Decido di alzarmi prima, anche se stanotte ho fatto, con gioia e felicità massime, tardi in milonga.
Arrivo alla stazione e il treno delle otto e rotte viene annunciato soppresso.
Inizio a porconare. Risalgo a piedi, sotto la pioggia, prima la strada, poi su per il sentiero, fino a casa.
Sotto la quercia granda incontro _aria, che va verso la pianura, mi dà uno strappo fino alla prima stazione della tratta a valle in cui c'è un treno ogni mezzora per la città.
Arrivo lì e... annunciano che è soppresso anche quello.
Bestemmio.
Mi siedo in sala d'attesa.
I due neon non vanno, c'è poca luce.
Il monitor delle partenze è spento.
Esiste una macchina cambiamonete? diciamo una macchina qualcosafacente che non ha mai fatto nulla, è lì da anni, con un foglio fuori servizio all'interno del vetro del visore. Quanti milioni sarà costato quell'appalto? Esiste un altro parallelepipedo di non chiara funzione, ormai pieno di scritte. A cosa servirà?
Arriva il treno che sale, la carrozza di fronte alla sala d'attesa ha problemi, non si aprono le porte.
Il_bobbolo coglionastro e giocondo si rallegra delle nuove strade nella valle, ne vuole di più, si incazza coi resistenti ecocivici NoTav. Penso a quando queste piccole menti scadenti non avranno più euri per il pieno dell'auto. Sarà tutto un piagnucolio, avranno finito di smantellare buona parte della linea, non ci saranno treni, saranno guasti o saranno stipati per evidente sovraccarico rispetto alla struttura.
Il primo treno arriva con 6' di ritardo. Siamo ormai a 66 minuti di ritardo.
Racconto ad una gasista di quel paese, questo paio di chicche (v. Faentina). Trasecola.
Non ce la possiamo a farcela.
Sarà colpa dell'euro, colpa dei tedeschi, della suocera.
Un conoscente ferroviere mi diceva che fino agli anni settanta, i treni soppressi in un anno nell'intera rete si contavano sulle dita di una mango. Ora le soppressioni solo in regione sono migliaia all'anno (i treni soppressi non entrano nella statistica dei ritardi. Eh, mica male neppure questa).
Eh, il progresso, il TAV, come andiamo avanti...
P.S.
Ieri ho ripreso due ragazze asiatiche (ciane?) tutte fighine che stavano aprendo una confezione di Gucci con i piedi sui sedili. Dopo la cazziata hanno parlottato, si sono alzate e sono andate via. C'erano altri sedili da insudiciare.
Quel che non fecero gli italioti fecero i cinesini.
- Che grado sei soldato?
4 ore fa
qui in Lombardia pare che il trasporto locale sia migliorato tantissimo. mi dicono, io abito a Milano e quindi non so. è anche vero che ogni tratta per anni ha avuto il suo bel comitato di utenti, bello incazzoso. non è che niente niente te abiti in un posto dimenticato dal mondo anche a livello ferroviario ? perchè, che so, non penso che la linea Modena - Bologna faccia cagare, per dire......
RispondiEliminaLa situazione è pessima.
EliminaSulla linea BO-VR, il cui raddoppio è recente, hanno eliminato molti treni e le soppressioni sono all'ordine del giorno. Ci sono buchi enormi ulteriormente peggiorati.
Sulla MO-VR hanno eliminato decine di treni.
Sulla BO-PO (Direttissima) che avrebbe dovuta essere liberata dalla linea TAV BO-FI, tolte corse,anche lì soppressioni.
La BO-PD ha buchi storici.
La stazione TAV è così grande ed elefantiaca, dentro ha o dovrebbe avere così tanta roba che non c'entra un cazzo con la funzionalità ferroviaria che... hanno finito i denari e quindi i 4 binari di superficie che avrebbero dovuto essere ripristinati a fine lavori non lo saranno.
Nel frattempo la regione è da molti anni che sta aumentando la dissipazione in rete (auto)stradale e sta diminuendo la spesa per le ferrovie (c'era una denuncia di un consigliere regionale M5S ben documentata).
Il mio sogno è un paese dove non serva la cazzo di macchina. Utopia, ma ci spero sempre...
RispondiElimina(e non mi tirate fuori discorsi sulle lobby petrolifere e/o case automobilistiche...)
Autossicodipendenza degli italioti in sinergia con un disprezzo per la cosa pubblica, ovviamente trasporto pubblico compreso.
EliminaInteressi fortissimi dell'edilizia.
Smantellamento dell'industria ferroviaria.
Connivenza demagogicodemocratica tra il_bobbolo autossicodipendente e capibobbolo che esso elegge.
Interessi dell'economia dell'autossicodipendenza. Certamente anche queste.
Gli spot per la massa di citrulli che fa vedere autine (che molti non si possono neppure permettere) estere condotte su costiere deserte, su crete senesi altrettanto deserte, che le paga? Lo scienziato N. Balasso lo spiega qui meglio che in cento ricerche accademiche ufficiali.
Certo, poi quando a 18 anni i papà gli regalano il BMW e quelli vanno in macchina anche per fare 150 metri. Eppoi dopo guidano pure sbronzi e calpestano le aiuole. E chi paga ?
EliminaLasciamo stare le centraline che misurano monossidi e polveri sottili. I valori non li dicono neanche più !!! E poi si lamentano pure che aumentano le allergie.
Io vorrei capire quanto spende lo stato complessivamente per la mobilità (privata) su gomma e quanto per quella ferroviaria.
RispondiEliminadi cosa parla francesco?
RispondiEliminaè mai salito su un treno locale lombardo?
roba da prenderci il colera.
Off Topic
RispondiEliminaNo, non è una manovra della Merkel.
In realtà e tutto un complotto mondiale, una grande Matrix dove tutti gli uomini finiranno per diventare servi, come preconizzato nel film dei fratelli Wachowski.
Tu indichi solo dei quadri intermedi che lavorano consapevolmente o inconsapevolmente per il Botere che Gomblotta e dispiega il grande Piano.
@Lorenzo
RispondiEliminaEccerto Lorenzo. Abbiamo amministratori lestofanti e tutti collusi con la politica. Io faccio un favore a te, tu fai un favore a 'mme, e poi i soldi alle Cayman.
E non parliamo dei dipendenti. Tra chi si mette in malattia, chi lavora poco o male, chi se ne frega, organizzazione scadente, mezzi inadeguati.
Ehhhh...questo è un Paese così...hai voglia ah rodderti il feggato...
Ma quale finanza e finanza, Lorenzo!
RispondiEliminaIo so solo che pago e la gente si fanno i fatti suoi. E intanto io pago e non ho nemmeno i servizi che con tutte queste tasse che ci succhiano dovrebbero essere al livello della Svezia. Pago i servizi più di uno svedese e ho i servizi del terzo mondo.
Ma è ovvio: i soldi si disperdono in mille rivoli, in mille tasche. E la gente non dice niente perchè poi ognuno ha da guadagnare nel suo piccolo, soprattutto al Sud. Tutti pensano alle proprie tasche e poi tutto insieme è uno schifo
Ma poi. Perchè si devono mettere i piedi sul sedile? A nessuna età, in nessun luogo, a nessuna latitudine. È una questione causa-effetto, se non di rispetto...
RispondiEliminaPerché è comodo e la mia piccola mente scadente è incapace sia di ragionare che se il treno è lercio è lercio perché viene sporcato e pure che stasera o dopodomani dovrò usare un treno o un altro luogo pubblico.
EliminaInfatti io li considero stupidi tutti questi furbastroidi.
Purtroppo ora non c'è più alcuna selezione che selezioni ed elimini gli stupidi ed essi proliferano (spesso sono anche prolifici, visto che sono stupidi).
Notevole domanda del boss, errata risposta di Lorenzo.
RispondiEliminaNon si sa quanto spende lo stato italiano per sovvenzionare la mobilità a catrame. Non lo trovate scritto da nessuna parte. Potete solo immaginarlo, e soprattutto potete immaginare perché non viene detto con chiarezza.
UUIC: "spesso sono anche prolifici, visto che sono stupidi"
RispondiEliminaNon intendo avviare polemiche, ma devo confermare che (sugli oltre 3000 casi dei quali posso offrire testimonianza diretta) è molto più frequente imbattersi in genitori... diciamo di poca sostanza che in genitori con la testa sul collo. Se volete posso provare a ricavare una percentuale su coloro che ai miei occhi sono genitori di poca sostanza tra le 240 coppie circa coi figli dei quali ho a che fare quest'anno. Resterebbe comunque da appurare se la percentuale di persone di poca sostanza tra i genitori combacia con quella rilevabile tra i non genitori, e purtroppo non ho dati spendibili in questa direzione d'indagine.
(ora Lorenzo mi chiederà, con buona ragione, di esplicitare il concetto di "di poca sostanza"; rispondo in anticipo: mi baso su una personalissima valutazione, dunque rivendico l'assoluta soggettività del risultato)
Loenzo: "l'istruzione di massa, tanto più completa, tanto meglio"
RispondiElimina...ottenuta ad esempio dando dei lazzaroni facazzisti a quei mangiastipendio a ufo degli insegnanti? terrorizzandoli e riducendoli a travet ricattabili nelle mani del galletto mafioso di turno? magari privatizzando la scuola così che tutto passi in mano ai religiosi?
Lorenzo: "inevitabilmente scatta il mavaff."
RispondiEliminaEd ecco che in questo caso, pur a malincuore, specularmente scatta anche il mio nei tuoi confronti. Meritatissimo, da' retta.
Anche a me prende, per dare alle neomamme, per esempio. Reinventando così la tassa sul celibato. Qualcuno spieghi a Renzi perché è più fascista del Duce.
RispondiEliminad'accordissimo cazzo
EliminaLorenzo e MrKeySmasher.
RispondiEliminaC'è una interessante inversione rispetto alle vostre posizioni classiche, diciamo di critiche agli approcci di “sinistra”.
In realtà avete ragione entrambi.
Io scrissi alcune cose sul sistema scolastico che ritengo ancora valide (ho aperto una nuova categoria scuola penso sia utile).
Il sistema formativo non può essere che espressione della cultura, della società in cui si trova e il paese è pieno di problemi.
La prima formazione avviene in famiglia e queste sono ridotte malissimo, è la cultura che si perpetua con le sue caratteristiche, anche quelle negative.
Stamani convoglio ridotto del 25% dopo che era stato ridotto di un 20% in questi mesi scolastici: stipati come sardine in piedi per tutto il viaggio. Eppure la maggior parte degli italiani gongola per l'ipertrofia della rete stradale, applaude ad ogni apertura di bretella, mutanda, calzino, per le grandi opere inutili se non nefaste.
Ieri sono passato, per andare alla lezione di tango, in quell'architettura della follia, in quel groviglio di viadotti, rotonde, sottopassi, rotonde, svincoli, multipiano che è l'uscita 4 della tangenziale bolognese, un bubbone stradale del tumore traffico su catrame.
(qui la vista dall'alto).
Quanti milioni di euro sono stati spesi solo per quella escrescenza? Quanto costa?
Gli autossicodipendenti, come pensate allevino i proprio figli? Verrano educati alla mobilità sostenibile, intelligente, pubblica?
Ecco che il mosaico inizia a delineare un immagine in cui molte tessere sono color cacca e oltre al colore ne hanno la consistenza e l'odore.
Aggredire problemi complessi in modo articolato, sinergico e con più strategie.
L'istruzione è una di quelle.
Poi c'è anche la sintomatologia, tamponare le fase acute, topiche. Carota e pure bastone. Fa strano a scriverlo, io stesso sono rimasto plagiato dal politicamente corretto di lustri, mi fa strano scrivere bastone. Già.
Scriverò sulla nuova follia natalista renziana.
Del resto questo è un democristiano, cosa vi aspettate?
La mia domanda è: ma il sistema scolastico è peggio dell'edilizia? peggio del sistema logistico? peggio della magistratura? peggio del settore informatico?
EliminaIn ogni caso non vorrei divagare qui dal tema della pluridecennale antipolitica dei trasporti, una delle molte italiche anche se, esiste una correlazione tra formazione, istruzione ed essa.
La risposta è abbastanza scema e hai letto superficialmente.
EliminaHo citato edilizia o informatica, due settori privati nei quali la qualità è estremamente bassa.
Potrei poi citare la malasanità privata che ti fa operazioni "importanti" quando non ne hai alcun bisogno (il che è forse pure peggio) e altro ancora.
Nella pubblica amministrazione c'è il problema della mancanza di efficienza, di parassitismo, di clientele.
Nel privato c'è il problema dell'ingordigia, della speculazione, dell'efficienza per fare le cose peggiori.
P.S.
Il problema della qualità dell'informatica è globale, non solo italiano.
malasanità privata che ti fa operazioni "importanti" quando non ne hai alcun bisogno a spese delle casse pubbliche.
EliminaOltre al problema, il problema citronesco.
Lorenzo, in altre occasioni ti ho apprezzato e sicuramente ti apprezzerò. In quest'occasione, invece, ritengo tu sia "scarrocciando". Di brutto.
RispondiEliminaUUIC, il provvedimento (ennesimo) di "sostegno" alle neomamme dimostra che il controllo delle nascite è non solo possibile, ma ampiamente praticato nel nostro Paese. Lo si applica, però, all'opposto di come sarebbe opportuno fare.
RispondiEliminaAllo stesso tempo, le politiche sul favoreggiamento all'immigrazione dimostrano che il controllo delle migrazioni non solo è possibile, ma ampiamente praticato nel nostro Paese. Lo si applica, però, all'opposto di come sarebbe opportuno fare.
Antefatto: "Secondo i numeri del Ministero, degli 800mila insegnanti in servizio, circa duemila vengono sottoposti a procedimenti disciplinari ogni anno. Di questi, solo in 29 casi si arriva al licenziamento: 746 vengono archiviati; 4.300 sospesi. Gli altri 1070 circa, se la cavano con un richiamo."
RispondiElimina2.000 su 800.000... tanto come dire lo 0.25%. Percentuale meno che fisiologica, direi virtuosa. Senza contare che "provvedimento disciplinare" può essere qualsiasi cosa, dalla più lieve alla più grave, per qualsiasi irregolarità, dalla più lieve alla più grave. Mettere tutto nello stesso calderone è come valutare l'incidenza della criminalità includendo nel computo anche le multe per divieto di sosta.
Interessante, poi, l'aritmetica sottesa a questa frase: "Di questi [2.000 circa], solo in 29 casi si arriva al licenziamento: 746 vengono archiviati; 4.300 sospesi. Gli altri 1070 circa, se la cavano con un richiamo."
Dunque, secondo l'ineffabile ministero che citi, 29+4.300+746+1.070 = ~2.000
Se quel ministero è il MIUR è facile capire che il problema dell'istruzione italiana non sono (mediamente) gli insegnanti.
Aggiungo, e smetto, che uno dei problemi dell'istruzione italiana è l'atteggiamento degli italiani verso chi lavora nell'ambito dell'istruzione. Non hai mancato di dimostrarlo con le tue parole.
Resto dell'idea che stai scarrocciando, anche se la cosa (dici) non ti interessa. Personalmente so di essere un buon insegnante e un ottimo lavoratore. Certo, non lo sono sempre stato, perché il mio ingresso nella scuola è avvenuto trent'anni fa e il tipo di formazione pedagogica che ho ricevuto è stato del tipo "buttalo in piscina: se nuota, bene, se no che anneghi!". Nel corso dei primi cinque o sei anni di lavoro sono stato contemporaneamente insegnante e studente, ma la responsabilità non era mia, bensì di un sistema che non prevede alcuna forma di affiancamento iniziale (troppo costoso, e che diamine!, mica vuoi sprecare soldi pubblici?)
RispondiEliminaLa scuola mi ha formato nel campo specifico della disciplina fin dove è lecito aspettarsi che possa arrivare la scuola (dopo deve subentrare l'esperienza), ma gli aspetti pedagogici e relazionali li ho dovuti indagare da me, costruendoli lungo il percorso. ORA e da tempo sono sicuramente un buon insegnante, indipendentemente dalla tua stima o disistima, e sono sempre stato un ottimo lavoratore (per merito della formazione famigliare).
Ma a te piace impugnare la sferza del livore...