mercoledì 25 settembre 2019

Parole vuote

  • Mi avete rubato l'infanzia con le vostre parole vuote.
Il fenomeno mediatico ideato dai manovratori di Greta sta avendo successo.
Ciò nonostante non posso osservare un incredibile qualunquismo demagogico. La signorina Greta si guarda bene dal far osservare che il problema del riscaldamento del pianeta è dovuto al numero spropositato di mandibolatori, alle loro scoregge, al fatto che stanno, per i loro "diritti" e consumismi, trasformando tutte le risorse in rifiuti, compresi i gas ad effetto serra, al globalismo fanatico, fondamentalista che piace tanto ai suoi manovratori arcobalenghi.
I thunberghiani riprendono la demagogia de "è colpa dei polliticci".
Insomma, i thunberghiani puntano il dito sulla punta del ghiaccione (iceberg) incolpandolo di emergere. E giù applausi e manifestazioni. Il paese dei balocchi esercita molto fascino.
Un colossale lava coscienze che, in definitiva, distraendo dalle cause del problema, non può che contribuire ad esso.
In confronto a questo colossale imbonimento per gretini, l'approccio dei nostrani pentastellati per i quali era sempre colpa dei vertici, è quasi naif.
Parole vuote. Ciascuno esprime ciò che è.

69 commenti:

  1. Caspita, quanto è vero. All'ONU perdono tempo con la commedia di Greta quando potrebbero chiedere a Uomo che cammina oppure ad uno dei "professori" del suo blogroll, tipo il signor Ugo. Gente che riciccia le "curve esponenziali" da cinquantanni quindi adesso sicuramente ne sa un sacco, avrà perfezionato la "scienza". Sul "teratoma umano" e i rimedi.

    Nessuno di questi, ne Greta, ne Uomo che cammina, ne i "professori" si fa venire il dubbio che la sua stessa esistenza contraddice le sue tesi. Un po' come i "guerrieri climatici" che vanno con la nave "sostenibile" a osservare il ghiaccio che si scioglie, rimangono imprigionati nel ghiaccio e allora chiamano la Guardia Costiera "sostenibile" che deve usare un elicottero "sostenibile" ma attrezzato per il volo in condizioni proibitive ed evacuarli dalla nave uno per uno. Nessuno di questi si fa venire il dubbio che se si fosse ammazzato prima della partenza o si fosse lasciato morire sul ghiaccio come i proverbiali vecchi eschimesi, il bilancio "ecologico" sarebbe stato infinitamente più "sostenibile". Perché le cose non sono nel mondo reale, sono oltre, nella metafisica. Metafisica mediocre ma questi sono tempi di "metafisica democratica".

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  2. Ho pensato, fin dalla sua prima apparizione, che Greta fosse una farsa pazzesca. L'hanno fatta diventare tale, intendo. Magari lei sogna davvero un mondo sano e pulito.(anch'io, del resto)

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    1. Sano e pulito come quando c'era la Peste Nera, si metteva un vestito per sei mesi l'anno quindi il tifo petecchiale, la rogna, quando le carie si curavano strappando i denti e se ti rompevi una gamba se eri fortunato rimanevi storpio? O sano e pulito come quando gli avi andavano in giro per l'Europa coperta di ghiaccio, vestiti di pelli fetenti non conciate, cercando di sfamarsi ammazzano animaloni con degli stecchi appuntiti? Sognare un mondo "sano e pulito" è un problema grave, significa essere completamente dissociati dalla realtà, credere che i cartoni animati siano "veri", che da qualche parte c'è un topo con i guanti gialli a quattro dita e i pantaloni rossi con le bretelle che parla.

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    2. Le vie di mezzo, Lorenzo, le vie di mezzo... Non esistono solo il bianco e il nero, ci sono anche delle sfumature di grigio. Alcuni "letterati" da bancarella sostengono che siano almeno cinquanta! :)

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    3. Chi sarebbe questo Lorenzo?

      Coso, sei uno sciocchino (eufemismo, lo sai cosa volevo scrivere).

      Non esistono ne bianco ne nero, se vuoi fare del sofismo, esistono tot frequenze della luce, alcune visibili all'occhio umano altre no. Queste frequenze colpiscono certe cellule poste sul fondo dell'occhio, dopo essere passate da un apparato meccanico di lenti e scatenano delle reazioni elettrochimiche che il nostro cervello, NON SI SA COME, trasforma in quello che noi, PER CONVENZIONE, assumiamo come "la percezione del mondo reale".

      Facendo ulteriore sofismo, la luce ha una doppia natura, a cui per inciso nemmeno Einstein si voleva rassegnare, natura corpuscolare, cioè sembra formata da particelle con proprietà meccaniche e natura ondulatoria, cioè si comporta come una propagazione di onde senza proprietà meccaniche. Non è il mio mestiere ma credo che questa dicotomia si risolva con la meccanica quantistica.

      Sul passaggio da questo alla coscienza, siamo lontanissimi da capirci qualcosa. Il sistema che genera la coscienza è troppo complesso, sia da un punto di vista materiale che concettuale, per le nostre capacità di indagini attuali.

      Premessa sofistica accantonata, una sciocchezza (altro eufemismo) non è una idea mezzo buona e nemmeno un decimo buona. Questa idea di indeterminismo probabilistico te l'hanno ficcata in testa come parte della programmazione anti-umanistica che risale sempre ai Settanta.

      E tu, sciocchino (eufemismo) non sei capace di farne senza, anzi, ci vedi dentro una grande saggezza.

      Mi fai ridere, mi fate ridere tutti voi robottini sciocchini.
      Robottini con il tasto che lo schiacci ed esce la canzoncina del "mondo sano e pulito".

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    4. Pensavo, a casa, che il signor Connor sarebbe un buon esempio di persona che vive in modo intelligente, utilizzando quanto offre la contemporaneita' senza abusarne. Una vita "sobria" senza essere, appunto, dei trogloditi.
      Che e' la via di mezzo alla quale si riferisce Messer Pigiatasti.
      Il signor Connor, purtroppo, parte poi a razzo con i suoi automatismi: egli non puo' concepire che esistano ancora dei luoghi sufficientemente puliti, piacevoli, nei quali le persone vivono in un ambiente ancora in parte naturale ovvero non eccessivamente urbanizzato, artificializzato, squallido, brutto, insano. Del resto il signor Connor, pubblicava, sul suo diario precedente, fotografie scattate in questi luoghi dove egli si reca per diletto, luoghi molto piu' “sani e puliti” degli orrendi bubboni urbani che crescono senza sosta in dimensione e in squallore, degrado vetro&cemento o meticciati razzisti anti.
      Ecco l'automa che inizia a roteare le daghe dialettiche "senza se e senza ma" e i pipponi anti sessantottini (che hanno le loro piu' che sensate motivazioni, eh!).
      Non posso non osservare un tutto/nulla dialettico (che a me, peraltro, radicale, eccessivo, non mi dispiace).
      I sermononi antisessantotto pero' sono parole: da quel che conosco il signor Connor e' una persona che riesce ad usare gli strumenti della contemporaneita' senza esserne un idiota dipendente e lo fa in modo sobrio. Direi proprio quella via di mezzo della realta', fattuale, che egli pero' nega strepitando come un automa impostato sul programma “moralizzali tutti!”.

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    5. "non puo' concepire che esistano ancora dei luoghi sufficientemente puliti, piacevoli, nei quali le persone vivono in un ambiente ancora in parte naturale"

      Cos'è, scherzi o fai sul serio?
      Perché se scherzi non fai ridere e se fai sul serio allora sei perso, come dice Kenobi a Skywalker poco prima di tagliargli le gambe e un braccio con la spada laser.

      Lo "ambiente naturale" ha cessato di esistere da quando l'uomo ha cominciato a girare per il mondo fuori dalle regioni che avevano dato la luce agli antenati ancestrali. Da allora ad oggi l'uomo ha modificato intenzionalmente l'habitat usando la tecnologia, per esempio bruciando foreste, estinguendo animali e introducendone altri, fino ad inventare agricoltura e pastorizia, deviare fiumi e creare laghi, eccetera. In Italia non esiste un centimetro "naturale" da migliaia di anni.

      L'espressione "piacevole" è una espressione che tu usi con noncuranza perché cosi sei abituato a fare. Peccato che una cosa piacevole non solo può essere sbagliata, cioè dannosa per la collettività ma anche tossica per l'individuo. Inoltre, il concetto di "piacevole" è massimamente relativo, io posso trovare piacevole assistere allo spettacolo di una fiera che ti fa a pezzi mentre tu urli e ti dibatti. Era lo spettacolo preferito dalle plebi romane, gli aristocratici preferivano il teatro greco. Ancora in tempi relativamente moderni, si vendevano i biglietti per assistere alle esecuzioni. Cruente, aggiungerei. In contesti meno estremi, c'è chi trova massimamente piacevole "andare in vita", cioè vestirsi da cicisbeo e recarsi nelle strade affollate della cosiddetta "movida", dove persone che si atteggiano cercano partner sessuali che si atteggiano con gli stessi criteri. Lo stesso che fai tu col tango. Io preferirei affrontare la fiera, piuttosto. Cosi come ti butterei via i pomodorini, carotine e sedanini appena tu li tirassi fuori dalla borsa, aggiungendo epiteti politicamente scorretti circa la tua identità sessuale.

      Ancora, sto perdendo tempo perché siamo in presente di riflessi condizionati del tutto irrazionali.

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    6. JohnConnorLorenzoCoso: "Chi sarebbe questo Lorenzo?"

      Ma dai, che siamo di fronte alla stessa situazione di quando i bambini coprono con le mani, da dietro, gli occhi a un compagnuccio è dicono "cucù! chi è?". Chi è? In questo caso sei tu, cioè il Lorenzo di sempre con un nome diverso. Non che sia un crimine (figurarsi, non fai nulla di così tremendo), però... davvero pensi che non ti si riconosca? Ah, ma ora sul webbete c'è il diritto all'oblio. D'accordo, giochiamo che non mi ricordo più di Lorenzo. Chi è 'sto Lorenzo?

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    7. Penso che non hai capito un cacchio della situazione che hai davanti.
      Nonostante ti sia stata spiegata.
      Suggerirei di fare la tessera del PD.

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    8. Sinceramente, JohnCoso, mi devo essere perso qualcosa, perché non ricordo quella spiegazione. Davvero: a cosa fai riferimento?

      E comunque, per la tessera del PD, comincia tu che io intanto ci penso ancora un po'. Ma forse ce l'hai già ed è un altro dei tuoi "segreti".

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    9. > Cos'è, scherzi o fai sul serio?
      [...]
      > Lo "ambiente naturale" ha cessato di esistere da quando l'uomo ha cominciato a girare per il mondo fuori dalle regioni che avevano dato la luce agli antenati ancestrali.


      Di nuovo il connor-automa che funziona in binario, 0 / 1, tutto / nulla, bianco / nero.
      Ancora a tirar fuori 'sta solfa dell'ambiente umanizzato.
      Vada pure in vacanza o a passeggiare al petrolchimico di Falconara oppure nel parcheggio del tumore commerciale che hanno edificato dalle vs. parti.
      Tanto sono opera del lavoro umano come gli alpeggi o i boschi sui monti.
      Mah.

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    10. A voi manca la consapevolezza, oppure la avete e preferite far finta di niente per opportunismo, non so.
      Passeggiare in un bosco è bello, ma di naturale c'è proprio pochino a partire dal fatto che se ci accampamento di notte è raro che vengano l'orso (o la lince, o il lupo, o la volpe, o il tasso) a vedere se possono ricavare qualcosa da voi. Quindi voi passeggiate per i monti e dite "ohhhh che bello quel rudere decrepito e pericolante pieno di detriti, per fortuna esistono questi luoghi naturali" è di naturale non c'è nulla.
      Si può godere lo stesso del bosco e del rudere ma non si può far finta che sia artificiale.
      Come guardare un arcobaleno e sostenere che sia il ponte per le monete dei leprecauni: anche no.

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    11. Dimenticavo. Il rudere è artificiale tanto e quanto il moderno centro commerciale, né più né meno.
      Solo che vi sentite superiori a farvi piacere l'uno invece che l'altro e vi beate compiaciuti nel farlo sapere al prossimo.

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    12. Ecco un'altra appassionata del tutto/niente.
      E' evidente che per voi, Alahambra, un bosco d'Appennino (e ci sono zone non raggiunte da strade nelle quali siamo molto vicini ai boschi iniziali, primigeni) e 'sta roba, o questa sono "uguali".
      Ora bisogna spiegare che l'artificializzazione (il grado di vitalita' o morte biologica si capisce di piu'?) non e' zero/uno.
      Il Signor Connor inizierebbe un pippone tremendo sui danni [dell'ugualizzazione] del sessantotto.
      Io non ho altro tempo da perdere a spiegare che il fuoco e' caldo e che un bosco e un centro siderurgico o commerciale non sono la stessa cosa.

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    13. E vabbè, continua a far finta di non capire, che è più facile e comporta meno responsabilità.
      E continua anche ad evitare il nocciolo del discorso, cambiando a tuo piacimento gli argomenti.
      Evidentemente con la gente che hai attorno funziona.

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    14. Coso, tu non hai tempo da perdere?
      Secondo te una persona che ripete LUOGHI COMUNI, gli stessi più o meno che trovi sui "media", conditi con una glassa di "snobismo" provinciale, sta impiegando proficuamente il suo tempo?

      Per inciso, la storia dello 0 e dello 1 me la sono sentita raccontare giusto negli anni Settanta quando ero alle elementari. Significa che io non posso affermare che è giorno o notte perché in ogni momento è un po' giorno e un po' notte. Oh grande pensata, qualsiasi coglione può dire qualsiasi coglionata ed avere un po' ragione, qualsiasi genio può dire la cosa più geniale mai detta e comunque avrà un po' torto. Democratizzazione delle "opinioni".

      Nella tua testolina se cresce un filo d'erba, anzi, nemmeno, se su una superficie di vetro ci sono alcuni batteri, quella è LA NATURA. Oh che bella la natura. Che va bene, perché il tuo scopo è usare qualsiasi panorama e contesto per esibirti e ottenere il feedback positivo della gente che ti viene dietro. Invece io quando vado in un bosco non vedo LA NATURA, vedo un contesto artificiale come quello dove vivo, solo con delle specifiche diverse. E' lo stesso principio per cui non vado in bicicletta sopra i fiori del parco ma rimango sul viottolo. Il parco non è NATURA, è un terreno che qualcuno mantiene. Poi nel parco ci sono le formiche, capirai. Cosa che l'impiegatuzzo idrofobo con il completo tecnico fatica a capire e infatti si immagina avventure NELLA NATURA facendo proprio cosi, passando sulla povera vegetazione dei giardinetti con le ruote dentate. Il bosco era il mezzo di sostentamento dei contadini che vivevano da quelle parti, quelli che piantavano, disboscavano, costruivano, demolivano, allevavano e sopprimevano in base a quanto di meglio potevano ricavare da un contesto ostile. I luoghi che oggi sono rimasti "naturali" sono quelli che erano meno accessibili e/o meno utili per qualsiasi altro scopo. Per esempio, i parchi dei dintorni o erano discariche oppure tenute nobiliari, i primi si riconoscono per il tipo di piantumazione, i secondi per i particolari "neoromantici" tipo finti cimiteri, finte rovine, finti laghetti, eccetera.

      La ragione per cui io vado in motoretta e mi fermo nel fondovalle è che non voglio alimentare l'economia del "turismo" che i valligiani traducono negli "impianti" che consentono agli impiegatuzzi di andare in montagna come vanno nel parco sotto casa. Se mangio nel rifugio lo faccio perché il rifugio mantiene il sentiero con cui io salgo. Non andrei mai a mangiare in un rifugio servito dall'elicottero. Cosi come salgo a piedi e non con la bicicletta elettrica da quattromila euro, che alimenta un'altra economia dell'assurdo impiegatizio. Se non butto rifiuti in giro, non spezzo un ramo, non sposto un sasso, non è perché "rispetto LA NATURA" ma perché non sono a casa mia, sono ospite, sono dentro l'orto, il campo, la legnaia, il frutteto, la miniera, di qualcun altro. Vivente o trapassato.

      Ah, poi a me piace anche domandare a cosa serve ogni cosa. Cosa ci fai con quella pianta. Perché una certa costruzione è fatta cosi invece che cosa. Che animale è quello e perché si trova li. Eccetera. Siccome noi non viviamo nella NATURA, ogni angolo ha una storia e del lavoro, dietro. Sono secoli che la gente ci mette mano per i propri scopi.

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    15. LorenzoJohnRamboCoso, di dettagli che non capisco ce ne sono sicuramente un sacco. Nel tuo ultimo passaggio comprendo che ce ne sono alcuni che invece sei tu a non capire, o a ignorare intenzionalmente: 1) non ho prove da superare e non intendo inventarne, nè darmi "punteggi"; 2) del giudizio altrui mi interesso, ma non così tanto; 3) nessuno mi paga per la "partecipazione" a questo blog (UUIC, potrebbe essere un buon suggerimento, però -- facci un pensierino!); 4) esprimo opinioni e constatazioni secondo il mio punto di vista, non insegno nulla a nessuno (in questa sede); 5) se parliamo di ripetizioni...

      Non so di che delirio parli, però ricordo un tale che si chiama Don Lurio e che avrebbe partecipato volentieri a questo balletto, magari creando una bella coreografia su qualche canzone dei Delirium. Ma forse intendevi Delrio e non sto capendo.

      Non so di che delirio parli, però ricordo un tale che si chiama Don Lurio e che avrebbe partecipato volentieri a questo balletto, magari creando una bella coreografia su qualche canzone dei Delirium. Ma forse intendevi Delrio e non sto capendo.

      Non so di che delirio parli, però ricordo un tale che si chiama Don Lurio e che avrebbe partecipato volentieri a questo balletto, magari creando una bella coreografia su qualche canzone dei Delirium. Ma forse intendevi Delrio e non sto capendo.

      Mmm... mi sto ripetendo. Mi sa che è qualcosa che ho letto da qualche parte. Forse su un sito lettone.

      Your turn.

      (chiudere in inglese fa sempre figo e aggiunge un tocco d'importanza a qualsiasi commento, quello che fa la differenza; tira le tue somme in questo gioco in cui ci dividiamo i compiti per giungere al prodotto finale, un prodotto notevole in termini di parole vuote)

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  3. John... non per nulla sono originaria di Saturno.

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    1. Se tu venissi da Saturno saresti stata mandata dai saturniani come Laika, per vedere gli effetti del viaggio spaziale su una cavia sacrificabile. Altrimenti le cose che ho scritto io le avresti pensate prima tu e non avresti tirato fuori l'automatismo condizionato del mondo "sano e pulito". Che è la ragione per cui adesso le scuole mandano i bambini, istruiti a cantare "Bella Ciao" in coro, alla "manifestazione", altro automatismo condizionato, per inquadrarsi, allineati e coperti, al fenomeno costruito a tavolino dai "media", per altro esattamente come il signor Conte.

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    2. Sarei indotta a scrivere: "Il mio primo nome è Laika". Ma poi saresti capace di creare un nesso tra questa mia battuta ed un fenomeno sociale (per dirne una). Il fatto è che l'ho scritto realmente, quindi a te la scelta:
      a) rispondi con un pippone (vado a prestito da Uomo);
      b) accetti la vecchia cara ironia e per una volta sorridi sotto i baffi
      c) fai un pippone sull'ipotesi b
      d) ci stupisci con un finale a sorpresa.

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    3. Rimane vero tutto quello che ho scritto.

      Forse però occorre ulteriore spiegazione retrocedendo sotto le medie inferiori. Questo è il mondo più "sano e pulito" che abbiamo mai conosciuto. E' il mondo dove tutti più o meno curano l'igiene personale, mangiano a sufficienza e quando si ammalano possono curarsi con qualcosa di meglio di una tisana, sanguisughe o l'amputazione. E' il mondo dove le donne che muoiono nel partorire sono una triste eccezione, non la regola. E' il mondo dove puoi dare un nome ai figli prima della pubertà perché la mortalità infantile è ancora una triste eccezione e non la regola.

      Qui ci sono due meccanismi. Il primo è che la Storia è qualcosa di astratto, relegato in una dimensione irreale, invece di essere la vita del nonno che cacava in cortile e si lavava nel mastello una volta al mese. Veniva la Spagnola e la gente moriva a milioni, altro che microplastiche. Il secondo meccanismo è che non si capisce la l'idea che questo non è il "migliore dei mondi possibili" semplicemente perché tutto è perfettibile. Ma è il mondo migliore che gli avi sono riusciti a tramandare. Siccome tutto ha un prezzo, il sapone dermatologicamente testato al profumo di brezza oceanica che rende il nostro mondo "sano e pulito" comporta un prezzo in termini di uso di risorse e di dispersione di inquinanti. La parte del "perfettibile" non è nel SOGNARE qualcosa che non appartiene alla realtà, passata, presente e futura ma nel guardare il processo di fabbricazione del sapone e ridurre per quanto possibile le risorse consumate e gli inquinanti dispersi.

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    4. Quest'estate, per mesi, mi son lavato a josa senza neppure sfiorare una saponetta, né il flacone del detergente per capelli. Pulito come non mai, con l'acqua del pozzo (purtroppo, per decisioni altrui, portata in superficie con una pompa elettrica, ma la perfezione è difficile da raggiungere quando si vive insieme ad altri e bisogna scendere a compromessi). Ovvio che a gennaio è tutta un'altra storia, ché con l'acqua del pozzo e in mezzo al cortile ci si lavano solo i masochisti desiderosi di martirio.

      La pubblicità conviene non guardarla, se no certe cose che sono nel novero del superfluo cominciano a sembrare essenziali. E non lo sono neppure lontanamente.

      MrKeySmasher

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    5. Magari tu sei convinto che raccontare che ti lavi con l'acqua del pozzo e senza sapone ti metta in buona luce. Un po' come gli Americani che si vantano di non usare il bidet.

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    6. Signor Connor, Messer Pigiatasti penso volesse ricordarci che non è affatto necessario la tecnologia dell'acqua jonizzata in Jacuzzi presterilizzata all'ozono "brezza oceanica" e sistema di IA che permette di indirizzare il faretto tranfotonico sul banano mentre lo sciacquate con il getto a vibrazione 22/5K per essere sani e puliti.
      E' la via di mezzo della quale di parlava qualche giorno fa, quella tra i trogloditi lerciosudici con la rogna e i metrosexual depilati e con la cremina après-douche alle alghe giapponesi oceaniche colte in luna nuova.

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    7. Questa storia della "via di mezzo" è ridicola, mi rifiuto di giocare il vostro gioco dell'asilo.

      Qualsiasi cosa, lo ripeto, che costituisce la nostra contemporaneità, implica un prezzo da pagare in termini di risorse consumate e inquinanti dispersi nell'ambiente.

      Non avere la consapevolezza di questo, immaginarsi il mondo "sano e pulito" coi soliti trucchetti infantili della "natura" e del "buon selvaggio", significa essere dementi perché condizionati come automi dalla propaganda.

      Poi tu sei quello che afferma la necessità del "compromesso", quindi delle "vie di mezzo", semplicemente per assolvere te stesso dai peccati contro leggi che tu predichi. Che è un altro giro paradossale che può esistere solo nel vostro mondo del cucù.

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    8. Lorenzo, dare del demente agli altri è il primo modo per qualificarsi come tali.

      Quando mi lavo con l'acqua del pozzo ottengo tre risultati (che a te, perfetto prodotto del tuo ambiente urbano, sembreranno incredibili): 1) finisco per essere PULITO, 2) senza inquinare, 3) bagnando i cavoli e i finocchi che ho piantato a ridosso dell'area dove mi lavo (ovvero recuperando TUTTA l'acqua impiegata). Si chiama "buon senso", non costa nulla, rende un sacco in relazione alla spesa, non si insegna nelle università. Forse per te una pratica di buon senso semplice come quella è inconcepibile perché non è riportata su Wikipedia e non si insegna(va) nei CAR. Scendi coi piedi per terra, che a forza di fare il tuttologo ti sei dimenticato che ci sono cose che non richiedono una laurea in ingegneria e che purtuttavia (miracolo!) funzionano egregiamente.

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    9. Ah le matte risate.

      Non mi sembra incredibile, mi sembra una emerita stronzata. Il sapone non è una cosa tipica del "mio "ambiente urbano", si adopera dalla antichità quando si faceva con la soda e vari tipi di grasso vegetale o animale...

      "Il sapone di Marsiglia è un sapone tradizionale prodotto con oli vegetali nella zona attorno a Marsiglia, in Francia, da circa 600 anni."

      ... e serve per rimuovere il grasso dal suo supporto con la "azione tensioattiva".
      Il sapone si scioglie nell'acqua in forma di sferette formate da particelle con una coda che scioglie i grassi e una testa che respinge l'acqua. La carica elettrica di queste sferette fa in modo che si respingano reciprocamente. Quindi il grasso si attacca alla sferetta, staccandosi dal supporto su cui si trovava e rimane in sospensione. Col risciacquo si rimuove il sapone col grasso attaccato.

      La pelle umana ha la capacità di mantenere un suo equilibrio, peccato che noi abbiamo abbandonato le regioni in cui si sono evoluti gli avi ancestrali e nel farlo abbiamo avuto la necessità smettere di andare in giro nudi e di coprirci con abiti. Gli abiti raccolgono grasso e sudore, raccolgono gli inquinanti presenti nell'ambiente in cui ci muoviamo e i batteri ci crescono dentro, il risultato è che tanto gli abiti che la pelle (e i capelli) dopo un certo periodo richiedono di essere lavati col sapone. Ci sono anche delle zone particolari, che in origine erano gli "scambiatori di calore", ascelle, pube, che hanno una maggiore necessità di pulizia.

      Poverino e poverini quelli che ti stanno attorno. Te al CAR avresti rimediato rapidamente un congedo.

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    10. Non capisco il signor Connor.
      Il sapone e' certamente uno dei gli strumenti "semplici ed efficaci", puo' essere autoprodotto, permette di lavarsi bene, non ha alcuno dei difetti di quelle robe chimiche a decine e decine di ingredienti venduti nella GDO.

      Uno dei gasisti che usa i prodotti 100% biodegradabili che abbiamo nel GAS raccoglieva le acque grigie e innaffiava prato e orto.
      Mio fratello, alpino, mi raccontava, invece, di commilitoni sudici e olezzanti, che non si lavavano.

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    11. Se non capisci o non hai letto o sei tonto.
      L'altro coso sopra si vanta di non usare il sapone ma la semplice acqua del pozzo, che poi usa per irrigare l'orto, insieme presumo alle sue feci e il sapone sarebbe un costrutto del "contesto urbano", anche se, come ho scritto, è in uso da secoli se non da millenni.

      Questo blog anzi, la tua persona, tende ad attirare certi tipi di mosche. Fatti la domanda e datti la risposta.

      A proposito dei "commilitoni", fossi in voi tacerei sull'argomento ma ti farei presente che parte dell'addestramento consiste nel rimanere settimane nel disagio del "campo", dove cachi in un buco in terra con sopra un asse, dove cacano tutti e quando va bene ti lavi la faccia con quella poca acqua che viene portata nelle taniche. Io sono rimasto tre settimane, in estate con addosso la stessa divisa, cambiandomi una maglietta e una mutanda alla settimana. Maglietta e mutanda che lavavo con la saponetta e la poca acqua sopra detta e poi appendevo dove potevo per farle asciugare. La ragione per cui i soldati portano i capelli corti e si radono appena possibile è che in quelle condizioni facilita l'igiene.

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    12. A proposito del GAS, associazione di cretinetti. Infatti non c'è nessun bisogno di innaffiare con l'acqua "grigia", è l'ennesima posa ridicola.

      L'altro giorno leggevo "un terzo del mondo non ha acqua potabile e noi ci laviamo le strade".

      Eehh, che tristezza. Primo, a Roma pare ci sia il rischio di epidemia perché nessuno lava niente. Qui dove abito, l'acqua è "potabile" per decreto, nel senso che si mantiene sotto certi parametri arbitrari per le percentuali di inquinanti, a valle dei dispositivi di "potabilizzazione". Partendo dal fatto che viene pescata molto in profondità. Tutta l'acqua che è in superficie, basta scavare qualche metro per trovarla, non è "potabile", se la bevi non muori immediatamente ma è inquinata. Abbiamo la metropolitana e le cantine dei palazzi del "boom economico" che sono allagati per l'innalzamento della famosa "falda", cioè delle acque che scorrono dalle montagne verso valle pochi metri sotto la superficie del terreno. Poi abbiamo non so quanti laghi, fiumi, torrenti, rogge, canali artificiali, pozzi artesiani, insomma c'è acqua (più o meno sporca) dappertutto.

      A Firenze invece bevono l'acqua dell'Arno, che più o meno è come bere l'acqua del Lambro. Siamo abbastanza vicini al "livello Cernobyl". Ogni posto è diverso.

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    13. Lorenzo: "parte dell'addestramento consiste nel rimanere settimane nel disagio del 'campo', dove cachi in un buco in terra con sopra un asse, dove cacano tutti e quando va bene ti lavi la faccia con quella poca acqua che viene portata nelle taniche. Io sono rimasto tre settimane, in estate con addosso la stessa divisa, cambiandomi una maglietta e una mutanda alla settimana. Maglietta e mutanda che lavavo con la saponetta e la poca acqua sopra detta e poi appendevo dove potevo per farle asciugare"

      Dunque, cosa parli a fare? Giocavate a fare i Rambo della domenica sentendovi per questo virili (immagino non foste veramente in guerra). So fare quelle stesse cose che elenchi senza essere un alpino, e le so fare a tempo indeterminato senza neppure sentirle come "sacrificio". Siccome, come giustamente osservi, devo vivere in un contesto che mi richiede di essere più "moderato", mi comporto molto più "civilmente" dello scenario che hai descritto, e anche se su Wikipedia hai letto quelle boiate sul terribile pericolo rappresentato dal NORMALE velo grasso che PROTEGGE la pelle, non puzzo, non contagio more untorio i miei vicini, non ho piattole né scabbia, neppure pidocchi, sono PULITO. E' che nella tua mentalità malata (dopo che mi hai dato della mosca penso di poterti dire questo e altro, senza neppure minimamente esagerare) hai la necessità compulsiva di comportarti da bastian contrario, per cui se affermassi che lo zucchero e il sale salato avresti da ridire (dopo, ovviamente, esserti documentato su Wikipedia, per darti un tono). Direi che, come ho già scritto, ti qualifichi da solo. Ma il tuo profilo evidenzia che non puoi fare diversamente -- comportamenti compulsivi. Dai, che ci si convive.

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    14. Nessuno "giocava a fare il Rambo", idiota, eravamo tutti soldati italiani in uniforme. Nessuno era li per "giocare", rispondevamo alla chiamata alla Leva. Sottrarsi alla chiamata alle armi costituiva un reato e ti sarebbero venuti a cercare a casa i Carabinieri. Essendo un poveretto, figlio dei tempi, non sai niente dei diritti e doveri, sopratutto doveri, che portare l'uniforme comporta.

      "so fare..." certo, come no.
      Noi "giocavamo a fare Rambo", te invece SEI Rambo. Rambo a casina tua, dove nessuno ti mette alla prova e ti dai le pacche sulle spalle da solo. Povero scemo, l'ho detto e lo ripeto.
      Continua a non usare il sapone, sai che me ne frega. Basta che stai alla larga.

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    15. Ah, nota che io non ho affermato di avere inventato il sapone e che tu lo dovresti usare perché lo dico io, ho affermato che l'Umanità ha inventato il sapone molti secoli fa e tutti da allora lo usano, tranne quelli che non hanno la possibilità di farlo. E gli scemi che non lo usano perché gli manca qualche rotella.

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    16. LorenzoJohnRamboCoso, io non sono un combattente, non sono mai stato attratto dalla figura del combattente, laddove per qualche ragione tu non perdi occasione per tratteggiarti come una specie di Rambo Alpino Eroe della Patria. Va be', avrai le tue ragioni.

      Se vuoi farti un'idea del mio atteggiamento medio, invece, immaginami più come un (aspirante) eremita che non ha modo di dar corso concretamente alla propria indole. Niente di eclatante, una cosa molto tranquilla ma capace di vivere senza sforzo nella sobrietà anche estrema. Tu non sai nulla delle mie esperienze di "vita rustica" perché non ne ho mai parlato da queste parti, e non è certo "vita rustica" poter godere della comodità di lavarsi a piacere nel proprio orto. Dunque, fai congetture senza fondamento, il che non è propriamente un comportamento ragionevole.

      Quanto allo "stare alla larga", non ho capito cosa intendi. E' una minaccia? Secondo te minacciare qualcuno in una discussione nello spazio commenti del blog di qualcun altro sarebbe un comportamento ragionevole? Suvvia! SO che non sei scemo, anche se, da scemo, dai dello scemo a me (e va be')... però un po' di compulsioni comportamentali trapelano dal tuo modo di porti nel virtuale, fino a farti fare una figura peggiore di quella che sei in grado di fare. Da te mi aspetto di meglio, tipo l'ultima pagina che hai scritto sul tuo blog, che facendo un po' di tara non è niente male.

      P.S. E' ovvio che "sto alla larga", così come tu "stai alla larga" da me. I fatti dimostrano che siamo già da tempo reciprocamente alla larga. Cosa credi? Che abbia la benché minima voglia di venirti a cercare per chissà quale ragione? Non ti pare bizzarro anche solo ipotizzarlo implicitamente?

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    17. Faccio l'ultimo sforzo.

      Tutta la faccenda parte dalla considerazione del "teratoma umano" collegato al falso-fenomeno della immigrazione.

      Sei tu che il Camminante proponete sia analisi apocalittiche che soluzioni apocalittiche, tipo il tuo "bisogna insegnare ai Nigeriani, chiuderli nel recinto" e la proposte del Camminante di mitragliare le imbarcazioni degli immigrati.

      A me non serve essere eroe della Patria, ho fatto come tutti, il minimo indispensabile. Il minimo indispensabile che però oggi è già molto di più di quello che viene richiesto.

      Quindi mi basta fare presente che entrambi fate analisi apocalittiche e proponete soluzioni apocalittiche da bravi obiettori di coscienza e questo è uno dei tanti effetti secondari della contemporaneità, la stessa dell'uomo con la barba vestito da donna.

      In altre parole, straparlate e vi atteggiate molto fuori dal vostro contesto, anzi, nell'iperspazio rispetto alle vite che conducete e alle esperienze che avete. Questo implica che tra voi e la realtà ci sia qualcuno che si occupi del concreto e che quindi vi metta sotto tutela. Come ho già detto, quando dici "bisogna che" devi anche dire CHI e COME, dato che tu in persona non sei "combattente". Come se ci fosse bisogno di specificarlo.

      Per il resto, mi lavo col sapone per la doccia in ricariche della Coop, se qui c'è uno che si vanta di andare eroicamente contro corrente e di lavarsi coll'acqua del pozzo perché la sa più lunga non sono io.

      Quando dico "stai alla larga" intendo che come regola generale io mi scelgo gli amici e di amici deficienti e "non combattenti" non ne ho.

      Viceversa, sono sicuro che il Camminante di amici come te ne ha a frotte. però sottoporrei questa conversazione non a lui quanto a suo fratello per vedere cosa ne pensa.

      Chiudo dicendo che da una parte vi devo ringraziare. Perché se mi dovesse capitare di sentirmi inadeguato mi basterebbe leggere certi post e certi commenti per recuperare l'autostima. C'è sempre qualcuno che sta peggio di te.

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    18. Mannaggia Google.

      Dicevo, che Elvis e Jovanotti hanno dovuto mollare soldi e donne per prestare servizio militare. Se ricordo bene il "Jova" cantava sul ritmo della marcetta, "ma lui era uno normale e lo doveva fare... passo !".

      Poi arriva il furbetto di turno e ti dice che hai "giocato a fare il Rambo" e che lui può fare uguale o meglio.

      Questa inversione non è accidentale o spontanea, è uno degli infiniti corollari post-Vietnam per cui le cose di cui un uomo si vergognava qualche decennio fa, oggi sono un vanto, dimostrazione di superiorità morale e intellettuale. Elvis in uniforme in Germania e Ricky Martin che annuncia al mondo di avere avuto il quinto figlio dal compagno Mario Vattelapesca.

      Il Camminante qui, anche lui ignaro di tutto, fa il post col la foto del barbuto vestito da donna, senza rendersi conto che la faccenda, come dimostrano i tuoi commenti e le sue carotine bio, è molto più radicata e trasversale di quello che appare in superficie, degli effetti eclatanti.

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    19. Dai, che continuiamo a giocare. Quando ti stufi, smetti. Se mi stufo io, smetto. Facile. Scommettiamo che smetterò io? Fa parte del tuo profilo.

      LorenzoJohnRamboCoso: "Faccio l'ultimo sforzo."

      Non ci credo, non è l'ultimo. Fa parte del tuo profilo => compulsione a ripetere.

      LorenzoJohnRamboCoso: "soluzioni apocalittiche, tipo il tuo 'bisogna insegnare ai Nigeriani, chiuderli nel recinto'"

      Le soluzioni apocalittiche te le sei inventate o le stai inventando, perché di apocalittico non propongo proprio nulla. "Chiudere nel recinto" significa non lasciarli venire qui e cacciarli in un modo o nell'altro (non importa quale, un modo si trova se lo si vuole cercare) quando, già penetrati sul territorio, li si trova qui o là. Ad esempio in ospedale. Apocalittico? Bah!

      LorenzoJohnRamboCoso: "vi atteggiate molto fuori dal vostro contesto, anzi, nell'iperspazio rispetto alle vite che conducete e alle esperienze che avete"

      Bum! Anche questa te la sei inventata senza sapere praticamente nulla della vita che conduco e delle esperienze che ho. In linea col tuo profilo => voce narcisismo egocentrico, so-tutto-io-ismo.

      LorenzoJohnRamboCoso: "devi anche dire CHI e COME, dato che tu in persona non sei 'combattente'"

      Chi: le persone mercenarie che pago perché svolgano il compito di salvaguardare la sicurezza pubblica, ovvero le stesse che se appena appena provassi ad attuare il benché minimo "fai-da-te" in un tic senza neppure il tac metterebbero me in un recinto => il sicario che fa fuori quello che ufficialmente dovrebbe essere il suo mandante.

      Come: fermando e respingendo alla frontiera quelli che si riesce a "pizzicare" prima che la superino (mica pochi, con le moderne tecnologie che usano per misurarmi il diametro dei peli del di dietro), catturando, imprigionando e se possibile cacciando in qualche altrove quelli che possono essere "pizzicati" sul territorio in millemila occasioni e con millemila tecniche da quattro soldi, volendo pure non violente. Contenendo al minimo i costi, ovviamente, magari facendo far loro una vita tipo quella che hai descritto veniva imposta a voi Alpini di leva, senza che neppure aveste fatto alcunché di male, immagino. Costo? Diciamo tre euro al giorno, per stare larghi?

      LorenzoJohnRamboCoso: "Per il resto, mi lavo col sapone per la doccia in ricariche della Coop, se qui c'è uno che si vanta di andare eroicamente contro corrente e di lavarsi coll'acqua del pozzo perché la sa più lunga non sono io."

      Ce l'hai col lavarsi con l'acqua del pozzo, quasi che sia chissà quale novità/stranezza. Sei ben particolare! Inoltre, comprando il sapone della Coop finanzi le tre categorie della sinistra alle quali fai compulsivamente infiniti rimandi senza mai dimenticare di sottolinearne la natura nefanda.
      Capisco anche che vantarsi di avere mescolato le proprie deiezioni con quelle dei commilitoni pennuti (la penna sul cappello) lavando le mutande dieci volte con l'acqua sputata dopo essersi lavati i denti sia assai più efficace. Bene. Prendo atto. Un uomo duro.

      LorenzoJohnRamboCoso: "io mi scelgo gli amici e di amici deficienti e 'non combattenti' non ne ho"

      Per la serie: considerasi nemico di se stesso.

      LorenzoJohnRamboCoso: "C'è sempre qualcuno che sta peggio di te."

      Concordo. Riflettevo un attimo fa sul fatto che, a tratti, dimostri di stare ben peggio di me. E' un sollievo e un dispiacere al tempo stesso.

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    20. P.S. Per aiutarti a capire (magari mi sono espresso male): il "giocare a far Rambo" sta nel voler attribuire valore "eroico" alle esperienze che ti son state imposte, non nelle esperienze in sè. La differenza sta nel fatto che esperienze simili le ho fatte anch'io senza che nessuno me le imponesse e senza sentirmi chissà che eroe, perché non c'è niente di eroico o di particolarmente virtuoso nell'allestire un campo "minimalista" e adattarsi a circostanze frugali. Chiunque può farlo, è una questione di forma mentale -- tu l'hai fatto perché ti ci hanno costretto, e lo trovavi arduo, io lo faccio periodicamente (non in gruppo, però, per conto mio) perché mi ci trovo a mio agio, "in ciabatte", e quando non posso farlo mi manca qualcosa, tanto che ho ricreato un simulacro di quel tipo di vita in quell'angolino di territorio che chiamo "orto". Non credo neppure di essere l'unico ma, giusto per mettere i punti sulle "i", non mi interessa minimamente se lo sono. Ti dà tanto fastidio? Non ti sembra bizzarro?

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    21. C'è solo un dettaglio che non immagini perché, ripeto, sei il prodotto conforme dei tempi: sono gli altri che ti giudicano, non ti giudichi da te. E' un attimino facile superare prove che ti inventi tu e darti da solo il punteggio. Sorvoliamo sul senso della cosa in se, mi viene in mente un signore che si è inventato una "università mondiale", di cui è rettore e docente e insegna, lautamente retribuito, discipline esoteriche a poveri derelitti in una sua tenuta abusiva da qualche parte sotto la linea gotica. Circa il resto del delirio, posso solo dire che sei uno dei tanti fenomeni che non capisce le conseguenze di quello che dice e non le capisce perché tutto quello che dice è ripetizione di qualcosa che ha sentito da qualche parte e non ha capito ne la prima volta ne mai.

      Su una cosa concordo. Il fatto che io continui a venire da queste parti, con tutto che non ci trovo niente di utile e che il posto è mal frequentato, significa che ho una qualche propensione al masochismo sullo stile dei Testimoni di Geova. Proverò a correggermi.

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    23. Io non ho letto ne' tutto ne attentamente.
      Ho l'impressione che il signor Connor si sia impuntato ideologicamente.

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    24. Non ho voglia di insegnarVI più niente.
      Non c'è nessuna "ideologia", semplicemente siede due ciucci e conformisti.
      In maniera leggermente diversa ma fondamentalmente siete il prodotto dei tempi. Come ho detto e ridetto.
      Ironicamente Coso che cammina fa il post sul test Invalsi, che ci dice una cosa che tutti sanno e nessuno vuole dire, cioè che i terroni, oltre tutti i problemi che hanno, sono anche ignoranti, non sanno leggere, scrivere e contare. Non è un mistero, basta parlarci. Quello che il test Invalsi però non racconta sono i danni catastrofici inflitti sulla popolazione generale, non solo in Italia ma in tutto lo "Occidente", dalla "controcultura" che è una "pseudocultura".

      Questo blog e la gente che lo frequenta è un caso da manuale.
      Tanto più significativo quanto si dimostra che ne SIETE inconsapevoli.
      Non vi disprezzo perché siete innocui ma nemmeno vi stimo. Siete un fastidio, come la muffa nella doccia.

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    25. Singor Connor, io leggo alcune vs. sparate e pure sorrido, ricambiando un certo compatimento.
      Inconsapevolmente, come ogni antagonista, siete non di rado manovrato da cio' che pensate di combattere.
      Io ridacchio, quando vi vedo andare alla Coop e acquistare le magliette cinesi prima di tornare a casa e trombonare contro i "ciucci conformisti".
      Ma questo non ha alcuna importanza: io, di voi, prendo le cose buone e lascio perdere i capricci e le sparate.

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  4. Ecco, MrKey, esattamente. Le vie di mezzo. Hai tradotto in un linguaggio terrestre ciò che intendevo. :D

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    1. Le vie di mezzo, in questo caso, si traducono con "quello che mi fa comodo tenere per me, gli altri su impicchino".
      Motivo per cui non ha senso parlarne a meno di partire dalla premessa (che io trovo giustificatissima bada bene ma che andrebbe esplicitata per onestà intellettuale) che ognuno di noi pensa al benessere personale e non al pianeta globalmente.

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    2. Alahambra, la competizione per le risorse e' biologia, e' realta' (i paradisi ugualizzatori nei quali fu tentato di eliminare questa realta' sappiamo a cosa condussero e come sono finiti).
      Del resto anche in biologia l'etologia osserva dei comportamenti "pubblici" collettivi nei quali le pulsioni e le tendenze individuali sono contenute da quelle del gruppo e della sua struttura / gerarchia.
      Ad esempio, in quasi tutti i mammiferi, nei periodi di carestia, le femmine NON entrano in estro.
      Il fatto e' che non e' possibile vivere bene in un ambiente degradato o peggio.
      I paesi del terzo e quarto mondo vedono delle oasi di riccastri, difesi anche con le armi, circondati dal peggio che non possiamo neppure immaginare.
      Il tanfo delle fogne a cielo aperto o dei roghi di plastica, le diossine e i furani, oltrepassano i confini, anche armati e vanno a titillare le nari dei riccastri dentro.
      Questi non possono non accorgersi dell'inferno che arriva ai loro "paradisi".
      Poi qui io divento misangtropo e non mi spingo piu' in la': avevo gia' osservato in passato (as esempio qui) che l'ecologia, la biologia, sono tutt'altro che sociali, egalitarie, non violente, non competitive, antisessista e tutte 'ste fergancce per sciocchi che i cocomeri aggiungono nelle loro strane teorie arcobalengo-rossastrognole.

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    3. Coso, questa faccenda delle "femmine" che tu vedi come partner sessuale ma non come madre, anzi, in qualche maniera sembri temere parossisticamente l'idea, tanto che ti sei costruito una tua mistica dello "anti-concezionale", richiederebbe non una analisi razionale, dato che sei palesemente irrazionale ma una analisi di certi meccanismi mentali che, personalmente, non so fare e comunque richiede la motivazione di curarti dai tuoi dolori e io non ho la vocazione di Asclepio.

      Comunque, per sprecare del tempo ti vorrei fare presente una delle cose che qualcuno scrisse a proposito del solito filmaccio Capitan Fantastic. Le comunità umane per esistere hanno bisogno di una certo numero di individui. Sotto una certa soglia, c'è l'estinzione, non in presenza di condizioni particolarmente avverse ma per l'impossibilità di affrontare la quantità di lavoro e di rischi richiesti dal normale "ambiente naturale". Questo significa che le donne vanno in estro tutto l'anno e partoriscono (idealmente) a ciclo continuo per garantire alla comunità il ricambio generazionale sufficiente a sopravvivere e (idealmente) prosperare. Se non ci sono cacciatori, nessuno mangia. Se non ci sono guerrieri, arriva la fiera o i cannibali e si mangiano tutti. Se non ci sono braccia, non si costruisce niente. Eccetera. La modalità di riproduzione a ciclo continuo è quello che ha reso possibile l'espansione della nostra specie in tutte le nicchie ecologiche possibile. Per te è un problema, perché sei fissato. Se tu riuscissi ad allargare lo sguardo ti renderesti conto che la demografia nel mondo è disomogenea perché noi siamo usciti dalla "modalità sopravvivenza" ma tre quarti del mondo sono ancora in quella modalità, quindi figliano. Figliano in pace e in guerra, figliano che piova o ci sia la siccità. Eccetera. Comunque ormai lo so, tempo perso.

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    4. Colui che non è più Lorenzo: "Se non ci sono guerrieri, arriva la fiera o i cannibali e si mangiano tutti."

      Nel Comune dove vivo la fiera arriva tutti gli anni. Guerrieri non se ne vedono, e invece dei cannibali che si mangiano tutti si vedono quei tutti mangiare quantità industriali di salamelle con peperoni e cipolla. In genere annaffiati da abbondante birra. In qualche caso da non meno abbondanti bicchierozzi di vino.

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    5. Tutto ha un prezzo.
      Dicevo che fabbricare il sapone dermatologicamente testato al profumo di brezza oceanica significa consumare risorse e disperdere inquinanti.

      Adesso aggiungo che il surplus di risorse ottenuto usando le macchine, la chimica, eccetera, consente anche la sopravvivenza a certe persone adulte col cervello di bambino che in un mondo più selettivo sarebbero eliminate alla prima difficoltà o usate come carne da cannone alla prima necessità.

      Questo, oltre a suggerire ai presenti di fare la tessera del PD, è la obiezione che faccio sempre al Camminante, cioè che lui immagina la "decrescita" come "scopiamo tutti senza figliare, cosi decresciamo senza accorgerci" e lui lo immagina perché pensa di vivere nei Campi Elisi dove il baraccone continua a funzionare, i pomodorini apparire nei negozi, pigi il bottone e si accende la luce, nonostante la carenza di risorse umane e la sovra produzione di inutili idioti, che è la conseguenza della decadenza nella quale si rotola felice.

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    6. > il sapone dermatologicamente testato al profumo di brezza oceanica

      Ahaha, vi lovo, signor Connor.
      :)

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    7. Signor Connor, ci sono vari studi "della banalita' dell'acqua calda" che sottolineano come gran parte dei lavori di fatica / basso concetto, semplicemente spariranno, per automazione.
      Quindi o voi mi raccontate, nella vs. crescita demografica infinita in un pianeta finito, cosa farete (fare) con miliardi di coloro che non sono ai vertici "concettuali" della umanita' oppure, si tratta di strepitti crescitisci.
      Parlare di estinzione per comunita' umane composte da decine, centinaia di milioni di individui e' come agitare lo spauracchio dell'(a morte per) anoressia ad un obeso di quattrocentosessantatre chili e invitarlo a non iniziare una qualche qualche decrescita del proprio peso.
      Non siate stupido, per favore!

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    8. > di strepitti crescitisci
      -> di strepitii crescitisci

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    9. Coso, io continuo a provare ma tu hai dei dogmi che sono impervi.
      Io non ho detto che la demografia non è un problema, ho detto che QUALSIASI problema, facciamo il caso della lavatrice che non va, richiede l'analisi e la soluzione. L'analisi te l'ho fatta io per aiutarti, i poveri figliano perché è un espediente evolutivo della nostra specie, insieme ad altri come la specializzazione dei due generi, l'estro femminile nascosto e perenne, eccetera. Fatta l'analisi, l'unica soluzione che posso pensare io coi miei poveri mezzi è che si possa elevare il "benessere percepito" dei poveri del mondo in modo da spegnere l'interruttore demografico, come è successo da noi. Però per potere fare una cosa del genere occorre un salto tecnologico che in questo momento mi sembra improbabile, dato che la maggior parte delle tecnologie che adoperiamo sono in realtà vecchie di cento o duecento anni e adesso l'idea di "progresso" non è tecnologica ma "sociale". I tuoi "professori" sono angeli della morte, coso e io spero che un giorno lo capirai. D'altra parte, considerate le tue aspettative e i tuoi modi per realizzarle, non fa molta differenza. Il tuo intorno presumibilmente rimarrà immutato per il tempo della tua vita.

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    10. Una cosa di cui tu sembri non accorgerti è che noi due non condividiamo le stesse convenzioni. Più precisamente, tu adotti delle convenzioni che sono "comuni", perché sei abituato ad avere a che fare con gente "media". Parli la loro lingua, dei loro argomenti. Io non uso quelle convenzioni, quindi sia tu che io giriamo a vuoto. Tu "parli" nel modo in cui sei abituato a parlare alla gente che hai attorno di solito e io "parlo" a modo mio proprio perché ritengo indispensabile sottrarsi alle convenzioni della "media", che, come ti dico e ridico, ti sono state imposte e sono state progettate a tavolino.

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    11. I poveri...

      A Cuba sono a 1.6 figli per donna
      In Israele sono a 3.1 figli per donna
      Reddito pro capite a Cuba ca 10.000€/anno
      Reddito pro capite in Israele ca 38.000€/anno

      Ancora con 'ste analisi non se se marxiste o per cretini.

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    12. Albania, 1.6 e 4000€
      Algeria, 3.0 e 5000€

      e poi ce ne sono ancora altri.
      Sono i marxisti che giudicano e misurano le persone come tubi digerenti caratterizzati solo dal loro diametro economico, come se fosse l'unica dimensione di analisi.
      Allora, Connor, pendolate sempre tra natura e cultura, a seconda delle vs. convenienza retorica.
      Sono trucchetti che lasciano il tempo che trovano.

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    13. Coso, io ho partecipato ai collettivi e alle assemblee prima di te, ho usato il ciclostile, ho montato gli stand alla Festa dell'Unità, tutto il tuo repertorio di cazzate compagne lo conosco meglio di te. Quindi, mi fai un po' pena. Il guaio è che il contesto nel quale tu esisti e prosperi, che sembrerebbe una cosa buona per il tuo bene, è la malattia che ci sta ammazzando. Posso dirti e ridirti che tu e i tuoi "professori" siete il problema e non la soluzione ma sto sprecando tempo. Per cui faccio prima cosi:

      Hai ragione, Coso.

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    14. Collettivi: cosa sono?
      Io partecipai a delle riunioni del GAS e della lista civica. Sono/erano dei "collettivi"?
      Bazzicai alcune feste dell'unita': per mangiare un boccone con mio figlio, quando era piccino e lo vedevo a spizzichi e bocconi, per alcuni eventi di danza (all'inizio della salsa, all'inizio del tango) poi mi vennero a noia, quindi a disgusto. Non amo (eufemismo) i grandi luoghi affollati.
      Ho dato una mano, invece, al compagno cattocomunista _prida per alcune feste del 1o maggio ma dopo un paio di occasioni, arrivammo ai ferri corti: mi ero accorto di vari stridori tra parole e fatti.

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    15. Appunto, Coso.
      I "collettivi" e le "assemblee" erano i due strumenti con cui gli studenti della "scuola democratica" si riunivano per dibattere i temi politici e di attualità, sospendendo le lezioni. Nella mia scuola i "collettivi" si tenevano nelle aule, riunendo due o tre classi insieme, mentre le "assemblee" riunivano tutte le classi dell'Istituto si tenevano al palazzetto dello sport del Comune. I "collettivi" erano relativamente informali ma nelle assemblee dovevi andare al banco del "comitato direttivo" e fare il tuo intervento col microfono, tipo "Congresso dei Soviet", si presentavano mozioni, si prendevano risoluzioni. Se te lo domandi, i presidi dovevano adeguarsi, altrimenti finivano attaccati al muro. Nota che io ho vissuto la fase crepuscolare, non quella di massima gloria, perché subito dopo arrivarono Comunione e Liberazione, che invece dei "collettivi" si riuniva a pregare e i più disimpegnati "paninari".

      Cosa te lo racconto a fare? Te sei uno di quelli che alla fine crede che il mondo sia stato creato cosi come lo vediamo, dieci secondi fa.

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    16. Vedi Coso, mi rendo conto vagamente che nel contesto dei centri medi e piccoli del resto dell'Italia le cose sono tutte ovattate, mediate, recitate. La mia esperienza è diversa, io sono nato e vivo nella ex-periferia industriale, quella "dura". Una volta si viveva al ritmo delle fabbriche, nell'ecosistema umano e ambientale delle fabbriche. Quando io dico "sinistra" non intendo dei fighetta del GAS che si preoccupano di arte e verdurine biologiche, intendo immigrati semi-analfabeti passati da campagne medievali alla alienazione della tuta blu, della pressa e dei turni di notte, intendo palazzoni-dormitorio lungo i viali, intendo tutto il carrozzone del Comunismo della chiave inglese, dal volantinaggio, le occupazioni, i cortei coi lacrimogeni, fino alle Brigate Rosse. Intendo i licei e le università dove, nei contesti "democratici", si formavano quei personaggi che oggi sono "intellettuali", professori, imprenditori, magistrati, giornalisti, eccetera.

      Avrò fatto l'esempio della regina che impersona la mite pastorella centomila volte. La differenza tra noi due è che tu non conosci la differenza tra regina e pastorella e io si, quindi quello che a me sembra una pantomima, per te è la "normalità".

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    17. Nel GAS ci sono, ormai, solo decrescitisti brutalmente radicali e _rio, il tuo alter_ego anarcomunista (dice l'80% delle cose che dici tu, il resto sono opposte).
      I collettivi, cmq, non li ho mai bazzicati. Le assemblee mi sembravano delle sceneggiate per perdere tempo.

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    18. Invece io, come ho detto, ho toccato con mano, ho sperimentato, TUTTE le cose di cui parliamo, le tue e le mie. Io ti conosco, Coso, insieme al tuo contesto, sei uno dei soggetti delle mie osservazioni e dei miei esperimenti. Tu invece non mi conosci, perché sono fuori dal tuo campo di osservazione. Il guaio è che non credo potremo mai colmare il vuoto che separa le rispettive convenzioni. Io conosco le tue ma tu NON VUOI conoscere le mie, non hai nessun motivo per farlo. La majeutica socratica non funziona come metodo generale perché in realtà può solo facilitare un percorso che tu vuoi fare e stai già facendo per conto tuo. Non può obbligare nessuno, non può forzare nessuno ad uscire dai propri panni, i panni dove sta comodo e al calduccio, contro volontà. E' davvero banale, tutte le cose che potrei scrivere io sono già state dette, scritte, perfino disegnate e filmate. Sono liberamente disponibili e se la maggior parte della gente le ignora è perché NON LE VUOLE VEDERE.

      AlaCosa scrive dei commenti che sono insieme veri e inutili, cosi come veri e inutili in modo diverso sono i miei commenti.
      Lei dice "ah ah, state annegando nella merda". Io dico "state annegando nella merda, se muovete le braccia cosi e le gambe cosa, potete nuotare e magari uscire dalla merda" ma in entrambi i casi se uno nella merda ci sta bene al punto che si è fatto crescere le branchie, è tutto inutile, superfluo. Un esercizio di stile. Accademia.

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  7. Hai ragione, ora l'ho capito anche io, dietro a Greta ci sono manovratori con un complotto per salvare il pianeta. Grazie x avermi illuminato!
    https://www.lercio.it/haters-di-greta-thunberg-accusano-dietro-di-lei-un-complotto-per-salvare-il-pianeta

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    1. Il pianeta non ha nessun bisogno di essere salvato, è indifferente. Ha sopportato cataclismi su scala geologica ed astronomica, come il cozzo con un pianeta ignoto che ha strappato via abbastanza materiale da formare la Luna, gli asteroidi che hanno piallato quasi ogni forma di vita a più riprese, la deriva dei continenti, lo spostamento dell'asse di rotazione e dei poli magnetici, ere glaciali, eruzioni vulcaniche inimmaginabili.

      Il concetto di "salvazione" qui non è nemmeno quello di portare qualcuno lontano dal pericolo quanto quello della "volontà divina" e/o della "venuta messianica". Greta è l'ennesimo pifferaio magico con dietro l'ennesima crociata dei bambini o dei pezzenti.

      Ne Greta, ne quelli sopra che la manovrano come un burattino ne quelli sotto che la assumono come "simbolo" di una religione indefinita, hanno lo scopo o la possibilità di vedere un problema, analizzare un problema o, sopratutto, di risolvere un problema. E' una massa di inutili convinti di essere indispensabili. Greta probabilmente porta le scarpe col velcro perché non si sa allacciare le stringhe, i suoi burattinai e seguaci li troviamo senza andare lontano nei consessi del M5S e del PD. Cioè i soliti Idioti Assistiti, Mai Cresciuti e Furbastri.

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    2. L'ecologia e' la pratica delle buone regole per mantenere la "casa" da parte di coloro che sanno di abitarla.
      Sui tempi geologici, di ere, la presenza degli homo e' un detaglio e il pianeta non se ne fa un baffo di questi bipedi virulenti.

      _zzz, io saro' tonto, saro' ignorante (chie e' 'sto Lercio? vedo che fa satira), mi manchera' il contesto ma non ho capito la battuta a proposito della signorina greta Thunberg
      e dei complotti.

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  8. Ah ah ah, si, fa satira, anche stupida, tipo "La NASA userà Zingaretti per fare abituare gli astronauti al vuoto", ma in questo caso mi ha fatto ridere. Peccato tu non la capisca, a me sembra così ovvia. Forse perché tu sei troppo polarizzato sulle tue convinzioni?

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    1. _zzz, in privato ti ho fatto presente e continuero' a fare presente alcune questioni fondamentali e una miriade di tessere di un mosaico che tu continui a non voler osservare.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.