giovedì 15 giugno 2017

Sem... água



Ieri sera i GAS della zona hanno organizzato un incontro con un esponente dei Sem Terra. Io sono sempre vicini ai contadini e ritengo che in una società sana la terra debba essere di chi la coltiva, da chi la rende fruttifera a bene suo e di tutto il resto della comunità umana.
Devo dire che ho finito tardi di mangiare con UnBipede. Poi po' di impedenza con persone che spesso trascurano o, più spesso, apologizzano e sostengono la guerra migratoria che stiamo subendo mi ha trattenuto (divisione e guerra sono GIA' tra di noi), la stessa guerra migratoria che ha devastato e distrutto le culture indigene.

Per un periodo di complessivamente un'ora circa, anche se a tratti, ha piovuto, in alcuni momenti forte. Passavo dalla loggetta alla finestra verso la Quercia Grande, felice come un bambino per questa, acne se poca, fresca e dolce acqua, per i profumi di terra, per il suono delle gocce sul tetto, per vedere, finalmente, qualche pozzanghera e i cerchi concentrici, delle gocce, in esse.
Non c'è nulla di più sensuale, che mi dia gioia, della pioggia dopo o in un periodo di terribile siccità.
Mi sono innamorato della pioggia e sono rimasto tutta la sera con lei.

12 commenti:

  1. Di fatto, la crisi sta spostando gente in agricoltura. C'è un ritorno al mondo agricolo.

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    1. A Detroit, i cittadini coltivano ortaggi nei parchi pubblici.
      Quale immagine migliore ...

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    2. Un potrebbe anche pensare alla salute di una societa' nel quale il settore PRIMARIO (le parole hanno un senso, anche in economia) sia stato così vituperato e negletto.
      Un enorme edificio sempre piu' grande e pesante, con le fondamenta ridotte sempre peggio.
      Mi sembra che i segni di senescenza e corruzione, qui, non siano minori di quelli della hybris panmixista, la giuliva proclamazione tronfia e autocompiacente della fantastica opportunita' del Grande Stupro, dei cretini che proclamano una "societa' piu' aperta e accogliente" come se il venire penetrata brutalmente e sempre piu' massicciamente non fosse la realta' oggettiva di una guerra e migratoria e islamica subita quotidianamente.

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    3. A tratti pare di vedere qualcosa di medievale in questo. Tanto "progresso" per poi dover scappare e ripiegare su se stessi perché vengono a mancare i mezzi per la sopravvivenza.

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    4. @Lorenzo: Il tipo di produzione / economia "globale" necessita di consumatori globali, mediamente tutti uguali.
      Parlano tutti una specie di broken English, mangiano tutti lo stesso panino, vestono tutti con identiche magliette e pantaloni, guardano tutti gli stessi format di reality show, ecc.

      Logicamente, quando si spostano,trovano le stesse catene aeree, di ristoranti, di alberghi, mezzi di trasporto, altrimenti poverini si troverebbero spaesati.

      E' così, purtroppo. E, in un quadro del genere, il made in Italy non ha più senso.

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    5. Lorenzo, tu sfondi una porta aperta.

      Lotteria, la globalizzazione è la omologazione brutale alla mediocrità industrializzata che,non di rado tende a peggio ulteriore.
      Prego osservare che quella parte dei sinistranti che erano No Global ora sono trascurabili"distruttori di muri" e isterica fondamentalisti del sesso"mondo è di tutti" e di slogandogmi per cretini del genere.
      Il fatto che questacdemenza permei parti sempre più estese della società è un segno GRAVE.

      L'eccellenza di molti prodotti italiani è un un problema per i competitori => rimuoverne le cause e ugualizzare al peggio.
      Con la complicità di molti italiani.
      Mah.

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    6. Lotteria è la distorsione del furbofono per nottebuia.
      Ma questo smart è proprio scemo.

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    7. Mah. Secondo me gli italiani mediamente non ci hanno capito una mazza.
      Direi piuttosto che abbiamo classi dirigenti che non ci amano affatto.

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    8. Fabristol si descrive come libertari(an)o e molto critico nelle derive fanatiche, oscurantiste dei sinistranti. In ogni caso io non ho alcun mandato e poca cognizione per farne l'avvocato difensore.

      Penso che egli, come molti altri immigrati, sia in una posizione ideologica spuria: se sottoscrivesse o confutasse alcune posizioni si ritroverebbe in una posizione scomoda, ovvero di italiano in casa altrui (dei granbritannici).

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    9. Quano facevo le superiori in Lombarida mi ricordo che i giovani asini di ricche famiglie dopo essere stati ripetutamente segati dalle buone scuole pubbliche, andavano in alcuni istituti a pagamento e facevano delle cose mostruose, tipo 3 anni in uno.

      Abbiamo la kompagna ministra dell'istruzione senza laurea e la Gelmini che ando' a prendere un titolo (non ricordo quale) in un diplomificio del sud.


      Letto quell'articolo sulla diversamente verita' distribuita alle masse dalla polizia tedesca.
      La propaganda e il plagio delle massi si fa in molti modi.

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  2. Mah. Secondo me gli italiani mediamente non ci hanno capito una mazza.
    Direi piuttosto che abbiamo classi dirigenti che non ci amano affatto.

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    1. Le classi dirigenti dovrebbero essere il meglio di un paese. Invece non lo sono e quindi sono gia' peggio. Sembra un ossimoro e invece non lo e'.
      Filtro passamerda, nottebuia.

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