lunedì 20 luglio 2015

Fine anno

  • Per aspera sic itur ad astra
    (Attraverso le asperità alle stelle)

Stasera ci sarebbe dovuta essere l'ultima lezione "per pochi intimi" (quattro) di tango. La lezione salta visto che _vid non sarà presente, ho poche energie per tentare di recuperare la quarta persona, un tanghero supplente.  Sono un po' contrariato, visto che mi piace molto studiare ma va bene anche così.

Si è concluso quindi l'anno di studi 2014-2015.
Ho un po' ridotto, negli ultimi mesi - diciamo da febbraio - l'intensità. Sono passato da cinque sere di lezione su quattordici giorni a quattro sere, in alcune settimana a tre, su quattordici. E' stato il tempo giusto per lavorare in corsi più specialistici, ad hoc. Il bilancio è positivo anche se, la progressione a volte rende difficile rendersene conto. Ti accorgi quando sei... ambito (osservazione dell'esteriorità) e quando ... inizi ad accorgerti e dei tuoi errori e del nuovo livello dei tuoi errori. Ma non voglio dilungarmi su questo bilancio positivo.
Ieri, mentre _tra mi sfiorava le mani, il braccio, mentre guidava, mi chiedeva  perché mi piace il tango. Ecco cosa le ho risposto:

  1. per la dimensione artistica, estetica, per l'interpretazione, in due, a volte esaltante;
  2. il fatto che sia filosofia del corpo, una sorta di yoga in due danzato, o anche tantra danzato;
  3. il fatto che sia difficile, quindi una sfida personale che dura nel tempo e si rinnova continuamente;
  4. l'aspetto di potere conquistato, anche solo questo principio di potere;
  5. la dimensione seduttiva, così sensuale, intima, destabilizzante, erogena, paradossale.
E' una porta che si apre continuamente lasciandoti passare fino ad incontrare la prossima colla quale dovrai brigare non poco per poterla aprire.

Saviore BS - portone di vecchio stabile rurale


8 commenti:

  1. Le ho spiegato che ebbi un amico/conoscente che andò, un'estate di alcuni anni fa, in Germania in una comunità buddista dove, ogni giorno, c'era mezzora di abbracci. Ma l'abbraccio statico, non artistico, "convenzionale" è assai povero rispetto a quello dinamico, che costringe alla sublimazione per i vincoli tecnici e di galateo cui è sottoposto, per il fatto che è dinamico, stretto, allargato, tenero, forte etc. e che è interpretato e che tiene insieme due anime che devono interpretare, anche sul piano emotivo, oltre che tecnico, una storia, realizzare un piccolo progetto. un amore di tre minuti.

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  2. Apri la spalla mi disse _certo, qualche mese fa e, improvvisamente, molte cose mi si aprirono, gancho e altre cose uscite goffamente per anni prendere forma, fluidità ed eleganza,
    Una piccola variazione di quel muscolo, della mente su quella parte del corpo e tutto cambia.

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  3. Questo paradosso dell'essere umili nell'apprendimento che poi ti apre la porta ad una qualche consapevolezza dell'essere potenti. Non scrivo superbia perché, sia pur vicino, non è proprio superbia. Forse essere consci di avere un qualche potere. No, non superbia, i codici della milonga o anche miei etici, personali, non mi portano alla superbia, però al fatto di sapere di essere migliorato, meno peggio oppure, anche, un po' meglio.

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  4. Con effetti o dinamica paradossali, una sorta di rapporto sessuale verticale con donne con cui non condividerei nulla, sembra quasi che il potere del corpo fotta la mente e i suoi calcoli, poi finisci la tanda, esci dalla milonga e torni a soppesare e valutare.

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  5. Sembra quasi che il potere del corpo fotta la mente. A volte e' cosi'… a volte l'esatto contrario. :) Il contatto fisico chiaramente e' fondamentale nella seduzione. Senza il contatto fisico il resto e' poca cosa. Ma quando non si puo' avere, allora la mente gioca il suo ruolo.

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    1. Il contatto fisico...
      Mentre stavamo andando in Garfagnana, _tra era alla guida. Io seduto accanto a lei. Dietro UnBipedinone.
      Così presi dalla foga, dalla bellezza che stavamo attraversando, dal nostro scoparci la testa - come è divina, in questo, _tra - iniziammo a toccarci lievemente.
      Il suo avambraccio destro sul mio sinistro, mi prendeva un dito, poi le accarezzavo il dorso della sua mano sul cambio, qualche piccolo bacio casto sfiorato, sulle mani.
      I corpi avevano mandato a scopare il mare tutta la ragioneria della testa e avevano deciso di volersi bene, compatibilmente con le condizioni in cui stava avvenendo.
      Quando non c'è il contatto fisico, come osservi giustamente, poi la mente inizia a giocare, a fare i suoi calcoli.
      Non è "bello" ma è così.

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    2. E' un gioco, Lorenzo.
      E' ancora nei suoi iperspazi artistici, io l'ho in gran parte deerotizzata.
      Certamente se fossimo stati in due, avremmo fermato la sua auto e avremmo messo altra benzina sul fuoco, direi.

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    3. la presenza di _tra è stata molto piacevole.
      E' stata, a tratti, l'anima del gruppo. Al ritorno ella e UnRagazzo si sono messi a parlare fitto di libri, si erano affascinati.
      Certamente si avessi potuto trombarlada quando l'ho conosciuta mi sarebbe piaciuto molto. Ma questo, come scrivevo, potrebbe comportare seduzioni più lunghe e assumersi oneri (entrare nella sua dimensione di madre e quindi nella realtà dei suoi due figli) che io non voglio accollarmi in alcun modo.

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