E' passato quasi un mese da quella
serata. Non sarà a spinta emotiva ma l'affiorare delle immagini ad
aiutarmi a scrivere. Ci provo.
_dra, la sorella di _ara, mia amica da
lungo tempo che mi ospitava a casa, incuriosita, aveva deciso di
venire alla serata, era riuscita ad acciuffare uno degli ultimi posti
nella perfetta organizzazione austriaca. Eravamo arrivati insieme
all'ingresso del “tempio” liberty dell'arte meranese: ella in
bianco, io con il mio nuovo completo nero, sembravo un tanguero di
brutto, persino una noce di gel affinché anche i capelli fossero
mucho tangueros. Giochiamo? Giochiamo fino in fondo! :)
Non volevo che rimanesse da sola e così
l'ho fatta salire sul loggiato superiore riservato alla scuola
Nocheintango che aveva organizzato la due giorni milonghera:
benvenuta nel covo!
Là sopra c'erano gli adepti e le avevo
promesso di farle “da guida” cioè di illustrarle meccanismi,
storia, etc. di quanto avremmo visto.
Un'ora di concerto tirato, al massimo
livello mondiale del tango per orchestra, danzatori (Claudio e
Barbara), contesto. C'erano stati momenti nei quali avevo visto _dra
quasi friggere: sia lei che suo padre ballano bene i balli del liscio
ma... lì era di fronte a T. ed era affascinata. E' la prima volta
che assistevo ad uno spettacolo (concerto ed esibizione coreutica) di
tango. Pure io vivevo una sorta di iperstimolazione tra la meraviglia
che ascoltavo, che vedevo. E pure... la bellezza! Come al solito una
quantità straordinaria di donne belle e bellissime comunque
“potenziate” al massimo come solo nel mondo del tango ho visto. E
il contesto cosmopolita (che caratterizza molte di questi eventi) era
rafforzato in quel angolo di Mitteleuropa. Puoi chiudere gli occhi e tornare indietro, agli anni 10 del secolo scorso, in quei saloni c'era la borghesia e la nobiltà austriaca, ungherese, francese, russa, britannica, italiana a darsi appuntamento.
Al temine del concerto e degli
inevitabili bis ter e quater un quarto d'ora per sgombrare parte
della salone per renderlo milonga. Lì la tensione era massima,
sarebbe toccato finalmente a noi.
_dra era curiosa di vedermi ballare. Io
avevo già visto alcune tanghere che conobbi nelle mie puntate nelle
milonghe di Caldaro e di Lana. Poi sarebbe arrivata anche _ana.
Pochissime volte ho avuto l'occasione di vederlo dal vivo, ma il tango rapisce.
RispondiEliminaDiciamo che una buona meta' del pubblico era profano. Persone che volevano assistere ad un concerto di tango e ad uno spettacolo di danza.
RispondiEliminaIo osservavo un sincero interesse e anche un ritorno: pubblico caldo e buona interazione con gli artisti (musicisti e danzatori).
Per quanto riguarda questi ultimi, Claudio e Barbara hanno ballato il miglior tango, ovvero un eccellente tango contemporaneo che non e'semplice/povero come il tango pistero/milonguero di una volta ma neppure con estremizzazioni del tango escenario che a volte e' piu' danza scenografica che tango (problema noto: quale tango proporre ad un pubblico generico?).
So che tu ne sei stata affascinata (c'era un tuo commento o una tua pagina, mi sembra commento, da qualche parte).
Un'atmosfera ..quasi liberty...bello :)
RispondiEliminaIl tango venne elevato a danza elegante, colta
RispondiEliminanegli anni 20 a Parigi che impazzi' per quella danza prima assai... "poco raccomandabile".
Poi vennero il trentennio d'oro, gli anni 40, 50 e 50.
Ma nel periodo liberty gia' impazzava sul Rio della Plata e pure a Parigi.