martedì 28 settembre 2021

Meraviglia fu, è

Questo diario si è troppo inseriosito. Via la dolce vita tanghera, a causa del virus corona, gioia e leggerezza, sensi, bellezza hanno avuto via via meno spazio. Non racconto il giocare con Rosa Canina, i nostri ludi erotici e amorosi.
Torno allora ad uno dei maestri fotografi, Jean Loup Sieff, e ad una delle sue opere. Nuova York, 1962. Un po' si vede, perché la modella è comunque smilza, specie di seno; oggi sarebbe molto più in carne. Sarà la stessa della mia fotografia preferita? Comunque meraviglia fu e meraviglia è!

15 commenti:

  1. A me le foto di donne senza faccia non piacciono, non è che ti devo spiegare il motivo, lo sai già!

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    1. Sara, devi cogliere la sottile differenza tra "porno base" e "porno fetish".
      Nel "porno base" è fondamentale che la "attrice", gli Americani direbbero "performer" e non "actress", a rimarcare che si tratta di una "performance", cioè una esibizione che intrattiene il pubblico, con una connotazione atletica, incarni un determinato ideale di bellezza.
      Viceversa, nel "fetish" ci si concentra su uno o più dettagli specifici, facciamo il caso dei piedi, il resto della figura è ignorato.
      Per la stessa ragione, incidentalmente, i "performer" maschi sono meno pagati, perché di solito non vengono nemmeno inquadrati se non per lo stretto necessario. Tieni conto anche del fatto che le immagini e i video sono "composti", cioè la geometria dei soggetti e della ripresa sono studiate. Altro esempio ovvio quando ci fai caso, quando due "performer" sono impegnati, i corpi non sono nella posa naturale ma in una posa forzata con una inclinazione che serve a facilitare l'inquadratura delle aree di interesse, ad esempio la donna è girata su un fianco verso la camera da presa e i "partner" non sono uno di fronte all'altro ma appoggiati con un certo angolo a mostrare l'area genitale.

      Come per tutte le cose, quando impari a disvelare la finzione, ti sei rovinato tutto il divertimento.
      C'è sempre un prezzo da pagare.

      Comunque, Coso qui è un fetiscista, cosa ci vuoi fare?

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    2. Sara, ignoro i vs. gusti in fatto di fotografia. Provo ad indovinare: la foto senza volta non è bella perché essa propone una donna degradata "oggetto sessuale"?

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    3. Trovo noioso il porno commerciale, proprio per la finzione che apparee evidente. Molto meglio i filmati "amatoriali" dove lo si fa per spasso e non per denaro.

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    4. Beata ingenuità la tua, Coso.
      I filmati "amatoriali" non sono più "amatoriali" quando li pubblichi su Pornhub, cosi come i video di Youtube eccetera, per via del fatto che c'è dietro un giro di soldi e i soldi vengono dalla "monetizzazione" delle "visualizzazioni". Quindi il pornofilo "amatoriale" confronta i suoi video con la concorrenza, cosi come fa lo "youtuber" e adotta gli opportuni accorgimenti per aumentare le "visualizzazioni" e quindi "monetizzare". Una volta c'era il divisorio della attrezzatura, adesso i gadget elettronici adatti allo scopo sono alla portata più o meno di tutti i pornofili e di tutti gli "youtuber".

      E' un fenomeno più ampio dei confini dello argomento qui presente.
      Se osservi la gente nel suo contesto abitudinario noterai che ognuno si rispecchia negli altri e cerca di emularne i gesti. Per esempio, la gente che va in bicicletta adesso tende ad avere un certo tipo di bicicletta e indossare un certo tipo di corredo "tecnico", che non sono quelli di quando ero ragazzo alla Gimondi ma sono tutti di importazione USA e inspirati allo "outdoor", che da noi non esiste ma da loro è normale. Il "biker" milanese si attrezza come se andasse nella foresta dello Yukon e invece va a Parco Sempione in mezzo ai passeggini.
      Ecco, lo stesso nel caso nostro vale per l'erotismo. La gente non si inventa nulla, ripete dei cliché. Quindi tornando al "pornografo amatoriale", se per esempio vede che c'è la moda delle studentesse giapponesi in quota parte dei video su Internet, agghinderà la morosa da studentessa giapponese. Che poi mio nonno in trincea sul Piave si scannava coi commilitoni per una cartolina in nero seppia di una in sottoveste, adesso i ragazzini delle medie hanno libero accesso al bestiality, quindi dopo un po' è tutto visto e rivisto.

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    5. Sono ignorante sulle robe sociali etc. : ma quyale diavolo di reddito possibile ci potrebbe essere per 'sti matori a pubblicare un video su xhamster o xvideo o ... ?
      SOno tutti siti ad accesso gratuito.
      Attenzione: non parlo delle professioniste o coppie che guadagnano con le web-cam.
      Cosa e come potrebbe monetizzare tizio e caia che fanno scambio di coppia in casa, su un sito gratuito? Spiccioli, forse.
      Certo che l'eros ripete degli schemi consolidati, come l'alimentazione, ad esempio: sono le caratteristiche biologiche ad imporlo. Poi con variazioni sul tema.

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    6. Quindi tu nel 2021 non ti sei ancora domandato come funziona Internet, cioè come si guadagnano soldi con Internet.

      Ci sono due modi.

      Il primo è vendere abbonamenti. Esempio classico, adesso c'è questo servizio DAZN che vende lo "streaming" delle partite di calcio via Internet. Paghi l'abbonamento, accedi al video. Che poi sia una cosa che tecnicamente non ha senso, nessuno se ne preoccupa, perché come te nessuno si fa delle domande su Internet, basta il Corriere, fonte di tutte le cazzate.

      Il secondo è associare ad un dato contenuto una marchetta. Lo stesso che fanno da sempre le pubblicazioni cartacee di quotidiani e periodici. In sostanza tu pubblichi su Youtube un video sulle ciabatte di plastica. Nel tuo video tu indossi una maglietta Pincopalla e ti fai pagare da Pincopalla, poi Google affianca al tuo video oppure le mette addirittura in sovrapposizione, delle "pubblicità mirate" che, secondo un certo criterio automatico, sono associabili al tuo contenuto. Gli inserzionisti pagano sia l'esposizione nuda e cruda della promozione che il fatto che sia "mirata" rispetto a certe categorie di "clienti". La cosa si complica all'infinito se consideri che Google può creare una "bolla" attorno ad ognuno e proporre contenuti "mirati" ovunque tu vada e qualsiasi cosa tu faccia. Esempio, io ho un sito di ricette, Google mette del codice nelle mie pagine per ciucciare i dati sui miei utenti e contemporaneamente per inserire promozioni "mirate" nel mio sito. Io sono Letta, Google sorveglia i miei "elettori" e nello stesso tempo li aggrega e me li porta.

      Quindi, la gente che pubblica video su Pornhub non lo fa come tu pensi nella tua ingenuità feticista, perché vuole essere guardata, si vuole esibire. Lo fa perché Pornhub paga un tanto per ogni visualizzazione. Pornhub vende spazi promozionali ai suoi inserzionisti e vende i dati che ciuccia dagli utenti che si collegano. Uguale a Google, uguale a Facebook, eccetera. Poi c'è l'abbonamento come DAZN.

      Infine, c'è la faccenda Amazon, che aggiunge al meccanismo sopra esposto il commercio di oggetti materiali. Che oggi come oggi possono essere la borraccia in alluminio glitterata firmata Ferragni da 50 euro (5 euro quella Decathlon) oppure possono essere reni, fegati, uteri o persone intere.

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  2. Boh!a me le donne piacciono più in carne...come mia moglie.

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    1. ANche io n preferisco le donne in carne. 90/60/90. Qui sopra manca uno dei due novanta, quello del seno.

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  3. Una donna senza volto, è come un oggetto.

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    1. Sara, sospendete, per un momento, etica e morale e abbandonatevi al trasporto libidico (e non lipidico come suggerisce il furbofono!).
      È solo un gioco.
      Anche se non solo un gioco potrebbe essere.
      Nella sessuologia ci sono terapie (di coppia) nelle quali si esercita la capacità di... lasciarsi andare.
      Il diario della storia di amore con A-Woman si rifece ad un romanzo autobiografico "The Surrender" di Toni Bentley e del rinascimento, per lei, che ne conseguì.

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    2. La mimica facciale (per non dire la parola) serve ad un livello di comunicazione più "alto" rispetto al richiamo sessuale. Anche perché richiede di essere alla distanza a cui ci si può toccare, quindi essere già in intimità. Le donne si rendono "attraenti" più da lontano, quindi attirano gli uomini, con segnali diretti, come mostrare il seno, le natiche, le gambe. Basta che guardi come si attrezzano le ragazzine quando escono per lo "struscio".

      Ci sarebbe da esaminare la ragione per cui, mentre nella nostra condizione presente il richiamo sessuale è implicitamente approvato e implicitamente associato al "successo" e il "successo" al "benessere", in altri contesti alle donne viene imposto di velare, ottundere o di celarsi completamente. Chiaro che è la materializzazione della sottomissione femminile al famoso "patriarcato" ma direi che nello stesso tempo è la materializzazione della paura del potere che le donne hanno tramite il richiamo sessuale. Ovvia perversione perché se dichiari un divieto dichiari la tua paura e quindi la ammissione di inferiorità.

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    3. Ilvolto è comunicazione che avviene a piani più alti.
      Sotto al volto c'è la libido via via più isolata, pura.
      Nessuno, interessante la osservazione finale: divieto, dichiarare paura. Sì!

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  4. La donna è tanta roba che può essere dissezionata fotograficamente, perché anche il dettaglio è godibile.

    ===

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