martedì 26 maggio 2015

Merd'olio di palma di teratoma


  • È la seconda foresta tropicale più grande al mondo, traboccante di biodiversità: è casa di oltre 600 specie di alberi, e 10 mila animali, tra cui gorilla, scimpanzè ed elefanti della foresta. Si espande in sei Paesi - Camerun, Repubblica Centrafricana, Congo, Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), Guinea Equatoriale, Gabon – e rappresenta il 70% della vegetazione dell’intero continente africano.
    Ha sofferto dei più alti tassi di deforestazione del pianeta, a scopi agricoli e commerciali. La pressione della popolazione umana, che in quelle zone è spesso in fuga da guerre e instabilità, strappa pezzi di foresta che diventano combustibile, terreno agricolo e merce economica.
    [...]
    quella di Mau, situata nella Rift Valley in Kenya, è certamente tra le più fragili e cruciali. È la più grande foresta montana indigena dell’Africa orientale, [...] determinante è la pressione della popolazione umana, che cerca nuove terre da usare per l’agricoltura e a scopi commerciali, mentre l’ecosistema si va distruggendo.
  • (corriere,it)


UnBipedinone era andato alla caccia di biscotti. Lo avevo osservato intento a leggere... Mmh, impiega del tempo, interessante. In ritorno mi racconta che la mamma gli ha fatto vedere un  documentario sul merd'olio di palma.
Di recente mi ero imbattuto nel problema. Abbiamo la fortuna che la comunità europea ha imposto di specificare sugli alimenti la natura dei "grassi vegetali" utilizzati e ora è esplicito come il merd'olio di palma impesti la quasi totalità dei prodotti da forno (e non solo purtroppo). Ma di questo al GAS ne eravamo consapevoli nel tempo. L'Europa, fortunatamente, si oppone alla mistica filo massmigrazionista e alle menzogne propagandistica dei cattocomunisti italici, ci sono alcuni profughi e poi migranti invasori economici, i bubboni del teratoma umano africano e asiatico, prima o poi la responsabilizzazione da questo misticismo suicida produrrà qualche effetto e la strategia dei rimpatri. C'è del buono, in Europa.
Così osservo mio figlio e sono felice per queste piccole cose che sono grandi. Sono felice perché vivere osservando il mondo, cercando un possibile discernimento, cercando di fare la tua parte per migliorarlo è un  primo, importante, bellissimo passo nel cammino del vivere. Aveva preso un pacchetto di biscotti biologici, con olio italiano di semi di girasole italiano. Certo, costano di più. La qualità e le cose importanti, costano, devi rinunciare ad altro.
E nell'insipienza del dirittismo consumista, delle crescite senza limiti, delle antiausterità i ciavados di Podemos, di Syriza che ora a sinistra superano il peggior "Più tutto per tutti!" berlusconiano in una gara a questa orribile demagogia cialtronesca sono qualcosa che riesce ad essere peggio pure del merd'olio di palma.
Infine si torna sempre al solito punto: una crescita folle, distruttiva della popolazione degli homo e dei dirittismi a consumismi e servizismi che è e rimane il problema n° 0 (zero) e che tutto travolge e distrugge.


18 commenti:

  1. Certamente esiste una profonda ipocrisia anche negli altri stati europei, con la mistica idiota e criminale del crescitismo della popolazione e dell'accoglientismo di origine cristiana e di sinistra.
    Ma nel nero c'è sempre un punto di bianco.
    Lo tsunami migratorio ha l'ecologia o che ci farà soccombere per inettitudine e stuipida arroganza nel negare i limiti o ci farà intervenire e iniziare politiche prima semplici poi sinergiche di contrasto alle migrazioni di massa.

    Anche io non ho la scatola degli inquina-menti.
    Ieri ho parlato con un tanghero dei monti compagno di studi di tango del lunedì, anch'egli grande karateka, e siamo proprio arrivati alle sconclusionate, allucinate, fuori dalla realtà demenze accoglientiste e massmigrazioniste.
    A volte apri un varco e le persone iniziano a confidarsi esce ciò che non si può dire, si viola il tabù della realtà negata.

    L'Europa esiste nelle cose cattive ma anche in quelle buone.

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  2. dell'olio di palma sapevo, grazie alla mia fidanzata. questo non mi ha impedito l'altro giorno di comprare le fette biscottate della coop con olio di palma. altre volte consumo biscotti senza olio di palma. come capita insomma. c'è un passaggio cruciale nel tuo post ovvero "Certo, costano di più. La qualità e le cose importanti, costano, devi rinunciare ad altro.". non vale solo per i cibi, vale per tutto. questa società va male anche per quella concorrenza, laddove esiste, che ha spinto al ribasso i prezzi. o se preferisci, per quelle attività dalla cui filiera si deve produrre ricchezza per tanti. è la enorme contraddizione della crescita economica. nei fatti, il tuo decrescitismo produrrà più olio di palma che olio extra vergine di oliva.

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    1. x Francesco:
      > come capita insomma
      Ecco, quello è il problema.
      Cosa significa come capita?
      E' o non è un problema.
      Se non è un problema, perché evitare di acquistare prodotti con olio di palma?
      Se è un problema (e qui non ho parlato degli effetti sulla salute del merd'olio di palma che sono assai meno importanti dell'ecologia) perché evitare un piccolissimo impegno per non acquistarli?

      Voi della crescita vi opponete alla decrescita proprio perché il paradigma di quest'ultima è basato su azioni semplici, molto semplici, relativamente poco impegnative e P E R S O N A L I.
      Come ho scritto più volte la decrescita non funzionerà proprio perché si basa su azioni semplici e impegno personale.
      Poi scrivi delle assurdità dando la colpa della filiera del merd'olio di palma alla decrescita. Insomma, come dare il problema della diagnosi e della terapia del diabete al medico.
      Non capisco quando sei provocatorio o autentico nelle cose che scrivi, Francesco.

      Per il resto Lorenzo ha descritto eccellentemente le regressioni di massa progressiste, consumiste in corso da lustri.

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    2. diciamo sempre le stesse cose. l'Italia è il paese delle olive, ma il nostro olio extra vergine è fatto con olive di "produzione UE". puoi anche spendere 15 euro per l'olio del contadino, ammesso che i lavoranti non ci abbiano messo 3/10 di acqua di rubinetto, ma mangiamo in ogni caso al bar sotto casa o alla trattoria dei camionisti, e chissà cosa cazzo mangiamo. puoi anche impegnarti tanto, ma la qualità del cibo secondo me sarà sempre una grande incognita. se dire queste cose è essere provocatorio, allora sono provocatorio. io non sono così certo che la qualità del cibo di un tempo fosse così eccelso. mio padre iniziò, da minorenne, a lavorare in un pastificio. anni '50. la pasta che facevano era merda, e non lavorava certo alla Barilla, ma in un pastificio artigianale. tendenzialmente ho poca fiducia, in pieno 2015, nel contadino che nella spiaggia sarda vende la forma di pecorino o in quello che ti porta sotto casa le cassette di agrumi dalla Calabria. la contraffazione alimentare è roba secondo me diffusa e trasversale. nella GDO, almeno, fatta alla luce del sole,

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    3. > basta leggere le etichette
      Infatti mio figlio ha letto le etichette e ha RINUNCIATO a certi biscotti per i quali si è abituato il gusto
      Da solo. Senza che io gli abbia detto niente. Certo mio figlio ha avuto la fortuna di avere due genitori e un semipadre che hanno capacità e conoscenze di eco-nomia domestica, una roba fuori moda, così avanti e così antiprogressista.

      >puoi anche spendere 15 euro per l'olio del contadino, ammesso che i lavoranti non ci abbiano messo 3/10 di acqua di rubinetto,
      > ma mangiamo in ogni caso al bar sotto casa o alla trattoria dei camionisti

      No, la_gggente spende 15€ per 2 confezioni di popcorn all'UCI Cinema e poi risparmia sul taleggio o sul prosciutto portando al massacro dei piccoli contadini o a maialifici sempre più industrializzati da cui esce carne sempre più tossica.

      Infine NON è affatto solo la qualità del cibo. Ad esempio i km_0 significa che tudovresti avere gli orti vicino a casa e che se tu distruggi il territorio e i campi per farci su dei merdosi svincoli aereoporti outlet e capannni vuoti NON potrati avere gli orti, non potrai avere l'eco-nomia, non potrai visitare il contadino e fargli "ispezioni". Quindi avrai sistemi in grande con disastri in grande, sia locali che globali.
      L'aspetto salutistico e quello gastronomico sono solo due tessere di un mosaico.

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    4. Lore', ma secondo te una persona che lavora dieci ore al giorno quando cazzo li fa i biscotti fatti in casa?

      O si paga la cuoca, secondo te?

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    5. Lore'... Se fai un'infornata di cookies mandameli, ti lascio il recapito dell'ufficio

      Così risolvo due cose in una: mangio sano e rimedio il pranzo

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    6. Ti passo la ricetta, sia mai ti sentissi ispirato

      http://www.cookaround.com/ricetta/cookies-con-gocce-di-cioccolato-3.html

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    7. > assumere come "normale" una persona che lavora dieci ore al giorno
      > e poi non ha il tempo per vivere in un contesto dove di lavoro ce n'è sempre meno perché "vale" sempre meno

      Una volta c'era la filosofia da una parte, la politica in mezzo e gli interessi dall'altra. Ora ci sono soli gli interessi.
      Ugo Bardi

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    8. Un sentito grazie. Noi appendici della scrivania spesso andiamo in carenza di zuccheri!

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    9. Ma vuoi mettere l'olio di palma, lo streptococco e i conservanti?

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    10. Lorenzo, mi ricordi
      Il discorso dello schiavo di Silvano Agosti.

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    11. Sì, Lorenzo ricorda quello, e descrive le cose come stanno effettivamente. E' una macchina bene oliata.

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    12. Oggi dicevo, al telefono con _zia la fiorentina, che il lavoro e' nella vita.
      Se in natura non si mangia gratis, negli ambienti dell'uomo non si mangia senza lavorare.
      Se uno non lavora sta sfruttando altri. Ghandi ricordava che uanb persona deve lavorare e mantenersi fino a che e' possibile.
      Invece ora c'e' il culto delle pensioni insostenibili, sia a sinistra, ma anche a non-sinistra, vedi le deliranti uscite di FI e Lega a proposito di "diritti pensionistici acquisiti". Mah.

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  3. L'olio di palma e' davvero una cosa abimonevole…non dovrebbe nemmeno chinarsi olio, ma grasso di palma. Se non e' raffinato presenta ancora qualche proprieta' accettabile, come l'alto contenuto di betacarotene, altrimenti e' peggio del burro a livello di grassi saturi… e ce lo siamo cuccato per anni e anni convinti che la dicitura "grassi vegetali" fosse indice di maggior sicurezza rispetto ai grassi animali. Io ho il colesterolo cattivo a 300 e ora capisco il perche'. :(

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    1. C'era anche quella subdola e insalubre invenzione della idrogenazione dei grassi vegetali (margarina) che è una vera e propria truffa al metabolismo del colesterolo.

      Se hai problemi di colesterolo leggi questa pagina

      Abbassare il colesterolo

      del lottatore, karateka e radical-spartano Lorenzo e della sua guerra al colesterolo vinta con... impegno e onore!
      A me_mi piace Lorenzo anche per queste cose! :)

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    2. X Lorenzo: ultimamente no, on oassato forse si..puo' essere per quello forse, anche se in famiglia ce l'abbiamo alto tutto e forse e' anche in parte un fatto genetico. Sicuramente anche l'alimentazione gioca un ruolo.

      XUomo :).

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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