Uno delle caratteristiche peggiori dell'italianità è il servilismo al potere. Questo si manifesta in molteplici modi:
- il leccaculismo da lacché nei confronti dei potenti
- nell'apparente zuffa continua tra i due poli apparentemente antagonisti che condividono il 90% del programma e votano insieme i 2/3 delle leggi
- nel vendersi e prostituirsi per cose misere (anche molti intellettuali)
- nel salto sul carro dei vincitori.
Dunque Feltri, uno dei fan di B., ora ha snasato che il Movimento 5 Stelle prenderà una fetta grossa, probabilmente la più grande della torta del potere nominale, alle prossime elezioni è passato da adoratore feroce di B. a sostenitore conclamato di Grillo.
Sarà un assalto dei peggiori al carro dei vincitori. Ce la faranno i signori Casaleggio e Grillo a non far salire prima o ad espellere questa feccia voltagabbanista?
Questo paese mi fa spesso ribrezzo.
Il potere corrompe tutto, andrà all'attacco corrosivo e degradante pure di questo movimento.
L'idea di democrazia diretta in questo contesto scadente è agghiacciante. Ma Grillo e Casaleggio tentano di responsabilizzare gli italiani con la democrazia diretta, togliendo il colossale e nefando transfer-delega della pseudo democrazia rappresentativa.
Gli italiani riusciranno ad autogovernarsi?
Mai. Siamo eterni figli !
RispondiEliminaSpero che Grillo resista agli assalti.Ma ai cambiatori-di-casacca non fa più caso nessuno, cioè è scontato che accada!
RispondiEliminaSarà un'impresa quasi impossibile...
RispondiEliminaIl potere da alla testa.
Vedi il caso della consigliera Salsi a Bologna.
Appena hai un po' di potere, anche poco, in realtà perché sei veramente una parte del movimento, una portavoce, inizi a pensare che puoi andare in TV, la seduzione della fama (estemporanea) è irresistibile per tutti i nessuno.
Ecco, allora se non c'è la filosofioa di un pensare ed agire che sia veramente politico, sarà impossibile.
Perché questo sistemo basato sul dualismo delega-rappresentanza è veramente innestato, radicato in molti, con tutte le sue conseguenze.
Anche Cruciani che non cagava i 5 stelle fino a 3 settimane fa ora...
Mah.
Tanto peggio del sistema come ora direi che è difficile.
x FemminaGaudente:
RispondiEliminaOh mamma mia!
E si uomo in cammino . Il paese non e' in grado di autogovernarsi. Siamo ancora lontani dall'essere adulti. Non siamo ancora pronti per divenire popolo adulto e consapevole.
EliminaFG
Non penso che gli italiani abbiano le virtù di autogovernarsi, ne di esserne capaci, abituati come sono "alla delega senza se e senza ma".
RispondiEliminaSul resto del post,a propsito dei lacchè e C. nessuna novità e non è solo un fenomeno di alcuni strati della società, purtroppo è un modello abusato e incrostato un pò in tutti gli strati della società; cioè farsi raccomandare o come dici tu salire sul carro del vincitore, ce è la stessa cosa in macro.
Mi fermo qui...per non vomitare(scusami).
x Daoist:
RispondiEliminaLa delega corrisponde ad un pattern di efficienza dei sistemi che è la specializzazione. In assoluto non è un bubau, il belzebù. Come ogni strumento può essere usato male e/o per fare cose sbagliate.
Forse sono stato un po' pessimista/severo, dicendo che è una caratteristica prettamente italiana. Ma rimaniamo centrati sui nostri problemi.
Il servilismo ha origini storiche sulle quali poi altri danni li ha fatti l'incultura e la (dis)etica cattolica.
Ma tutto ciò richiede di ripensare attentamente ...
x FemminaGaudente:
(Ri)pensare attentamente la forma di governo e la stessa democrazia.
Ma se gli italiani non sanno governarsi (ad esempio la corruzione, il debito e i deficit colossali, la distruzione gravissima di ambiente, paesaggio, cultura, cultura contadina, settore primario non li hanno mica imposti con le bombe atomiche i marziani) sono un esempio lampante di incapacità grave, ciò che sia intimorisce che fa infuriare molti altri europei) come si fa?
Quale è la dimensione in cui esiste una possibilità di forma di governo (democrazia?) sensata, etica, moralmente accettabile che significa SOSTENIBILE (nello spazio, nel tempo)?
E caro il mio Orsone come si fa?
RispondiEliminaNon lo so e anzi mi affanno a tratti a non perdere l' organizzazione democratica di me stessa.
C'e' una tale mediocrita' d'intenti che a volte proprio non so come interagire.
Secondo un sondaggio, di quelli seri, gli italiani pensano che si diventi vecchi a 83 anni.
Considerato che la vita media e' di 81 per le donne e 79 per gli uomini secondo gli italiani si diventa vecchi dopo morti.
Questo si manifesta nel tappo generazionale che si vive in questo paese. Bisogna rigenerare il sistema con della genta educata all'etica, alla morale e alla sostenibilita' nel tempo e nello spazio.
Forse ?
FG
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RispondiEliminaLa delega non è certamente uno strumento negativo a patto che venga usata quando si è impossibilitati partecipare per diversi motivi...
RispondiEliminaNon mi pare che tu sia stato impreciso o drastico, hai detto quello che pensi sulla base del tuo modo di intendere le cose...appunto,da anarcoide; in fondo lo siamo un po tutti.Tuttavia, come te non concepisco il demiurgo della situazione e quindi penso che di grandi parlatori ce ne sono già abbastanza e avanzano nell'italietta post-berlusconiana ecc.
Forse e se c'è stato fraintendimento nei termini, si poteva dire autogestione proletaria della cosa pubblica? OK non sarebbe una cattiva idea, ma siamo pronti come popolo a questo, visti i rigurgidi, le nostalgie...mai sopite dal popolo sovrano?
Mah, più leggo le esternazioni di Grillo più mi viene il fastidio. Quanto all'autogoverno, mi chiedo in quale fantasia utopica si possa pensare di mettere in piedi un sistema fallimentare per la stessanatura umana, italiana od estera che sia.
RispondiEliminax Daoist:
RispondiEliminaQuando uso il termine delega mi riferisco alla sua accezione in senso lato e più lato. O se preferisci alla de-responsabilizzazione personale.
Proletari*?
La parola è desueta: se non hai prole? o se hai proca prole? Parliamo di autogestione, senza ulteriori aggettivi. Una comuità (piccola) si autogestisce.
Beh, considerato quel che succede in molti condomini mi pare che siamo all'utopia.
x Alahambra:
Potrei essere cinico e dirti che il dittatore illuminato non esiste.
x Femmina Gaudente:
RispondiElimina> Non lo so e anzi mi affanno a tratti a non perdere
> l' organizzazione democratica di me stessa.
Ecco l'impegno della respons-abilità personale.
Non sarebbe cinismo ma realtà, e ne sono perfettamente consapevole. Diciamo che tra le due utopie preferisco la mia da rincorrere.
RispondiEliminaCome anarchico col cazzo che mi faccio mettere in piedi o sfruttare in testa da un unto.
RispondiEliminaAnche se devo ammettere che è più facile risolvere il problema eliminandolo fisicamente.
Alahambra, in realtà credere sperare in un dittatore illuminato, oltre che essere del tutto antistorico (quali sarebbero stati i dittatori illuminati?) e irrealistico è solo un esasperare il pattern della delega fino a renderla assoluta.
Dalla padella alla brace.
Il paese come dice una canzone e' reale .
RispondiEliminaEd in effetti basta guardare i condomini.
Penso che l'anarchia sia una gran stupidaggine, anche dal punto di vista utopico.
RispondiEliminaTra l'altro, non ho mai suggerito un dittatore, ma un tiranno secondo l'esempio greco. Sempre in quel frangente mi sono da sola risposta che, date le dimensioni di quel che dovrebbe controllare, è una speranza totalmente irrealizzabile.
L'autgestione non funziona in condominio, figurati in uno stato! Ne è esempio palese la nostra divergenza di opinioni: dal momento che non sopporto più o meno nulla di quello che tu proponi, mi pare evidente che la nostra autogestione simultanea non poterebbe sussistere. E noi siam due, immaginalo moltiplicato per quante teste siamo al mondo...
occhi al refuso, si tratta di Feltri e non Veltri
RispondiEliminax FemminaGaudente:
RispondiEliminaIl paese è reale e frequentemente abbiamo una visione morale che ignora questa realtà e vorrebbe normare la società o indirizzarla verso fantasie, verso utopie.
x Alahambra:
Nel condominio o nel piccolo comune dovremmo controllarci a vicenda e questa e' la scala che permette che nessuno dei due prenda il sopravvento. E' ovvio che ipotizzo la presenza di terzi che possano redimenre le questioni e imporre le semtenze.
Il condominio non funziona proprio perché il potere giudicante è talmente ingombrante, lento, costoso e pesante che NON esercita le sue funzioni. Allora diventa la legge del più forte e non di rado le reazioni ai soprusi vengono censurate e represse molto di più delle cause che li scatenano.
La mia visione anarchica non è affatto buonista o moralista ma prende atto della qualità di Homo e che NON esiste persona che possa "risolvere" i problemi e che al posto della gerarchia il sistema deve essere basato su piccole comunità nelle quali il conflitto virtuoso diretto, azione e reaazione, promozione e repressione riescano a regolare al meno peggio i rapporti e i conflitti tra le persone.
x Francesco:
Grazie,
Ora correggo.
E nella tua meravigliosa autogestione la presenza di questi terzi come la collochi? Non si tratterebbe forse anche in questo caso di delegare a qualcuno il compito? O questi terzi crescono sugli alberi come le mele del trentino (rigorosamente bio ovviamente)?
RispondiEliminaQuanto alle piccole comunità, se sulla carta potrei anche essere quasi d'accordo (e allora però la mia idea di tirannide alla maniera greca torna prepotente in auge), nella realtà si scontra con il fatto che il periodo comunale in Italia c'è già stato, che è finito per evidenti ragioni e che ha lasciato dietro di sè uno strascico non da poco in termini di fallimento. Non funziona uomo.
Ci vuole in organismo governante, ci vogliono delle persone preparate a gestirlo, e ci vuole che queste persone sappiano chiaramente che se non fanno le cose per bene subiscono pesanti ripercussioni. Da questo punto di vista il regicidio funzionava perfettamente.
Anche nei piccoli villaggi e in tutte le culture e le forme di organizzazione sociale, anche quelle molto semplici, come le chefferie, esiste una persona "saggia" che ha il compito di redimere i conflitti.
RispondiEliminaLa perosna saggia lo era non perché calata dal cielo, ma perché autorevole e che godeva della stima.
In quanto ai comuni, una delle parti rilevanti dell'estetica di ciò che fu Belpaese è proprio dovuta al periodo dei comuni. Una delle forme di alta civiltà in Italia.
Certo, era saggia, dogeva della stima ed era delegata, proprio perchè non pioveva dal cielo. Una volta di più vieni sulle mie: l'autogestione e l'anarchia non funzionano nemmeno sulla carta.
RispondiEliminaRelativamente ai Comuni, non dimentichiamici che erano costantemente, pernnemente ed inevitabilmente in guerra uno con l'altro, e l'arte non era certo quello che vivevano quelli che delle guerre pagavano le conseguenze, ovvero i contadini ed i popolani. Erano i grandi ed i ricchi, quelli che adesso ti lamnti pagano il pane come gli altri.
> proprio perchè non pioveva dal cielo.
RispondiElimina> Una volta di più vieni sulle mie: l'autogestione e l'anarchia non funzionano nemmeno sulla carta
Qui c'è uunprobelma di nominalizzaoni: NON esiste una struttura in grande, centrale, statuale, che ti mette il prefeetto o il saggio.
E' la comunità, il comune, il villaggio che sceglie il saggio e lo esprime.
Non vuoi chiamarla autogestione né anarfchia? Nessun problema.
La vogliamo chiamare agorà? omune?a patria? villaggio?
E' la conoscenza diretta che permette una sorta di controllo reciproco, anche del saggio.
Non può arrivare qualche lobby esterna che lo corrompe. Il saggio rischierebbe di perdere stima, autorevolezza e autorità, nei casi estremi anche la vita.
C'è una differenza tra i ricchi dell'età dei comuni e i ricchi attuali.
I primi ci hanno lasciato Siena, ci hanno lasciato il Palazzo Ducale a Mantova, ci hanno lasciato San Gimignano, Glorenza, San Marco, ci hanno lasciato Ascoli Piceno, i secondi ci hanno lasciato le distese di palazzine scadenti a Roma, la capannonizzazione della Brianza, lo spargimento di rifiuti tossici in Campania, gli ecomostri, la distruzione neocafonal delle ultime oasi ecologiche.
Noti qualche differenza?
Ho dato solo una scorsa ai commenti.
RispondiEliminaLITTORIO Feltri, come lo chiama Bottura, si qualifica da solo per
le stronzate che dice.
Dice che gli fa schifo la politica, ma ha diretto un giornale di proprietà berluschese!!
Cruciani è inascoltabile, mi fa andare di traverso la cena!
La Salsi ha ragione, Grillo è un dittatore.
Grillo dittatore.
RispondiEliminaMah.
Grillo e Casaleggio sono arbitri che fanno rispettare le regole del movimento che hanno fondato.
Poiché non è affatto obbligatorio partecipare a quel movimento, non lo ha ordinato il medico, le persone sono libere e di non aderirvi se non gradiscono uno o più delle regole stabilite e pure di fondare altri movimenti e partiti.
In questo periodo ci sarà un vero e proprio assalto al carro, come succede sempre quando molti approffittatori faccendieri rimestatori politicastri vengono attratti dal potere e questo è proprio uno sport molto in voga in Italia.
Grillo dunque fa benissimo ad essere draconiano e severo, impietoso nel far rispettare quanto stabilito in anticipo e ampiamente documentato.
Le persone sbavano di avere qualche minuto di notorietà del nulla e così rientrano nel circo mediatico in cui la politica degrada a gestione e utilizzo (personale) del potere, con televisione e altro che sono catalizzatori e altarini di questa farsa mediocre.
Cruciani? Egli stesso rientra spesso nelle vittime del sistema dei media.
Ascolto anche lui, come ascoltavo Forbice (che era terribilmente fazioso, veramente stomachevole), il microfono aperto di Radio Popolare. A volte ascolto perfino Radio Maria.
1o: avere più punti di vista
2o: conoscere il "nemico"
sono passata da forbice a cruciani, quando cruciani ancora non se la tirava come se la tira adesso.
RispondiEliminaora che ho bannato definitivamente anche cruciani per la sua insopportabile arroganza ascolto vittorio zucconi su
radio capital
radio maria non rientra nelle mie preferenze e non ci credo che tu la ascolti.
Grillo urla per nascondere l'assenza di idee!
Purtroppo il mio programma è sparso a pezzi in un tot di posti
RispondiEliminaDico solo che dei primi tre in ordine
il primo appare in Sel (che però è succube del secondo partito più antiecologista) e nel M5S,
il secondo è fondamentalmente montiano
il terzo di fatto è presente solo dalle parti di M5S e in una parte dei radicali.
- ecologia profonda
- pareggio di bilancio
- decrescita (anche demografica) radicale, felice e gaudente
Devo dirti che fino ad un paio di anni fa il mio programma era quasi coincidente con quello proposto da M5S ma che da un paio di anni a questa parte è diventato purtroppo da “promesse del bengodi per tonti per tutti” e demagogia e populismo, sta roba qui che straripa nei partiti appare sempre più abbondante anche nelle parole del loro ideologo.
Quindi ho non pochi crucci ora.
Ma poiché ecologia e decrescita felice e gaudente per me sono le cose più importanti ora, affiderà la mia parte di delega al M5S.
Strano.
Io osservo che i partiti non hanno proposte o hanno soluzioni che sono solo peggiorare i gravi problemi che abbiamo.
Mai sentito nulla su sovranità alimentare, riforma del sistema bancario, produzione rifiuti zero, beni comuni negli altri partiti e mille altre importanti questioni.
Oppure leggo di soluzioni assurde, pessime che, come osservava Ugo Bardi, sono l'a(nti)politica delle decisioni assurde.
Comunque l'estrema schematizzazione necessaria per comunicare velocemente e/o alle masse non aiuta certo.
Penso che forse pure o se dovessimo darci all politica e ingraziarci i voti faremmo delle robe brutte. Questo è il meccanismo, la architettura che lo impone.
Io ascolto di tutto, selezionando.
Non di rado ascolto la radio di quelle parti/movimenti/esponenti che più detesto proprio per studiarli e poterli demolire meglio.
Ad esempio Forbice era veramente interessante per faziosità e ignoranza (nooo, Uomo, non è ignoranza, essi sanno ma sono in M A L A F E D E, come osservava Sartre).
sì, l'ignoranza di per sè non sarebbe un male, basterebbe colmarla.
RispondiEliminamalafede invece è sapere ma far finta di non sapere, per interesse personale.
Attenzione : Feltri e non ( Elio ) Veltri.
RispondiEliminaCioè, credo che anche Veltri fosse simpatizzante per il m5s, e in tempi non sospetti.
EliminaMa quello del tuo post, è senz'altro Vittorio Feltri.
Zio peto, avevo scritto Veltri.
RispondiEliminaMah, a volte si scrivono delle robe assurde.
Grazie per la segnalazione. Ora correggo.
Aggiornato oggi il testo con un collegamento a questo commento in L'espediente.
RispondiEliminaOh, ho letto i commenti per intero ed è emerso un tema che mi interessa e mi coinvolge alquanto. Per questo mi sento di proporre a UUIC una lettura divertente ma a mio avviso tutt'altro che disimpegnata. Si tratta di La grande esplosione, un vecchio romanzetto di Eric Frank Russell. Fantascienza o, più correttamente direi, fantasociologia. L'ho letto quando avevo poco più di vent'anni. Mi sento di consigliarlo a qualsiasi ragazzotto d'oggi. UUIC, se non sbaglio hai un figlio adolescente...
RispondiEliminaP.S. Il collegamento rimarrà attivo per non più d'un paio di giorni, dopo i quali provvederò a rimuovere il file dal server.
MrKeySmasher, in questi giorni 'un ce la farò.
RispondiEliminaSe possibile puoi rimandare a dopo Natale?
Se ti interessa, ti chiedo troppo se ti chiedo di scaricarlo subito e leggerlo eventualmente dopo (sempre che ti vada di leggerlo)? E' un file compresso (zip) di meno di 400 kb.
EliminaSalvato ora qui sul piccio del lavoro.
EliminaLo leggerò a gennaio al ritorno dalle ferie.
Grazie.
Grazie per la solerzia! La mia fretta di cancellare file di quel genere è dovuta alle pignolerie cavillesche delle leggi sul diritto d'autore. Meglio non prestare il fianco.
EliminaPiù Creative Commons per tutti!
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