
E' il ventesimo giorno che non tocco né vedo né Rosa Canina né UnBipedinone, men che meno i miei in Lombardia.
Con Rosa Canina ci inventiamo i nostri scherzi, i frizzi, riusciamo a ridere scherzando al telefono, con la nostra ironia e auto e reciproca. Bene, rimanere sereni e anche allegri, a tratti, ci permette di affrontare gli impegni quotidiani.
Mio figlio ha preso male, inizialmente, il fatto di non poter uscire come prima: l'ho invitato a tenere un certo ritmo, a cambiare l'aria, a prendere sole dietro casa ogni giorno. Alla fine anch'egli ha preso il ritmo e è sotto, da tempo, coll'esame più tosto, per gli ingegneri, che è "scienza delle costruzioni". In un certo senso questo tempo in più gli è d'aiuto.
E' dal 24 febbraio che telelavoro: a casa, lavoro più che in ufficio.
Poi gli esercizi quotidiani per le anche. Cucinare (oggi mi sono preparato una bel coscione di pollone alla diavola secondo la ricetta de La Cucina Italiana (*), mi sono dato 9 e 1/2 e non 10 perché una parte del cosciotto era leggermente bruciacchiata, poi le lenticchie fatte alla moda del ragù per la settimana.
In questi ultimi giorni sono andato a pulire da rovi e vitalba il cantone di poggio prativo, a margine del bosco, dove avremmo dovuto già avere le api. Tutto bloccato, ovviamente, non possiamo muoverci per andare a prendere i due sciami che avevamo prenotato.
Ogni giorno qualche telefonata, anche alcune lunghe (a volte devo tagliare, come con il mio istruttore di palestra, a casa, non lavora, ma io avevo scadenze, mi ha inchiodato 45', ho iniziato a lavorare il pomeriggio mezz'ora dopo e ho finito mezz'ora dopo).
Faccio anche delle gran dormite. E' una sorta di vita rallentata, silenziosa, operosa. Ecco, il silenzio, quello mi mancherà, poi.
Dello Ora et labora non manca più neppure lo ora, qualche preghiera va alle due figlie di un mio caro cugino col loro ministero drammatico (una delle due lavoro al reparto intensivi), va a coloro che subiscono la durezza di aver visto sparire i loro affetti verso l'ospedale e non li hanno mai più visti. E' durezza difficilmente sopportabile, questa.