lunedì 2 maggio 2016

La solitudine dei numeri primi - 1

  • Nasciamo, viviamo, esultiamo, amiamo, soffriamo e moriamo da soli.
    _rio, amico caro di università


Ho vacillato una volta finita pagina trecentoquattro. In effetti non sta bene piangere in treno, neppure per le solitudini dei numeri primi altrui. Pedalavo in città, sotto la pioggia, ero lì non essendoci, sulla strada e sopra, nella metafisica indotta, a sentire lontani i rumori del traffico, il ticchettio della pioggia sulla cerata.
Ora lo rileggo, forse riuscirò a superare la spaccatura tra continuare, continuare a farmi divorare e la paura di finire, una piccola morte di un libro, uscendo dalla solitudine e tornando in essa.

Poi aveva chiuso la ferita nella sua mano e aveva baciato Alice sulla sua bocca. Lei aveva sentito nella sua saliva il sapore del proprio sangue e si era immaginata che fosse circolato in tutto il corpo di suo marito per tornare di nuovo a lei, pulito, come in una dialisi.
C'era stata quella volta e ce ne erano state infinite altre, che Alice non ricordava più, perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta.
p. 251


12 commenti:

  1. Non l 'ho letto, non posso dire la mia :(

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    1. Le reazioni non possono che essere molto soggettive, Magnolia, specie su un libro che lavora su vissuti e sensibilità.

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  2. Non l 'ho letto, non posso dire la mia :(

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  3. Non si puó amare se non si é in due a volerlo....
    Essere in due non significa peró essere una cosa sola. Si é sempre due solutudini che peró ad un certo punto decidono di fare un pezzo di strada insieme. Soli lo siamo sempre. Ma a volte un altro solo si avvicina a te. Come fanno i numeri primi.

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    1. Due solitudini che a volte decidono di dare un pezzo di strada insieme.
      A volte, sono talmente introverse, quelle solitudini, che perdono due, tre, dieci treni. Mah.

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    2. Quelli sono gli individualisti. ...persone che vedono solo sé stesse e i proprii bisogni e si relazionano solo in base a questi ultimi. Due soli consapevoli sanno capirsi. Come quelli del libro.

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  4. Bello, letto appena pubblicato. Mi era piaciuto a tal punto da regalarlo al mio migliore amico.. però a dire il vero non lo ricordo così bene. Forse avrebbe bisogno di una ri-letta! :)

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    1. Da dove sbuchi, Rebecca? :)
      Ho deciso che lo rileggerò, visto che alcune parti le ho lette così velocemente, con bramosia, che mi sono perso molti aspetti fini.
      Io sto cercando di far sedimentare alcune cose, perché ora sono poco stabile, poco obiettivo, oggi sono un po' estraniato ed è proprio per quel libro, il momento in cui ci siamo trovati, l'età.
      Benvenuta.

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  5. Allora io questo libro l'ho detto un bel po' di anni fa e questa fu la mia reazione:"Presa da una rabbia cieca scaraventai con violenza il libro dalla finestra urlando: RIVOGLIO INDIETRO I MIEI SOLDI."

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    1. Rabbia, rabbia forte.
      Beh, ogni emozione "intensa" è interessante. Meglio la rabbia che l'indifferenza.
      Volevi che ti fossero restituiti i tuoi soldi: per quale motivo?

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    2. Perché? Perché non mi è piaciuto per nulla. Mi feci fregare dalla curiosità.
      Eh che fai lo gnorri, Uo'? :)

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  6. Quoto Clorinda.
    La mia fortuna consistette nell' essere ricorsa al prestito bibliotecario.

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