Dunque la mamma ha un tumore all'intestino. Ieri le hanno comunicato che verrà operata il primo giugno, ho annullato la mia uscita in Val Grande a partire dal due. Non potrei sopportare di essere lì dentro, isolato per quattro giorni se ella dovesse morire. E' così debilitata e temo che l'operazione o il suo decorso abbiano esito infausto.
In ogni caso, anche se andasse bene, la Grande Sorella si avvicina.
Io sto elaborando tutto questo. Ho un ottundimento generale, sono stordito, distaccato da questo mondo, come se vivessi una sorte di catalessi, con un dolore cupo, profondo.
Tempo addietro _dralia mi mandò questo pezzo di Jacob Gurevitsch. Oggi ho ascoltato della musica per il mio stato d'animo, la saudade verde e bagnata come il fado ma ora, qui sotto, torno a ciò che ha iniziato ad accompagnarmi, oggi.
La musica, tra tutte le arti, è quella che più può stendersi sull'anima, come un drappo indaco di seta fine, e seguirne tutte le pieghe.
Si pensa di essere preparati, ma alla fine, nonostante l'età non si smette mai di essere figli. Ti/vi penso.
RispondiEliminaPer quanto difficile sii positivo. A pensar male si muore prima e magari non è il momento nemmeno.
RispondiEliminaCi vuole coraggio...insomma. Tanta forza a voi.
Tu cerca di farti vedere sereno, almeno io con mio padre ho cercato di essere "normale" fino all'ultimo.
RispondiEliminaForza, uomo.
RispondiEliminaUomo ti sono vicina. I tumori sono `na brutta bestia ma é anche vero che nelle persone anziane hanno un decorso diverso che nei giovani. ..bisogna vedere se quello di tua mamma é iniziale o meno. In ogni caso. ...affronta le cose momento per momento senza farti travolgere da pensieri oscuri. Ho esperienza di assistenza a persone con tumore e so che apprrezzano moltissimo che chi sta loro accanto viva il piú serenamente possibile la quotidianità. Forza e coraggio.
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaEssere cui, almeno un po' operativo, poterla vedere fisicamente, direi che per me è meglio.
Non se il detto "occhio non vede, cuore non duole" sia valido sempre: se sei "lontano" i pensieri e lo strumento tolgono eccome!
Dopo la seconda trasfusione sta meglio, almeno temporaneamente.
Dovrei scrivere alcune osservazioni su eventi in città , gente, cattolicità dell'ospedale, miscuglio etnici e altro ancora.
RispondiEliminaMa col furbofono è una tortura.