Purtroppo non ci sono più le milonga all'aperto (uno dei contro dell'artificializzazione di vita e ambiente è la trasformazione di homo in automa e dei suoi usi in procedure, non si balla più all'aperto perché non c'è bel tempo o non c'è caldo ma perché la programmazione dei calendari dice che a settempre stop, basta milonga sotto le stelle) e non ci sono ancora quelle della stagione non-estiva. Peraltro di quei luoghi sauna di aria marcio viziata ho veramente poca voglia.
I corsi non sono ancora partiti. Anzi, quest'anno io sono rimasto orfano del corso del lunedì: dovrei cambiare giorno (impossibile) e/o orario (fine lezione oltre l'ultimo treno) e comunque scendere appositamente in auto, non ci penso neppure (massimamente antiecologico, ogni volta 15€ in più tra carburante e parcheggio, stress, tempi più lunghi la mattina, rischio di multe e incidenti o colpi di sonno. C O L C A Z Z O ! ! Purtroppo siamo sempre al solito buco nero nei trasporti pubblici notturn. Mah).
Conosco questa fiacca di settembre e quindi la guardo sorridendo, un po' di sottecchi, là nell'amgolo. passerà. Nel frattempo mi studio un po' di maestri (ieri sera Javier Rodrigueze e Geraldine Rojas e Roberto Herrera e Tamara Bisceglia)
Domani spero ci sia ancora una nuova occorrenza dell'ultima milonga che è rimasta all'aperto, una milonga non burocratica, informale (non è improvvisata visto che è programmata) o... se volete illegal come si dice. Sempre una delle trovate belle, intellettuali, artistose, snob e sciccose della ghenga di Flora. Anche se la madre di mio figlio mi ha già detto di no, non le va bene. Ma se lo farà andare bene, visto che ogni tanto esercito pure io il mio 50% di arbitrio nelle decisioni sulle frequentazione di mio figlio. Saranno altre scintille.
Avevo scoperto l'episodio n° 5 di tempotango (qui il n° 3 ambientato a Roma) svoltosi a Pordenone. Mi piacciono molto queste "installazioni" di tango nelle città, dentro le città. I volti e i sorrisi sono quelli dei profani affascinati dal tango. Tra i monumenti della città appare anche... Mauro Corona. :)
Quanto condivido, anche nella fottuta capitale ci sono intere zone non coperte e/o fasce orarie notturne senza trasporti.
RispondiEliminaTi lascio immaginare nei paesi più piccoli la tragedia...
Ci sono varie concause in questo problema.
RispondiEliminaIl fatto che esistano molte autine che girano e nessun mezzo pubblico significa che il problema è stato non risolto scaricandolo sull'iniziativa singola e privata.
Il risultato è pessimo da molteplici punti di vista.
Si pensi solamente a
o - incidenti notturni e costi previdenziali e sanitari
o - inefficienza energetica
o - peggioramento della bilancia dei pagamenti
o - esclusione dalla mobilità di fasce sempre più ampie di persone
o - loro sfruttamento fiscale per mantenere, costruire e ampliare una rete stradale ipertrofica che ha costi sempre più alti, distraendo le (poche) risorse dal trasporto pubblico
o - diseducazione collettiva alla mobilità di qualità e sostenibilie
o - ...
Roma? Roma è campione del mondo nello sfascio edilizio del territorio, del capitalismo citronesco del collettivizzare danni disastri costi e privatizzare il lucro, nell'antiurbanistica, nella peggio-in-grande, viste le dimensioni,
immobilità in salsa italiana.
è un pò il dilemma che ho stasera: corro al buio all'aperto o al chiuso sul tapis roulant ?
RispondiEliminaL'idea dell'arte nelle città, tra la gente, mi è sempre piaciuta.
RispondiEliminaMusicisti negli spazi pedonali, opere d'arte esposte dove la gente passeggia e, perché, no: occasioni di ballo anche improvvisate...
Più arte per tutti ;-)
Eliminasottintesamente, sempremente, anche più pilu per tutti
EliminaSta cosa dei trasporti è una palla, in effetti :)
RispondiEliminaPeccati che non facciano milonghe all'aperto...settembre e' un mese bellissimo. Nob capisco il disaccordo della tua ex moglie....perché non le sta bene? Certo che fai bene ad esercitare il tuo diritto, non bisogna mai permettere ad un ex coniuge di dettare diktat. Se ne parla.
RispondiEliminax Francesco:
RispondiEliminaAll'aperto finché possibile!
x nottebuia:
Diciamo più possibilità di attività piacevoli, sociali, ecologiche, ludiche. L'arte, come osservavo, anche con le parole di Ferretti ha dimensione verticale, non è né democratica né di massa.
C'è anche qualcuno che arriva all'arte anche nel tango, gli estremi della gaussiana..
La maggior parte diciamo cura la propria dimensione espressiva ed artistica. Da qui all'arte ce n'è molta.
x Ele781:
E andrà peggio.
Solo quando la maggioranza de il_bobbolo si renderà conto che sarà eslcusa per censo dalla mobilità, inizierà a destarsi. Sarà tardi, non ci saranno più risorse per il trasporto pubblico.
x Spirito Libero:
Mah
Un po' anche che molte di voi donne temete anche temperature anche solo un po' meno calde.
Ieri ho chiamato due volte e non sono riuscito a trovarla.
Fondamentalmente rimane sempre nella posizione di : il figlio è mio e lo gestisco io, tu devi stare a quanto stabilisco.
Non per nulla poi ci separammo.
Tieni conto che arte e bellezza sono, comunque, sempre soggettive.
EliminaCome dicevi tu, la cosa fondamentale è potersi esprimere. Qualsiasi cosa (quindi anche il tango) può essere arte (ma non voglio andare OT)
La milonga all'aperto è bella da vedere anche per chi, come me, non balla il tango. Ballate gente, ed emozionatevi / emozionateci...
Ma vicino a casa mia!!! A saperlo...
RispondiEliminax nottebuia:
RispondiEliminaIl tango ad un certo livello è così bello ed affascinante che esistono compagnie itineranti che lo propongono come spettacolo. Del resto è danza al massimo livello, nulla di soprendente direi.
Poi ci sarebbe da dire sul tango escenario che è più danza che tango e che è quello molto spesso proposto negli spettacoli.
Comunque anche un tango minimale, milonguero se ballato bene affascina.
x gioia:
Hai visto? Dalle parti tue.
:)