martedì 15 settembre 2015

L'ecologia? anti egalitaria

  • Ridistribuire le risorse comporterebbe un accelerazione del biocidio e dell'ecocidio in corso.
  • Corollario: la concentrazione delle risorse "affama la bestia" ed è quindi ecologica.


nottebuia osservava, giustamente, che i sistemi NON sono lineari. Vero: di recente è stata affrontata la questione su Effetto Cassandra da parte di Ugo Bardi: problemi diabolici (complessi) e soluzioni diaboliche (semplicistiche). A nottebuia, nelle polemica, poi è sfuggita la complessità: nei sistemi complessi / non lineari hanno anche gestione del potere è complessa / non lineare e Lorenzo lo ha energicamente ricordato a nottebuia. Ridurlo a coloro che "c'hanno i sghei" è una provocazione... lineare. Ma per quel poco che conoscono di nottebuia non è solo una provocazione: egli ha una percezione che potere e possibilità di cambiamento del mondo siano sostanzialmente "dall'alto in basso" (top-down).

Ancora una volta, come ecologista e razionalista sulle cose che devono essere razionali. indicherò una cosa che, di nuovo, appartiene al conflitto tra etica e morale, una cosa politicamente scorretta che smentisce un approccio marxista (sia dall'alto in basso nella soluzione dei problemi, obbligo morale di presunte intellighenzie castalie moralmente superiori, sia nel collocare semplicisticamente nei vertici della piramide sociale tutti i problemi) ovvero sottolinea i disvalori dell'ugualismo monoteistico/marxista.


L'impronta ecologica - e quindi i danni e quindi l'aggravamento del biocidio e dell'ecocidio in corso che caratterizzano l'antropocene - sono determinati quantitativamente dalle masse, dalla parte sommersa del ghiaccione, non dai vertici della piramide sociale.


Di recente da agobit ho spiegato perché l'ecocidio in corso è causato non dall'1% dei super riccastri ma dal 99% di quelli che non lo sono (nota 1).

Dal punto di vista ecologico [...] l'impronta ecologica dell' 1% di riccastri, per quanto essi si sforzino di dissipare, consumare, scialare, è fisicamente superiormente limitata: un iperricco non può guidare contemporaneamente 86000 veicoli, non può farsi 235607 docce al giorno, per quanto possa avere una abitazione vasta essa occuperà una infinitesima parte rispetto alla superficie ex-biotica, ex-verde occupata da 108415 non-così ricchi, anche supposto che acquisti 20 paia di scarpe lussuose al giorno (e ciò non succede, ovviamente, dopo alcuni giorni il/la riccastr* si romperebbe i maroni/le ovaie) sono comunque molto meno delle scarpe necessarie per 306510 persone (supponendo una durata di un paio di scarpe di 6 anni, sono ca. 140 paia di calzature al giorno).


Solo che questa realtà oggettiva, questa osservazione etica non viene accettato dalla morale (aggiungere antropocentica è pleonastico) ugalista / dirittista / monoteista / ebraico-catto-comunista, come spiegavo, ancora, da alterlucas, sull'umanità a perdere. Io l'ho osservato in questo luogo in ripetute occasioni, ad esempio sulla nefandezze della montagna "democratica" ovvero sul fatto di portare masse di homo in ecosistemi fragili che significa annientarli (v. qui in Terre Alte).



L'ecologia e i sistemi non ragionano con l'astrazione "pro capite" [...].
L'ecologia e i sistemi funzionano con i valori assoluti.

3 yankee da 200 kg sono sostenibili su quel pezzo di terra? Si o no?

Se sostituisci ai 3 yankee 10 bengalesi da 60kg con la stessa impronta ecologica, la questione non cambia di una cippa: se non erano sostenibili i 3 yankee non lo sono neppure i 10 bengalesi e viceversa.

Questo va contro il vostro dogma del "tutti uguali" (corollario: misure pro capite invece che complessive ed assolute, col pro capite che non ha alcuna rilevanza a livello sistemico ed ecologico).

A Seveso sono fuoriuscite x (supponiamo 20) kg di 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina ma dal punto di vista ecologico è assolutamente ininfluente che in quell'area abitassero 1000 homo (20g procapite) o ne abitassero 100000 (200mg procapite).


30 commenti:

  1. Attenzione: allo stato attuale, complessità e non linearità implicano anche difficoltà a trovare un modello (scientifico) che sappia fornire una previsione corretta.

    L'esempio banale che poi viene quasi sempre fatto sui sistemi caotici è l'effetto farfalla: un insetto sbatte le ali a Pechino e si innescano tali e tanti cambiamenti da far cambiare il tempo a Roma. Basta un'inezia a ribaltare le previsioni meteo.

    Volendo attenersi a ciò, cedo che sia difficile effettuare una previsione. Tra l'altro, farei notare che la popolazione umana cresce si, ma a tassi negativi. QUesto significa andiamo verso una STABILIZZAZIONE e NON ci stiamo arrampicando su una curva esponenziale.

    La butto lì, caro Uomo (e ti provoco un po'): stante la prevista stabilizzazione della crescita della popolazione entro i prossimi decenni, può essere che con 15 miliardi di uomini nascano 5 Einstein e 4 Newton che riscriveranno il patrimonio delle conoscenze scientifiche.
    (ma può anche essere che nascano 12 dittatori, naturalmente)

    Insomma, non sappiamo una cippa.


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    1. Calma, mio caro fan...

      Il cattivone sottintende naturalmente: "agli attuali tassi di crescita", la popolazione dovrebbe stabilizzarsi entro i prossimi decenni.

      So anch'io che fra due anni i tassi di crescita potrebbero cambiare e la situazione cambiare, ma io ragionavo con Uomo sulle premesse e con la clausola "ceteris paribus" (e finendo col dire che non sappiamo una cippa)

      Poi se vogliamo flambare, flambiamo.


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    2. E dove la vedi la profezia?

      E' una frase che dice: "se i tassi fossero questi, fra pochi decenni la popolazione si arresterebbe". (tanto per dire a Uomo che la sua ipotesi sulla crescita esponenziale su cui sta basando tutte le sue convinzioni di una vita non sembrerebbe affatto molto sicura).

      L'atteggiamento scientifico è invece corretto: non mi pare che io stia traendo conclusioni e spacciando verità che non sono sicure.

      Wiki invece che dice, Renzo?

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    3. Nein, apri bene gli occhi. Ho detto: scientificamente parlando NON è possibile concludere concludere nulla. (e quindi pure io non so nulla, visto che non sono un mago e nemmeno un profeta)

      Ma poi, scusamelo: nella Scienza ci entrano invece quegli altri che dicono che invece esiste un Piano per decimare la popolazione europea ?? (è una domanda, eh, non un'affermazione...)

      Renzo, dai, non ti conviene metterti con me, e dovresti saperlo.

      ;-)

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    4. > Tra l'altro, farei notare che la popolazione umana cresce si, ma a tassi negativi. Questo significa andiamo verso una STABILIZZAZIONE e NON ci stiamo arrampicando su una curva esponenziale.

      Ahi ahi ahi
      1 - tassi di crescita della popolazione sono negativi solo in alcuni paesi europei, in Giappone nottebuia. Ovvero la popolazione continua a crescere e solo localmente, in pochi paesi, decresce.
      2 - il fatto che l'aumento stia diminuendo, significa che l'accelerazione ha un valore negativo, non la crescita. Alias: differenza tra derivata prima ancora (purtroppo) decisamente positiva e derivata seconda ora negativa in alcune zone.

      Se tu fossi su una scialuppa che porta 50 persone quando ne potrebbe portare 12, saresti contento se ti annunciassero che ne arriverebbero altre 18 invece che altre 24?

      Tutte le peggiori stime di picco della popolazione sono state, purtroppo, riviste in peggio.
      Ovvero la crescita della popolazione umana è molto peggio di quanto ci si aspettasse (v. qui, ad esempio).

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    5. Parlo di derivata seconda, non di derivata prima, Man.

      Se cresci a tassi negativi, non vuol dire che decresci. Significa che la tua curva di crescita sta per arrivare a un punto di massimo.

      NON sei a cavalcioni di una curva esponenziale.

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    6. Ancora, sulla pericolosissima "desertificazione" del pianeta terra: Le Nazioni Unite prevedono un nuovo boom della popolazione globale

      Siamo a cavalcioni di una curva così.
      Il fatto che non sia una esponenziale pura non cambia di un'epsilon la gravità e la sciagura che essa reca seco.
      Fai tu.

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    7. Certo, su questo sono d'accordo con te: bastava anche la popolazione del 1960 per scatenare una guerra termonucleare e sigillare il Pianeta per qualche migliaio di anni (e credo non avessimo ancora superato il tetto dei 3 miliardi)

      Tra l'altro puoi anche desertificare il territorio perchè decidi di far funzionare il PC bruciando la legna dei boschi invece che utilizzare un pannello solare.


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  2. Nota 1

    Popolazione italiana nel 2013: 60.782.668
    Milionari: ca. 176000 (fonte)
    Superricchi: assumo un 5% dei milionari: 8.800
    Numero di non super ricchi per ciascuno super ricco: 60.782.668 / 8.800 = 6907

    Quindi, gli esempi fatti a casa di agobit dovrebbero essere:

    Un iperricco non può guidare contemporaneamente 6907 veicoli, non può farsi 13814 docce al giorno, per quanto possa avere una abitazione vasta essa occuperà una infinitesima parte rispetto alla superficie ex-biotica, ex-verde occupata da 6907 non-così ricchi.

    La parte "anche supposto che acquisti 20 paia di scarpe lussuose al giorno (e ciò non succede, ovviamente, dopo alcuni giorni il/la riccastr* si romperebbe i maroni/le ovaie) sono comunque molto meno delle scarpe necessarie per 6907 persone" non è stata calcolata bene (supponendo una durata di un paio di scarpe di 6 anni, sono ca. non 140 paia di calzature al giorno ma 1,8.
    Rifacendo i calcoli meglio, più realisticamente, assumendo che un(a) supericcastro acquisti 20 paia di scarpe lussuose al mese, questo dovrebbe essere paragonato a 1.8 * 30 = 54 paia di scarpe al mese per 6907 persone.

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    1. Quindi, come dire: meglio che ci sia 1 solo abitante ricco che 6907 poveri.

      Dai, scherzo! Però, caro Uomo, senza "dirittismi" non ce la fai a costruire una società costituita da poche persone tutte mediamente agiate. Non ce la fai...

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    2. Per quanto folle, dissipatore, consumista possa essere il tenore di un supericco italiano, l'impronta ecologica di 6907 non super ricchi è, quasi certamente, molto maggiore e quindi molto peggiore.

      Se può essere utile un immagine, confrontare l'impronta ecologica di un super ricco con quella della popolazione di una cittadina di poco meno di 7000 abitanti.
      Si pensi ad una villa per quanto enorme rispetto all'insieme delle abitazioni dell'intera città
      Si pensi ai liquami generati dal supericco e a quelli generati dall'intera cittadina.
      Si pensi all'insieme di spazio occupato dalle automobili del supericco rispetto a quelle necessarie per tutta la cittadina e in essa parcheggiate, circolanti, etc.
      etc.

      Ancora una volta sono i numeri assoluti, non la diseguale disrtribuzione delle risorse.

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    3. Man, non non è una novità. E' per questo che le tasse le fanno pagare ai poveri e non ai ricchi: i poveri sono tanti...

      Il problema è che pochi super-ricchi hanno bisogno di un discreto numero di poveri, per poter esprimere tutto il loro estro. Ne basterebbero anche di meno? Boh, può essere: nel medio evo eravamo di meno (però i ricchi erano anche meno esosi di oggi e si accontentavano di andare in carrozza a 100 Km. Oggi vogliono il tour in orbita geostazionaria e il week end a New York tutte le settimane)

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    4. Stavo pensando di fare una seconda pagina sulla anti ecologità dei ricchi dovuta alla loro emulazione da parte della massa.

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    5. Sul rapporto duale tra ricchi e non ricchi, tra vertice e resto della piramide, il miglior trattato è del sociologo (marxista, innegabile) Natalino Balasso.

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  3. La popolazione mondiale NON va assolutamente verso la STABILIZZAZIONE perchè le donne arabe, indiane e africane, anche se istruite e con più denari, continueranno a scodallare 4 o 5 figli lo stesso in media come fanno oggi perchè gliele impongono religioni e culture di quei popoli. Mi sono letto il libricino "Dieci miliardi" e se si continua come oggi a fine secolo saremo ...28 miliardi !! http://sovrappopolazione.blogspot.it/2015/08/stephen-emmott-10-miliardi.html

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    1. Ecco il collegamento a Stephen Emmott: 10 miliardi, pagina nella quale agobit presenta il lavoro dello scienziato britannico.

      Il martellamento crescitista sul fatto che ci siano problemi di "desertificazione" (?) e di calo brutale (?) della popolazione avviene in un mondo mai stipato come ora al quale si aggiunge un'intera Germania all'anno.
      Siamo alla più insensata e distruttiva fissazione nevrotica crescitista.
      Infatti questa cacca va in crisi e inizia a delirare appena si accenna anche solo una diminuzione della crescita.

      Rifaccio un esempio simile a quello fatto a nottebuia.

      Solo dei mentecatti stipati in 20 in una abitazione per 3 persone, potrebbero gridare alla disgrazia che quest'anno ne arriveranno altre 3 in più invece di 4 in più.

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    2. Il crescitismo è il loro, non il mio.

      In ogni caso ci sono migliaia di articoli sia sul grave (?) problema (?) del calo della poolazione italiana nella scatola di sardine italiana, su quella del sud, etc. .
      Non esiste solo il lavaggio del cervello filomassmigrazonista ma anche quello crescitista.

      Poiché quelli del piano sono, oltre che sì global anche crescististi, tecnoteisti (vizietto che deriva dal loro "maestro" Friedrich Engels) essi smaniano per l'invasione anche per il fatto che ... farà ripartire la crescita (della popolazione).
      Ho sentito, di recente, la Boldrini in uno dei suoi sermoni vaneggianti in cui c'era la summa di tutto il peggio
      o - internaziolismo
      o - progressismo
      o - crescitismo
      o - perdonismo e volemosebenismo
      o - razzismo positivista

      Una roba stomachevole. A volte penso che siano personaggi estratti da qualche ospedale psichiatrico, vestiti un po' bene e poi messi a parlare.

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    3. esempio ad minchiam perchè situazioni diverse

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    4. fai quello che vuoi, tanto hai sempre ragione tu che sei il più fico di tutti

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  4. Se la smettessimo di parlare del futuro, che non conosciamo, in relazione al presente e cominciassimo a parlare del presente in relazione al passato (conosciamo entrambi) avremmo solo da trarne vantaggio. Giusto domenica pomeriggio sono stato al Po dopo un parecchio tempo. Quel che ho visto, toccato, annusato mi dice che, alla lettera, siamo nella merda. Ora, non fra dieci, venti o cinquant'anni, e assai più di rispettivamente dieci, venti o trent'anni fa. Dunque, con assoluta certezza il percorso che abbiamo seguito fin qui e che stiamo tutt'ora seguendo è (indicativo presente) vistosamente sbagliato.

    Poi possiamo fare tutte le trasmissioni di fantascienza tipo Mela verde, Linea verde, Mare blu, Acqua azzurra, acqua chiara che vogliamo, e raccontarci che viviamo nel Bel Paese finché ci pare, ma la situazione non cambia d'una virgola. E l'accelerazione in una direzione ancor peggiore imposta al territorio dall'importazione, alla lettera, di milioni di persone ha peggiorato, peggiora e continuerà a peggiorare la situazione. La merda che è l' da vedere, annusare, toccare è assai esplicita e materialmente innegabile. Tutto il resto son parole.

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    1. Ho già visto e, nel vedere, ho capito benissimo che chi fa troppi giri di parole sta semplicemente cercando la strada per infilartelo nel di dietro senza che tu lo veda. Son tecniche piuttosto vecchiotte che funzionano ancora e continueranno a funzionare su chi ha alle spalle pochi anni di esperienza, sui giovanotti. Più triste che anche tante persone che hanno già abbondanti capelli grigi continuino a non accorgersi di quanti e quali imbonitori ci sono in circolazione.

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    2. C'era quel politicastro delinquente ex capo di Comunione e Liberazione che in un articolo natalista (se ricordo bene in risposta ad alcune osservazioni di Giovanni Sartori) che nel suo fervore natalista, nella sua morale della crescita del teratoma umano senza se e senza ma, chiedeva provocariamente se i problemi della vita potessero essere le code in autostrada o disservizio di qualche tipo dovuto all'aumento della popolazione.

      Non a caso questa cacca è quella che ha esportato in Africa e in Asia gli antibiotici ma non i contraccettivi, poi la parte cattolica dell'ugualismo indiscriminato e discriminante.

      Sono seguiti da quelle persone che hanno perso i contatti col la qualità della vita e che credono che avere la macchina più grossa e un ipermercato più grosso più vicino a casa , più figli, sia il fine ultimo e primo della vita.

      Semplicemente, colui che è sempre vissuto nella stalla crede che sia il migliore ambiente possibile e crede pure che un maggior numero di capi non possa che essere positivo a priori.

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    3. (Caveat! Quel che segue è una generalizzazione assai simile a quella che rimprovero a Lorenzo quando si lascia andare a affermazioni troppo categoriche sui lavoratori del settore pubblico. Fare la tara e manipolare con prudenza!)

      Rischiando d'andare fuori tema, ti dirò che quel che ho notato è che non gli interessa. Aggiungo anche che ho notato che non riescono (= fanno orecchio da mercante) a capire che la situazione è parecchio cambiata e che dietro al nuovo sipario c'è tutta una commedia della quale sanno ben poco perché vivono in un mondo che è il ricordo di quel che era la loro commedia. Il che li rende il più delle volte privi d'ogni forma di empatia e di capacità di mettersi nei panni altrui (= non intendono minimamente farlo).

      Potrei portare diversi esempi circostanziati descrivendo aneddoti che mi han portato a vedere le cose a questo modo, ma sarebbe a. prolisso, b. mediamente poco interessante, c. fuori luogo in un ambiente sostanzialmente anonimo.

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    4. Pero', che organizzazione! Intendo: il quadro disegnato dall'articolo dei profughi dotati di tecnologia.
      Prima si osannavano i social networks per le primavere arabe (!!!). Ora guarda un po' come ti usano Google Maps, WhatsApp e Facebook per l'organizzazione delle immigrazioni illegali.

      Riguardo i gadget elettronici: vero, e' consumismo.

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    5. Furbofugo è meraviglioso!
      Grazie Lorenzo.

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    1. Sono considerazioni elementari, direi, che vengono continuamente sepolte dalla hybris antropocentrica e dalla "morale" che deriva da essa, quella monoteistica è la peggiore di tutte.

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