- E' mei 'na torta in cumpagnia che 'na merda da par lu. (*)
- I suoi libri fanno venire voglia di nebbia, cotechini, salami, prosciutti, gnocco fritta e gnocca al naturale, quella dell'ostessa della Fola naturalmente.
Baffobp, commento.
Fu Baffus a segnalarmi, anni fa, questo libro. E anni fa (probabilmente nel 2006) lo acquistai.
Qualche giorno lo scorsi che faceva capolino nella libreria e decisi di rileggermelo. Per alcune novelle della raccolta non mi ricordavo praticamente più nulla, come se non le avessi mai lette. Sono re-incappato nella meraviglia di questa opera di letteratura minore, di sagacia e saggezza popolare, di motti in dialetto tanto concisi quanto taglienti, in questa capacità pittorica di ritrarre a parole scenari di un'Italia, di un'Emilia rurale, ancora pre (post)modernista nella corriera della tecnica che la portava al mare a vedere la Teresa in bichini !!
Anche goliardia di animali strani, il foionco, uccello tripode che si nutre di lambrusco, di bosme ricercate a lungo ricercate e poi servita, nell'osteria, metà arrostita e metà bollita con patate, sedano e pomidoro, ma anche quelli veri come i rospetti di Azzurra. Pederiali fa incursioni anche in altri tempi, nel medioevo di Matilde di Canossa, nel suo amore fugace con uno servo semplice e incomprensibilmente felice e nelle vite di persone nella bassa, così semplici ma anche vulnerabili, come nella triste e amara novella di Azzurra che va a morire, cadendo in bici nella nebbia fitta in un canale mentre va al gran ballo.
Dicevo ad amici che io non ho un vissuto per la cultura popolare e i dialetti emiliani, non ho un associazione (per me terribile) tra dialetto e grettezza e volgarità che ho per altri dialetti, come quelli lombardi o triveneti. Allora io osservo questi contesti, i motti e i detti di una cultura che era popolare ma anche sapienza e conoscenza antiche che essa esprime e me li godo senza retaggi.
Lacrime, gioia, piaceri carnali, nebbie e fumane, tristezza, invidia e chiusura (la morosa esagerata riportata in Russia per l'invidia e l'ostracismo che essa generava nei compaesani), felicità e dolori della semplicità, le credenze popolari che sono anche spazio di fantasia, di viaggi onirici e di socialità che su essi si intesse.
La giovane scrofa rubata a Gilberto Cavazzuti, Vicesegretario del Fascio non la nascosero chissà dove. Semplicemente entrò nella famiglia di Paolino, come una pensionante. Gli altri soci dell'impresa, Roberto, Enzo e Giovanni, si impegnarono a pagare per intero le spese del vitto mentre la famiglia di Paolino avrebbe provveduto all'alloggio. e a tutte le cure di cui una bestia abbisogna, e inoltre, avrebbe sopportato gli inconvenienti della coabitazione con un maiale in un appartamento di tre stanze, al terzo piano del caseggiato popolare del rione Maiolica, abitato da braccianti, operai e piccoli artigiani.
I Molinari, pregustando i frutti di una beccaria in casa, avevano approvato volentieri l'idea del loro figlio Paolino e con grande senso dell'ospitalità avevano fatto in modo che la casa apparisse alla maiala il più possibile confortevole. Le fu assegnata la stanzetta di Paolino che si trasferì con i genitori mentre la sorella più anziana e suo marito seguitarono a usare la camera in fondo al corridoio. A turno pulivano al stanza della maiala e, siccome doveva vivere con loro, la abituarono a certe regole igieniche con i medesimi ritmi dei cristiani, a cominciare dal bagno una volta al mese. Ormai era una di famiglia, e non mangiava a tavola soltanto perché non sapeva stare seduta.
p. 158
Nove anni per recensire questo piccolo capolavoro e una seconda lettura terminata da poco. Meglio tardi che mai. Ho acquistato altro di lui, ora.
L'Osteria della Fola
Giuseppe Pederiali
Collana Elefanti
Garzanti
(via righeorizzontali)
Grazie per la citazione, è bello vedere una mia foto transitare in pagine altrui che raccontano di letture così piene di significati.
RispondiEliminaStefi
Ecco, oltre a quello del tuo diario, in didascalia, metto pure il collegamento alla pagina della tua recensione. :)
EliminaGentilissimo. Grazie!
RispondiEliminaAcquistato anni fa nella bellissima libreria Itinerari in via San Vitale ( ora chiusa ... ), giace sulla scaffalatura.
RispondiEliminaIl tuo apprezzamento, Uomo, mi spingerà a leggerlo !
;)
Uno dei lavori di letteratura minore più gradevoli degli ultimi lustri.
EliminaOvviamente, per apprezzarlo, è bene conoscere le atmosfere, le culture non dico emiliane ma almeno padane.
Ecco allora che la ritrattistica di Pederiali diventa subito evocativa e ti trascina nel pathos, nello spirito della novella.