quasi sempre esteticamente, ecologicamente e biologicamente degradati che abruttisce, che seda le persone?