giovedì 11 agosto 2016

Ti tolgo la carotina

Ricordate la pubblicità pro alta velocità "metropolitana d'Italia" (a oggi, ancora, qui)?
Ecco uno dei (pessimi) risultati.

Questo modello di economia ferroviaria è SEMPRE stato sostenuto con innumerevoli falsi ideologici che, mese dopo mese, anno dopo anno, si svelano per quello che sono: una serie di fregnacce a volte raffinate, sofisticate (ti parlo di metropolitana, ti metto l'abbonamento, per un pochino e poi te lo tolgo - notare un dettaglio: l'opera e costi, però, non possono essere un po' tolti, un po' regrediti).
Le fregnacce sono state somministrate a il_bobbbolo per imporre, a suo spese,  un sistema di opere elitario, sottraendo risorse, tempo, energia, investimenti al sistema ferroviario, riducendo, smantellando, eliminando i servizi a media velocità che trasportano il 92% dei passeggeri.

19 commenti:

  1. Se i benefici non sono per tutti, il sistema è ricco di schiavi da pane e acqua, oppure sta crollando.

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  2. Ecco un altro tassello interessante del perché certe cose si fanno e altre non si fanno (appena andato ora a sbirciare da Gaia e zacchete...).

    Vari comitati No Tav (Brennero, Val Susa, etc.) hanno evidenziato una fitta rete di corruzione intorno a quelle grandi opere nefaste.
    Ma è come urlare ai sordi invasati di progressismo, quell'opera s'ha da fare perché s'ha da fare, senza se e senza ma.

    Le grandi opere si fanno per interessi molto specifici.

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    1. L'opera della metropolitana a Milano è utile ai milanesi, è un'opera che si paga (sostenibile), utile, necessaria.

      Uno dei problemi di alcune tratte dell'AV è che sono proprio non sostenibili, ovvero non si riesce ad ammortizzare investimento e poi a mantenere le spese.
      Su questo hanno martellato come ossessi i No Tav.
      Non è un'opera sostenibile neppure dal punto di viste economico.

      In questi casi cosa fai?
      Aumenti di n-volte il prezzo agli utenti? Sceglieranno di non usufruire di quel servizio (nel papero del corriere si prende, come riferimento, come soglia, il costo di un alloggio).
      => diminuzione dei passeggeri, non escluso degli incassi.

      Non so se riuscirà a continuare ora la discussione, ora devo andare.

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    2. Capito il ragionamento economico ed ecologico di Lorenzo, che fare ?
      Bloccare il gioco, e ragionare su come andare avanti ( = su come alimentare il servizio pubblico ) ?
      Oh ...
      secondo te, la gente è matura per questo ?
      E' pronta per questo ?

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    3. Il punto è che non esiste alcuna legge economica né divina che dica quando un Paese deve collassare sotto il peso del debito pubblico;
      ad esempio, il fantastico e tanto più civile e avanzato Giappone ha un rapporto debito pubblico/PIL del [ 229% ];
      in ultima istanza, decidono quelli del livello superiore agli Stati nazionali e alle varie istituzioni internazionali.

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    4. > le Ferrovie, non importa quanto locali e quanto lente, non importa quanto "compagne" e quanto "fasciste", hanno da sempre prodotto perdite

      Da questo punto di vista il sistema viario (su asfalto) è al massimo della sua "perditività" nel senso che, a differenza delle ferrovie, le persone che lo utilizzano non pagano un pedaggio.

      A contro esempio, la micro colonna Svizzera Toscana documenta un luogo dell'Italia in cui fu proprio la ferrovie a dare un impulso fondamentale allo sviluppo economico.
      Quale fu e quale è il bilancio complessivo?

      Se si considerano tutti i costi indiretti (costi in diminuzione del turismo dovuti allo scempio del paesaggio, costi del sistema sanitario dovuti agli incidenti, costi economici per la distruzione di centinaia di migliaia di aziende agricole, costi per gli inquinamenti delle acque superficiali, deficit energetico e passivo nella bilancia dei pagamenti etc.) il sistema viario soccombe rispetto a quello ferroviario.


      Considerando il livello di corruzione medio, la questione non è se RFI e Trenitalia siano marce ma chi sia il meno marcio tra RFI e Trenitalia e Anas (e enti viari comunali,provinciali e regionali).

      Infinek, ricordo sempre, che il sistema a media velocità trasporta il 93% (se ricordo bene) dei passeggeri chilometri rispetto all'AV.
      Bisognerebbe fare dei costi per passeggero * chilometro.

      Infine non è questi0one di destra e sinistra ma di cultura. In Europa, due paesi (molto) conservatori come Svizzera e Austria hanno un sistema ferroviario di assoluta eccellenza nonostante abbiano un territorio orograficamente ancor più sfavorevole di quello italiano.

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    1. Per far viaggiare il niente che produciamo.

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    2. > Più tav c'è meglio è

      Se si guarda il caso emblematico della Val di Susa, essendo stati smentiti dalla realtà, sono passati dal TAV passeggeri al TAC, alta capacitù ferroviaria merci.
      Ma essendo scarso il traffico passeggeri, peraltro già esercitato da convogli TGV, le merci in assoluta diminuzione anche sul Frejus, dovremmo chiamarla TAN, treni ad alto niente.
      L'opera che si deve fare perché si deve fare secondo la pregiudiziale positiva senza se e senza ma.
      Noti, il signor Lorenzo, che la "sinistra" è spaccata sull'opera: quella industrialista - crescitista (keynesiania) la vuole senza se e senza ma, quella antagonista no.

      Io rimarco sempre l'assenza ideologica della Lega, mostruosa. Perché la Lega, che dovrebbe avere a cuore le piccole patrie e la loro integrità, anche fisica, è, come te, nella modalità antagonista agli antagonisti: se quelli dicono no, noi diciamo sì.
      In Italia l'opposizione a questo sistema insensato di edilizia ferroviaria attraversa un po' tutti i partiti non essendoci un partito conservatore (che, ad esempio, nel Regno Unito fu contrario per decenni all'AV Londra - tunnel - Calais - Brussel).

      In ogni caso io la indico come TAx, 'na roba assurda fatta, su alcune tratte, per il nulla, che si alimenta imponendo tasse e creando disastri (vedi distruzione perpetua delle falde e quindi del sistema acquedottistico in Mugello).

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  4. Volare basso è sempre un'ottima pratica. Da giovane non me ne rendevo conto, ero troppo sensibile al quelle "sirene" che oggi riesco agevolmente a ignorare. Purtroppo oggi ci sono altri giovani che, come ho fatto io a suo tempo, ci cascano come boccaloni. E la storia continua. Se non fosse tragico ci sarebbe da scompisciarsi.

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    1. Eh, ma t'illudono che il tornaconto sarà strabiliante, tanti soldi, quindi gadget e figa.

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    2. Qui ti hanno illuso di metropolitane d'Italia e poi di più servizi sulle linee tradizionali "liberate" dal traffico (cosa che non solo non è avvenuta ma che è coincisa con l'elimininazione di molti servizi, quindi l'esatto contrario di quanto promesso a Il_bobbbolo).

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  5. Trent'anni di vergogna. Per non parlar di Necci.

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    1. Marco, non ho tempo per quei due articoli.
      Li hai citati per quale cosa? Cosa c'è, in essi, che vuoi portare all'attenzione?

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  7. Il ragionamento civico ( ed ecologico di conseguenza ) di Uomo, mi sembra semplificabile nel confronto tra costo/numero utenti della linea veloce, e costo/numero utenti delle altre linee.

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  8. > Bisognerebbe fare pagare i costi per chilometro ai passeggeri o alle regioni attraversate/servite dalle tratte in questione.

    Il servizio regionale viene già pagato dalle regioni e dai passeggeri che lo utilizzano.

    Ancora, pare che l'ANAS sia l'ente pubblico peggiore in assoluto. Quindi tagliare prima le strade poi le ferrovie.

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