domenica 28 febbraio 2016

Fragole, cannella e spirito

Flora ne ha combinata un'altra bella, un'altra magia, non so se incanto o stregoneria perché poi  è un tornare dalle fiabe al mondo.
Questa dolce vita milonghera è come il mosto quando lo zucchero ha iniziato ad essere spirito, profumo ancora di fragole, cannella e liquirizia e già ha potenza di deità.
Sono ebbro, tracimo gioia.
Questo amore resiste al tempo, si rinnova invece di svanire. E' una quercia a primavera.
Tra qualche ora in una pieve romanica in quel di Firenze...

6 commenti:

  1. vabbè, aspettiamo la seconda parte, ho capito....

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    1. Non ci sarà una seconda parte.
      A volte è più efficace il vuoto che il pieno.

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  2. a volte mi sai quasi di assurdo u. con tanta semplicità cosi complicata.

    ^_^

    bn ntt

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    1. In passato usai proprio la metafora della semplicità complicata per descrivere il tango, Magnolia.
      Ma non è il tango, non solo.
      Anche un fouettés in danza classica è apparentemente assai semplice eppure così complicato. E lo stesso in altre arti, una straordinaria ricchezza e tessitura che esternamente possono apparire così semplici.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.