lunedì 22 luglio 2013

Betulle - 1


  • Tu non sai : ci sono betulle che di notte levano le loro radici,
    e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano
    o diventano sogni.
    Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
    Pensa che un albero canta e ride.
    Pensa che un albero sta in un crepaccio
    e poi diventa vita.

    Alda Merini


Diciassette ore di trekking con zaino pesante, a tratti con temperatura e sole che - specie ieri - mi hanno cotto.Forse meglio che aspetti un po' a scrivere qualcosa un po' più di questo primo incontro con la Val Grande. La fatica che porto nelle spalle e il caldo pesante nelle ossa è solo una briciola del pane amaro della vita aspra che hanno reso quel luogo un paradiso della Natura restaurato in terra.
Rimango in contemplazione ancora qualche ora perché eravamo in otto e forse non c'è stato tempo per la solitudine in questi due giorni. Che lassù, in questi posti, i riferimenti della vita e dello spirito spesso ne escono turbati e la bellezza e la fatica ti cambiano.

15 commenti:

  1. La poesia della Merini è splendida, la conoscevo.
    Stanchino Uomo? Riguardati npò
    Saluti

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  2. Sì, sono un po' stanco.
    Sbalzo di tutto. Dalle temperature agli ambienti, dal movimento fisico alla sedentarietà.
    Sarebbero serviti due giorni in più, uno per camminare, uno per "rientrare".

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  3. Una cosa che mi manca di quando facevo la boscaiola, era camminare da sola nel bosco, mi sentivo primitiva e forte.

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  4. Uh che bello questo pensiero, questa emozione.
    Sentirsi primitivi e forti e felici.
    Solo a leggerlo mi da gioia.
    Grazie Sara.
    Lo so che tu, pollicionaverde, hai un sacchissssimo di qualità. E ancora una volta zacchete!! :)

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  5. ma perchè lo zaino deve essere per forza pesante ?

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  6. Perché nel parco nazionale della Val Grande non ci sono rifugi ma solo bivacchi.
    Quindi abbiamo portato nosco anche le vettovaglie e il minimo per poter cucinare e mangiare. Aggiungi sacco a pelo e stuoino e l'abbigliamento da montagna che deve considerare sempre abbassamento delle temperature (anche drastico) e precipitazioni.
    Poi ci sono stati alcuni sfizi, come due bocce di buon vino rosso, melone, griglia per la grigliata etc.
    In Val Grande eravamo stati allertati pure per la questione acqua (quest'anno non è stato siccitoso e abbiamo trovato alcune fonti ben alimentate) e mi ero portato pure quasi quattro litri di acqua (al ritorno ridotti a l.25, considera che solo per la discesa causa calso io ne ho bevuta quasi tre litri)
    Io ho portato il cibo per la colazione e due pranzi di quattro, una griglia, una pentola per la zuppa liofilizzata, un mestolo.
    Alcuni adulti avevano zaini piccoli e hanno portato poco o di meno. I due ragazzi, UnRagazzo e _zzzino non hanno portato cibo (almeno di questo sono certo per UnRagazzo), solo acqua.
    Così il mio zaino è diventato ... impegnativo!

    Gianfranco citava un motto alpinisticoo-montanaro: se vuoi diventare camoscio, prima devi diventare asino.
    Per avere prestazioni atletiche, prima devi abituarti a salire e scendere con caricbi impegnativi.

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  7. > solo per la discesa causa calso
    -> solo per la discesa causa caldo

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  8. ok

    tutti motivi buoni per starsene a casa :-)

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  9. Per un laico posso capire.
    Ma chi te lo fa fare!? si può pensare.
    Però se ricorri alla tua anima sportiva e pensi al piacere di giocare a calcetto, anche in inverno, anche con fondo zuppo o la pioggia, il freddo, probabilmente capisci che il piacere è grande e supera e fa vincere l'apparente assurdità e i costi dell'impegno.

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  10. Diciassette ore sono interminabili...

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  11. In due giorni.
    Non così interminabili.
    Anche se un po' interminabili.
    A me ammazzano le temperature.
    E quando si va in montagna, sul serio, si inizia alle 4, alle 5, non alle 9.30 o 10.
    Ma non è stata solo montagna&natura.
    Racconterò.
    Sono felice per te/voi. Siete al cospetto di un altro spettacolo delle Alpi, ora. Vi invidio un po'. ;)

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    Risposte
    1. Io sono solo spettatrice, purtroppo.
      Sinceramente non ho mai visto niente di tanto meraviglioso. E ciò che mi stupisce ed incuriosisce è anche il differente approccio alla vita.
      Un'esperienza preziosa. :-)

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    2. Viaggiare apre la mente.
      Direi che forse non c'è alcuna maggiore differenza in Italia tra la cultura del luogo dove ti trovi e quella di dove vivi.
      Essere spettatori è utile e benefico, oltre che piacevole. Certe buone cose le si assimila un po' anche solo guardando.

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    3. La prima differenza è già nel tono della voce, nel volume delle conversazioni. Qui si sussurra quasi (ed è piacevolissimo), dove vivo io si urla.
      Non hai idea del folklore dei mercati cittadini, nella mia terra. :-D

      Di certo porterò questi luoghi nel mio cuore (ma non posso fare a meno del mio mare!).

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    4. Sei in un mare, un mare di vette boschi ghiacci nevai valli.
      Solo che... ora con il tuo problema fisico, mannaggia, è come se fossi al mare, dietro ad un faraglione, ad uno scoglio, impossibilitata a goderti tutto il resto del mare.

      Sì, in nord europa si tende a conversazioni sussurrate. Bello.
      Il tono della onversazione non di rado tende al cantilenante, come in Francia, in Belgio, in Germania ed Austria, quasi sempre quando si è in registro di cortesia più o meno interessata (non so se mi piace questo sdolcinamento).

      Ah, Il Belpaese, che meraviglia questi contrasti. Mi ricordo a Milano Lambrate il mercato (moltissimi ambulanti erano del sud). Una tripudio di suoni, odori, colori, di commercio, di ghiotte meraviglie dei campi, e del mare, colori e urla e imprecazioni in siciliano, in campano.
      Meravigliassì!

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