Quasi paradossale che appena ravvivata la mia stima, _mlero bella, lunedì 23 maggio,. casca nella mia vita.
E' tornata per qualche giorno nella sua terra natale, in Carnia, un lavoro con i bambini di quelle comunità.
In lei sento il risuonare delle mie terre natali, scopro, nelle immagini che cattura di giorno, gli stilemi della terra madre, nelle foto i tetti i fiori sui legni scuri bruciati dal sole, i boschi ormai selve verdissimi ed erti il profumo di pecci del paese della nonna materna, nel suo viso riconosco i tanti volti della Madre Terra. Adoro il sospetto di cadenza friulana, i suoi modi asciutti.
Biele frute, ven ca che t'adopri.
Le chiedo di darmi qualche lezione di Furlan. Io mi ricordavo quell'espressione che avevo appreso da giioia e prima ancora dal mio vicino amico contadino di origini udinesi e oggi, ridendo, mi dice che i furlans sono persone pratiche, spicce (si riferiva al t'adopri, chiedo scusa per l'ortografia improbabile) e così, con qualche parola, con qualche foto, mi trovo ad adorarla, ti sento mia, _mlero.
Mi ha accennato alle tradizioni pagane carnascialesche, al Püst, leggo alla pagina che ella mi ha indicato e mi sovviene il Mascher, un altro carnevale, quello bagosso, scopro strabilianti affinità etnologiche, cromatiche, archetipiche.
Ahah Uomo, te piase la mula ciarnièla. :) Conisco quei posti. Ci passavo le estati in colonia da piccola. Di dive é esattamente? Io andavo a Forni Avoltri, al vcnfine con l`Austria. I boschi, il massiccio del Coglians, le malghe, i torrenti impetuosi. Natura imponente e magica. Bei posti davvero, si. Vacci a trovarla. Ti innamorerai ancora di piú. :)
RispondiEliminaLa stessa frase in Veneto: `Ravoltate ca te aro`. Un pó animale, ma va bé. ..cultura contadina. :)
Elimina> Ravoltate ca te aro
EliminaC'era una quartina bellissima, tratta da Cento Quartine di Patrizia Vladuga (Einaudi), sono quartine di erotismo a vole fine ma spesso assai sensuali, carnali, terricole, dicevo una quartina bellissima in cui il maschio è il vomere per la terra femminile.
Io lo trovo così sensuale, nella sua semplicità.
:)
E' là solo alcuni giorni, venerdì o sabato tornerà qui in città, dove vive da molti anni.
Andremo a visitare le sue tere, i suoi monti. Sono anni che desidero conoscere le Alpi orientali (e quelle occidentali) e la cultura di quelle zone.
Mula e ciarniela non possono stare nella stessa frase. Trieste e le sue mule non hanno nulla a che spartire con le frute carniche. Differenti origini, storia, tradizioni, usanze, comportamenti, approcci, visioni, culture, dintorni e chi più ne ha più ne metta. Fisicità anche.
RispondiEliminaE se questa _mlero è esemplare tipico di donna carnica in bocca al lupo Uomo, ne avrai bisogno, lo dico con il sorriso il rispetto e la stima che, da triestina, provo ed ho sempre provato per quelle genti. Gente dura e schietta, chiusissima ma solida, perfetto esempio di come il territorio influenza e modifica caratteri e persone.
Che insomma un mezzo carnico me lo sono pure sposato :)
Sì, imparai tempo addietro, che ci sono le mule giuliane e le frutes friulane.
EliminaC'è uno jato linguistico, culturale tra Friuli e Venezia Giulia ma non vado oltre che sono ignorante.
C'è qualcosa anche tra Emilia e Romagna, ma ho la sensazione che sia meno accentuato.
Da quel poco che ne so i triestini appartengono alla cultura triveneta (tridentina, veneta, giuliana), i friulani appartengono al gruppo culturale romanzo-ladino.
Se sbaglio correggetemi!
Ora non conosco ancora _mlero: ma anch'ella vive uno jato: per famiglia ed educazione, ha una conoscenza molto approfondita della cultura e lingua friulana ma da tempo è in un ambiente bohémienne e cosmopolita.
Grazie Alahambra per il tuo bel commento.
Leggo e sorrido.
RispondiEliminaMolto bello tutto questo! :)
Il lago è pieno, colmo di acqua che vuole scorrere verso valle!
Elimina:)
Ci sono espressioni dialettali che a tradurle perdono scorza, schiettezza, autenticità.
RispondiEliminaEsprimere l'eros con i simboli della terra è, per me, la forma più evocativa.
EliminaPensa al volere che entra e fende , rivolta la grassa terra in zolle scure?!
E' l'espressione forte di eros in dialetto veneto. La stessa delle quartine dell'italiano colto di Patrizia Valduga.
Per chi ha conoscenze bibliche, uno delle opere della letteratura più erotica è il.Cantico dei Cantici.
La vigna, i frutti, le gazzelle e seni fertili di latte e bimbi che sono eros oltre l'ordinario.
Su un registro diverso l'eros del dialetto.
Vomere!
EliminaSì, vomere , certamente .
EliminaÈ il distorsore del furbofono che cambia le parole.
Ahi, ahi... il nostro Uomo si sta scottando... ;)
RispondiEliminaE' molto tempo che il fuoco non era acceso. ;)
EliminaEra da molto tempo che il fuoco ...
EliminaVa beh che sei innamorato walker ma non tradire cosi la mia grammatica! :))
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaSì, la consecutio è discutibile.
EliminaErà molto tempo che...