(Sardìnnia: Porto Flavia - 14)
- "... disponibilità di un appartamento, circa 50mq per gli operai, con luce, acqua corrente, 250mq di orto famigliare, salario del 30% superiore a quello medio di tecnici od operai equivalenti, ..."
Guida, durante la visita
- Coloro che io preferisco sono quelli che lavorano, duro, secco, sodo in obbedienza e possibilmente in silenzio.
B. Mussolini
Dopo la visita mattutina all'
ingegneria mineraria, siamo passati ad una visita alla... mineraria vera e propria: a Carbonia,
Serbariu, la più grande miniera di carbone, in Italia, per alcuni lustri (si estraevano fino 1.6Mt di carbone, 5.1kt al giorno, 6 giorni lavorativi alla settimana, leggo ora che venne estratto solamente l'1% del giacimento).
Condizioni che oggi definiremmo da inferno dantesco. Non ha senso giudicare da una poltrona quando l'alternativa era la miseria. Ecco, quindi, le condizioni assai allettanti, specie considerando l'epoca: un'abitazione da signori! con acqua e luce corrente e.. spazio (le famiglie numerose vivevano in spazi assai ridotti, all'epoca, senza acqua, senza energia elettrica)!
Se si osservano e le condizioni dell'epoca e le condizioni di altri paesi, ad esempio leggendo storie come
questa, emerge che la tanto precotta e scadente quanto ripetitiva retorica antifascista è storicamente rozza, malposta, considerando quanto succedeva, a quel tempo, in altre miniere in stati connotati diversamente ("liberisti", sotto regimi comunisti), una retorica che, volutamente, ignora l'essenza totalitaria industrialistica a cavallo tra XIX e XX secolo.
Con Rosa Canina osservavamo che, la frase di Mussolini, ha piuttosto senso: al lavoro noi siamo di poche parole, cerchiamo di lavorare sodo e bene. Cosa ci sarebbe di sbagliato? Io sarò tonto, non riesco a capirlo. Si può fare un gioco interessante e riformularla con gli opposti:
Coloro che io preferisco sono quelli che lavorano, mollemente, umidamente, in antagonismo e possibilmente parlando molto.
Ora farei un gioco e, ai molti cretini falsipocriti compagneschi, direi di assumere e pagare, con i propri denari, degli artigiani, ad esempio per i lavori in casa e vorrei contare, personalmente, quanti di essi accetterebbero quelle condizioni e quanti, dei convinti, continuerebbero "gli ho detto di imbiancarmi la sala, mi ha spostato la tramezza!", già, l'obbedienza non va bene, no!?).
A me sembra di vivere via via più in un mondo di dissociati schizofrenici.
Qui la visione della questione da un altro punto di vista che, in molti passi, è non so se sconcertante, bislacca, favolistica.
Il cottimo era una condizione di chiarezza e pulizia etica nel contratto tra le due parti.
Comunque, lavoro durissimo e infernale in squadre di quattro (demolitore, asportatore, montatore, smontatore): per un attimo la guida ha mosso una "marra" e dal mucchietto di ghiaietto di carbone sub-bituminoso si è alzata una brutta nuvola di polvere: 8h al giorno, 6 giorni alla settimana, ca. 2700 morti (vado a memoria, così disse la guida) di malattia professionale, famiglia delle
pneumo-coniosi. L'inferno dantesco era qui. Molto dello sviluppo d'Italia fu grazie anche ai sacrifici di quelle persone che letteralmente, persero la vita o, se nn la vita, una condizione di vita salubre.
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Sala degli argani. Questi luoghi a dimensioni di ingegneria di potenza hanno dimensioni di una bellezza strepitosa. |
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Un castello, movimentazione verticale di minatori e carbone estratto. |
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Mostri meccanici nelle viscere della terra. |
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Uno strato alto basso tra i 70 e gli 80 cm, destinato ai minatori topi (chiamati letteralmente così). Condizioni così dure che il cottimo calava drasticamente; utilizzato anche come lavoro punitivo. |
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Coloro che io preferisco sono quelli che lavorano, duro, secco, sodo in obbedienza e possibilmente in silenzio. Facciata dello stabile all'ingresso.
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