La prima cosa, emotiva, dei sensi, che mi ha colpito, dei piccoli borghi e marinari (Camogli primigenia su ciò che era una piccola isola) e di costa (le pendenze sono quelle dei monti, più che di collina, a dispetto della quota) è l'intimo compenetrarsi, ricamarsi reciproco di natura e cultura. Una bellezza destabilizzante risultato di secoli (!) di sacrifici, di durezza, di lavoro che ha prodotto quello scrigno, oggi semplicemente impensabili.
Ritengo che la chiave di volta di questo sacri-ficio fu la scala ridotta, naturale / umana, appunto.
Infine noto la differenza tra il primo turismo, elitario, ricco e quindi estetico, di fine Ottocento e inizio Novecento, e il turismo di massa, industriale, dei grandi numeri, sociale (che iniziò col fascismo).
Il contrasto tra la bellezza delle opere e della loro topologia o, meglio, topofilia del primo, osservato in quel lembo di Liguria a ponente, e lo squallore, l'orrore industriale dei turismifici moderni/modernistici, la bruttezza senza limiti realizzata su grande scala, sovrumana e sovrannaturale (in primis il tumore urbano costiero della costa romagnola) sbalordisce.
Ma le generazioni del Novecento e attuali, cosa lasceranno a chi ci seguirà? Cosa saremo riusciti a distruggere imperituramente (almeno su scala storica)?
Il nome Camogli significa Case ammucchiate (Camoggi = Cà a mûggi, cioè Case a mucchi) Il panorama è aspro e di una bellezza commovente. Oggi è una bellissima giornata, il sole illumina il borgo e lo rende magico. Buona permanenza.
RispondiEliminaGrazie per l'etimologia del toponimo!
EliminaCase a mucchi... ci dovrebbero essere tanti Camogli in quella costa impervia con... case a mucchi abbracciate su coste erte!
Solo una visita di un paio di giorni ad un'amica, permanenza (troppo) breve.
Venite in Liguria, ma non rompete il belino!
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