sabato 30 maggio 2015

Ambiguità naturali

All'ultima uscita sono stato invitato - qualcuno dica che la mirada non funziona, è “maschlista” - da una tanghera, la più alta di quella milonga e … la più alta con la quale io abbia mai ballato. L'ho detto che il tango è fatto di precisioni, di movimenti fini e quindi anche le misure contano. Ehehe, non quelle, misure, sozzon*! :)
Dopo un po' di misure e tentativi abbiamo trovato un buon accordo. Al termine della tanda le ho dato della … grande tanghera! Ha sorriso, non aveva capito a... cosa intendessi. Il linguaggio naturale è meraviglioso per la sua ambiguità.
Nessuno si è accorto (oppure si è accorto ma per qualche motivo non me lo ha fatto presente) che nel titolo (oggetto non mi piace, registro tecnico) della pagina precedente c'è un refuso.
Io stesso me ne sono accorto solo ora.

Ora vado, tra un po' arriva la prima avanguardia, da Romagna e Lombardia, del gruppo di sette di domani. Cambiato, causa meteo, destinazione all'ultimissimo, dal Piemonte (annullato) alle Apuane. Ho frullato parecchio stamani. Tempo di grande bellezze naturali.

42 commenti:

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  2. [..] quindi anche le misure contano

    Gia', le misure contano sempre! Ah ah ah!

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    1. ...di cosa stiamo parlando?
      Il mio intervento, come sottolinea l'Ah ah ah! era tutt'altro che un intervento serio.

      Poi, se si vuole disquisire di un argomento specifico, occorre definire meglio la cosa. L'armonia delle proporzioni conta in quale ambito?

      :)

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    2. fisicamente parlando, c'è chi si appassiona dell'estremamente grande e chi dell'estremamente piccolo

      :)

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    4. BulutN, ti prego!
      Adesso parte la lezione di storia dell'arte sulla sezione aurea, Dio ce ne scampi...

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    5. Il concetto di "bello" a cui noi generalmente ci ispiriamo è quello del giovane atleta.

      Totalmente d'accordo.
      E detto questo, ora vado a fare i miei 10-20 min di corsa e ginnastica in solitaria per la pallavolo del prossimo giovedi'... :)
      Ne ho di strada da fare verso la perfetta proporzione, ma non demordo!

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    6. Dammi la definizione di tette enormi.
      Se (tette enormi)==(tette che intralciano seriamente corsa e ginnastica) allora (io non ho le tette enormi).
      Non commento le dimensioni delle mie tette, e' meglio. Comunque, hanno retto intatte due allattamenti, adempiendo alla loro funzione primaria egregiamente. Scusate il commento esplicito. Ora pensando alle tette grandi vi schiferete pensando all'allattamento, ah ah ah!

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    7. Visto che il sistema metrico decimale non è più di moda (oggi stavo litigando con un commesso perché espongono tutto in pollici), diconsi tette grandi quelle che superano la dimensione della coppa da champagne. Quelle enormi le superano di due volte in volume.

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    8. Infatti quando chiedo al mio fidanzato quanto sono gnocca da uno a dieci lui risponde "Dieci, nel sistema binario"

      So' soddisfazioni :D

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    9. Nel nostro caso inciampare nel bigolo non avrebbe aiutato gli antenati a scappare dal lupo.

      Bigolo = ?

      pochissime mutazioni sono vantaggiose e quindi si propagano: intuitivamente torna bene, pero' il "quindi" non e' così esente da problematiche. Credo che questo sia un punto ancora discusso, non ben chiaro in generale, delle teorie evoluzionistiche. Il come, materialmente, una mutazione "vantaggiosa" si propaghi, le dinamiche temporali, etc.
      Ripeto: intuitivamente non ho alcun problema con questo concetto, solo che mi manca la base in cui mi si fornisce la prova, la dinamica di vari processi che sono andati così. Credo che al giorno d'oggi si abbiano dati solo su popolazioni batteriche etc. Su animali "superiori" ci sono dati? Qualcuno che legge qui per caso lo sa? Giusto per curiosità.

      Oh, e si era partiti dalla frase "le misure contano"!!!

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    10. Si misura da sopra e non da sotto. Non barate.

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    11. Si misura da sopra e non da sotto.

      Cioe'? Metti la coppa di champagne sopra (quindi NON nella posizione in cui in effetti contiene champagne)?
      Oppure metti la coppa di champagne appoggiata su un tavolo in modo standard e nella misura una si adatta a tentare di "fit"-tare la coppa di champagne? (mi viene da ridere!)

      Non barate.

      E chi bara? In ogni caso, per quanto riguarda me non c'e' bisogno di fare la misura, il risultato lo si vede a occhio.

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    12. Tu mi insegni che se la teoria è coerente con le osservazioni, è verificata tramite gli esperimenti fisicamente possibili, viene considerata "valida" fintanto che una osservazione la "invalida".

      Quindi, la domanda: se una teoria e' tale che, per circostanze intrinseche, non puo' essere falsificata (nel senso: non si puo' pensare ad un esperimento realizzabile per verificarne la validita' o meno), puo' essere considerata "scientifica"? Come tutte le teorie sugli universit paralleli etc etc: e' possibile fare l'esperimento che esistono? Tali teorie possono essere chiamate "scientifiche"?
      Ricordo questo (ma potrebbe essere inattuale): nemmeno le prove con i "fossili" sono prove "certe". Diciamo che non sono contradditorie. Pero' ci sono, per forza di cose, un sacco di anelli mancanti, etc etc etc. Sugli animali superiori, poi, appunto le scale temporali non sono tali da poter avere una prova certa di quali siano i meccanismi esatti.
      Comunque, certo, in via intuitiva e' ovvio, mi trovi d'accordo.

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    13. bulutn: nulla è certo. Due anni fa al Gran Sasso era stato persino rimesso in discussione il limite della velocità della luce, c. Poi hanno scoperto un problema con i cavi (è sempre colpa degli ingegneri, hihi...ma i fisici ci cascano sempre!!!!)

      Gli universi paralleli comunque esistono, ci andava pure UUIC quando faceva i rave party :)

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    14. In generale, non credo ci sia alcuna cospirazione mondiale per falsificare o nascondere le prove dell'evoluzionismo.

      Pero', uno deve porsi le domande: l'evoluzionismo e' una teoria che, comunque, ha largo margine di perfezionamento (come ogni teoria).
      Io trovo che non ne so abbastanza, per cui non mi sbilancio di mettere la mano sul fuoco che ogni cosa che viene detta a riguardo sia "scientifica". Certo, le teorie creazionistiche sono ancora meno scientifiche dell'evoluzionismo, quindi e' chiaro da che parte sto io.

      Pero', appunto, non ne so abbastanza e mi piacerebbe saperne di più'.

      Inoltre, io penso che se una teoria in principio non e' falsificabile, allora non e' una teoria scientifica. Per definizione.
      Se al momento non e' falsificabile ma, in futuro, potrebbe esserlo, allora resta comunque qualcosa di non strettamente "scientifico" perche' non può passare il vaglio della verifica sperimentale (ricordiamoci Galileo).

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    15. nottebuia: ach, questi ingegneri!!! vatti a fidar di loro! :)

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    16. La prova sperimentale c'è eccome, si chiama (tra le altre) "agricoltura". "Zootecnia" l'ambito specificamente riservato all'allevamento delle specie animali. Ah, una mucca è un animale superiore (nel senso di complesso), così come un maiale o un pollo. Un melo è un vegetale superiore, così come il frumento o le barbabietole. Davvero non avete mai sentito parlare della nascita e scomparsa di varietà (razze) animali e vegetali indotte dall'agricoltura/allevamento?

      Un'altra prova sperimentale chiarissima della concretezza dei meccanismi evolutivi ce la fornisce la medicina. Informarsi sullo sviluppo della resistenza agli antibiotici da parte dei patogeni attuali rispetto a quelli d'una cinquantina d'anni fa (giustamente, Lorenzo osserva che la vicinanza dell'avvicendamento generazionale compatta i tempi dell'evoluzione).

      Anche i parassiti superiori regolarmente tormentati dalla specie umana sono già andati incontro a processi evolutivi osservabili, tanto che certi insetticidi un tempo molto efficaci sono oggigiorno poco più che acqua fresca. Ancor più "su", pare che i topi attuali siano parecchio resistenti agli anticoagulanti. Pare altresì che le comuni cornacchie grige ed i gabbiani abbiano sviluppato la capacità d'alimentarsi con schifezze contaminate che avrebbero fatto schiattare in pochi giorni i loro antenati. E così via.

      C'è poi la questione della differenziazione delle razze umane sotto la spinta dell'adattamento all'ambiente (stupidamente rinnegata da chi mette l'ideologia al di sopra dell'osservazione e del ragionamento). Se è vero che la specie umana ha la propria "culla" in un luogo piuttosto circoscritto dell'Africa, com'è che gli Africani (superstiti) originari delle foreste del centr'africa sono smilzi e piccini, che quelli originari delle savane alcune migliaia di km più a nord o a sud sono "lunghi" e possenti, che quelli emigrati chissà quando in Danimarca sono ora "lunghi" e pallidi come la morte, e così via?

      Com'è che gli aborigeni australiani sono neri come i negri africani ma non sono di razza negroide? Evoluzione parallela sotto la spinta determinata da ambienti simili. Razze geneticamente diverse ma somaticamente confluenti. (come, per dire, le cosiddette "talpe marsupiali", somaticamente tanto simili alle talpe nostrane con le quali non hanno nulla a che fare).

      Tenere accuratamente separate ideologia/fideismo/religione e intelligenza/osservazione aiuta parecchio nell'interpretazione di quel che ci circonda.

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    17. Davvero non avete mai sentito parlare della nascita e scomparsa di varietà (razze) animali e vegetali indotte dall'agricoltura/allevamento?
      Questa e' selezione artificiale, non "naturale".


      Informarsi sullo sviluppo della resistenza agli antibiotici da parte dei patogeni attuali rispetto a quelli d'una cinquantina d'anni fa
      Ovvero, come si diceva, scale temporali piccole, non "geologiche"

      già andati incontro a processi evolutivi osservabili Con questo pero' non spieghi l'origine degli uccelli, l'origine dei mammiferi, etc.
      In realta', non e' certa l'origine di un bel niente, ci sono varie teorie ma, appunto, esiste una verifica sperimentale in tempi consoni alla vita umana?

      Non stiamo discutendo tra creazionismo e evoluzionismo, stiamo solo cercando di rispondere alla domanda: quanto e' noto dei meccanismi dell'evoluzionismo? Se mi sai spiegare l'origine anche solo dei batteri, dandomi la ricetta: "dal brodo primordiale fai così' e così' ed ecco puff! ottieni un batterio con queste caratteristiche" ecco, allora stai dando una concreta prova scientifica.
      Il resto, sono teorie non dimostrabili. Plausibili quanto si vuole, ma non si e' ancora riusciti a renderle "solide" come, ad esempio, le teorie fisiche. Non e' una critica o un motivo per credere al creazionismo, semplicemente, essere coscienti di quanto si ha, senza, appunto, ammantare di fede la scienza. La scienza vuole conoscenza e presa di coscienza dei fatti, e dei limiti.

      Tenere accuratamente separate ideologia/fideismo/religione e intelligenza/osservazione aiuta parecchio nell'interpretazione di quel che ci circonda.

      Appunto, mai voler rendere la scienza una religione. La scienza e' scienza. La religione e' religione. Punto.


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    18. Bulutn: "Questa e' selezione artificiale, non 'naturale'".

      Qui cadiamo in un altro abbaglio comunissimo, conseguenza d'una visione antropocentrica delle cose. Per superarla, considera il fatto che "artificiale", in questo tipo di discorsi, non esiste. La specie umana è naturale al pari d'ogni altra specie, e come tale interagisce con l'ambiente in un modo parecchio naturale (anche se spesso dannoso per una serie di ragioni che non hanno nulla a che fare con la "naturalità"). Per dire, non so se curi un orto ma, se lo fai, non ti sarà certo sfuggito il modo in cui le formiche allevano gli afidi e ne condizionano la crescita, la diffusione e l'interazione con l'ambiente circostante. Dunque, l'influsso delle formiche sull'esistenza degli afidi è naturale o artificiale?

      Bulutn: Ovvero, come si diceva, scale temporali piccole, non 'geologiche'".

      Le scale temporali sono in qualche misura legate alla natura del soggetto che le osserva. Nella prospettiva batterica, cinquant'anni sono assai prossimi a quella che è per noi umani la scala "geologica".

      Bulutn: "Con questo pero' non spieghi l'origine degli uccelli, l'origine dei mammiferi, etc. In realta', non e' certa l'origine di un bel niente, ci sono varie teorie ma, appunto, esiste una verifica sperimentale in tempi consoni alla vita umana?"

      Ce n'è bisogno? In alcuni campi, gli ingegneri son soliti progettare le loro realizzazioni sotto forma di modelli in scala, quindi riproducono i modelli nelle dimensioni finali prevedendo accuratamente i comportamenti senza necessità d'una verifica sperimentale. Vuoi ottenere una specie nuova? Dato tempo (e denaro e manodopera specializzata) a sufficienza, comincia a bombardare le cellule riproduttive d'un congruo numero d'esemplari di una certa specie con le opportune radiazioni o sostanze chimiche mutagene, quindi a eliminare la discendenza non consona col risultato (realisticamente) desiderato, ripeti il processo per un numero sufficiente di generazioni e, stanne certo, ti ritroverai (non prima d'avere inflitto una quantità trabordante di sofferenza) ad ottenere organismi anche sensibilmente lontani dall'originale. Un modello in scala, riproducibile ad libitum, che illustra con chiarezza adamantina come funziona l'evoluzione -- casualità, sofferenza, selezione, sopravvivenza, morte.

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    20. Bulutn: "Se mi sai spiegare l'origine anche solo dei batteri, dandomi la ricetta: 'dal brodo primordiale fai così e così ed ecco puff! ottieni un batterio con queste caratteristiche' ecco, allora stai dando una concreta prova scientifica.

      In quel caso stai dando la ricetta e la prova scientifica della generazione della vita, non dell'evoluzione.

      Bulutn: "[...] 'solide' come, ad esempio, le teorie fisiche."

      Come alcune teorie fisiche, anzi, leggi fisiche (legge e teoria non sono la stessa cosa). Le teorie fisiche più avanzate sono tutt'ora indimostrate, ovvero "dimostrate" impiegando modelli matematici, cioè poco più che speculazioni formali/teoriche (leggi formule magiche). Davvero, contesti la validità di evidenze empiriche come quelle che mostrano l'esistenza dei meccanismi evolutivi e poi prendi la fisica ad esempio di scienza esatta dimostrata? (espressione di profondo stupore)

      Bulutn: "Appunto, mai voler rendere la scienza una religione. La scienza e' scienza. La religione e' religione. Punto."

      Per quanto mi riguarda sono perfettamente d'accordo, includendo tra le religioni qualsiasi forma di ideologia anche se "laica". E' un dato di fatto osservabile che la pseudo-scienza viene sistematicamente impiegata come mezzo di propaganda per mettere in testa alla gente meno portata al dubbio e al sospetto le idee più bislacche, tipo quella per la quale non dobbiamo preoccuparci di sovrappopolare un'area perché "troveremo soluzioni tecnologiche al problema" o, su un livello diverso ma non più estremo di bassa malafede, non dobbiamo preoccuparci di sovrappopolare il pianeta, perché "abbiamo conquistato il cosmo, migreremo su altri pianeti". Ma anche su millemila altri temi l'uso propagandistico della "scienza" (rigorosamente tra virgolette") è quotidianità diffusa. Mai viene fornita prova empirica e riproducibile delle affermazioni propagandisticamente diffuse per comporre l'opinione pubblica guidandone le emozioni esattamente come un musicista comporrebbe una canzone.

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    21. MrKeySmasher, rimando a dopo una risposta più' articolata ma ti dico: non mettermi in bocca cose che non ho detto. La fisica, e' praticamente tutta testata sperimentalmente. Eccezioni: teorie di stringa, etc. Infatti, si discute anche se questa sia fisica o meno, visto che, adesso, e' impossibile fare certe verifiche. Come vedi, occorre essere informati più' di una semplice infarinatura.
      La fisica, con cui mandiamo astronavi in orbita, costruiamo laser, radio, etc, e' ampiamente verificata sperimentalmente.

      Inoltre: io non sono contro l'evoluzionismo! Solo, voglio capire di più. Io non ne so abbastanza. Ai giornali e al sapere da liceo ho accesso anch'io. Pero', quello e' un'infarinatura minima. Io sono ignorante. Ma vorrei sapere.

      Lorenzo, per quanto riguarda la fisica: e' fisica tutto quanto si puo' misurare e essere messo in formule matematiche. Se non si può' fare la misura, osservare, non e'fisica.
      Certo, con gli occhi non misuri l'infrarosso, hai bisogno di qualche altro moto di detectare la cosa, di tradurla in numeri (in fisica tutto e' tradotto in numeri).

      Ogni altra scienza ha le sue caratteristiche. Pero', ha anche i propri limiti.


      Questo dico: occorre conoscere i limiti. Estendere impropriamente la validità' di un'affermazione "perche' sarebbe bello che fosse così'" e "torna tanto bene che sia cosi" e' disonesto, sbagliato.
      Ci vuole la prova, il vaglio dell'esperimento. Scienza e metodo scientifico vanno a braccetto.

      Comunque, cio' non toglie che io, sebbene sappia più' fisica di voi (e anche più matematica, bando alle false modestie) posso essere molto molto più ignorante in cose che sono più distanti da quanto mi e' famigliare. Non lo nego: io tante cose non le so, e se me le dicono a volte anche capisco sbagliato.
      Detto questo, concludo: la dicitura: "Dipartimento di Fisica e Astronomia" vi dice qualcosa?
      Se fossero totalmente uguali, ci sarebbe la distinzione?
      L'astronomia e' una scienza che ha come oggetto lo studio del cosmo, di corpi lontanissimi. Certe verifiche non si possono fare per definizione.
      Tante cose pero' si possono misurare: spettri, shift doppler, ... . Sicuramente, e' più ben fondata l'astronomia che l'economia, ecco.

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    22. ...il teorema di incompletezza di Godel...ci cascano tutti i fisici !!!!

      ;-)))))))

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    23. si fonda su concetti primitivi che sono introdotti senza che sia possibile dimostrarli veri o falsi

      Si fonda si un insieme di assiomi che sono presi come veri e che risultano non contraddittori. Come si dimostra che sono non contraddittori? Non si può', si può' dimostrare invece quando sono contrattori, quando costruisci una dimostrazione corretta che nega una delle ipotesi. Ovvero: tutto e' coerente finche' non trovi che non e' coerente.

      Il motivo è che la formalizzazione che noi possiamo costruire è necessariamente incompleta (vedi Goedel sopra).

      Infatti. Ma ci sono cose meno incomplete di altre.

      Mi sa che tu ne sai più di me di fisica ma non sono tanto sicuro che tu ne sappia di più di sofistica.

      Infatti. E, al momento, sto proprio paciugando con numeri e equazioni.
      Che, nel limite dell'errore sperimentale, fanno si' che ci siano tutte le applicazioni tecniche che abbiamo adesso.
      W la visione matematica del mondo!

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    24. nottebuia, devi ancora rispondere riguardo l'algoritmo da seguire per la classificazione delle tette! Come metti la coppa di champagne? Mica l'hai detto in modo chiaro!

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    25. La parte rilevante è quella in cui si dice che alla domanda "cosè un numero?" si evita semplicemente di rispondere. Non è che la domanda non esiste, è la risposta che non esiste.

      E' detto in modo grezzo, non sto a sottilizzare. Comunque il senso e' quello (i numeri si definiscono a partire dagli insiemi, e' il concetto di insieme che e' primitivo. La costruzione standard degli insiemi numerici si basa sull'esistenza dell'insieme vuoto, etc etc etc).

      La matematica e' la cosa migliore che abbiamo, per come la vedo io. Il minimo numero di concetti primitivi.

      La fisica si basa sulla visione matematica del mondo (fisico, misurabile (concetto di misura? oh, vespaio, dispute e dispute, dibattito interessante))
      Si costruisce sulle basi che si hanno, si deve essere consci dei limiti.

      Ora, ritornando all'inizio, ancora non vedete che ci sono discipline e rami di discipline in cui la verifica sperimentale e' quasi ovvia e altre in cui, intrinsecamente, e' molto difficile o addirittura, al momento o concettualmente, impossibile?

      E' cosi' brutto dire: l'evoluzionismo di per se' presenta diverse difficoltà ad essere testato, più' della meccanica quantistica quasi? Chissenefrega di stringhe, grande unificazione etc. Per quelle cose ci sono dibattiti aperti, e' noto. Ma se guardiamo il resto della fisica, la porzione di cose che passano il vaglio della verifica sperimentale e' molto maggiore dell'insieme (concetto primitivo!) di cose per cui l'evoluzionismo ha la verifica sperimentale.
      Anche perche' e' qualcosa di intrinsecamente più complicato (o così mi pare, visto che non sono un'addetta ai lavori), che richiede scale temporali anche grandi, condizioni forse non accessibili, etc etc etc.

      Boh. Mi fermo qui, quanto dovevo dire l'ho detto, di più non so.

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    26. @bulutn

      /OT
      in base a una precisa indicazione di un sistema internazionalmente riconosciuto, ci si pone con il busto parallelo a terra, quindi si solleva la coppa di champagne in direzione verticale dal basso verso l'alto facendo aderire la coppa al seno.

      la misurazione dall'alto (in centimetri) vale invece per il sesso maschile, in quanto quella dal basso risulta maggiore.

      In entrambi i casi c'è chi si appassiona alla misurazione in pollici ma, ai fini della misurazione da noi accettata, capirai bene che si indugia perdendo solo tempo... :)

      end OT /

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    27. Lorenzo, non ho capito. Il secondo paragrafo intendo.

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    28. Riassumendo, tu quando fai i tuoi studi fai la migliore approssimazione date certe premesse, un po' come il salumiere quando io gli dico "mi dia un etto di mortadella".

      Calzante.

      Poi, occorre vedere quanto e' la rispettiva tolleranza all'errore.
      Una vecchia signora del mio paese (ormai da tempo passata a miglior vita) era la spina nel fianco di ogni salumiere. Chiedeva 30gr di prosciutto e se gliene davi 33gr protestava e pretendeva di averne 30gr... Mentre il salumiere tende ad abbondare sempre, tanto ti fa pagare tutto quanto prendi.

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    29. @bulutn

      LOL, bulutn ma non voglio immaginare se tu da vecchia seguissi le orme della tua paesana.

      Già mi immagino le discussioni con il salumiere sulla misurazione della percentuale di massa grassa nella fetta di prosciutto, il grado di salinità, l'angolo di incidenza della lama nel taglio, il grado di impermeabilità della carta da prosciutto, l'omogeneità di spessore della fetta...

      C'è un nanogrammo in più faccio, lascioo ???

      ;-)))

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    30. nottebuia: io sono cosi' gia' ora, se non peggio!!!

      Ma non con il salumiere, porello (che, qui dove sono, nemmeno esiste visto che il maiale non si mangia!)... sono così' con quegli incompetenti dell'amministrazione che fanno le cose a cavolo e pretendono che io paghi le multe per le loro inadempienze! Di questo, non ne lascio passare più nessuna, perche' loro sbagliano ma pretendono di non rispondere dei loro sbagli e prendono uno stipendio più alto del mio (str*nzi!)...

      Invece, con i negozianti sono abbastanza comprensiva, di solito mi fanno lo sconto! Basta essere un po' socievole, sembrare contenta, fai due chiacchere, li metti di buon umore ed ecco che ti regalano la frutta, il formaggio, etc etc etc (nelle botteghe del paese, intendo, non al supermercato). Se vado con i bambini poi ancora meglio, sono anche piu' generosi!

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  3. OT care le mie menti illuminate...

    Ho letto di straforo la nuova normativa cookies. Dubito seriamente che qualcuno presti troppa attenzione ai ns blog da cinquanta lettori, ma in ogni caso vi adeguerete?

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    2. Grazie per la risposta (apprezzata in particolar modo la concisione)

      Uff, ogni commento è doppio perché da mobile un refuso tira l'altro...

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    3. Minchia, questa volta son quasi d'accordo pure io...che cazzo succede??? Non è possibile, ci deve essere un errore in qualche routine della matrice... ;-)

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    4. Questa cosa sarà sempre più vera, visto che il trend è quello di darti in mano un dispositivo leggero e di farti utilizzare dati e programmi direttamente dalla rete. Non acquisti più nemeno un software: oggi te lo "affittano".

      Io, francamente, vorrei essere padrone dei miei dati e dei miei software, e vorrei sapere cosa fanno, come lo fanno e perché.

      Torniamo però a bomba, Lorenzo: serve capire il problema e scrivere una legislazione. Tutto questo è sempre figlio della stessa logica della globalizzazione: tolgo le regole e lascio fare alle aziende.

      Basta, mi taccio perchè mi rendo conto di dire sempre le stesse 4 cazzate ;-)))

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    5. Magari sono ingenuo, però mi verrebbe da pensare che in questa storia dei cookies la responsabilità debba ricadere su chi quei cookies li genera, per cui tra i tre scenari qui descritti da Lorenzo solo l'ultimo, ovvero quello nel quale i cookies vengono generati intenzionalmente da meccanismi sotto il pieno controllo di chi allestisce un sito, dà luogo a responsabilità dell'ultimo anello della catena. In ogni altro caso, direi che la responsabilità risale gli anelli della catena fino a chi ha il controllo dell'emissione dei cookies "incriminati".

      C'è da dire che se uno si sofferma a tentare di decifrare il legalese nel quale sono scritte le condizioni d'utilizzo di qualsiasi servizio web è perdente fin dal principio e probabilmente, per incomprensibilità del testo, si espone a scarichi di responsabilità ferbescamente occulti da parte del fornitore di quel servizio che crede "sicuro". E o ragione di credere che se un qualche Lorenzo fosse l'autocrate le cose starebbero diversamente, perché così sono qualcosa di completamente ortogonale all'etica (ma, come sappiamo, la legge non è per nulla etica, al di là dei proclami vuoti del Mattarella di turno).

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    6. "E o ragione di credere" doveva ovviamente essere "E ho ragione di credere".

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  4. Misure proporzioni ecc… che dire… le compatibilita' fisiche tra persone dipendono in (buona) parte da esse, per quelle spirituali e/o intellettuali non contano nulla… suppingo che nel tango, per una questione di armobia nei movimenti, le altezze molto diverse possono create squilibri… ma poi si compensa coen avete fatto voi.. aggiustando un po i passi…
    Du altro genere di "misure"…che dire… a ciascuno la sua :).

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  5. che poi, alla fine, non è che abbia fatto sta gran pioggia

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.