- La morte è insopportabile per chi non riesce a vivere.
Giovanni Lindo Ferretti
Ero partito da qui ma poi è diventata una pagina. Sartre osservava che l'altro (paese,
nazione, vicino, ...) è inferno. Molte persone lo sanno, lo vivono quasi
quotidianamente nei posti affollati, nel traffico, in condominio. Però se lo dimenticano. O fingono di dimenticarselo, specie se in contesti "per bene", pubblici, nei quali non si può proprio dire che il re fa la cacca puzzona. Come se tra le nazioni dovesse essere,
per qualche strano e imperscrutabile motivo, diverso. Più o meno lo stesso tipo di pensiero
koglione (la cappa è la stessa di quella dei kompagni marxisti ma anche dei socialisti fascisti) che
pensa che per gli stati il deficit, l'insostenibilità e il debito fatta
paradigma, fatto debitismo crescitista pro tumore (poi lo condiscono
con le parole per citrulli con i nomi di qualche grandi folli (economisti), per
dirla alla Kenneth Boulding), non debbano, sempre per metafisiche
ragioni, valere, semplicemente e rozzamente, non esistono.
C'è molta follia in giro. La morale porta le persone ad essere
dissociate dalla realtà, dalla loro stessa esperienza, ed è la
prima causa di problemi.
Il Regno Unito è uscito da un
condominio diventato orribile, quello in cui ti sfondano la porta di
casa, ti impongono l' "accoglienza coercitiva" di milioni
di ostili e tu sei brutto cattivo xenofobo schifoso razzista
inferiore che non ti fai diventare accogliente. Nei posti in cui c'è qualche traccia
di democrazia, qualcuno ha detto "No grazie!".
Questo è un buon segno anche perché
dimostra la sinistra visione economicista, quella dei kompagni
riformisti sì global per cui tutto deve essere giustificabile dalla
crescita, dal feticcio economico, può essere smentita. Alain de Benoist, sottolineando
l'etica dell'onore, disprezza massimamente questa visione
utilitaristica, da maiali il cui unico orizzonte si limita allo sgrufolare nel truogolo, che riduce e degrada, dice il mio papà, le persone a tubi digerenti semoventi. Beh,
se ci si pensa, il materialismo (sempre oppio marxista) non può
assumere che le persone siano anche un'anima, qualcosa che vada oltre
al metabolismo economico, al produci consuma krepa, un'anima con dei valori. Ancora una volta,
gli ingordi e ladri liberisti, anche su questo, sono più sinceri,
non hanno la patetica arroganza di questa merda plasticata prodotta da queste patetiche, sinistre e urbane castalie progressiste moralisticheggianti.
Osservo le pagine di scleri, di isteria
pseudo intellettualoide – sono ridicolmente patetici! – dei vari organi
del pensiero unico, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, il Corriere: quali disgrazie economiche per questa violazione insopportabile al
pensiero del tubo digerente unico. Ho ascoltato la radio nazionale, stamani, primo canale, mezzora ininterrotta di pseudo esperti che trombonavano sulla "catastrofe" Brexit, non una sola voce critica, dissonante. Poi ovvero da sempre ci sono robe ancora più enormi, follia kafkiana senza limiti.
Dignità, autonomia, indipendenza, sono
un valore e quindi hanno dei costi. Succede raramente ma succede:
non si compra, non si vende, non è monetizzabile, non è merce, non
è negozio.
Io continuo a godere.
In direzione ostinata e contraria!
Guardate il video del [ discorso allucinato di Juncker ] sul Brexit ...
RispondiElimina===
Se preferisci il discorsi della discorso della kompagna cocomera Spinelli...
EliminaTra i commenti anche uno mio.