venerdì 5 agosto 2016

Ginostra - 6

(Ginostra - 5)

Il nostro sbarco in Sicilia, a Fontana Rossa, areoporto di Catania non potè che essere nel più scontato dei copioni: fare colazione, visto che eravamo usciti di casa alle sette, a digiuno e aveva disdegnato la roba plasticato-internazional-industriale servita a pagamento in aereo.
Appena usciti dalla zona riservata ai passeggeri ci fiondammo a sbaffare una pasta e cappuccino lei e un mediocre arancino con un calice di bianco io. Ecco, l'arancino veramente scarso (*) mi ha impalugato la bocca per ore. Io mi sono sempre chiesto perché sulle masse i non luoghi areoportuali esercitino fascino e attrazione, abbiano prezzi alti e prodotti omologati internazionalizzati di qualità non raramente scadente e con prezzi alti. Mah. Insomma, dopo l'opaco inizio negli esercizi di Fontana Rossa, arrivati a Milazzo, nell'attesa dell'aliscafo, ci siamo presi tempo, ancora ostinati a iniziare a goderci le leccornie siciliane. Granite e cannolo, per una sorta di seconda colazione. Così ci avviamo dal porto verso il centro e chiediamo. Prima un lavoratore in tuta che ci dice che non è di Milazzo e che per le granite dobbiamo andare a Catania. Poi, una donna che aveva osservato il nostro domandare, cortesemente, si offre di fornirci qualche informazione, esordendo, un po' piccata, che anche a Milazzo ci sono delle granite squisite (vero! al bar pasticceria Francesco Dama). Abbastanza curata, probabilmente la titolare di un'agenzia dalla quale era uscita, ci racconta questo e quello. Alla fine, in maniera assolutamente spontanea, naturale, parlando del cannolo e di quell'altra pasticceria dove trovarli, chiude il pollice sull'anulare della mano sinistra, tende indice e medio e appoggiandoli sull'avambraccio destro avente la mano distesa conclude, con la sua marcata cadenza, con "... dei cannoli lunghi così".
Abbiamo riso e riso per giorni, direi che è stato il nostro siparietto di ridarola scema e incontenibile, per tutta la vacanza. "Minchia, lungo acussì!" quel gesto, e poi ridere come due scemi.

Stamani ho visto Sicily di Mario Mele e... mi è venuta un po' di nostalgia. Le immagini iniziali e molte altre sono di Stromboli e delle Eolie. Poi ancora, Catania e le sue bellezze sensuali per cui perdere la testa e innamorarsi follemente e altre meraviglie siciliane. Il video (sospetto stessa produzione) qui sotto a corredo di questa pagina, invece, è specifico sulle isole Eolie.  Ieri è stata una giornata di tracollo, per me, tra stanchezza e caldo torrido pesantissimo. Oggi ho un po' di nostalgia per Ginostra, le Eolie e mi diverto a ravvivarla.


 

40 commenti:

  1. Al ritorno, cambio treno a Messina Centrale, in un modesto bar nei pressi della stazione, invece, un arancino apoteosi, fatto a regola d'arte (riso allo zafferano e non bianco come all'aeroporto di Catania), croccante, con un ragù abbondante e molto saporito, quasi croccante esternamente.

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  2. la gente mangia negli aereoporti, negli autogrill o roba del genere perchè si trova negli aereoporti, negli autogrill o roba del genere e ha fame

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    1. Non ho scritto che non lo faccia.
      Ho osservato che ancora esiste una fascinazione diffusa per quei non luoghi e il frequentarli.
      Beh, del resto esiste una fascinazione pure per Merdonald, per gli outlet, etc. quindi, direi che non c'è nulla da stupirsi.

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    2. io ogni volta che vado a merdonald sto da dio. ma so di essere in un posto da pasto a 6,90 euro, non pretendo niente di diverso.

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    3. Francesco, come progressista tu sei già più avanti in alcuni peggio.
      Ora, io potrei dire che una persona, talvolta, può avere bisogno di cibarsi in fretta e possa anche decidere di usufruire di Merdonald o equivalenti.
      Tu scrivi che ci stai da dio.
      Iperbole per provocare? Beh, allora finisce qui.
      Verità? Allora direi che ci sono molte cose che non tornano. Se tu stessi da dio in quel non luogo del non cibo, mi chiedo perché tu vada in certe trattorie ristoranti in altre occasioni diciamo "importanti", come scrivi nel tuo diario (sarebbe uno scendere di qualità per occasioni "importanti") e non in un qualsiasi merdonald dove si sta da dio.
      E' come se una persona mi dicesse che veste da dio con dei pantaloni sintetici e una t-shirt di plastica della Adidas, fatti in Cina.
      Ci si può abitare a tutto e persino perdere cognizione del livello a cui ci si è abituati.

      Aggiungo, come postfazione, che di tanto in tanto, anche io compro qualcosa da merdonald, diciamo che saranno passati un paio di anni ora (qui l'ultima occasione, se ricordo bene) e non son un lobotomizzato ortoressico fondamentalista.
      L'affermare "sto da dio da merdonald" non può non far riflettere, direi.

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    4. perchè in quei 15 minuti che sono al mc mi aspetto ciò che può darmi un posto in 15 minuti. con quel rapporto qualità/prezzo e servizio conseguente.

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    5. molto meglio quei 15 minuti che tre ore da nouvelle cuisine del cazzo a 80 euro a pasto

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    6. Potrei aggiungere che la necessità di cibarsi in quindici minuti, se non saltuaria, è un altro problema (da problemi derivano altri problemi, come l'alimentazione "rapida").
      Si pssa di livello al piano superiore, quello della frenesia della società liquida tecnoprogressista. Da qui allo jato tra i nostri orizzonti valoriali di riferimento.

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    7. Aggiungo, per tornare in tema, che Ginostra è stato un luogo di riflessione e meditazione anche sulle forzature tecnoteistiche, efficientistiche, frenetiche alle quali siamo sottoposte.
      Ad esempio, in quei luoghi togli l'aria condizionata e o ritorni a ritmi naturali o, semplicemente, schiatti.

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    8. io da bambino andavo sempre in Sicilia due mesi all'anno, l'aria condizionata non c'era ma di schiattare non schiattavo

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    9. La gente si ciba sull'aereo e negli aereoporti perché viaggiare mette fame e/o fa figo;
      io, su un volo Alitalia nel 2006 fui fortunato : trovai una hostess veneta non di primo pelo che mi aveva preso in simpatia, e mi fece scolare mezza boccia di spumante aggratis.

      ===

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    10. > come si nutrono il calciatore Mauro Icardi e la sua compagna-procuratrice Wanda Nara

      Il sistema prevede che il_bobbbolo sia esposto a una miriade di messaggi e stimoli di questo genere: ti creo il mito e la fascinazione (qui col calcio e una casta di supereroi della pedata), rastrello piramidalmente le risorse (ti vendo la nuova maglietta della Juve o del Barza con le nuove tonalità dei colori o il logo spostato a destra inveche in centro, fatte in Cina a 2,20€ a vendure agli appassionati a 70€) e poi ti faccio vedere quanto sono fighi questo o quello supereroe in modo che il_bobbbolo si identifichi in essi e, non potendoli essere, sia manipolabile, suggestionabile e quindi ben sfruttabile per continuare ed aumentare il sistema.

      La fascinazione in varie forme: i settimanali sul fatto che tal riccastro col panfilo ferro da stiro da 90m sia andato a fare festa a Porto Cervo, che la modella o attrici o ragazza dello spettacolo si sia messa con il pilota di formula uno tal dei tali, etc. .

      Penso che sia un meccanismo che ricorda, neppure così indirettamente, la sindrome di Stoccolma.

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  3. Lorenzo, lo so, avevi scritto che a sud di Grosseto, per te, inizia la terra degli inferi...

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  4. Le granite migliori della Sicilia, da non confondere assolutamente con le comuni granatine fatte di ghiaccio tritato e aromi, sono a Catania e provincia. Segnalo in particolare il Bar Centrale di Belpasso alle pendici dell'Etna. Granita ai gelsi corredata dall'immancabile brioche con il "tuppo". Una cosa spaziale.

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    1. A Catania, in piazza del teatro, o piazza Bellini o come diavolo si chiama (dovrei consultare le mappe),Comis, fa granite che sono squisite. Seduti all'aperto a vedere lo splendido edificio barocco del teatro...
      Che grande bellezza e buonezza, quel venerdì 15 luglio! :)

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    2. Forse intendevi Villa Bellini, il parco che sta a metá della Via Etnea...che dire...il barocco catanese é un tripudio artistico mozzafiato. :)

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    3. Purrroppo cone tutte le grandi cittá del sud la periferia é 'na roba oscena, palazzoni cadenti, strade distrutte da incuria e inciviltá, bassifondi degradati...il sublime e l'orrido insieme.

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. Spirito, soffermati per un attimo a considerare che le "bellezze" che citi son quelli che erano i possedimenti dei tagliagole del passato, mentre le "periferie" di allora (i quartieri della mandria umana al servizio di quella manciata di tagliagole d'alto bordo) sono in massima parte andate distrutte senza lasciare testimonianza tangibile dell'ambiente nel quale erano schiacciati i più per garantire alle dirigenze d'allora di godersi i "loro" splendidi palazzi barocchi. Anche per questo abbiamo spesso una visione del passato assai poco realistica. Sarebbe come se un Italiano del futuro pensasse all'oggi come a un'età dell'oro basandosi sul panfilo di Briatore esposto in qualche museo... e lo stipamento in metro condito da braccia di controllore mozzate che devono sorbirsi quotidianamente coloro che permettono al Briatore di turno di godere di quel che gode? Dimenticato, perché non ha lasciato traccia, non è "monumentale" a sufficienza. Sui libri di storia (scusa, di favole) che spacciano nelle scuole, di questo non si parla volentieri, se non per costruirci ulteriori leggende quando e se fa comodo.

      E' una brutta storia. (il gioco di parole è voluto)

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    6. Ciao Mr...che dire...allora tutta l'Italia artistica, il Colosseo, e mille monumenti che fanno di noi ilnpaese piú bello al mondo, se letta nella tua ottica storica va considerata come il prodotto dello sfruttamento delle masse a favore di pochi....
      É cosi...anche senza gli schiavi non vedremmo le piramidi...
      Giusto o sbagliato non sta a noi giudicare...io ammiro ció che mi emoziona.
      Senza mio nonno che é morto schiaccuato dalle ruote di una pala meccanica a 45 anni durante un doppio turno massacrante per arricchire i suoi datori di lavoro io oggi non sarei qui a scrivere...
      Purtroppo che che ci piaccia o meno il bene, il bello, é spesso e volentieri la faccia opposta del male, del brutto.
      Saluti

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    7. Messer Pigiatasti, tu avevi già sottolineato l'ingiustizia dell'arte e pure io, in precedenza, avevo sottolineato che l'arte è verticale, ingiusta (dovrei cercare la pagina più a lungo, velocemente non l'ho trovata).
      Ampiando l'orizzonte temporale ecco che ciò che fu iniquo diventa un lascito intergenerazionale per tutti [coloro che la sanno apprezzare].

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    8. Per fare arte non servono grandi mezzi. Per fare monumenti sì. Perché dovrei ammirare la monumentalità, che sottintende sempre sofferenze e sfruttamento, e non godere semplicemente dell'arte? Non mi serve monumentalità alcuna.

      Da musicista, propongo un esempio pratico. Con quel che costa, in termini di sforzo economico (e sforzo economico è sempre indice dell'esistenza di una catena di sfruttamento finalizzata ad accentrare le ricchezze predandole al basso per spingerle verso l'alto) tanto quanto x centinaia di concerti nella piazza del paese? Chi lo dice che lo spettacolo in grande stile è più artistico del lavoro del solista o del piccolo gruppo non necessariamente professionali? L'arte non è solo tecnica (anche se la tecnica aiuta) e comunque non solo i grandi nomi con un codazzo di zeri nelle cifre di ingaggio e un bel giro di mafia (in senso lato) alle spalle sono in grado d'esprimere l'una e l'altra.

      Da girovago delle colline e dei monti di bassa quota propongo un altro esempio pratico: il panorama che si ammira dalla vetta d'un monte rientra senz'altro tra le cose belle, ma uno stagno avvinto dalle radici degli ontani (con tutto il microcosmo che contiene) non è da meno. Eppure, megalomani, tuteliamo alcuni grandi panorami infischiandocene se gli stagni vengono regolarmente soffocati da scarichi e immondizia.

      Magari non mi sono spiegato, magari sì. E' una questione di forma mentale.

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    9. Ho perso il controllo della sintassi generando una frase senza senso... cerco di correggere.

      E' sensato allestire anche un solo melodramma sapendo che, in termini di sforzo economico, costa tanto quanto x centinaia di concerti nella piazza del paese?

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    10. Ecco, l'ho trovata. Dovremmo con continuare la discussione su questa pagina sull'arte "verticale".
      (sarebbe sulla verticalità dell'arte).

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    11. Una qualsiasi sonata di Mozart è arte a basso costo (il costo delle ore-uomo impiegate per comporla); un qualsiasi dipinto di Van Gogh è arte a basso costo (le ore-uomo più una manciata di materiali da quattro soldi)...

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  5. sarei d'accordo, ma mi domando per Lorenzo cosa non sia porcilaia

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  6. Lorenzo, sì, nel momento in cui salgo su un aereo, mi trovo a utilizzare e frequentare gli stessi non luoghi di coloro che li frequentano abitualmente.
    La vita è spuria, è sporca e ti sporca. A meno di non far scelte così radicali da isolarsi da essa. Io penso sempre a Gaia che è così estrema nel suo ecologismo radicale. Ma so che tu riservi critiche sostanziali anche ad una come lei.

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  7. ... ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ...

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  8. Francesco: "io ogni volta che vado a merdonald sto da dio. ma so di essere in un posto da pasto a 6,90 euro, non pretendo niente di diverso."

    Premesso che non sono tra quelli che demonizzano i MacDonald's [1], ci tengo a evidenziare che nello stesso paese dove vivo c'è una pizzeria dove puoi avere due ottime pizze appena sfornate e una birra ghiacciata da 66 con 10 euro e cinquanta. In più, posso andarci tranquillamente in ciabatte e intrattenermi a ridere e scherzare col pizzaiolo/titolare come se fossi a casa mia. Dovendo scegliere...

    [1] se non per la quantità scema e indicibile di immondizia che spargono all'intorno col loro modello idiota di distribuzione e confezionamento, rafforzato dall'ancor più idiota e pelosa mancanza di volontà delle amministrazioni locali di emettere ordinanze che impongano altri metodi a questi seminatori di lordure (e alla loro clientela non meno zozzona, ovviamente -- epperò, se gli aspiranti zozzoni non ricevessero sacchetti, bicchieroni, tovaglioli e scatoline non potrebbero gettar in ogni dove ciò che non avrebbero tra le mani)

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    1. Il fatto che Merdonald e i vari cibi frenetici che aderiscono a quel modello producano quantità enormi di rifiuti è anche logico: è una intera filiera basata su molti non-sense se non veri e propri problemi.
      Rifiuto dentro, rifiuti fuori.

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    2. L'l'ecologia è anti egalitaria.
      La scala dei grandi numeri ha effetti che sono non-plus-ultra nefasti.

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    3. A me non importano altre definizioni di ecologia (rispetto alla mia che è basata sulla sostenibilità a medio e lungo termine) a meno che qualcuno non me ne fornisca una definizione migliore.

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    4. Sostenibile è un'attività, un processo che può essere mantenuto nel tempo (medio e lungo) senza impoverire o distruggere le risorse (materie ed energia) da cui esso dipende e che produce rifiuti in quantità e qualità tali che vengono biodegradati e reintrodotti nel ciclo.

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    5. Ho parlato di sostenibilità a medio e lungo termine che dovrebbe essere quella storica come - 10^2 o 10^3 anni per un ordine di grandezza - come è avvenuto in numerose culture prima della rivoluzione industriale.

      Aggiungo che la rivoluzione industriale e il modernismo hanno portato pro e contro anche se si sono diffusi su larga scala solo i contro.
      In altre parole la modernità ha permesso di divulgare tecniche e infornazioni ma, a livello di masse e di vertici che progammano e sfruttano le masse - si è adottato solo il peggio.
      Quello che io chiamo il pattern antibiotico sì e pillola (anticoncezionale) no.
      Oppure che si potrebbe chiamare pedata e circo in HD su Sky e ignoranza sempre più spinta e diffusa su economia domestica, su ecologia, sul vivere sano.
      Oppure che si potrebbe chiamare tecnologia per le discariche aeree (incenerimento) ma non per il riuso dei contenitori.
      O conoscenze e tecniche per l'autossicodipendenza di massa ma non per sistemi per la ridotta mobilità pubblica locale.

      etc etc.

      > ridurre la domanda non cambia nulla rispetto alla entropia

      Questo è ovviamente un falso visto che i bilanci in pareggio o in attivo esistono.
      Questo fa parte della mistica crescitista per cui è tabù ridurre la domanda.
      Infatti è falsa: se non riduci ora la domanda esiste il collasso che ti farà calare la domanda anche se tu/voi(essi non vogliono e lo farà in modo poco gradevole.

      L'entropia ha scale molto oltre quella geologica.
      Sul fatto che la sostenibilità sia una utopia, poi, cinicamente, non posso che essere d'accordo.

      Il fatto che, come osservava Jorgen Randers, si sia passati da un paradigma culturale, spirituale del "lascio il podere ai figli meglio di come l'ho ricevuto" al "consuma quanto più possibile nel tempo minore possibile, si fottano non solo i miei figli ma anche quei coglioni fessi dai quali esigerà il mio diritto a questo e quello tra un po'" è ancora, un dato di fatto.

      In realtà esiste una entropia programmata, divulgata e adottata acriticamente da il_bobbbolo a scopo e beneficio immediato di alcuni gruppi ristretti (i sacerdoti a discapito di idioti e ingenui, nelle tue tre categorie).

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    6. > Ma smettila di fare le citazioni alla Ecce Bombo.

      Ma vuoi un vai a fare in culo subito o lo preferisci più tardi?
      Battuta a parte, non capisco codesta allergia.
      Quando cito i pensieri di altre persone cerco di citarli come autori. Che fastidio ti dà, Lorenzo? Come mai 'sto problema?

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    7. Allora, tra avere deficit sempre più grandi e avere bilanci de-facto in pareggio o con piccole perdite entropiche ci sta di mezzo il mare.
      La questione NON è tecnica ma è di VOLONTA' e SAPERE.
      Essere efficienti non è sufficienti perché troppi efficienti sono comunque insostenibili )ovvero molto lontani, troppo, da un pareggio). E' un meno peggio.
      Ci sono ancora paesi (sempre meno) che hanno bilanci ecologici in attivo (sempre meno).
      Quindi sarebbe sufficiente copiare quei paesi.
      Fine delle polemiche teoriche.

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  9. > la semplice constatazione che mentre stai facendo quello che fanno tutti

    Sì, dopo una tredici d'anni sono tornato a volare, ho fatto "come tutti". Del resto faccio come tutti quando vado in treno, uso la bici, mangio, caco, salgo su un bus con l'aria condizionata.
    Se vogliamo possiamo tornare al sillogismo "siamo e siete tutti uguali".

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  10. Allora, io non conosc(ev)o quasi per nulla quegli ambienti. Dovrei aver fatto tre voli nella mia vita, a NYC per il viaggio di nozze, a Cuba e poi a Catania, quest'anno.
    Quindi ho avuto occasione di viverli da cui le mie osservazioni.

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  11. Temo che sull'ecologia radicale sarai sempre frustrato da me e quindi assai critico.
    L'unica ecologista radicale (coerente) che conosco è Gaia Baracetti.

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