domenica 19 luglio 2015

¡Que viva Mexico!

In effetti adottando uno stile di vita “messicano”, finestre chiuse, scuri chiusi, polleggio, pisolo, rallentare tutto, nonfareuncazz, ventilatore, relax, si riesce a sopravvivere bene a questo merdoso, patologico caldo fornafricano. Così ce la stavamo godendo, mio figlio ed io (mi ha poi inflitto una severa e dura lezione a scacchi) arrivato qui in bici dal paesello verso le sedici (!!) mentre riposavo – che io non so se forse abbia fatto un bipedinone d'asbesto, in amianto.
Ancora una volta la decrescita NON è solo
  • la diminuzione assoluta dell'impronta ecologica
  • la diminuzione del numero di esemplari della specie homo
  • la diminuzione dei consumi di risorse non rinnovabili fino a zero
  • la diminuzione del metabolismo economico e dei rifiuti non biodegradabili che esso produce
  • la diminuzione delle aree artificiali, morte, la diminuzione fino a zero della distruzione di aree biotiche e a capacità fotosintetiche e quindi il loro recupero e restauro.
Questa, da sola, sarebbe nelle parole dei crescitisti, la crescita negativa, il loro peggior incubo. La decrescita è ANCHE paradigmi diversi e eccellenza nelle pratiche.
Sicuramente resilienza, spartanità e capacità di sopportare alcune sollecitazioni (ad esempio resistere in ufficio senza o con condizionatore al minino). Ma se non vogliamo renderla decrescita aspra, penitenziale ma lasciarla felice, edonista, è anche rivedere usi e costumi, recupero di usi antichi e loro restaurazione. Quando il caldo usura e porta al limite sistemi, cose, persone, animali, vegetazione, non si può non rallentare i ritmi. Anche il mondo del lavoro retribuito dovrebbe essere ripensato, non solo la vita esterna ad esso.
La decrescita è anche diminuzione delle rigidità. Scommetti che se si potesse variare la distribuzione dei carichi e degli orari di lavoro, la resa media aumenterebbe pure? Oggi non ho acquistato una nuova auto con il condizionatore più potente – già, la crescita dei condizionatori, del loro numero, della loro potenza. No grazie. Oggi ho goduto un pomeriggio messicano.
Ecco che l'indolencia tropical diventa un adeguamento, un adattamento all'ambiente. Da problema a buona pratica.

P.S.
Ho acquistato una fascetta stringitubi e con essa e con varie legature in nastro adesivo sono riuscito a riparare il ventilatore. ¡Mucha goduria! :)

35 commenti:

  1. E' una vita che anelo al lavorare meno, lavorare tutti, guadagnare meno e, paradossalmente, arricchirsi di più. Ma a chi predichiamo? Ai francesi che si lamentano del debito greco e continuano a fargli comprare le fregate e gli elicotteri? Mortacci loro.

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  2. Fa troppo caldo. Anche per il sesso, troppo.

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    1. Io ho adempiuto ai miei doveri e piaceri di coppia

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    2. All'inizio piaceri, poi noja e routine, poi doveri.

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    3. Eh, ma ci vuole il condizionatore. Altrimenti non ce la si fa :(

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    4. Vabbè, ma un orgasmo è sempre un piacere dai

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  3. Belin, sembri Socrate nel "Fedro".

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  4. Che carino il cartone di Carmencita, ricordi di infanzia. :) Anche io ieri a casa con ventilatore a palla e fancazz, pennichella, mangiare anguria e bere the freddo. Indolencia tropical, appunto! :) . Non ho per nulla invidiato chi si e' fatto ore e ore di coda in autostrada per andard ad arrostirsi al mare in mezzo al casino.

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    1. Delle transumanze di massa dagli ambienti artificiali urbani costipati morti modernisti di residenza agli ambienti artificiali urbani costipati morti modernisti feriali o fine settimanali ne parlavamo ieri, in un posto che, per quanto selvaggio ha subito comunque il carico della pressione antropica.

      Io dico che l'Itala con 6M di homo sarebbe un paradiso e invece lo tsunami migratorio sta cacciando a forza altri milioni di homo nella scatola di sardine,
      Le persone vogliono realizzare l'inferno e arrostircisi.

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    2. 6 milioni? cioè, 50 milioni in meno?

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    3. La portanza massima antropica dell'Italia, al tenore attuale, è di ca. 10M di persone.
      Aggiungi un po' di margine e arrivi a 6, 7, max 8 milioni di homo.
      No, sono 55M in meno ai quali si devono aggiungere alloctoni con permesso di soggiorno, tutti i clandestini e non registrati.

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    4. beh, Alahambra ti inviterebbe a dare il buon esempio e a buttarti giù da un viadotto e insieme a te figlio e qualche tanghero.....

      uomo uomo, ma chissà se credi veramente a quello che dici.....

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    5. ma no, non puoi crederci dai, è tutta una posa tua....più o meno come i radical chic di sinistra o i fascioleghisti che però caricano le negre per strada....

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    6. Sì, Alahambra ha più o meno quella posizione: sei sull'autobus, suicidati perché un nuovo nato e quelli che devono nascere hanno il diritt )??) di salire sull'autobus.

      Il problema è che voi non credete alla matematica: gli scienziati dicono che la portanza antropica del territorio italiano è 10M e allora sono radical chic di sinistra, nazifascioleghisti e altre contumelie assurde di questo genere.
      In altre parole state e stai insultando me perché riporto dati oggettivi e inoppugnabili di un problema.

      Perché invece di innervosirti per il problema non impieghi qualche energia per capire quali soluzioni ci potrebbero essere?

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    7. no no, ma i tuoi dati io li contesto, e non parlo di diritto alla nascita....chi sarebbero questi scienziati che parlano di 10 milioni? e perchè non 8 o 12? sono cazzate sparate in totale libertà, tanto per aprire la bocca..... e dove sarebbero queste risorse che mancano, in un mondo (quello occidentale di sicuro) che è abituato a buttare cibo e a sprecare acqua. poi se mi parla di contenimento delle nascite nel terzo mondo sono più che d'accordo, ma in Italia noi ci stiamo giù contenendo, solo che la popolazione invecchia. e non muore. e a me non pare una cosa così sbagliata. se per te è sbagliata, Alahambra direbbe "inizia ad andare a trovare i tuoi anziani genitori ed ammazzali".

      comunque non sono affatto nervoso

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    8. Guarda che non è quello che dico. Io dico che la realtà è questa, che ti stia bene o che non ti stia bene. Rompere a parole non serve a migliorare la situazione che a te urta, quindi ti invito a partecipare alla risoluzione del problema stando dalla parte di quella maggioranza che a te urta. Ergo togliendoti dalla superficie del pianeta.
      Ma ha ragione Francesco è solo un bla bla bla il tuo, tanto è vero che vanno bene le coltivazioni Bio a km 0 salvo poi farsi arrivare dalla Sicilia i cavoli viola (o quello che erano) perché a km 0 erano finiti. Alla faccia della stretta sostenibilità locale su scala minima e di tutto il resto.

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    9. C'è solo un problema nel calcolo dell'impronta ecologica di Rees e Wackernagel: che è decisamente ottimistica.

      > dove sarebbero queste risorse che mancano

      Non so se tu mi stai prendendo in giro - che mi vien da bestemmiare che sono anni che posto pagine su questo e quello spaventoso deficit italiano che importiamo energia elettrica, pesce, cagliate, cosci di maiale, tecnologia, rame, gas, limoni, alluminio, di tutto da ogni dove - e tu blateri di cazzate che non è vero che son 10M o 12M o 8M!?
      Cazzo cambierebbe se fossero 11.2 invece che 10.9M rispetto alla drammatica dimensione di un deficit che indica una popolazione quasi di un ordine di grandezza superiore al sostenibile?

      Perché se vogliamo metterla sul far cagnara non mi interessa molto.
      Se invece vuoi sostenere le tue tesi urlate, allahluridomaiale, porti dati numeri etc. tu che hai fatto economia e che sai che i bilanci esistono, che le cose non si creano da nulla.

      In Italia siamo sottoposti ad un violento tsunami migratorio sostenuto ideologicamente da cattolici e comunisti che contrastano non solo i segni di intolleranza alla coercizione a alla violenza ma addirittura censurano e vietano le espressioni di resistenza all'invasione ke sostengono in tutti i modi possibili.
      La decrescita demografica italiana (1.4 figli per donna) viene frantumata dall'immigrazione e dal tasso aberrante di riproduzione di alcune comunità (+1.3%, +1.1M homo in un solo anno!!! (dati 2013, dovrei verificare se ci sono i dati 2014)

      Mi stanno già girando i koglioni perché il problema è che voi non volete sentire che c'è un problema, credere che non esista e non c'è evidenza che vi schiodi di un millimetro.
      Tempo sprecato.
      Non ho voglia di essere insultato in modo così rozzo, fondamentalista, eh!?

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    10. Alahambra, non giocare alla cretina, anche se ti riesce bene.
      Se i cavoli bio a km 0 sono finiti a tot inverno, secondo te, significa che la produzione locale è
      a) uguale alla domanda locale
      b) inferiore alla domanda locale
      c) superiore alla domanda locale
      ?

      Alla faccia della logica e dell'aritmetica.
      E dell'intelligenza, perché un intelletualmente disonesta è una stupida e tu non fai eccezione.

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    11. Se qualcuno qui fa finta di non capire non sono io. Vuoi i prodotti a km 0? Quando il cavolo viola finisce stai senza. Questo significa la sostenibilità su base locale. Mangerai cavolo normale e non invaderai le strade con il fungoncibo dalla Sicilia. E se il cavolo è finito tutto avrai fame. Oppure andrai ad invadere la Toscana (a piedi che in macchina inquini) per il cavolo nero.
      Ma di nuovo, il tuo è bla bla bla. Lorenzo la pensa come te, ma è coerente e quindi accettabile. Tu no. A proposito di disonesti e stupidi.

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    12. bla bla bla

      Alahambra, ho sempre scritto che io NON sono per un pauperismo quaresimale e che se le persone vogliono mantenere uno stile di vita decente (ad esempio mangiare bio, sano, locale) non possono che essere POCHE, visto che fare bio e locale e sano e buono, qui da noi, produce POCHE derrate fresche nella stagione fredda.

      Si torna sempre alla questione della torta che è piccola e se le fette devono essere abbastanza grandi o sufficientemente grandi devono essere poche.
      Concetto oltre le tue capacità raziocinanti.

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    13. Ma io ti do ragione e infatti ti invito a toglierti dal pianeta così la tua impronta antiecologica gli sarà risparmiata.
      Ho anche sempre sostenuto che il tuo discorso a proposito del pauperismo è un comodo paravento per nascondere il fatto che non vuoi rinunciare a nulla di quanto ti piace, imponendo però agli altri sacrifici e rinunce. Bene, fanculo Uomo, gli altri esistono e se ne sbattono di ciò che vuoi tu, come tu te ne sbatti di loro. Comincia ad essere coerente e poi forse sarai preso sul serio.

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    14. guarda che sei tu l'insultante qui. capisco che fa caldo, ma essendo lunedi ed essendo (credo) in ufficio puoi accenderti l'aria condizionata, tanto paga l'azienda, anche se anche qui l'ecologismo va a ramengo. di cosa parliamo, di emissioni di CO2 ? come ho scritto nel mio ultimo post, nel 2014 si è inquinato di meno. nel mondo, non solo in Italia. e questo nonostante la crescita economica globale e l'aumento della popolazione mondiale. parliamo di cibo? basta andare nel retro dei supermercati, nelle pattumiere degli italiani, nei mercati a fine giornata. si buttano milioni di quintali di cibo all'anno. parliamo di automobili? le tangenziali e le autostradi sono più vuote di un tempo. se non ci fossero i tir (pure questi meno di un tempo) sarebbero scorrevoli H24. per inciso ti ricordo che sei tu quello che ha due auto, per giunta vecchie, quindi verosimilmente più inquinanti della mia che è più nuova.
      il mondo ha 1000 problemi. ma l'altro giorno guardavo un documentario su Parigi. che nell'800 era una città con un livello di inquinamento pazzesco. che era una fogna a cielo aperto che Nuova Delhi in confronto è l'eden. quella che tu chiami crescita insostenibile io lo chiamo vivere meglio. tu stesso non potresti vivere nel modo "bio" che tu descrivi. non per pauperismo. perchè non lo sei. per paradosso non potresti ballare il tango addirittura. la musica amplificata inquina, se non te ne fossi accorto....

      e sii più tollerante verso chi ti evidenzia le tue 1000 contraddizioni. noi per lo meno ne abbiamo di meno.

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    15. x Alahambra:
      Sul suicidio puoi dare l'esempio. Mai scritto che io voglia suicidarmi e non ci penso neppure per l'anticamera del cervello.
      Piuttosto, invito, razionalmente, le persone a fare meno figli in modo che si possa diminuire velocemente e in maniera meno problematica il problema massimo e più grave che è in numero di homo.
      Per tornare all'autobus, non fare più figli di quante persone non scendano dall'autobus.
      Si capisce?
      E' utopia, lo so.
      Io competerò con le risorse e lo farò in modo via via più cattivo, in quanto mi sono in discreta se non buona parte emancipato dagli altruismi falsipocriti che cattolici e sinistri blaterano da mane a sera.
      In particolare, come scritto più volte, è contrastare in ogni modo possibile la causa della violenta crescita demografica ovvero l'invasione migratoria di alloctoni.

      Non c'è nulla di incoerente nel mio pensiero che, se vogliamo, in assenza di un approccio etico, intelligente, torna alla mors-tua-vita-mea!

      x Lorenzo:
      Io non possiedo alcun condizionatore. Uso, il minimo possibile quello in ufficio per varie ragioni di correttezza con l'azienda, che che ho spiegato.

      Il mio antimodernismo ha un che di dialettico, polemico. Visto il il religiosismo tecnoprogressista dilagante non si può che essere, fino ad averlo ridimensionato, antimodernisti.
      E' un po' come la decrescita che non può che essere una fase di compensazione della crescita oltre i limiti.

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    16. x Francesco:
      Vieni qui a scoreggiare, nell'ordine (l'ordine ha un senso, se tu mi insulti poi io scrivo che tu insulti e ti insulto)

      I - "buttarmi giù da un viadotto e insieme a te figlio e qualche tanghero
      II - come i radical chic di sinistra o i fascioleghisti
      III - cazzate sparate in totale libertà, tanto per aprire la bocca

      Le cazzate le scrivi tu.
      E grosse.
      Visto che le mie due vecchie auto che uso quasiperuncazz certamente consumano molto meno della tua Aufi a tua disposuizione più o meno nuova che cambierai ogni qualche anno.
      Perché se pensate di venirmi a dare lezioni di sobrietà dai vostri consumismi io posso anche fare il contrario.

      Io sono edonista, non sono certo pauperista che non sia il non mangiare prima di un pasto sano e piacevole per potertelo godere.
      Ma poiché scoreggiate una serie di punzecchiature campate per aria senza alcun fondamento, io ti sfido a trovare qui dentro (o anche nel diario della ex coppia) anche una sola pagina in cui io blateri di pauperismi quaresimali, sinistri, penitenziali.

      Il problema è la dimensione in esplosione delle metropoli, delle conurbazioni e della popolazione che degrada ogni aspetto del vivere e il già orribile inferno artificiale modernista catramitico - cementificato.
      SI CAPISCE!?!?

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    17. uomo, se tu credi che ci siano 50 milioni di italiani di troppo, e che saresti ben lieto che crepassero (e non dire che tu questa cosa non l'hai mai detta), per un fatto statistico, metti me, mia figlia, i miei genitori, le poche persone a cui voglio bene. diciamo i 4/5 di loro. persone che amo, e che spero vivano il più a lungo possibile. quindi prima di pensare ai miei eventuali INSULTI DI UN POST pensa ai tuoi ripetuti e perenni ATTACCHI ALLA SENSIBILITA' ALTRUI che ti contraddistinguono da sempre.
      certo, come hai detto in passato, siamo a casa tua e quindi sia io che Alahambra possiamo rispettosamente levarci dal cazzo, cosa che non escludo di fare perchè leggere CAZZATE tipo quella delle 10.21 in cui ti auguri o auspichi l'eccidio di 50 milioni di italiani mi paiono delle bestialità totali sia si trattassero di parole in libertà da radical chic (ripeto, caso mai non fosse chiaro) che reale convinzione.


      direi a questo punto che mi autosospendo dal tuo blog. e cerca di imparare, che anche a 50 anni si può ancora, che non è che si può dire proprio tutto nella vita. non solo quando si parla di viadotti, ma anche quando si parla di morti altrui. se non altro per un fatto di proporzioni numeriche.

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    18. Il fatto che i calcoli dicano che la ai tenori di vita attuali, la popolazione sostenibile sia intorno a 10M e che siamo più di sei volte tanto, non c'entra assolutamente nulla colle tue lese sensibilità.
      E' del tutto ovvio che in quei 50M in più ci sia io, ci sia tu, mio figlio, tua madre, mio padre, mio figlio, etc.
      Quindi puoi reagire istericamente sclerando oppure, come invito sia te che tutti a prendere atto dell'esistenza del problema e pensare cosa fare e farlo.


      Io non credo un cazzo, siete voi che continuate a credere alle vostre robe campate per aria.
      Quindi o vieni e mi porti uno studio ragionevole che smentisca il calcolo dell'impronta ecologica, argomentato, razionale, verificabile oppure stai urlando cose che tu CREDI, visto che fino a prova contraria, le tesi si sostengono argomentando, con numeri, dati, soluzioni, valutazioni di pro e contro, dei rischi.

      Le CAZZATE le scrivi tu, visto che continui a insistere criticando numeri di studi rigorosi e non producendo, a contro argomentazione, un emerito cazzo.

      In questa pagina puoi leggere cosa succede quando le masse si rifiutano di prendere atto dei problemi e aggrediscono (verbalmente) la Cassandra di turno.

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    19. > in cui ti auguri o auspichi l'eccidio di 50 milioni di italiani

      Dove avrei scritto che bisogna uccidere 50 milioni di italiani?
      Fornire collegamento a pagina/ commento. Grazie.
      A meno che tu non voglia insultare come hai fatto prima poi lamentandoti delle mie reazioni.

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  5. Sorrido, perche' qui dove sto c'e' una bella arietta e la sera anche fresco.
    Sudo solo quando vado a correre (e si asciuga presto, che e' secco).
    Sorrido, e intanto prego che quando faro' l'incursione in patria il caldo africano mi sia risparmiato! :)

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    1. Qui non molla. Dicono fino al 25.
      Temo, per quanto letto su alcuni siti di climatologia, che il problema caldo non si risolverà col 25.
      Intanto a pochi km da casa mia, ieri, sono stati appiccati tre incendi subito domati.
      Non so quanto potrà resistere la vegetazione a questo massacro di aridità e calore infernale.
      :(

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  6. Io oggi ho goduto di 36° e di gente che, non capisco perché, debba girare per le strade alle 13.30, sotto il sole, a guardare i negozi. Ma andate al mare, cristo santo. State immersi in acqua voi che potete. E invece no. Invece vanno in giro, e sono nervosi perché fa caldo e fanno le richieste più assurde.
    E fra un'ora ritornerò a godere di 30° questa volta e di persone che come automi rifaranno la stessa passeggiata avanti e indietro dieci volte.

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    1. La questione, Mareva, è che il mare nella conurbazione litoranea romagnola è ormai residuale in un ambiente completamente artificializzato.
      Dunque anche il mare è artificiale e non cambia molto tra l'immergersi nella piscina adriatica ovvero andare in un negozio dell artificialità romagnola.
      Io ritengo che lo sradicamento dalla natura causi alienazione e frustrazioni ai quali corrispondono tentativi lenitivi che diventano compulsivi. Ad esempio ritengo che il consumismo sia maggiore in ambito urbano e con esso i riti compulsivi che lo celebrano e lo sostengono, ne sono parte.
      Homo avanti e indietro, come bestie nello zoo, le gabbie costipate, modulari, che si sono creati.

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  7. L'artificiale morta dwll'urbano modernista mediterraneo è PEGGIO dell'inferno.

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  8. Ieri l'altro ero (mio malgrado, ma occorre talvolta gratificare anche l'altra metà della coppia) in Versilia. Complessivamente un bel posto di merda. Alla lettera. Per intendersi, nei pressi del rione ove soggiornavo (che incredibilmente i locali definiscono "campagna", il che è assurdo) nei pressi del porto di Massa hanno vietato la balneazione per oltre sei km di costa per inquinamento da colibatteri e alghe tossiche dovute all'eutrofizzazione. Colibatteri. Tanta, troppa gente. Tanta, troppa merda. Così, semplicemente.

    Certo, le gelaterie funzionavano ugualmente e i ristoranti erano pieni. I venditori di cianfrusaglie facevano affari d'oro.

    Ho avuto una conversazione con un conoscente del posto che si lamentava perché il divieto imposto gli impediva di godersi la barchetta. Ho tentato di fargli notare che forse, dico forse (leggi certamente) il problema era che lì intorno c'era un po' troppa gente e che il territorio non era in grado di reggerne l'impatto. Risposta? "Non è quello il problema. Bisogna fare in modo che la gente possa venire senza creare problemi." Grandioso, no? A passare sui canali sembra di avere scoperchiato un incrocio tra una dozzina di fogne e un ingorgo di balene spiaggiate? Embè? Che c'entra col fatto che manco riesci a muoverti da tanta gente che c'è intorno? Mica è quello il problema, eh! Il problema è che "non fanno quello che c'è da fare per mettere a posto le cose" (parole del residente; il soggetto sottinteso immagino sia, nel suo immaginario, qualche essere trascendente che può quel che vuole sempre e comunque).

    Aggiungo che anche senza turisti la gente del posto è (nell'insieme) piuttosto vandalica e zozzona del suo.

    Fortunatamente ho già lasciato quel non-luogo.

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    1. Come puoi notare con le reazioni di Francesco, non si può osservare che c'è una pressione antropica patologica, degradante, che è un problema in sé - il problema n° zero come scrivo da sempre - perché ciò lede sensibilità, sistemi di credenze e provoca reazioni molto forti.

      Purtroppo la maggior parte delle persone è crescitista in economia e, peggio del peggio, crescitista in demografia e crede, lo crede con massima energia e convinzione - che più gente c'è e meglio è.

      > nel suo immaginario, qualche essere trascendente che può quel che vuole sempre e comunque
      Il fatto che questo pensiero ora del tutto demente e distruttivo sia apoliogizzato dalle religioni non è affatto un caso.
      L'essere trascendente (fatto sulla base delle tue pulsioni) ti comanda di andare e moltiplicarti, di soggiogare la natura e così tu puoi farlo credendo di fare la cosa giusta.
      Il transfer sull'essere trascendente ti deresponsabilizza e permetta di viverti giulivamente le tue credenze assurde e nefaste, nichiliste.

      > la gente del posto è (nell'insieme) piuttosto vandalica e zozzona del suo.

      Stavo rispondendoti che le masse sono sempre abruttite: basta uno su cento che getti i rifiuti nella "discarica diffusa" che su centomila sono mille persone in un giorno che hanno aumentato il problema. In 365 giorni sono 365000 persone che scaricano i propri rifiuti a raglio, dove è per loro più comodo. Un capoluogo di regione che scarica rifiuti ovunque.

      In realtà non solo un problema di numeri.
      Vidi alcuni paesini di cavatori lato Garfagnana delle Apuane (se ricordo bene era Vagli di Sopra) e rimasi inorridito dall'incredibile mischione di urbanizzazione caotica, di edilizia dozzinale, orripilante ed incompiuta e della quantità di rifiuti di ogni tipo ovunque.
      Perché questo abrutimento e abbruttimento?

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