Stavo curiosando questo articolo sull'impresa dell'Hellas Verona: ho sempre avuto un debole per le squadre minori (outsider) e qualche volta ce l'hanno fatta.
Sfoglio, leggo e arrivo a questo
Un altro elemento che molti, a posteriori, riterranno fondamentale per l’epopea veronese è il sorteggio integrale degli arbitri. Verrà utilizzato solo in quel fatidico 1984-1985
Esplora il significato del termine: Secondo quei molti, la scelta totalmente a random delle direzioni arbitrali avrebbe favorito una squadra piccola come il Verona, perché nessuno avrebbe avuto bisogno di «ingraziarsi» le grandi per poterle dirigere.Secondo quei molti, la scelta totalmente a random delle direzioni arbitrali avrebbe favorito una squadra piccola come il Verona, perché nessuno avrebbe avuto bisogno di «ingraziarsi» le grandi per poterle dirigere.
Insomma, 'sto calcio proprio non ce la fa ad essere o a tornare sufficientemente pulito: troppi soldi, troppo potere, troppi media, troppa merda. Anche qui come altrove è necessaria una radicale cura decrescitiva a base di "Meno è meglio!".
Tutta 'sta robaccia lo rovina, lo rovina proprio. Le storie di piccola e grande gloria non si ripetono più.
teoricamente per il punto 2) richiamato da Lorenzo, non tutti gli arbitri sono bravi allo stesso modo.
RispondiEliminac'è da dire che quell'Hellas era fortissimo
Ovviamente anche gli arbitri non sono tutti uguali.
EliminaUn motivo in più per sorteggiarli.
Anche per evitare "commistioni di interessi" ovvero arbitri che per giocare con le ingombranti cerchino di ingraziarsele.
Io sono per il sorteggio. Allora potrebbe vincere il Carpi il prossimo anno. E sarei per il sorteggio anche dei deputati. Cosi il Carpi mi diventa pure Presidente del Consiglio...
RispondiEliminabe' i M5S lo fanno...tramite il web no?
Eliminastrano che non ti risulti ...eppure vengono scelti così, mettono una lista di nomi per regione e poi i " cittadini" via web votano, chi ha più voti entra nelle liste da presentare...
Eliminapoi che siano burattini è un altro discorso...mi meravigli Lorenzo come mai ti è sfuggita questa pratica, direi conosciuta ai più ? perdi colpi?
Essessa, il punto non è i criteri, per quanto discutibilli e forse non così perfettamente chiari, all'interno del M5S.
EliminaIl punto è che negli altri partiti imperano i favoritismi personali, gli insindacabili giudizii del capo corrente, le nomine per vicinanza geografica o familistica o di clan.
Certamente una persona vestita decentgemente si può accusare di non avere i gemelli di platino ai polsi, ma se la critica non osserva gli astanti, con le croste di merda sulle mutande rotte, le scarpe aperte, i pantoloni con le macchie di piscia e la canotta a vista con il nero del sudore di mesi, forse l'attenzione non è posta al meglio.
Io sono dell'idea che l'unica cosa che conta è un patto etico e all'interno di un movimento e tra elettori e delegati.
Sono ferocemente contrario ad ogni libertà di mandato e alle mille fisime dei teorici della più sconclusionata e anacronistica nonché marcia pseudodemocrazia pseudorappresentativa tu mi dai mandato e io faccio il contrario di quello che tu vuoi e che io ti avevo promesso per prendere la tua delega.
Il sorteggio dei parlamentari è un'idea molto interessante.
EliminaIl sistema attuale è talmente marcio e corrotto e strutturalmente oligarchico che ci vuole veramente poco per far di meglio.
Ancora una volta mi trovo d'accordo con Lorenzo.
forse non si è capito...il mio commento era "ironico" (per Lorenzo).
Eliminache i "cittadini grillini" con i loro fili ed i due burattinai, il Gatto e la Volpe, proprio mi stanno sulle ovaie..
per chiarire.
UUIC, questo post è una assoluta novità, parli di calcio, osservi che è malato, che gli arbitri sono soggetti ad essere assegnati con criteri poco trasparenti e che se ho capito bene: meglio il calcio internazionale che quello nostrano; anzi no un sottile amore per Hellas-Verona...quello di mister Bagnoli e campioni d'italia, che immagino uno dei pochi lasciato andare dalle grinfie dei grossi (garndi?) club nostrani. La mia opinione sul marciume nel calcio annessi e connessi, basterebbe una semplice riforma: obbligare (almeno i club che militano nella massima serie) a trasformarsi in s.p.a e quotarle in borsa; successivamente obbligo per tutte le società professioniste all'utilizzo di ultilizzo per ogni pertita del campionato, dell'utilizzo di almeno 3 giovani del vivaio ecc. Sarebbe un modo di evitare situazioni tipo Parma.
RispondiEliminaCi sarebbero molte cose da dire ancora, come il ruolo della medicina e dei farmaci ecc.
Va bè, Buon fine settimana.
Calcio internazionale meglio di quello italiano?
EliminaMah, non saprei per quale motivo.
Già, il Parma, e poi tante squadre che hanno bilanci insostenibili nonostante le assurde, orribili facilitazioni fiscali.
Togliere tutto questo ciarpame procalcistico.
Solo che è noto che se vuoi tenere a bada le masse, sedate, devi garantire il pane e il circo.
Io tenderei all'autarchia su base provinciale, cosa vuoi che dica di squadre pagliaccio piene di gente d'ogni dove?
Sono dei meccanismi di business fatti per fottere soldi, energia, tempo alle masse e tenerle lì.
Ecco, esagerando: non potresti vedere calcio più tempo di quanto non lo abbia giocate in quella settimana.
vi consiglio la visione, post partita, del commento di Aurelio De Laurentis relativa
RispondiEliminaall' Europa League...ma penso valga per il calcio in generale...
Io invece comincerei da quest'altra riforma, per quel che riguarda il calcio: la collettività non partecipa neppure con un centesimo alle spese, e le società calcistiche pagano TUTTO per intero di tasca propria, dagli stadi al servizio d'ordine ai rimborsi per OGNI danno subito da CHIUNQUE [1] a causa dell'attività sportiva in sé e di tutto l'indotto. Soddisfatte queste condizioni, e solo dopo averle soddisfatte, si tassano gli utili come fino agli anni '80 si tassavano i cosiddetti "beni di lusso" [2], imponendo un'IVA doppia rispetto a quella ordinaria [3]. A seguire, si tassano i redditi in modo progressivo, come dovrebbe accadere [4] per ogni altra attività.
RispondiElimina[1] Compresi dunque i beni pubblici, tipo treni e altro.
[2] Tra i quali anche cose lussuosissime come gli impianti stereofonici e le motociclette oltre i 350cc., per chi non si ricordasse.
[3] Ai tempi, l'IVA ordinaria era al 19%, laddove i "beni di lusso" subivano un'imposizione al 38%. Oggi, con l'iva ordinaria al 22%, l'imposizione per il lusso dovrebbe essere al 44%. Per instillare un po' d'ottimismo, faccio presente a chi non lo sapesse che l'IVA ordinaria potrebbe balzare al 25,5% entro il 2018 (vedi qui. Ovviamente alla cosa è stata data la massima evidenza in tutti i notiziari, e voi non ve ne siete accorti perché siete ciechi e sordi. E pure un po' stupidotti. (ovviamente è sarcasmo: la cosa è passata assai silenziosamente, come i ladri di notte)
[4] ...dovrebbe accadere, ma non accade per via dei noti meccanismi di elusione, che ovviamente sono preclusi a chi ha una paga ordinaria.
è così ovunque Lorenzo, per lo meno in Europa e Asia. come potrebbe un tiratore con l'arco essere stipendiato da una società sportiva ?
EliminaPane e circo.
EliminaNon è cambiato nulla da Commodo e altri imperatori romani che cercavano di ingraziarsi la plebe con gli spettacoli e i gladiatori.
Il circo ora si chiama calcio e questo calcio è una della cacca citrocapitalistica fatta a spese della maggioranza di persone che forse arriva ad un qualche interesse.
Ecco, se gli appassionati dovessero pagare per i costi di questo fenomeno diminuirebbero sensibilmente.
Meno è meglio.
Ancora una volta, quasi sempre in questo contesto storico.
Uno stato in deficit sempre maggiore che sperpera per le peggiori cose. No grazie!
Lorenzo...questa volta sono non d'accordo, ma di più.
Elimina(non so se devo preoccuparmi o_O)
Il denaro è lo sterco del demonio, per dirla alla Massimo Fini.
EliminaQui in Italia abbiamo il calcio che rappresenta molto bene la degenerazione e la corruzione a cui è arrivato un ex sport a furia di caricarlo di denaro, potere, attenzioni mediatiche, fama.
Se c'è il colera dello sport di regime c'è anche il vajolo dello sport commerciale, affaristico.
arricchirsi se lecitamente non è mai un crimine e il denaro non è in sè lo sterco del demonio
EliminaLe logiche commerciali sono indipendenti dalle logiche sportive non meno di quanto lo siano le logiche di regime,
EliminaConsumismo, fama, potere non solo sono dei "regimi" ma lo sono in maniera molto più sottilmente inquinante e subdola.
Io osservo la cacca nello sport commerciale della pedata e questi sono realtà, fatti.
Non conosco sport di regime in Italia.
> arricchirsi se lecitamente non è mai un crimine
EliminaQuesta frase ha tanti se e ma che non è più vera di molti slogan sostanzialmente falsi.
Allora, per tagliare corto
Arricchirsi può essere sostenibile ed ecologico, quindi lecito se
o - è frutto del proprio lavoro e del proprio merito
o - non ha effetti dannosi sulle libertà di altri
o - è ecologicamente compatibile nel senso più ampio del termine
o - è sostenibile nello spazio e nel tempo
Sono motivi ostativi
o - la rendita
o - i lavori inutili, nefasti, inquinanti, ecocriminali, criminogeni
o - tutte le attività che comportano insorgere di problemi o il loro aggravamento
o - l'arricchimento per eredità, chiave di volta del capitalismo
Parte rilevante del sistema normativo sostiene arricchimenti molto pericolosi e, de-facto, criminali. Un sistema legale sostanzialmente illecito, dal punto di vista etico.
Non c'è alcun diritto e questo vale anche per l'essere ricchi.
sui primi quattro punti direi che siamo d'accordo
Eliminasui secondi quattro c'è tanta, troppo soggettività....lo decidi tu che un lavoro è un inutile e nefasto? e chi sei scusa, il padreterno ?
sul diritto di successione si aprirebbe poi un dibattito che non finisce più.... ma te la banalizzo...quando moriranno i tuoi non è che i loro beni andranno allo stato o ai meritevoli e giusti.... andranno a te e a tuo fratello, che vi arricchirete....
x Francesco:
EliminaIn territori sempre più stipati le possibilità di arricchirsi senza far danni ad altri calano vertiginosamente.
La stessa filosofia del diritto che sostiene il fare (disastri) è anacronistica. Io non sono più padreterno nel mio resistere a danni altrui di quanto siano padreterno coloro che decidono di fare a danno mio.
Se vogliamo aprire una discussione sull'etica dell'ereditarietà...
x Lorenzo:
Quantitativamente, quanti sono in Italia gli atleti di regime?
Quanti sono i calciatori non amatoriali?
> Se non c'è diritto di essere ricchi a maggior ragione non c'è diritto a spossessare i ricchi.
Infatti, la lotta per la ricchezza fa parte della natura umana.
E chi lo nega?
>Non è che rubare al ladro è lecito.
Rubare al ladro la sua refurtiva che erano tuoi oggetti è massimamente ecologico.
Quando mi rubarono la bici io non andai nelle vie indicatemi a tentare di recuperarla proprio perché conoscendomi, nel caso l'avessi ritrovata, sarei arrivato allo scontro fisico, sarei finito male io o il ladro o il ricettatore.
Merdpo e quasi tutte le grandi opere, lo stesso sistema previdenziale parassitario, la GDO, gli OGM, l'accoglilenza filomassmigrazionista etc. sono tutte forme di furto legalizzate.
Fare robe con i soldi degli altri e contro il loro consenso, ambiente, salute.
Quindi quando riceverai la tua parte di eredità la devolverai in beneficenza? E farai lo stesso con ogni tuo avere perchè non arrivi a tuo figlio?
EliminaQuesta cosa della ricchezza che non dovrebbe esistere e che rubare ai ladri è ecologico è talmente infantile che non aggiungo altro. Han già detto tutto quello che c'era da dire.
pure sulla sostenibilità nel tempo ho seri dubbi tra l'altro...anche qui.... lo decidi tu ? certo che no.....
EliminaContesto il punto 2 di Lorenzo.
RispondiEliminaNon seguo pedissequamente la pedata-alla-palla da anni, ma non ci credo.
Cioè.
SE un Paese praticamente mono-sport come 0039 non riesce a formare 10 - 12 arbitri dello stesso, altissimo livello, allora sarebbe più dignitoso chiudere baracca-e-burattini.
Il punto è che la Mafia governa e quindi vince, anche nella pedata-alla-palla.
+++
Lo sradicamento dalla terra e dal territorio è uno dei mali che affliggono il business del calcio di un certo livello (impropriamente noto come sport).
RispondiElimina_rio. caro amico del milanese e appassionato sfegatato dell'Inter mi diceva che in quella squadra ci fu un anno in cui non c'erano non dico giocatori milanesi ma neppure italiano.
Di fatto sono imprese economiche che vestono delle magliette con certi colori per un certo tempo.
Francamente è come appassionarsi di una SpA o di una GmbH o di una Ltd. Faccio fatica a capire.
Strumenti antichi quelli a sacca che, su di me, esercitano un fascino incredibile. Sono strumenti che fanno la musica dell'anima, delle radici che va a risvegliare archetipi antichi.
RispondiEliminaL'omologazione delle masse ad un grigio uniforme e mediocre è funzionale proprio ad approcci di industrializzazione capitalistica.
RispondiEliminaIl famoso volume di affari per cui prodotti uguali in tutti il mondo vengono prodotti da sempre meno persone, con qualità sempre inferiore, smaltiti (sono spesso rifiuti già dopo essere stati progettati) sulle masse.
Se tu osservi, i vertici della piramide, si guardano bene dall'usare i prodotti che essi somministrano a il_bobbolo.
I figli di Bill Gates hanno accesso limitato al web, i figli degli azionisti della Monsanto, quasi certamente mangeranno cibo bio (organico) e integrale, i Benetton non è escluso che vestano capi fatti produrre da maestri sarti artigianali, non certo in qualche loro stabilimento in Bengala.
Una delle cose che tiene da sempre lontane le persone dal gas è proprio l'ostilità al calendario biologico ovvero che in fasce di alcuni mesi tu devi mangiare due o tre soli di quei prodotti.
Non hai il pomodoro a marzo, non hai gli asparagi a novembre, non hai la zucca a giugno, non hai le melanzane a dicembre, le albicocche a settembre , le pesche a febbraio o le ciliegie a marzo.
Industrializzazione, GDO, inurbamento, cibo a km mille mila hanno fatto dei disastri incredibili.
Infatti, è benissimo evitabile.
RispondiEliminaI descrescitisti, anarcoidi, resilienti, biointegralisti, maestri contadini, pastori, artigiani, artistoidi, biomuratori, etc. che con sommo diletto (e pure molti incazzamenti) frequento nel GAS sono esattamente la dimostrazione pratica, reale che si può vivere senza omologarsi in un ammasso di multidipendendenti con la testa spenta allineati sulla peggiore antieconomia.
Al punto in cui siamo, secondo me, siamo già fottuti.
RispondiEliminaIl titanic sbanda e la_gggente si diletta con l0 0virgola percento di ripresa del tumore crescita o con le gioiose e colorate ricchezze multiinculturali di milioni di amici e freatelli africani e asiatici sfondaconfini.
Francamente siamo fottuti, solo questione di qualche lustro prima che la balcanizzazione si dimostri quello che è.
Sugli atleti di Stato vi è una interessante pubblicazione scientifica, del 2008 ma sempre valida: Stefano Frapiccini, Atleti di Stato, storia, ecc., Edizioni Progetto Cultura.
RispondiEliminaOhibò, e tu da dove sbuchi?
EliminaBenvenuto! :)
Atleti di stato: intervista a Stefano Frapiccini
14:18" Qual'è l'atleta che più di altri ha contribuito a sputtanare il corpo cui apparteneva?
Le figuracce si sprecano. Più l'atleta diventa un VIP più fa sciocchezze.
Poi Frapiccini arriva al cazzaro massimo, Alberto Tomba. "Tomba è stato il massimo degli imbarazzi per i Carabinieri".
Unico libro autofinanziato, non sponsorizzato dai soggetti della ricerca.
15' 56' Questi 2500 costano alla collettività in media, in un anno, dagli 80 ai 100 milioni di euro.
Intervista interessante
Grazie per la segnalazione
26' 24"
EliminaLo sport è un affare oggi che paghiamo noi tifosi come collettività.