lunedì 7 dicembre 2015

L'Olivia (ri)trovata




E così ieri, alla nostra quinta ora delle circa sette di cammino per via franicgene, vie cassie, boschi, ulivi, basse colline, galline coi moonboot, etc. siamo passati per un podere in cui, nel porcile, c'era ancora una pingue e setolosa maiala. Stavamo guardandola con simpatia, chiedendoci quante settimane sarebbero passate prima che venisse disfatta in squisiti cotechini, coppe, prosciutti e salsicce quando arrivò il fattore che ci spiegò che un tempo la maiala – Olivia il nome scelto per lei – bighellonava per campi intorno a Monteriggioni da almeno dieci giorni finché i vigili urbani gli chiesero se se la potesse prendere in “casa”.
Così liberarono il porcile dalle bombole di gas GPL e lo riservarono alla tonda Olivia.
Ieri mi sono rimaste il sapore squisito e acre di alcune olive rimaste sugli ulivi e da noi spigolate e poi i grugniti di Olivia, che ha trovato casa e pare non venga disfatta presto.

11 commenti:

  1. Ma perché nessuno commenta il post della scrofa?! Questa é discriminazione pura :)

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    1. I tondi porcelli sono oggetto, da sempre, delle mie piu' vive simpatie. Figurati in questo caso, in cui la storia supera quella delle fiabe per bambini! :)

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  2. Che storia carina. .mi sta simpatica questa Olivia. :)

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. La scrofona avrebbe sicuramente preferito continuare a vagare per la campagna, ma un maiale in libertà può rivelarsi pericoloso e sicuramente fa danni all'agricoltura (anche altrui).

    Chi ha avuto a che fare con maiali domestici allevati in condizioni "umane" sa anche un'altra cosa: non c'è molta differenza, tra l'attaccamento, l'intelligenza e i comportamenti che può esprimere un maiale e quelli che può esprimere un cane. Per persone sensibili, macellare il maiale di casa può essere uno scrollone non da poco.

    Mi capita di interrogarmi su come sia possibile che la nostra cultura ipocrita e irrazionale ammetta con leggerezza che si possa mangiare il maiale ma non il cane. E, sia ben chiaro, non è un discorso da vegetariano: non conoscendolo, mangerei anche il cane "estraneo". Il mio ragionamento è riferito agli animali di casa, quelli coi quali si può stabilire una connessione emotiva (e un maiale allevato "artigianalmente" può essere decisamente di casa -- provare per credere).

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    1. Leggevo su alcune paline informative che la diffusione in Toscana dei cinghiali è dovuta al fatto che essi hanno molto cibo a disposizione. Questa abbondanza è causata dal fatto che l'allevamento (semi)brado/pastorale di Cinta Senese è praticamente scomparso e questo ha lasciato molte risorse a disposizione del suide selvatico.

      > ome sia possibile che la nostra cultura ipocrita e irrazionale ammetta con leggerezza che si possa mangiare il maiale ma non il cane

      Uno dei principi dell'ecologia profonda è quello dell'autoproduzione del cibo, carne compresa, macellaazione e lavorazione compresa.
      Così era per mio nonno, voleva bene agli animali, li teneva meglio possibile per quel che era possibile, perché essi erano fonte di cibo per sé e per la sua famiglia.
      Mio nonno materno aveva tre mucche e un paio di maiali ogni anno e tutti avevano un nome.

      In genere, ritengo che i carnivori (anche se il cane non è un puro carnivoro) come predatori siano anche accumulatori di inquinanti: non è escluso che ci sia una certa riluttanza a sbaffarsi cani, gatti, etc. anche per questo.

      Conosco una famiglia che tiene in casa un maialino vietnamita.
      Il maiale è piu' inelligente del cane e con un olfatto più fine: so che in Francia usano il maiale e non il cane nella ricerca di tartufi.

      Il fatto che sia duro emotivamente macellare un animale "famigliare" ti porta a rispettarlo, a non abusare del consumo di carne, a trattarlo meglio possibile.

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    2. No, non ce la farei, sono troppo lontana dalla cultura contadina per mangiarmi un amico... :))

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    3. In teoria, allora dovresti essere vegetariana o vegana...

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  5. Un mio amico che alleva per uso personale tanti tipi di animali sostiene che il maiale è il più intelligente. Mi ha anche raccontato fatti che testimoniano la sua tesi, ma non me li ricordo.
    glieli chiederò, dobbiamo trovarci a mangiare una enorme anatra che mi regalò tempo fa.
    Anyway, io adoro il film babe il maialino coraggioso.

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    1. In alcune culture in contesti isolani caratterizzate da scarsità di proteine il cannibalismo veniva ricoperto, sul piano antropocentrico, con la motivazioni di mangiare il nemico per onorarlo e del"prendere" la sua intelligenza.

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