sabato 7 agosto 2021

A raffiche

Ieri sera ho un po' brontolato Rosa Canina, peraltro già scossa perché resasi conto del rischio corso: la prima arnia ha finito il periodo di blocco di covata; così ella è salita sul prato sopra e ha visitato quell'arnia per liberare la regina, accendendo sul luogo l'affumicatore. Si era resa conto del rischio corso perché se solo per caso, l'affumicatore fosse caduto aprendosi e un pezzettino di canapa accesa, incandescente fosse fuoriuscito avrebbe potuto innescare un incendio terribile. Abbiamo stabilito una procedura meno rischiosa: la prossima volta (lunedì, la seconda), le ho detto, lo accenderai a casa e poi salirai dalle api, nessuna operazioni né di accensione né di spegnimento là fuori. Chi se ne frega se l'affumicatore rimarrà acceso alcuni minuti in più.

Anche oggi caldo, sole martellante, vento, caldo, sole martellante e questo vento mortale che continua da settimane, da mesi. Ecco la mappa del disastro (peraltro relativa a luglio, altri giorni sono passati e le previsioni sono infauste). Il sentiero verso la stazione è polvere, il sambuco, molti alberi già in defoliazione, a inizio agosto, sempre più lecci, sulla sponda di là della valle, gialli. La savana talmente gialla e secca che è spiacevole persino camminarci dentro, quando vado alla o torno dalla stazione.
Ovvio che non ci sia un fiore uno per le api, in molti casi gli apicoltori le stanno.. alimentando! Per il momento, le nostre hanno ancora buone riserve (per loro, per noi i melari sono a zero, ma questo è il problema minore.
Vento a raffiche, qui fiori. Lo odio.

(via meteolive)

3 commenti:

  1. le api stanno bene vicino ai terreni coltivati, magari a pomodori, fagioli, zucchine etc.

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  2. Coso, a meno che la tipa non abbia messo le arnie sopra dell'esplosivo, l'eventualità che paventi è estremamente improbabile.
    Il fuoco è pericoloso solo quando non è sorvegliato, come dimostrano quei trecentomila anni in cui i nostri avi lo accendevano in ogni occasione, senza scatenare l'inferno ogni volta.

    Pensa ai distributori di benzina, dove si fermano veicoli che sono arroventati e generano ogni tipo di scintilla meccanica ed elettrica, il pavimento è intriso di olii e combustibili e spesso e volentieri la gente fuma mentre spilla benzina quindi maneggia liquidi e gas altamente infiammabili. A me ne esce sempre un po' quando riempo la motoretta. Quante volte prendono fuoco i distributori, pur con tutte gli incentivi del mondo?

    Adesso non facciamo una psicosi per tutto.

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  3. Mi pare che ci siano meno api, non ho potato la lavanda per lasciarla a loro.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.