domenica 15 febbraio 2015

Secondoterzoquartomondiani

Ho girato due centri specializzati in elettrodomestici.
Su una ventisettina di modelli di asciugacapelli, uno (in cifre 1) era Made in Italy. Il resto tutta roba Made in PRC. L'unico modello italiano era semiprofessionale, troppo potente per le mie necessità.
Su una stufetta elettrica, neppure a parlarne, tutta roba ciaina. Nomi italiani ed europei di produttori ora... ex produttori e commercianti.
Con la capa reparto del secondo centro mi metto a parlare.
Sono trent'anni che lavora in questo settore... prima nel negozio XYZ della concorrenza che poi ha chiuso..
Cosa vuole? I prezzi, il costo della manodopera. Qui il proprietario mi dice che costo un'enormità per i miei 1560 euri al mese. Sa... quando lavoravo nell'azienda precedente... col passaggio all'euro.
Una lavatrice da 199000Lit l'abbiamo messa subito a 199€. Poi quel ferro da stiro gli mettono solo il coperchio e lo vendono come Made in Italy, le fabbriche Tale e Talaltra, la prima è andata a fuoco parte dello stabilimento e poi ha fatto come la seconda, sono andati subito in Cina. Qui è roba cinese con componentistica mediocre cinese. Se si rompe un pezzo ti cambiano tutto il prodotto.
Ecco, una caporetto per la mia intenzione di acquistare prodotto italiani. Semplicemente, non esistono più.
Una caporetto anche ecologica. La capa reparto poi dice che smaltire tutta 'sta roba è un problema.
Con UnBipedinone siamo riusciti a trovare un paio di scarpe da calcio che gli piacevano (Adidas UnCertoTipo, non erano le Puma TalDeiTali, 180€ in sconto a 89€. Made in Indonesia). Manineicapelli.

Questa antieconomia speculativa di prezzi europei per prodotti ciaini, indonesiani secondoterzoquartomondiani di prezzi raddoppiati rispetto a quelli in lire, che possibilità ha? E il mondo saccheggiato?
Nessuna.
Nessun persona con una emorragia permanente ha alcuna possibilità di salvarsi. Nessuna persona che produce della roba di merda di qualità scadente a prezzi superiori a quella di prodotti di qualità.
Ah, già... il progresso.


107 commenti:

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  2. Per il ferro da stiro consiglio il philips, il mio ha 10 anni.

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    1. Ho ancora quello crucco regalatomi in occasione delle nozze. Uno degli oggetti che venne con me.
      Non lo uso molto (solo per le camicie in alcune occasioni più importanti in milonga).
      Grazie per la dritta, Sara.

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    2. Ma LOL !!!...Sara, questa è la tristissima fine che fa chi critica di fare accademia... :-P

      Che destino... :-)))))))

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    3. (ma no, tranquilla Sara...non mi riferivo a te...)

      Scherziamo tra ragazzi...siam fatti così... :-)))

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  3. Vabbe', Man, ma hai scoperto l'acqua calda?
    E' risaputo che questo è un sistema fatto su misura per grandi industrie e multinazionali, a discapito di lavoro e piccola / media impresa locali.

    Abbattimento delle barriere e eurone forte consentono alla grande industria di delocalizzare a basso prezzo e realizzare alti profitti ripagati in moneta pesante.

    Un po' di inflazione di solito favorisce il mondo del lavoro, mentre la deflazione favorisce chi vive di rendita.

    Chi vince e chi perde in questo gioco?

    A te piace la deflazione e, come vedi, tutto non si può avere. O botte piena, o moglie ubriaca. Scegli.

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    1. Ma si, diciamo che le tecnologie cambiano quindi è normale che alcune aziende chiudano e poi ne sorgano di nuove. Il punto è che non è più conveniente produrre e fare impresa in Europa, proprio per le ragioni che ti accennavo sopra (e non solo)

      Tra l'altro per quanto riguarda la delocalizzazione, se tu non produci una cosa, finisci inevitabilmente per non essere più padrone del processo produttivo e perdi prima le tue capacità e poi il controllo. Come tu giustamente dici, non sai più quello che c'è dentro a una cosa. E' verissimo.

      ---

      Inflazione /deflazione

      Lorenzo, beffardamente oggi la Banca Centrale sta "stampando moneta" (quantitative easing) per cercare di uscire dalla deflazione, quindi la situazione torna a essere brutta come quella con alta inflazione...

      Diciamo che sia l'inflazione che la deflazione sono un problema. Una lieve inflazione, sotto controllo, è la condizione migliore per evitare di arrivare a vedere scorrere il sangue per le strade.

      Poi c'è a chi piace la deflazione, ma questo in genere succede sino a quando non si perde il lavoro senza la possibilità di trovarne un altro. Poi, di fronte al piatto vuoto, si cambia tutti idea.

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    2. > E' risaputo che questo è un sistema fatto su misura per grandi industrie e multinazionali,
      > a discapito di lavoro e piccola / media impresa locali.

      Senza dubbio.

      > Gli Italiani vogliono lo smartphone, nessuno smartphone può essere fabbricato in Europa

      Senza dubbio.

      Nottebuia pone l'attenzione al parassitismo capitalista
      Lorenzo pone l'attenzione sul consumismo sociale.
      Due lati della stessa merdaglia.

      L'inflazione pone, in alcuni casi, il vantaggio su chi ha debiti.
      La deflazione pone, in alcuni casi, il vantaggio su chi NON ha debiti.
      In una società che pompa sul consumismo e servizismo sociali come motore per la (ri)crescita si cerca di aizzare di nuovo l'inflazione.
      Come dicono alcuni anarchici al GAS (c'è un tasso di persone intelligenti e brillanti molto alto in questo GAS di duri e puri) lo stato vuole indurti a spendere, cerca di rubarti i tuoi risparmi, penalizza i sobri sostiene dissipatori e consumisti.

      Come è necessaria la decrescita per rientrare nell'alveo della sostenibilità, dopo decenni della più becera e speculativa inflazione un inizio di deflazione non può che essere un segno di un principio di rinsavimento , per quanto timido e tardivo.
      In un sistema eco-nomico sano, stabile, ciclico, sostenibile, dovrebbero esserci cicli di leggera inflazione e di leggera deflazione. Sempre l'ecologia della simmetria e della ciclicità.

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    3. Certo, Lorenzo: l'Europa aveva un senso perchè avrebbe potuto fare un mercato comune che aveva i numeri per "isolarsi" dall'Asia.

      Purtroppo le condizioni del Mercatone Europeo NON sono di cooperazione, ma sono basate sulla liberissima concorrenza interna ed esterna del tutti contro tutti.

      Perché ? Ma perché le multinazionali europee non ragionano per Stati e hanno convenienza a de-localizzare e vendere in europa a prezzi alti e moneta pesante.

      E' l'Europa del Libbbbero Mercato. Questo è quello che abbiamo fatto.

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    4. @Lorenzo

      Vogliamo fare un esempio specifico, allora facciamolo, dai. Siamo sempre davanti a questioni di concretezza e realismo.
      Sull'opensource puoi sfondare una porta aperta. Ma guarda al Mercato: puoi ottenere Linux gratuitamente e funziona in maniera eccellente. A quanto corrisponde la sua quota nel mercato PC? 2% ? (correggimi se sbaglio, eh, non ho sott'occhio i dati veri)

      Ma come è possibile?? Certo, fondamentalmente perché la gente non usa un briciolo di testa: non dico tanto, ma solo un briciolo.
      Si, d'accordo, ma non è che tutti possano essere esperti e passare le nottate a risolvere un problema di un driver non perfettamente compatibile.

      E' solo un problema italiano? Ma no, dai, anche se all'estero molte sono le città migrate all'opensource, le quote del pinguino sui PC sono più o meno sempre quelle.

      Si, viviamo nel mondo sbagliato. Tu vuoi cambiarlo bottom-up (dal basso, come dicevi tempo fa), ma io credo che non riusciremmo a fare usare Linux nemmeno al nostro giro dei parenti, siamo realisti. La metà ti vuole bene, lo installa e dopo un mese ti chiede di tornare a quello che avevano prima perché sta già impazzendo con un documento elettronico con 2 macro che gli hanno girato dall'ufficio.

      Devi, casomai, imporlo dall'alto: università e PA in primis, per iniziare a creare massa critica, rendere conveniente l'adattamento dei driver, eccetera eccetera.
      Epperò, non è più "libero mercato"...

      ;-)

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    5. @Lorenzo

      Si, d'accordo ma se tu "obblighi qualcuno a usare qualcosa" invece che far "concorrre" i prodotti, stai di fatto falsando Mercato.

      Ti provoco ragionando da mercatista: ma tu mi vuoi mettere il software di Stato? (è una provocazione, e non sono d'accordo nemmeno io, eh! Però un liberista doc te lo sottolinea a penna rossa e blu)

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    6. @Lorenzo

      ...cioè pubblica un bando con le specifiche di un certo oggetto/progetto e poi esamina le proposte della industria nazionale

      Ti premetto che io sono d'accordo con te, ma tra i due dovrei essere io qui il "comunista" (per modo di dire, naturalmente).

      Esamina i prodotti dell'industria Nazionale e favorisce le cordate ????? ...chi produce nella UE ha la precedenza su altre offerte a prescindere dal ribasso ???

      Il Mercatista ti dice: se la tua industria nazionale fa cagare, è bene che subisca la concorrenza di quella estera. Il governo prende il prodotto migliore. Col cazzo che favorisce le cordate, non deve favorire nessuno, altrimenti il consumatore non beneficia delle aziende che si scornano per servici il prodotto migliore che compriamo con l'eurone forte-forte che ci fa battere i cuori. Eh!

      Così, ti dicono, Lorenzo...è trent'anni che fracassano i marroni...adesso piangono, e ancora non hanno visto niente...

      PS: le grandi potenze il liberismo lo esportano a casa degli altri. Liberisti si, ma a casa tua (ma è un discorso che avevamo già fatto)

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    7. Mi sembra che stiate osservando lo stesso problema da due versanti della montagna.

      In ogni caso la guerra (demografica e islamista) più cruenta si avvicina alla corruzione del nostro sistema sofisticato, gaantista, marcio, globalmente dipendente, alle congetture non di rado campate per aria.

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    8. La montagna è la terna
      o - capitalismo parassitario
      o - consumismo sociale
      o - globalizzazione.

      Ho capito che tu stai salendo dal versante "consumismo sociale" che ha anche dirittismo, equalizzazione, tecnoteismo etc. ma... non c'è solo quello.
      I capitalisti che delocalizzano a costi cinesi/indonesiani e a prezzi europei non sono esattamente i sottoproletari poracci di sinistra.
      E pure la filiera del commercio in grande fino a quello "finale" non è nelle mani di scalcagnati e "sinistri".
      Il sistema è completamente andato, sopra e sotto.
      Può essere forse consolatorio che pensare che sia solo ad essere il problema ma se ti limiti a riparare quello e vai per mare con lo scafo marcio potrebbe anche essere più pericoloso.
      Oh che bello, ora il timone è riparato, posso uscire anche se il mare sta diventando grosso...
      ;)

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    9. @Lorenzo, Uomo

      Scusate, ma io insisto nel volervi riportare sulle regole di mercato, che sono il primo ostacolo che continuate incredibilmente a ignorare.

      Stanti le condizioni di mercato Europeo che sapete (euro forte, libertà sfrenata di movimentazione di merci e capitali,...), al primo bando di gara pubblica sulla proposta di Lorenzo, qualsiasi industria asiatica vi porta la fornitura a un prezzo 10 volte inferiore a quello di qualsiasi industria europea.
      Primo perché in Asia hanno un costo della vita e stipendi inferiori, e secondo perché nessuno sa se per l'assemblaggio i produttori asiatici inquinano fiumi (risparmiando sui depuratori), sfruttano manodopera infantile, fanno lavorare con turni di 18 ore in strutture fatiscenti, eccetera eccetera.

      Non funziona, e lo vedete già. Se poi diamo ai produttori europei anche la possibilità di produrre laggiù e poi rivendere qui, siamo al masochismo vero.

      Oh, però il mercato è assolutamente Libero e fornisce all'imprenditore (quello grosso, non quello piccolo) tutte le migliori condizioni operative per far arrivare a noi "consumatori" il top del top della produzione e della scelta.
      Anzi, se poi ci indottrinano davanti alla TV trasformandoci da cittadini a "consumatori", ci spennano anche meglio.

      Lorenzo, le regole sulla movimentazione di capitali c'erano già e per 50 anni abbiamo vissuto in pace.
      Vuoi portare i capitali in Asia? Ok, qui non vendi: vendi ai cinesi, a meno che qui tu ci porti il teletrasporto, il PC quantistico o il farmaco anticancro. Le biciclette possiamo farle a Busto Arsizio, grazie.

      Chiudo: o mettete delle regole per fate i vostri interessi (vostri dei cittadini europei, non delle multinazionali europee) oppure siete fottuti.

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    10. @Lorenzo

      Il mio discorso verteva essenzialmente su come continuare a mangiare 3 pasti al giorno in Europa.
      Sostanzialmente, produrre qui quello che ci serve e vivere in pace qui, evitando di dover emigrare in Thailandia o provare a sopravvivere a casa nostra abbassandoci la paga allo stipendio medio del Bangladesh.

      --
      Poi, ok, il discorso che fai sul Software va benissimo: pensavo fosse solo un piccolo esempio, ma se entriamo su questo tema, credo potremmo aprire un Blog dedicato solo a quello (e neanche basterebbe).

      OT, i miei 2 cent, al riguardo: farei direttamente dei bandi a livello europeo ma che coinvolgessero Università e imprese solamente sul nostro continente.
      Significherebbe pagare nostri dottorati di ricerca per sviluppare innovazione per le PA (per esempio sulla sicurezza digitale, i servizi al cittadino, ecc) e coinvolgere direttamente le imprese, gli incubatori e le startup.
      Se un progetto universitario del genere viene portato avanti da Paesi come Germania, Italia, Francia e Inghilterra credo tu abbia già creato e dettato gli standard continentali.
      A quel punto puoi benissimo allargare il discorso opensource e porre basi più ampie e solide per sviluppare diritto digitale, utilizzi maggiormente consapevoli, e via discorrendo.

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    11. Troppi spunti, ne raccolgo solo uno.

      Lorenzo ha citato Mediaworld e prima ancora ha accennato al fatto di trovare un'offerta limitata ed uniforme di prodotti.

      Proprio la cara Intel è stata multata dall'antitrust perché dava "mazzette", a Mediaworld e, se ricordate, in quel periodo si AMD se ne vedevano pochini in giro.

      Questo per dire che, se vogliamo analizzare la questione a fondo, sul perché tra i nostri prodotti ci sia molto made in china, bisogna parlare di politica monetaria, di scelte aziendali interne, di politiche di concorrenza più o meno corrette, di pressioni contrattuali esercitate da un certo produttore, di politica...

      Troppo lungo...

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    12. Stiamo più o meno implicitamente osservando 3e assumendo che le masse siano sostanzialmente incapaci di un acquisto critico, di un discernimento.
      Per tornare ad un'immagine efficace, l'ingegnere della Lancia che compra la nuova auto (quando la vecchia va ancora benissimo, con la giusta manutenzione), un Subaru perché costa meno o la Golf perché è di moda.

      Da questa masse pecorecce, ondivaghe, manipolate e programmate, dovrebbe venire la democrazia economica? quella monetaria invocata da Bagnai?
      Io sono - eufemisticamente - perplesso.
      Se non le masse, quale oligarchia? Quelle dei vertici di Intel? o i capitalisti cosmopoliti? qualche oligarchia politica? quale?

      > come continuare a mangiare 3 pasti al giorno in Europa

      Questa metafora è abbastanza stringente.
      Come possiamo non solo mantenere ma - i crescitisti lo trombonano da mane a sera - aumentare ulteriormente l'impronta ecologica in un contesto che è localmente -- nazionalmente (con l'eccezione delle Francia e di alcuni paesi scandinavi) - continentalmente e mondialmente già ora in grave deficit di risorse?

      E qui si torna ai famigerati sistemi 5 che sono il problema.

      Come si fa a responsabilizzare il_bobbolo? l'ingegnere della Lancia? il politicastro?

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    13. @Uomo

      Eh, no Uomo, dissento fortemente.

      L'ingegnere compra l'auto tedesca perchè, in rapporto qualità prezzo è migliore, non è solo questione di moda.

      Il cambio fisso altera il meccanismo dei prezzi di mercato. Normalmente, se c'è tanta richiesta di prodotti tedeschi, il prezzo del marco salirebbe e l'auto tedesca costerebbe di più. A quel punto, l'ingegnere italiano a un certo punto smetterebbe di comprare auto tedesche perché costerebbero troppo.

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    14. > l'ingegnere italiano a un certo punto smetterebbe di comprare auto tedesche perché costerebbero troppo

      nottebuia, sfondi una porta aperta.
      Come ho già scritto, sì n° 2 e il sì n° 7 qui.

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    15. Per quanto possibile tu fai molto.
      Ad esempio tenendoti un buono scooter e riparandotelo.
      L'esempio è sia educativo che devastante.
      Educativo perché mostra una direzione, una modalità.
      Devastante perché toglie ogni alibi. L'esempio è reale, non sono parole.
      Avere stili di vita semplici, spartani, edonisti, resilienti, maggiormente autonomi (o meno dipendenti) è fondamentale.
      Quelli del parlamento sono nel loro mondo dorato completamente avulso dalla realtà.
      Io riesumerei Mao e lo manderei lì dentro.
      Rieducazione alla realtà.

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    16. @Uomo

      Uomo, non fare il furbetto, dai.

      Continuate a insistere, tu e Lorenzo, sui comportamenti, l'uomo probo che decresce e tutte queste cazzate.

      Lorenzo terrà anche il motorino riaggiustandolo per altri 20 anni e fa anche bene, ma se domattina gli dicono che deve usarne uno a gasolio viola secondo le nuove normative UE, lui o va a piedi o va a comprare un motorino a gasolio viola (made in china) con la marmitta viola.

      Sei un idealista: se pensi che tutta l'Europa faccia una protesta e non vada a comprare la benzina di venerdi per far vedere quanto siamo tosti ai produttori, stai fresco.

      Sati passando un messaggio "politico", Uomo. Se ti pagano per farlo, fai bene. Se non ti pagano per farlo, stai fottendo la tua gente illudendoli.

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    17. scusamelo:

      Stai passando un messaggio "politico", Uomo. Se ti pagano per farlo, fai bene. Se non ti pagano per farlo, stai fottendo la tua gente illudendoli.

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    18. > l'uomo probo che decresce e tutte queste cazzate

      veramente a me_mi sembra che l'uomo consumista che cresce sia la realtà e che sia una realtà assai peggio che da cazzate.

      In quanto all'utopia della decrescita intelligente, puoi sempre scegliere la distopia della crescita consumistica.

      Guarda che è difficile essere più cinici di me, eh!?
      La_ggente sono anni che sa di questo e quello e non vuole sapere.
      Giulivi idioti campati per aria.
      Per me potrebbe andare a farsi fottere se io avessi un pianeta di riserva. Li lascerei ben volentieri felice di osservare le loro cazzate di massa.

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    19. Uomo, non fare quello che ragiona on / off

      Non ti sto dicendo che è sbagliato scegliere prodotti di qualità, risparmiare, impegnarsi e tutto il resto. NON BASTA !!!

      Il tempo è una risorsa scarsa: fai prima a convincere e a spiegare a tutta la popolazione che fumare fa male, a istruirli a partire dalla prima elementare o a mettere un divieto di fumo nei locali e vaffanculo?

      E su, dai.

      Se poi io adesso io iniziassi a dirti che tutti dovremmo essere educati e non fumare nei locali pubblci, gli italiani sono maleducati, e bla-bla....se tutti fossimo intelligenti...bla-bla...non ti starei prendendo per il culo evitando di dirti che bisogna mettere un cazzo di divieto con una regola chiara ??


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    20. Un ricercatore cattolico sui gas mandò ad alcuni gruppi il suo lavoro di tesi nel quale, una delle conclusioni era qualcosa come

      se l'economia fosse solo quella dei GAS/DES etc. le multinazionali semplicemente non esisterebbero.

      Mah va!?

      Il_bobbolo ha l'economia e le leggi che si merita.
      Questo è uno degli effetti della (pseudo) democrazia.

      Non lo devi dire a me, ma ad Alberto Bagnai che tra le sue critiche più ricorrenti c'era quello di mancanza di democrazia nelle decisioni attinenti all'euro e non solo.

      I divieti, in Italia, sono il massimo godimento per le masse la cui aspirazione è "io che sono così furbo, come posso fottere la legge"?

      Francamente non vedo molte possibilità.
      Il sistema è ridondante, troppi vincoli.
      Soluzione: nulla.

      Lorenzo, prendere a calci in culo...
      Mah, rimmarremmo in 600k o 6M, alla fine.

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  4. Non fa una piega la questione dello scooter.
    Ma quando vedi che una casa giappo stranota per l'affidabilità, toglie le linee di produzione in Italia e usa gli stabilimenti solo per attaccare adesivi, allora riconsideri l'idea di comprare il primo aggeggio taiwanese, e sticazzi la durata.

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  5. UUIC, ricordi quando quel pirla di Arbore ci assillava col suo "Meditate, gente, medidate...? Be', aggiornando i tempi, oltre alla meditazione abbiamo un'altra arma non meno potente: Rinunciate, gente, rinunciate...

    Come di tante altre cose, dell'asciugacapelli si può fare agevolmente a meno ricorrendo a un taglio raso-terra. Sono almeno quindici anni che non uso un asciugacapelli, mi basta l'asciugamani. E l'asciugacapelli è solo un esempio.

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    1. Ottima cosa il risparmio. Ottima cosa l'uso intelligente delle risorse.

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    2. In queste due ultime settimana sono stato senza asciugacapelli, asciugatura a... salvietta.
      Come dicevo, il fatto che viva senza o con poco riscaldamento comporta che
      o - della lana autoprodotta sulla crapa sia un ottimo coibentante termico :)
      o - che sia opportuno asciugarla per non prendersi delle tuonate di raffreddamento.

      D'estate tengo zazzera più corta e tendo ad evitare l'uso dell'asciugacapelli. :)

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    3. Non vado a zero ma...
      3mm sopra e 1 ai lati

      Ahahahah
      :)

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    4. E allora Man, lo vedi che c'è il problema della ri-crescita? ;-))

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    5. @nottebuia tutto torna alla ricrescita :)

      @Lorenzo hai fatto/sei un militare?

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    6. Io feci il servizio civile e lo feci bene (facendomi un mazzo e una bella esperienza come cuoco, di fatto),
      Ma se ora potessi scegliere fare l'alpino in uno dei battaglioni operativi, tosti.
      Come il mio fratellone. :)

      Chissà se il giorno in cui dovranno formarsi delle brigate di resistenza antiislamiche io potrò dare ancora una mano.

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  6. Io mi diverto a vedere ragazze che si prostituiscono oppure gente che s'indebita per un oggetto che non vale un decimo del suo prezzo. E i musi gialli se la ridono ingrassandosi sempre più.

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  7. @Lorenzo

    Eh, lo so dove vuoi andare a parare, Lorenzo.

    Tu vorresti che il mezzo miliardo di acquirenti europei fosse talmente intelligente e istruito da rifiutare i prodotti scarsi usa e getta, così da condizionare la produzione industriale.

    Ma siccome questo non potrà mai accadere perché la gente è mediamente superficiale, allora tu ti deprimi e pensi di essere nel mondo sbagliato.

    Che possiamo fare? Fermiamo il mondo e scendiamo ?

    --

    A margine, una cosa però te la dico: se domattina diranno che si può vendere anche in Europa la liquerizia fatta con il catrame e il produttore fosse un monopolista (perché sopravvivono solo le grandi multinazionali globali), tu dovrai mangiare la liquerizia al catrame, perché quella vegetale o non la troverai o i monopolisti /oligopolisti te la faranno pagare 10 volte di più.

    Dice: eh, ma noi abbiamo abbattuto regole e frontiere per liberalizzare il mercato frenato da norme e vincoli. Ma che, tu veramente credevi che il mercatone globbbale de-regolamentato fosse stato fatto per aiutare il piccolo produttore locale della Valle Brembana?

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  8. C'è un'alternativa semplice semplice: rinunciare alla liquirizia. Non è un bene di prima necessità. Deprimere il mercato, chiudersi a riccio, schifare tutto. Se costretti, deviare verso comportamenti poco limpidi (scegliendo con cura, in modo "etico", i propri obiettivi).

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  9. Si Key, ma qui il problema non è la liquerizia. Qui il problema a brevissimo è il pane...

    Tu hai uno stipendio, perché produci qualcosa. Nel momento in cui questo qualcosa è prodotto all'estero tu smetti di prendere lo stipendio.
    Quindi o provi a produrre la stessa cosa a uno stipendio più basso oppure, se ti chiudi a riccio, il tuo orto deve produrre abbastanza per riempire il tuo piatto.

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  10. quindi che fai, non ti asciughi i capelli ? così boicottiamo la produzione estera ? o tuo figlio rinuncia a giocare a pallone ? nel lungo periodo tutti si equilibra tanto, anche se quando ciò avverrà noi non ci saremo

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    1. che poi, non rimpiango mica quando nell'84 i miei compravano un tv color Salora (finlandese) al prezzo di uno stipendio o quando usavo le scarpe da calcio Tepa (italiane) che solo la voglia di giocare del diciottenne poteva permettermi di calzarle. guarda, sulla qualità e sul giisto prezzo di quegli anni potremmo parlare fino a pasqua. ma direi che è un falso mito. buon inizio settimana man

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    2. > nel lungo periodo tutti si equilibra tanto

      Filosoficamente, sul lungo periodo hai ragione.
      Però questa è una visione che può essere massimamente nichilista e suicida sul breve, medio e non così lungo termine.

      Quando i saperi e le competenze sono andate, sono andate per sempre.
      In una visita ad una centrale idroelettrica un paio di anni fa, l'ingegnere disse che NON esiste più una industria meccanica italiana che era la MIGLIORE al MONDO.
      Hanno cambiato una turbina e... hanno dovuto importarne una mediocre dalla... Argentina.
      In effetti il fatto che non ci sia più neppure un settore industriale "idroelettrico" italiano non è ... un problema.
      Se non per il xy% di disoccupati, per l'impoverimento del paese, per il fatto che esso è ancora più dipendente dall'estero.
      Insomma, come dire ad un tossico che tutto si riequilibra. Digli però che in genere avviene con il suo decesso.

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    3. > da calcio Tepa (italiane)

      89€ per le adidas nonricordoqualmodello sono 180000Lit.

      Secondo me le Tepa costavano decisamente di meno rispetto agli stipendi dell'epoca.
      Mauro Bonaiuti, economista della decrescita, più volte ha osservato che il massimo potere d'acquisto per le classi medie e basse è stato nella seconda metà degli anni 70.

      La globalizzazione è venuta con la delocalizzazione, l'impoverimento, la programmazione a consumismo e servizismo compulsivi, agli stipendi stellari per i pedatori (come rastrello risorse dalla massa e concentro ai vertici) agli stipendi per i direttori del marketing, per i direttori delle TV per la programmazione delle menti popolari etc.

      Io che sono sempre spartano anche col mio bipede ho voluto andargli incontro per una volta, facendo violenza a me stesso.
      Non c'è alcun bisogno di giocare con delle Adidas Made In Indonesia a prezzi Made in Italy/Germany di una volta.

      Ti avrei risposto con un'altra cosa qui ma poi è diventata una pagina.

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    4. le Tepa costicchiavano, non parliamo delle pantofola d'oro di Ascoli Piceno. o delle Rutilius. ce le dovevamo "far bastare", anche se giocava in un campionato come facevo io.

      comunque le pantofola d'oro oggi sono questo

      http://www.pantofoladorostore.com/lists/mens-pantofola-d-oro-half-boots.aspx

      prodotto italiano di alta qualità e carissimo. se esiste (e non fa più scarpe da calcio) avrà un suo mercato. alla faccia della Cina

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    5. Sono andato a leggermi la storia della Tepa Sport.
      Ecco uno dei molteplici sfasci del paese.

      Pantofola d'oro, interessante. Facevano anche scarpini da calcio?
      Comunque, se la qualità delle scarpe è alta, sono prezzi abbordabili.
      Ancora, prendo un oggetto di qualità e NON lo getto perché la moda idiota mi dice che il tango non va più curvo ma va dritto.
      Se io spendo 400€ per una scarpa che mi dura 10 anni, invece di prenderne 5 da 100€ che mi durano 2 anni ciascuna, io ho risparmiato anche sul quel fronte.
      C'erano le interessanti note di Gaia Baracetti sulle orribilità indotta dalle mode.
      Anche dal punto di vista stilistico, estetico, l'obsolescenza indotta porta a risultati scandenti, al brutto di massa.

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    6. http://www.prodirectsoccer.com/lists/pantofola-doro-football-boots.aspx

      le fanno anche adesso, ma costano e non sono nike

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  11. Lorenzo e MKS hanno pronunciato una delle parole più tabù nelle compulsioni consumiste: rinuncia.
    Io avevo riparato con le mie mani qualche mese fa quell'asciugacapelli Made in Italy che aveva 30 anni. Solo che ha ceduto un'altro pezzettino, un condensatorino (penso, era un cilindretto, potrei aver scritto 'na cazzata) di protezione all'interruttore che si era surriscaldato fondendo una piccola parte del manico.
    Solo che... con la mia vita spartana con quasi zero riscaldamento, devo asciugarmi i capelli se non voglio pigliarmi delle tuonate di raffreddore ogni volta.

    Deprimere il mercato del consumismo sociale e del capitalismo parassitario è un'azione massimamente ecologica.

    Perché è proprio la terna
    o - consumismo sociale (
    presunti, esilaranti diritti al...)
    o - capitalismo parassitario
    o - globalizzazione senza se e senza ma

    che produce questi effetti ovviamente patologici.
    Non ci vuole un... economista per capire che questa antipolitica è suicida.
    Il modernista produci - consuma - krepa è diventato, nella liquidità postmodernista, indebitati - consuma – krepa!.

    Marco Pie, sempre garbato rispetto alle mie provocazioni radicali, non mediate, in una discussione recente diceva che la specie non ha alcuna intelligenza collettiva. L'individualismo più ottuso insieme all'agio tecnologico rincitrullente portano alla stupidità collettiva peraltro celebrata come superiore valore, come democrazia, come dirittismo.
    Qui si torna al dilemma e alla mistificazione del democratismo che ho osservato come critica nel lavoro di Bagnai.

    "Tu vorresti che il mezzo miliardo di acquirenti europei fosse talmente intelligente e istruito da rifiutare i prodotti scarsi usa e getta, così da condizionare la produzione industriale."

    Queste masse, hanno potere e responsabilità o no?
    Esse devono dirigere e determinare la politica?
    Con quali risultati?
    Oppure deve esistere una qualche nicchia, una qualche oligarchia che determina le politiche. Quali? Una democrazia a conduzione oligarchica? (peraltro quello che succede già da vari decenni, anche questo fatto osservare da Bagnai nel suo lavoro). I poteritici rispondono alle corporazioni (lobby) invece che agli elettori, si considerino le aberrazioni del mercato elettrico (peraltro con la rimozione dell'ecologia della tariffa progressiva sostanzialmente un'altra tassa natalista sulle famiglie leggere) oppure l'antipolitica filo massmigrazionista.
    L'economia viene fatta dall'alto? o dal basso?
    E in genere i cambiamenti?
    Beh, sapete che io come gasista attivo ho una mia posizione particolare.
    Snobistica, spartana ed edonista nei risultati e quindi... paradossalmente elitaria.
    Il_bobbolo non ne può più di libero arbitrio, di respons-abilità, di qualità.

    La__ggente gente s'indebita per un oggetto che non vale un decimo del suo prezzo.
    Peraltro programmata al consumismo ma ufficialmente libera. Un consumismo sociale e altamente democratico. A servizio dei pastori del gregge, ricorsivamente ai vari strati superiori della piramide.

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  12. @Lorenzo

    Dunque perlomeno ci ho preso, interpretando il tuo pensiero: se i cittadini fossero maggiormente consapevoli, rifiuterebbero di acquistare certi prodotti facendo pressione sui produttori.

    Il produttore,però se ne fotterebbe dicendoti: c'è la globalizzazione, quindi ti mangi la liquirizia al catrame oppure paghi la liquerizia vegetale 10 volte di più.

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  13. > paghi la liquerizia vegetale 10 volte di più

    Infatti.
    Questa storia del prezzo (apparentemente) basso è una delle grandi inculate.
    Io ho pagalto la stufetta DeLonghi 40€ (anche se ne varrebbe 15€). Un prodotto italiano, se ci fosse stato, mi sarebbe costato diciamo 100€. Però con una durata di tre o quattro volte tanto.
    Quindi alla fine io spenderà, diciamo, 3 x 40 che è > 100€
    In più
    o - sarò costretto a stare alcune volte senza stufetta quando mi sarebbe servita
    o - avrò intasato le discariche oppure mi sarò respirato due plasticami in più via inceneritore
    o - avrò dovuto passare altre due volte un pomeriggio in orribile, schifosi, degradanti non-luoghi del consumismo e della immobilità su giomma
    o - avrò perso la percezione di un prodotto di qualità
    o - etc etc

    Ah, il progresso...!

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  14. @Uomo

    Man, NON è il progresso. Sono le condizioni del Mercato.
    Questa è la de-regolamentazione del mercato e dei vincoli.
    Ripeto: se hai la possibilità di delocalizzare e hai l'euro forte in deflazione IMPORTI.

    Il tuo piccolo produttore soccombe. Punto e basta.

    Lorenzo ne fa un problema di cultura: il problema è invece che la ricca Europa è il pollo da spennare. Infatti viene spennato, dalla Sicilia alla Normandia.

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  15. ( @ Lorenzo : il tuo pezzo sull'AMT l'ho letto e apprezzato, anche se non l'ho ancóra commentato ).

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  16. @Lorenzo

    Occhio Lorenzo, il libero mercato in concorrenza perfetta di fatto non esiste perché ci sono le economie di scala.

    Un'azienda che produce 1 milione di telefoni, riesce a venderli a prezzi inferiori rispetto a te che ne produci 20.
    Puoi, al massimo, se proprio ti va bene, aspirare a un mercato di nicchia.

    Il punto è: tu togli le regolamentazioni per rompere i cartelli, ma poi i consumatori si rivolgono al prodotto più conveniente in rapporto qualità/prezzo.
    All'inizio la grossa impresa vende sottocosto per ammazzare i concorrenti ma, una volta acquisito il mercato alza i prezzi e abbassa la qualità.

    Cosa mi proponi? Di tornare a regolamentare il mercato per favorire la piccola / media impresa contro la multinazionale?

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  17. = o. t. =

    Strano, questo nuovo formato della lista degli ultimi commenti, qui a lato.
    Boh, non mi ci trovo.

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    1. OT

      Sarà Man che spippola con l'HTML... Secondo me andava bene con l'iconcino a inizio riga, poi non stiamo a fare sottigliezze. Se servissero anche le birre, però...

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    2. Ah, pensavo fosse il mio browser il "problema". Nemmeno a me garba tanto questa visualizzazione...

      :)

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    3. Man, il distributore di birre nostrane e decresitiste, per favore...ah, anche il negroni... :))

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    4. Sì, le iconcine sono carine.
      E anche le birre decrescitiste ... !

      :)

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    5. Le birre decre.. che??

      Io ero rimasta alla tripla fermentazione...

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    6. mentre state a parlare di Cina e cineserie, vi segnalo che nel 2014 la bilancia commerciale dei paesi dell'UE è in attivo.....

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    7. Letto, anche qui, ad esempio, per l'Italia.

      Spiegazione
      Calato il deficit per la bolletta energetica fossile.
      L'overdose inizia a funzionare.

      Inoltre, cosa diceva - giustamente - Monti?
      Dopo la follia consumistica alla Berlusconi in cui il paese era arrivato a importare pure gli italiani dall'estero, la domanda interna è stata "distrutta".
      Quindi, calo delle importazioni consumistiche e è tornato, dopo anni, un attivo nel dare-avere sull'estero.

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    8. si, di base il motivo è (anche) che la domanda interna è crollata. ma magari noi abbiamo tutto in casa no? non è che dobbiamo per forma ammazzarci di consumismo, giusto? non sei tu che sostieni questa cosa uomo ?

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    9. Una persona sensata potrebbe pensare ad un'economia intelligente e sostenibile nazionale, no?
      L'intelligente è incompatibile con i consumismi, i dirittismi, le compulsioni, le mode, l'esterofilia.
      Il sostenibile con la dimensione attuale, con le obsolescenza programmate e indotte, con la crescita demografica e di altri tipi.

      Io non so se i paesaggi della corea settentrionale siano meglio o peggio dei non-paesaggi orribili cementizio-infrastrutturali dei quali abbiamo ricoperto l'ex Bel-paese.
      Temo che peggio delle nostre conurbazioni liquido-postmoderniste ci sia poco.
      Forse neppure la Corea del Nord è riuscita in tanto.
      Anzi, quasi certamente no.

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    10. @Lorenzo -- pagamento cash

      Ma appunto, lo vedi come fanno?? Ti girano un messaggio del cazzo, "tutti devono pagare le tasse" (giustissimo, per carità), e lo usano per illudere la gente.
      Concordo anche sul fatto che i danni più gravi in questo senso sono stati fatti dalle sinistre, i cui elettori sono assolutamente inconsapevoli di certi meccanismi, ma hanno la presunzione che gli altri siano tutti ignoranti. Una tragedia.

      Ma è quello che provo a dirvi: chi comanda usa un messaggio che piace per poi andare in direzione diametralmente opposta.

      Vi riducono alla fame, ma Uomo è contento perchè decresciamo.

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    11. e non stiamo decrescendo e vedendo un mondo di fattorie e latte appena munto. Decresciamo con il latte importato dalla cina e le biciclette costruite con l'acciaio radioattivo smontato di notte a Chernobyl.

      Arriva la merda e Uomo applaude.

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    12. O meglio ancora, scusa.

      Uomo applaude alle condizioni favorevoli a far entrare la merda perchè pensa che arrivi l'oro. Invece arriva la merda e li aiuta a spalancare il portone.

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    13. Infatti, NON stiamo decrescendo.
      Quello che avviene attualmente è la diminuzione delle quantità a parità di paradigma, quella che i crescitisti indicano con "crescita negativa"
      L'ho spiegato più volte (v. qui, ad esempio).

      > e vedendo un mondo di fattorie e latte appena munto

      Io vedo che la distruzione cementizia e infrastrutturale è un po' diminuita.
      I conti sull'estero non sono più da emorragia.
      Il consumismo e il presunto diritto al consumismo in qualche crapa iniziano a vacillare come dogmi.

      > il latte importato dalla cina e le biciclette costruite
      > con l'acciaio radioattivo smontato di notte a Chernobyl.

      Come eco-localista non dovrei rispondere a questa provocazione banale.

      > lotta agli evasori
      Questo è uno stato che manganella i resistenti ecocivici e va a prendere le orde di centinaia di migliaia di invasori, tagliando sulle manutenzioni delle strutture, che torna alle peggiori antipolitiche.
      Fornire risorse ad un criminale che le usa contro di te?

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    14. @Uomo

      Uomo, così facendo ti chiudi in un'idealismo che poi ti farà vivere da eremita.

      Se tu fai lo scultore e hai in mano il gesso, devi lavorare con il gesso e non puoi pretendere che si trasformi in marmo di Carrara.

      Il mondo è questo. La corruzione e la cattiva politica c'è dai tempi del papato, da prima di Giulio Cesare.
      C'è oggi, c'era ieri e ci sarà domani e non è quello che ti fa stare peggio di ieri.
      Il popolo bue c'era quando si girava con il cavallo, c'è oggi e ci sarà domani. E non è quello che oggi ti fa stare peggio di ieri.

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    15. per gli accademici è un idealismo, ma non posso guidare e correggere il furbofono che mi pre-imposta le parole ;-)

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    16. ovvio plaudo al pagamento elettronico. ma tranquilli, non avverrà.

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    17. @Francesco

      E vuoi vedere che quando metterai il pagamento elettronico la mala pagherà in dollari e avrai pure il mercato nero?
      Se pensate di fare i furbi, vi condannate, Francesco.

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    18. Già mi vedo i vecchietti al mercato con i dollari in tasca. Avrete il Sud America, ragazzi...

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    19. Qualcuno preferiva/preferisce il capitalismo anglosassone a quello tedesco.
      Nonostante l'aver osservato che tutti i cicli di Frenkel extra europei fossero proprio causati da capitalisti anglofoni.

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    20. ...con la differenza che gli inglesi sono pratici. Quando è il caso cambiano idea, si adattano facendo di necessità virtù e nominano baronetti anche i peggiori pirati dei sette mari, facendoli lavorare allo scopo.

      I tedeschi sono idealisti e vanno avanti fine alla fine, non fermandosi neanche di fronte all'evidenza di una realtà che non corrisponde all'idea che si sono messi in testa.

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    21. > I tedeschi sono idealisti e vanno avanti fine alla fine

      Questo è vero.
      In ogni caso puoi sempre preferire le catastrofi del capitalismo anglofono.
      Essi sono pratici.
      Sì sì.
      Prima fanno i disastri, poi cambiano vittime, vanno altrove.
      Se non assecondi i loro disastri, te li bombardano con il manualetto di democrazia.
      Però i magnacrauti sono più cattivi.

      Allora: i tedeschi hanno capito che c'è qualche problemuccio strutturalmente nei sistemi 5 anglofoni.
      Che in Europa non abbiamo certo risorse, spazi, energia etc. per quel tipo di sistemi.
      E una certa austerità ha un senso di resilienza o, se vogliamo essere cinici, di mitigare il resto suicida.
      Lessi tempo addietro una intervista non so a quale economista tedesco. Egli diceva che il modello "sistema 5" che gli anglofoni esportano non ha senso in europa.
      Poi, tra la teoria e il fare c'è di mezzo il mare.
      Ma questa sinistra orribile che è passata da sbandierare ipocritamente (ora lo possiamo sottolineare ancor più) l'austerità berlingueriana a pestare i pentastellati che la ricordavano ad una festa dellì'unità per il consumismo (a loro volta i pentastellati poi convertitisi alla demagogia pro consumismo e servizismo) a sbraitare istericamente contro ogni manitestarsi dei limiti, della follia del ho diritto a tutto e certamente anche a debito, questa sinistra si rivela sempre più una banda di saprofiti che rimestano ideologie per babbei, ti tengo buoni quelli e intanto campo su di essi, li sfrutto.
      Non citerò Massimo Fini, ma nottebuia.
      Stare sulla testa de Il_bobbolo con il suo consenso. E se di bobbolo non ce n'è a sufficienza, lo importiamo a milioni dall'estero.


      Purché in inglese.
      Prego.

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    22. Ma i tedeschi chi?

      Quelli che nell'ambiente finanziario a stelle e strisce venivano chiamati "gli idioti di Dusseldorff" ??

      Ti faccio un rapido sunto. Prima i tedeschi si sono fatti riempire di subprime americani perché si illudevano di poter assicurare le pensioni della loro demografia declinante e dopo sono andati dai greci con le mazzette a vendere i loro sottomarini, indebitandoli fino al collo.

      Poi, quando gli americani hanno spento la musica, gli idioti di Dusseldorff si sono trovati con il cerino in mano e sono dovuti correre dai greci a chiedere indietro i soldi che avevano prestato loro per farsi comprare i sottomarini e le automobiline.
      Siccome i greci non li avevano, allora i tedeschi hanno chiesto agli italiani di partecipare al Meccanismo Salva Stai e mettere un po' di soldi nel piatto per comprare il debito greco e restituire un po' di soldi ai agli alamanni (faccio notare che oggi se i greci si rifiutano di pagare chi ci rimette quindi siamo noi)

      Questa è l'Europa a trazione tedesca.

      Gli inglesi ne sono stati fuori.

      Vedi tu.

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    23. In effetti, queste generalizzazioni hanno dei limiti evidenti.
      Tedeschi quali?
      Appunto.

      Düsseldorf, Stadt der Millionäre
      Mia piaciuta.
      Me la ricordo come orribilmente opulenta.

      Il mercantilismo tedesco si è creato il problema dei debiti dei paesi ad economia "debole" pascendosi di essi.

      In ogni caso, nottebuia, vogliamo fare la gara dei misfatti?
      Guarda che gli USA vincono 10-2.
      Ad esempio, i subprime dove sono nati?
      Un po' come quelli che si incazzano quando dici che l'emilia è stata corrotta dalla malavita organizzata del sud.
      Si incazzano come vipere.
      Come se la ndrangheta in Emilia l'avessero portata gli islandesi o i frisoni.
      La merda mondiale parte SEMPRE dagli USA.
      Poi anche gli altri (tedeschi compresi) ci mettono la loro.
      In ogni caso noi ci siamo creati 2.2? 2.3 tera euro di debito.
      Non abbiamo molto da fare i galletti.

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    24. Ma si, dai, nemmeno a me piace ragionare On / Off

      Non possiamo certo semplificare in buoni e cattivi, come non è vero che i tedeschi siano "cattivi" come popolo, anzi tutt'altro.

      Ti dirò di più: gli anglosassoni sapevano che il mercatone europeo non poteva funzionare e magari hanno anche lasciato fare ai tedeschi un po' di sano mercantilismo e trarne sfruttare la situazione. Adesso arriveranno con il TTIP e magari ci agganceranno a un altro mercatone Europa - Nord America. Non stiamo a sottilizzare, dai...

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    25. Ecco, il TTIP.
      La Merda definitiva.
      Da dove viene quella? Da Francoforte? Da Vienna? Zurigo?

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    26. Un fatto però mi sembra lampante: per tre volte i tedeschi hanno provato a prendere la leadership del continente e per tre volte siamo deragliati. Qualcosa, nella loro capacità di leadership non va. O no?

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    27. a volte in questo blog i "lor soloni" sono semplici a corrente alternata

      se chi evade il fisco nella quotidianità lo fa facendosi pagare cash anzichè con assegni o strisciate carta di credito e pagobancomat, questa cosa che significa ? no, spiegatemelo voi brillanti economisti che la sapete lunga.....

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    28. Avendo vissuto per molteplici periodi in Germania, conosc(ev)o un po' la cultura (in senso lato) germanica.
      In due parole: hanno ancora un'etica della responsabilità e un'etica pubblica. Questa cultura è sostanzialmente incompatibile con quella mediterranea.
      Potremmo stare due milioni di ore a discuterne.
      Come scrivevo, fai alcuni decine di centinaia di metri e passi dal Trentino mediterraneo al Tirolo meridionale "germanico" e
      cambia il mondo.
      Il problema n° 0 è: c'è bisogno di una guida in europa?
      Il problema n° 1 è: perché ciascun paese non inizia a essere guida di se stesso?

      Dal punto di vista psicologico, evolutivo, passare tempo e impiegare risorse per capire cosa non va in casa d'altri è una scelta strategicamente perdente.
      Si ritorna di nuovo a una delle due cose che muovo il mondo: l'economia.
      Se le masse italiote che comprerebbero pure i pelati mercedes se ci fossero, comprassero prodotti nazionali e si impegnassero in kaizen di vario tipo, il problema semplicemente non sussisterebbe.

      Non alimentare il tuo amico poco simpatico.

      Si capisce?

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    29. Francesco, credo che i Lor Soloni siano quelli che ti stanno tirando la sòla ;-)

      Io ne so quanto te, al massimo posso provare a chiedere a Wannabe che ne sa di gran lunga di più.

      Immagino che non sia comunque possibile far pagare le tasse a tutti, perché i pesci grossi hanno già i conti all'estero.

      Dopodicché se per ricchi si intende la classe media e la si affossa facendola passare per aristocrazia, avremo di nuovo una massa di poveracci.

      Vi state accanendo contro il piccolo commerciante (che non sa più come sopravvivere) e poi la grande distribuzione risparmia con i conti e le Sedi alle Cayman

      (lo dico da dipendente di impresa privata che paga tutte le tasse sino all'ultimo cent, occhio!)

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    30. @Uomo

      A livello personale ho più amici tra i tedeschi che tra gli inglesi (ma credo sia un puro caso, ovviamente) e in Germania mi son sempre trovato da dio.

      Non è questione di voler guardare in casa d'altri o giocare allo scarica barile, è questione di guardarsi con onestà. L'italiano fa il furbo e il tedesco pure, con il tedesco nettamente più forte perchè loro hanno almeno il pregio di fottersi di meno tra loro.

      Il risultato è comunque una catastrofe se non si decide una maniera più logica di convivenza. Che poi, come dici tu, questo implica anche che ognuno alla fine produca il suo latte e beva il suo yogurt senza pretendere di imporlo all'altro.

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    31. http://www.corriere.it/economia/15_febbraio_17/arriva-tassa-contanti-pagamenti-oltre-200-euro-fe1e26c2-b694-11e4-a17f-176fb2d476c2.shtml

      tanto non si farà un cazzo, state sereni...

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    32. @lorenzo se provi odio almeno abbiamo la prova che non sei solo righe di codice :)

      @nottebuia grazie per la stima, ma adesso che sono in studio commerciale vedo delle cose allucinanti. Inenarrabili.

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    33. L'Italia starebbe decrescendo? Mmm... abbaglio interessante, perchè la realtà dei fatti è opposta: l'Italia sta vertiginosamente crescendo, al ritmo di... quante centinaia di migliaia di persone all'anno? Il fatto che le esigenze pro capite vengano compresse non conduce alla decrescita utile, quella per la quale si riduce il peso complessivo pur mantenendo il benessere individuale, semplicemente lasciando che il numero degli individui si contragga (bassa natalità, arresto e inversione dei moti migratori in ingresso).

      Col metodo corrente, invece, si sommano ai danni della perdita di vigore dell'economia nel suo complesso i danni non solo economici ma anche e soprattutto ambientali e sociali della crescita di quello che giustamente UUIC definisce teratoma umano presente sul nostro limitato e degradato territorio. Per di più una crescita programmata e implementata in modo da creare tensioni sociali per via di incompatibilità culturali perseguite ed alimentate ad arte, nonostante i proclami di segno opposto.

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    34. x Francesco:
      x Lorenzo:
      Sul diario di Ugo Bardi uscirono alcuni articoli di uno dei migliori colonnisti, Jacopo Simonetta, sul Leviatano (qui, qui, qui).

      "Ridotto alla fame dalla decadenza quali-quantitativa delle risorse e dall’ipertrofia del suo enorme corpo, divora i suoi stessi componenti per sopravvivere.
      [...]
      le riserve sono in gran parte costituite dai patrimoni dei cittadini, esattamente quel “tessuto adiposo” che il Leviatano ha prodotto e che adesso sta riassorbendo."

      _rio, caro amico e compagno anarcomunista del GAS, senza essere Hobbes, lo dice
      "lo stato (il leviatano) usa le risorse che ottiene tassandoti contro di te".

      A proposito, Lorenzo.
      Tra te e _rio io osservo analogie sempre più stringenti.
      Siete prossimi alla vetta, tu sei salito dal versante libertariano, egli da quello anarchico.

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    35. x WannabeF:
      Allora... sei entrata nel mondo del lavoro?
      Stappiamo una buona boccia, eh! :)
      Cose allucinanti...
      Le leggi diventano vessatorie per gli onesti e scremano via via quantità ridotte di persone che hanno le possibilità di scappare dalla predazione. Salvo poi infilarsi in un ospedale pubblico oppure chiedere l'esonero delle spese per la mensa scolastica per i figli che portano a scuola con il nuovo SUVone bavarese X6 nuovo di trinca.
      Esiste una complessità e un grado complessivo di decadimento del sistema che è... inenarrabile.

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    36. x MrKeySmasher:
      A Radio 24 Economia, ancora, ieri, critiche all'austerità tedesca e plausi al Giappone che è riuscito a crescere del x.y%.

      I crescitisti sono sempre storti.
      Perché, come osservava Jorgen Randers - osservazioni del tutto ovvie e quindi invise ai fondamentalisti delle varie religioni, crescitismo compreso - è la disponibilità procapite di risorse energia e servizi in qualche modo correlata al benessere e NON il valore assoluto.

      Infatti, una delle semplici, elementari osservazioni del Club di Roma, è che se avviene una decrescita demografica più forte della diminuzione del PIL, il benessere medio AUMENTA.
      La diminuzione del PIL serve a RIDURRE l'impronta ecologica ed è la cosa più importante ed urgente.

      Invece noi abbiamo un'economia in diminuzione e una spaventosa crescita demografica di "necessitatori" di risorse dovuto allo tsunami migratorio diretto e secondario, clandestini ex clandestini e immigrati di seconda o terza generazione.
      L'assicurazione certa, aritmetica, per la crescita. Sì, del mal-essere.

      Il termine teratoma umano non è mio ma di Fra.
      Dovrei cercare il primo suo commento in cui tale termine apparse.

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    37. è il percepito che conta Lorenzo, vedi che inizia a inquadrare la fenomenologia ?

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    38. Paradossalmente, il lavoro di Lorenzo, quello di una precisione linguistica e semantica, una sorta di razionalismo linguistico o di materialismo scientifico glottologico, sarebbe una dei capisaldi filosofici e concettuali della sinistra.
      Sinistra che, come osservava tempo addietro una pagina critica del manifesto, è crollata perché passata da una tensione verso il razionale, la ragione ad una serie di sconclusionati opinionismi ondivaghi (esempio culminante, la pseudo femminista Boldrini che omaggia un tempo della misoginia, il Niki Vendola che applaude e invoca l'invasione di quelli che essi direbbero fascioislamici).

      Spero che questo aggiunga benzina al fuoco.

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    39. @Uomo lascio da parte il capitolo lavoro&co. Inutile dire che sono comunque in perenne ricerca di meglio (che er kaizen mica piace solo a te!).

      Cose inenarrabili, che se le scrivessi qua manderebbero gente in galera. E soprattutto costante riprova che siamo un paese che si merita quello che ha, classe politica in primis.

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    40. @Wannabe Noooooo...hai interrotto un Lorenzo in forma strepitosa...ma perché l'hai fatto ???!!!! Ti odio !!!!!!!

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    41. Ahahahah muoio :)

      Chiedo vienia, non lo farò mai più. Metto il cilicio e mi nascondo la nutella per espiare la colpa.

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    42. Certo che però...se uno si presenta con la scienza molle, è ovvio che poi le ragazze si distraggano...

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    43. Perché non c'è la faccina che collassa dal ridere, perché?!!!

      :-D

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    44. ...non si indurisce? :)

      Scusa Lorenzo, non ce la faccio a restare seria.

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    45. Ecco, ho preparato 'na paginetta per domani. Qui avete ironia e precisione e una qualche tensione alla ragione.
      Domani vedremo tre casi di milioni mila di ... (difficile trovare termine adeguato). Peraltro peristalsi dei vari espertoni, politiconi, moralizzatoroni importantoni, quelli che si siedono aggratisse a teatro davanti e che voi girate sui vostri autobus e auto da pirla ed essi ci hanno l'auto blu e gli elicotterini.
      Filtro passamerda in massima funzione.

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    46. Ebbene sì. La attivo raramente, ma ce l'ho.

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    47. wannabe, ma come 'sta cosa dello studio commerciale ? stai facendo praticantato a gratis da un commercialista perchè non trovi lavoro ?

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    48. Lorenzo, ma che semantica e logica..... te sei quello che se vedi una roba sbagliata "a destra" la apostrofi come una roba sbagliata di "una certa destra", se invece una roba è "di sinistra", può anche essere il verbo incarnato ma sarà comunque sbagliata. altrimenti non daresti ripetutamente del cretino a chi si professa tale.

      poi da buon agente provocatore cerchi di rompere i cabbasisi al prossimo tuo, soprattutto se lontano da logiche fideistiche. costui magari ti risponde a modino, magari mettendola sul personale (cosa molto facile ma non così scontata) e ti parte l'embolo.

      sono però reduce da una riunione, questa sì, tra le più illogiche del mondo del lavoro. anche un pò sfibrante. questo per dire che sono ben altri i problemi

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    49. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    50. @Francesco se ti dico "stendere un velo pietoso" rendo l'idea?
      Non mi pare il caso di aprire un topic qua sotto...

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  18. Per cominciare, sto scrivendo con un netbook che tutti considerano obsoleto (per ampliare la RAM il negoziante ha dovuto contattare tutti i suoi fornitori in cerca d'un rimasuglio, quindi mi ha fatto attendere dieci giorni per la consegna di quello che ha chiamato "pezzo d'antiquariato") collegato a un monitor che un mio collega mi ha regalato "tanto lo butto via" e che ho fatto riparare da un tecnico ultrasessantenne per 40 euro. Ora, 40 euro sono senza dubbio una cifretta, per sostituire giusto due condensatori da tre euro in tutto, ma in questo modo ho aiutato l'eroico manutentore d'una botteguccia di periferia a tenere aperta l'attività, mi son fatto una sana chiacchierata dai contenuti interessanti con lo stesso e ho intessuto un rapporto umano che potrà essermi utile almeno per un'altra decina d'anni (mi son fatto lasciare il numero di telefono del tecnico), non ho intasato la "oasi ecologica" della mia città con l'ennesimo RAEE, per 40 euro ho un monitor a 19' LCD con audio hi-fi integrato che a listino nel 2006 andava via per 600 e rotti euro (ho controllato). "Consumo" intelligente? E allora come chiamiamo il mio collega che buttava via un apparecchiatura perfettamente recuperabile?

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  19. Lorenzo peccato che qui tu sia l'unico ad avere certezze in quantità industriale. Il tuo è l'unico verbo che riconosci. Sei la versione nerd di fonzie ti ricordi? Che non riusciva a pronunciare le parole "ho sbagliato".

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    1. Fermo restando che come già detto andrebbe fatta una analisi psicologica della tua persona, della tua vita, della tua storia. Andrebbe, che di base non me ne fotte un cazzo

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    2. Com'era chiamata quella circolare? Per caso, "legge Mancino"?

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.