lunedì 7 settembre 2015

A Cusna mo chroí

  • A chuisle mo chroí.
    Un battito del mio cuore, in gaelico.


A tratti pensavamo di essere ... in Sardegna. I colori della fine estate virano al giallo secco e poi... le ampiezze. Ecco, le ampiezze. Mentre salivamo io mi ero accorto di questa ampiezza del paesaggio. Siamo sempre abituati a spazi di alcune decine di metri, più raramente di centinaia: la parete di fronte del bagno o del soggiorno, lo schermo, la finestra, la facciate del condominio, il rettangolo del capannone di fronte... A volte solo al mare c'è un panorama, raramente da queste altezze. Se gli occhi porta dell'anima non colgono l'ampiezza, l'anima rimane in spazi angusti, si rattrappisce. Avere un senso del globale, espansione dell'anima, anche questo è uno degli aspetti educativi, pedagogici della montagna.

Ieri la geologia degli affioramenti ofiolitici degradati, i colori di questa infernale classe litologica, ha giocato con noi. L'ostilità alla vita dovuta alla presenza di metalli pesanti gioca nel portarci su paesaggi lunari, distese brulle e spelacchiate in cui la flora stenta e soccombe e i colori variano dall'azzurro al verde scuro, dal vinaccia al rossastro, all'arancione cadmio.

Infernale: anche il trattamento termico di quest'estate lo è stato e così sia _bio che io veniamo da mesi da attività alpinistica scarsa o nulla, diciamo del tutto episodica.Eravamo con allenamento da ufficio, da aula e da officina: che fatica la parte iniziale. Eppure, il vento fresca, il sole terso, il muovere muscoli e corpo. Che botta di energia, ieri e pure stamani.
_dia osservava che in Million Dollar Baby - lì dove non c'è spazio per i compromessi benpensanti - il protagonista chiamava con Coosna (o qualcosa del genere la pugile e in gaelico dovrebbe dire amore, diceva). Beh, non proprio così, ma non importa.

Cusna e crinale dal rifugio Monte Orsaro

Cosa ci fa una raminga betulla?
La meravigliosa! :)
(sotto di essa alcuni splendidi Boletus Satanas, non si vedono)

Passo e Monte della Cisa

Il tacco della Pietra di Bismantova

Posti da cervi

Lontano e maestoso...

Inquinamento chimico e da nano polveri
della costipazione padana

Monti del reggiano e del parmense

Sulla Luna crescono i cardi e si pavoneggiano

Carlina bianca o Cardo di San Pellegrino
(Carlina acaulis L)


Apuane
A sx, le meridionali, Pania Secca, Uomo Morto, P. della Croce, Pizzo delle Saette
settentrionali (a dx)


Colori ofiolitici da lontano

... e da meno lontano.

Sempre selenici

Montagne verso over-nord-ovest, altri affioramenti ofiolitici

13 commenti:

  1. lo sai che una moda degli ultimi anni e soprattutto di questa estate calda è il trail, la corsa di montagna ?

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    1. Oh, ma io sento alcuni conoscenti e colleghi corsaioli che mi raccontano di 'ste corse pazzesche.
      _ara la ferrarere era maratoneta e faceva la Firenze - Faenza (o viceversa, scusa l'ignoransa)
      So del giro intorno al Bianco di alcuni giorni.
      Conosco qualcosa del programma Sky Marathon.

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    2. Firenze - Faenza è il passatore, 100 km

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    1. I cardi di San Pellegrino riescono a vivacchiare anche in terreni "ofiolitici". Incredibile come la potenza della vita riesca a vincere gli ambienti più ostili (chimicamente, per sbalzi di temperatura, per sollecitazioni eoliche, per le siccità).

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    2. Vallo a raccontare alla classica gramigna, erba assai "nostrana" e rustica che in quanto a tenacia non ha niente da invidiare ai cardi! La guardi ingiallire sotto a un sole bruciante, in terreni che non hanno niente da invidiare ai mattoni, e dici "ormai è tutto morto". Mesi dopo, con quattro gocce d'acqua, il prato resuscita come per incanto da quel deserto di stoppie, incurante del calpestio, del fuoco che magari hai appiccato per "fare pulizia", di qualsiasi cosa! La gramigna è come la fenice.

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    3. la gramigna cresce anche in quota, anche in Appennino.
      E' un'erba piuttosto infingarda e molto scivolosa.
      Presente anch'essa sul Cusna, ieri.
      E sono leggermente scivolato su di essa, ieri, un paio di volte.

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    4. C'è chi ci ha scritto su anche un romanzo (nel 1947!).

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  3. Alla pietra di bismantova ci devo andare qualche volta!

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    1. E' un luogo che aveva sicuramente una magia, tant'è che è luogo di antica religiosità, indietro fino alle radici PAGANE della cultura europea.

      Ora è stato banalizzato. Un convento con strada con pullmann e afflusso di massa in determinate occasioni, la orribile crescita di Castelnuovo dei Monti e la diarrea antiurbanistica tutto intorno.
      Insomma, come rendere un diamante un diamante in mezzo a molta bruttura.

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