domenica 8 marzo 2015

In salsa malese



Ma non è un problema solo di crescita, della crescita suicida della distruzione economica, ecologica, delle fonti rinnovabili di risorse.
La decrescita del politicamente corretto è non meno importante, non meno necessaria.
Al termine della ciaspolata, ieri, eravamo a casa mia stavamo preparando cena per sei, _uda (non elisione ma sigla, questa volta), carissimo amico di origini napulo-siculo-calabresi e compagno di molte escursioni e trekking, commentava, rispetto al problema della terra dei fuochi e dei reati ambientali che - osservavo essere MOLTO più gravi rispetto ai reati contro la persona, sono pur sempre un khmer verde - che... forse, sarebbe il caso di ripristinare la pena di morte. Guardate, sentire questo con le mie orecchie da _uda, è stato una vera e propria sorpresa. Beh, il fatto che sia amico miio caro non è che renda tutto ciò così inverosimile.
L'arrancare verso la senescenza è Flussy Opp, il facciamo il degenero, l'ultimo, l'altroieri, uno dei mille mila. Qui.
Là fanno questo.
Ora pensate come saranno alcuni beni e servizi comuni qui e là tra cinque e dieci anni e questo e quel paese.
Aggiungo, inoltre, che la terapia dovrebbe essere aumentata da 9 + 3 ad almeno a 9 + 6 o meglio a 9 + 10 anche per l'orribile qualità della roba sparsa sulle carrozze.

12 commenti:

  1. Da noi le due triste americane che ieri hanno inciso il loro nome sul Colosseo e fatto un selfie se la sono cavata con una multa

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    1. Sì, turiste, ma nche un po' triste :)))

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    2. Certamente questi nuovi barbari di massa provocano emozioni e reazioni emotive.
      Però un approccio intelligente dovrebbe ragionare su quali meccanismi realizzare affinché ciò non avvenga più.
      L'esempio delle frustate o delle scudisciate impartite ai vandali "occidentali" a Singapore dimostra che si può ancora essere intelligenti ovvero capaci di affrontare un problema e cercare di ridurlo se non farlo cessare.

      Ora pensate alle reazioni benpensanti scandalizzate in Italia se i vandali venissero frustrati, oltre a dover scontare una pena il cui scopo dovrebbe essere ovviamente e certamente compensativo nei confronti della comunità, come succede spesso in vari paesi.
      E' più o meno come l'isteria che si genera quando si evoca la parola "pena di morte" (devo dire che anche io caddi in questo genere di sciocchezza, ma col passare del tempo sono riuscito ad emanciparmi da questa staticità mentale (neo)religiosa).

      E' quello che io indico come necessaria (e che non avverrà) decrescita del politicamente corretto.

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  2. Frustare no,ma calci in c....a loro e ai loro genitori.

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    1. No, no.
      Sono proprio le frustrate (oltre a detenzione e altro) cio' che rende efficace e rieducativa la pena.
      Qui danno una multa che, ovviamente, le teppistelle amerikane non pagheranno mai.

      Scommetti che i due tedeschi non imbratteranno piu' le carrozze ferroviarie in malesia?!
      Altro che servizi di sociali, percorsi rieducativi (la cui unica utilita' sempre piu' spesso e' quella di fornire uno stipendio a chi ci lavora).
      Quelli forse anche.
      E' proprio la durezza, l'ecologia della pena, in primis corporale, se necessario, quella che manca.

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  3. Non male nemmeno questi.
    =
    0039, il non-Paese di Bengodi per i delinqui di tutto il mondo.

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    1. Lessi quell'articolo.
      La cosa buffa e' che... la Lega (uno dei partiti piu' esplicitamente predatori, ecocidi) agisce contro i bracconieri rumeni.
      In questo caso, soo quelli alloctoni ad essere ancora piu' virulenti.
      Certo che mangiare un pesce predatore (come il siluro) che vive in "acque" come quelle del Po' ci vuole ... fegato.

      La questione e' che i controlli e le pene rendono ancora conveniente la predazione da parte di questi rumeni.
      Il bracconaggio. come tutte le attivita' nocive degli homo, considera un bilancio (a brevissimo termine) tra benefici e costi.
      Se i "costi" si alzassero certamente cambierebbe molto.

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  4. La "cultura" di un territorio porta a ciò che succede, avviene, in quel territorio.
    La regressione a feudi criminali nei quali i vari capiclan ndranghetisti, mafiosi e, in questo caso, camorristi esprimono una cultura e sono il risultato di una selezione in quei territori.
    Insomma,anche se cio' fa diventare irascibili i cultori della credenza "siamo tutto uguali", questo avviene in provinca di Napoli e in quella di Caserta e non in Islanda o tra Baviera e Cechia, o in provincia di Belluno, non e' affatto casuale.

    Lorenzo ha spiegato la serie di catene, di contesti ambientali che portano a tutto cio'.
    Esiste una parte eccessivamente grande di popolazione corrotta che esprime la malavita come risultato (filtro passamerda) che a sua volta agisce criminalmente sulla parte non criminale, sana della popolazione, parte che diventa sempre piu' esigua e/o, come _uda, si trasferisce in quanto incompatibile con gli usi di quelle terre.

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  5. L'immagine dell'albero che sopravvive a tutto e' di una potenza evocativa e simbolica davvero unica.

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