Poco prima di mezzogiorno eravamo a oltre 1500 msldm in t-shirt a camminare sotto un sole tardo estivo, su prati polverosi e spelacchiati, a nord osservavo le coste brulle e bruciate, sembravano monti dell'Atlante o le pendici delle Meteore, delle robe subdesertiche.
Questa steppa arida e calda può essere piacevole ma a me inquieta.
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3 ore fa
Ciò che inquieta accompagna la riflessione.
RispondiEliminaNono capito bene.
EliminaIl calore e la siccità accompagnano la mia riflessione? Più che accompagnarla ne sono causa.
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RispondiEliminaComunque in Piemonte non fa caldo
RispondiEliminaPiemonte dove?
EliminaC'è una inversione termica molto forte: nelle zona basse e piane freddo, umidità, nebbia, in alto tepore, sole e secco da mesi.
Piana di Alessandria, ricordo i 9° alle otto e mezza di mattina al 22 dicembre, poi 12° alle sei di sera dello stesso giorno, nello stesso posto. Se non è caldo questo...
EliminaIntanto, assisto ad una vera e propria fiera dell'idiozia: a scuola il riscaldamento "viaggia" come da calendario, incurante delle temperature esterne. Per sopravvivere, per non soffocare teniamo tutti le finestre spalancate. I termosifoni sono dei costosissimi e inquinantissimi lanciafiamme puntati su scolaresca e personale. Però, per migliorare la qualità dell'aria si pianificano blocchi del traffico...
ieri sera in autostrada ho viaggiato tra gli zero e i due gradi. questa mattina a Milano 1 grado e mezzo. adesso chiaramente la temperatura è salita. ma secondo me fa meno caldo di quanto non dicano in televisione
Eliminax MKS:
EliminaHo avuto da discutere con mio fratello che ha cacciato troppa legna nella stufa "a ole" già troppo calda.
Eppure i miei hanno martellato pure lui con risparmio, sobrietà, ecologia.
Non ha funzionato.
La psiche rimane contorta e sfugge la logica. Il consumismo è diventato il fine.
Non c'è nulla da fare, la maggior parte della popolazione ha più energia a disposizione di quella che può gestire senza fare danni.
Sto pensando a come gestire il problema con mio fratello. Azioni sinergiche, probabilmente. Purtroppo non è escluso dover arrivare a litigare. Due coglioni ...
x Francesco.
EliminaIn effetti, questa mattina alle 6:30 i gradi erano zero esatti, il che è già un po' più normale. Certo, caldo per il periodo, ma non in modo preoccupante come i 9°-12° di qualche giorno fa. Comunque sia sono ormai più di vent'anni che non vedo la galaverna, e anche di più che non vedo il Tanaro almeno parzialmente ghiacciato. A dire il vero, quest'anno non ho ancora visto neppure una volta le pozzanghere ghiacciate, né l'acqua nella ciotola che lascio fuori per i gatti dei vicini e per gli uccelli...
x UUIC
EliminaIn effetti, il comportamento di tuo fratello non sarebbe altrettanto problematico con un divisore meno assillante (vedi la mia risposta ad Alahambra in questa stessa pagina). La grana è la moltiplicazione di quei comportamenti che sarebbero più che accettabili in situazioni normali e che diventano fonte di grave degrado solo a causa di quella moltiplicazione. Il problema n. 0, come lo definisci tu.
avevo letto " trippa arida"...quello sì che inquieta!
RispondiEliminaTrippa arida...
EliminaAhah
Sarebbe 'na roba aliena, terribile, almeno per me goloso di trippa.
:D
EliminaAnche qui Uomo, idem...inquieta eccome.
RispondiEliminaPenso che se qui qualcuno appiccare un incendio brucerebbero i due terzi della regione.
EliminaCi sono punti così secchi che ormai non è più terra ma polvere. :(
Se non arriverà molta neve voglio vedere cosa faranno le decine di milioni di homo della costipazione italiana settentrionale, ssenza acqua.
:(
appiccasse ...
EliminaQui nebbia nebbia e ancora nebbia. Di arido vedo ben poco a dire il vero.
RispondiEliminaDove c'è nebbia i terreni sono umidi, così è anche alle quote minori dell'Appennino dove abito.
EliminaUn po' di nebbia si vede anche qui. Il terreno sembra umido, ma lo è solo nei primi 8-10 cm. Se pianti la vanga e rivolti, sotto è piuttosto asciutto (in questo periodo dell'anno non dovrebbe essere così, il terreno dovrebbe essere più melmoso che friabile). Per ora le colture non patiscono perché l'umidità è più che sufficiente, però le falde e i fiumi sono molto, molto bassi. Davvero, c'è da pensare a cosa succederà quest'estate se non si verificherà una netta e prolungata inversione di tendenza.
EliminaDa te. Qui acqua anche nelle falde e fiumi senza alcun problema. E 2 gradi alle 12 di stamani.
EliminaForse è dico forse siete un filino esagerati (anche stavolta)
> filino esagerati
EliminaRadio locale riporta che a Bolzano non cade una goccia da 61gg, 62 quando leggerai. È il periodo di siccità più lungo da quando nel 18xy sono state prese le misure meteorologiche.
Ah, queste misure un filino esagerate...
Alahambra, gioia che vive nella tua regione ha opinione diversa.
EliminaIl fatto è che questa patologica fissità meteorologica (che è il metaproblema) porta a distanza di pochi km a problemi opposti: nelle basse gente sotto la nebbia e freddo da mesi, nelle alte calda siccità da mesi.
Poi ci sarebbero gli inquinanti e le migliaia di morti come conseguenza. Ma questa è solo una piccola lezione alla specie tanto idiota quanto arrogante. Evidentemente non è ancora sufficiente, ce ne saranno, di lezioni, altre un po' più esagerate. Vedremo le reazioni dei tranquillisti. Anche tu tra loro?
No. Semplicemente come già ti ho detto non mi preoccupo per cose su cui non ho influenza alcuna. Mi preoccupo per quello su cui posso eventualmente aver controllo.
EliminaIl resto è filosofia da bar e voler vivere male per forza. Anche no grazie.
Due cose per Alahambra:
Elimina1) Dove vivi? perché è un'informazione importante per capire di cosa stiamo parlando.
2) "Avere controllo", in questo contesto, può significare diverse cose. Uno, poter modificare la situazione meteo, e qui ti do senz'altro ragione. Due, poter fare in modo che le ricadute della situazione meteo siano irrilevanti, drammatiche o le mille sfumature intermedie, sul che abbiamo elevate possibilità di controllo. Ad esempio, il concetto di poca acqua cambia radicalmente se si è un due o in due milioni, perché un identico numeratore cambia parecchio significato al cambiare del denominatore. Ovvero: data una quantità complessiva d'acqua x, un conto è avere una disponibilità individuale di x/2, altro conto è avere una disponibilità individuale di x/2000000. L'entità del denominatore, ovvero della quantità delle persone che si devono far bastare la quantità d'acqua x è perfettamente controllabile, solo che chi ha i mezzi per controllarla ha deciso di controllarla attivamente aumentandola e non diminuendola.
Mi fermo.
UUIC, la natura, qualunque sia la posizione da cui la si guarda, non inquieta mai; tuttavia è inquietante come la mancanza di sensibilità umana l'ha ridotta nello stato che ti inquieta...penso sia il modo corretto, come interpretare il tuo pensiero, visto il tuo amore per Essa.
RispondiEliminaTanti auguri!!!
Sulla scala temporale la Natura considererà l'ecocidio dell'antropocene come un brufolo o poco più.
EliminaL'Universo esistette, esiste ed esisterà senza gli homo e questo è massimamente indigesto a umanisti, antropocentristi.
Diciamo che io vorrei, egoisticamente, vivere in un mondo decente, ancora per qualche decina di anni.
Buona luce, buona pioggia, Daoist!
Roba da ridere.
RispondiEliminaTra scenari +n gradi (come ora) e scenari -n gradi come(da ora) non ho dubbio su cosa scegliere.
RispondiEliminaIl mio ideale è la Natura rigogliosa della Norvegia o di certe parti di Alpi o Appenninico, non la steppa giordana o il deserto dell'Almeria o algerino.
Scusate per le distorsioni del furbofono pseudo intelligente.
RispondiEliminaUUIC, immagina per un momento la Norvegia con una densità di popolazione come quella italiana ed hai il quadro del perché una glaciazione sarebbe altrettanto drammatica del surriscaldamento. La realtà è che viviamo sul filo d'un rasoio molto tagliente, perché il nostro numero esclude ogni spazio per le manovre di sicurezza richieste da ogni cambiamento dello status quo. Una situazione idiota, per idioti e generata intenzionalmente da idioti -- grandi idiozie accentrate da parte dirigenziale, piccole idiozie diffuse da parte di noi sottoposti.
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