- Il Tango ti mette a nudo davanti a te stesso e davanti agli occhi degli altri. E il bello è che non fa assolutamente nulla per compiere questo prodigio.
Anna Ponfi
Il panorama milonghero bolognese (ma
direi regionale considerando la frequente assenza di proposte di
pregio) il venerdì è spesso opaco. Forse si sa che la fauna
milonghera arriva stanca il venerdì e si preferisce organizzare
eventi importanti nel fine settimana o perfino, in altri giorni.
Così anche ieri: allora ci siamo
trovati in una milonga piuttosto scrausa. Abbiamo festeggiato un
compleanno. Quel posto è spesso quasi vuoto, piuttosto triste questo
ricorrere del proliferare di tanti posti e nessuno decente – e la
nostra ghenga tanghera l'ha animato parecchio, non solo numericamente.
Avevo scherzato un po' cogli altri su
vari peggio che la serata offriva. Tanto vale stare in compagnia, e
così è stato, almeno per una volta che io non tengo particolarmente
all'aspetto sociale della milonga, non così particolarmente.
Quando non hai alcuna aspettativa, ecco
che le serate escono proprio bene.
Io avevo deciso di andare anche in quel
posto per _ara, la mia ex compagna di studi, che balla sempre meglio
e io mi accorgo di quali sono i risultati del suo studiare, ma,
soprattutto, per _ela anima di seta e anche _zzz sarebbe venuto e poi tutti gli altri.
C'è stato un momento in cui ho chiuso
gli occhi ballando con te. Sentivo che sorridevano e che il mondo
girava intorno a noi. E nei nostri giri, nei nostri firulete, sentivo
che.... “fcevano il tifo” per noi due. Sentivi i loro commenti?
che dicevano che eravamo belli?
Poi si sono alzati per farci i
complimenti. Alla fine sono venuti da noi, eravamo un po' sudati in
mezzo alla sala a darci qualche bacetto di gioia, a darci i nostri
grazie. Ma io ero confuso, ero ancora dentro nel nostro essere una
sola anima danzante, a quattro zampe.
L'energia era giunta anche a loro.
E' stata la prima volta.
Forse sono stato anche poco riconoscente, ma alla fine, io ero ancora dentro nella nostra festa. Ridevi quando dicevo che... era rischioso, avrei dovuto indossare un condomone ed ero senza. Insomma io non sapevo cosa dire loro. La prima volta a volte, diciamocelo, è un po' goffa.
Forse sono stato anche poco riconoscente, ma alla fine, io ero ancora dentro nella nostra festa. Ridevi quando dicevo che... era rischioso, avrei dovuto indossare un condomone ed ero senza. Insomma io non sapevo cosa dire loro. La prima volta a volte, diciamocelo, è un po' goffa.
A volte penso che se _ela ed io avessimo iniziato diciamo dieci anni prima e ci fossimo trovati cosi' bene, come ora, ecco, sarebbe stata un'altra storia.
RispondiEliminaOvvero?
RispondiEliminaE' la prima volta che in una milonga ci fermano alla fine, vengono a ... non so neppure cosa scrivere: ringraziarci? complimentarci? sento le parole di apprezzamento di quelli seduti.
EliminaMi ricordo quella volta, una delle prime, ero in una milonga denominata "Dispari" e avevo visto _ele _tri che roteava con la tipa del TJ nonché animatore maestro.
MIIIII che meraviglia (anche se era giudizio di principiante amante di robe esagerate, cinematografiche, (pseduo)escenariose che ora mi lasciano alquanto perplesso) e alla fine andai da loro, entusiasta, estasiato a dire che erano stati figherrimi. :)
Beh, insomma, venerdì è successo a _ela e me qualcosa del genere. Solo che eravamo noi i destinatari dei... salamelecchi! :)
Prima volta.
Nulla a che fare con la prima volta alla quale forse avrai pensato tu,
esatto. io pensavo quell'altra cosa ! :-)
EliminaMbeh, mica sarebbe la prima volta, Francesco.
EliminaAnche se ora... quasi quasi... (8)
Bello...
RispondiEliminaEhehe, mica male in effetti.
EliminaSolo che il riconoscimento finale conta il 10% scarso.
il 90% è stato il piacere di sprazzi di buon tango con _ela.
Sì, li chiamavo sprazzi di tango, all'inizio.
Quelli che ti lasciano lì, alla fine, con un sorriso grande così, un po' trasecolante, come se avessi fatto l'amore tantricamente, in piedi.
:)