Abbiamo camminato in un anello per cinque delle sei ore complessive. Che meraviglia! Il versante settentrionale è/era cupo e parti del bosco, veramente selva oscura con magnifici esemplari di abeti bianchi colossali, di alcuni agrifogli maestosi; i piccoli borghi ormai quasi disabitati mi ricordano miserie di grami appennini così ben descritte dal Collodi. La precarietà della vita, la sua asprezza, l'incombere improvviso della morte erano testimoniate da una presenza diffusa di segni di religiosità. Quando non hai altro non puoi che aggrapparti a qualche santo, a Maria per non morire anche di disperazione.
Per i tre quinti del percorso abbiamo camminato nel deserto umano quasi completo: eravamo lontani dalle strade. Gli ultimi due terzi invece del percorso erano vicini alle strade o raggiungibili con auto e sebbene fosse domenica ed erano deserti conservavano i souvenir di massa. Con le auto arrivano le masse e con le masse arrivano i rifiuti: ne abbiamo raccolti per quattro grandi sporte, tre delle quali poi differenziate al santuario quasi di arrivo, in vicinanza del quale il picco massimo: le masse cattocattoliche ne escono, ancora una volta, male dal punto di vista ecologico. No assoluto alla montagna "democratica", è la sua rovina.
E' stata una camminata nella bellezza dell'Autunno: muschi, umidità, rii vivaci di acque, goccioline come stille sugli aghi dei pecci e degli abeti bianchi, pezzi di sentieri selvaggi, e non frequentati: abbiamo anche dovuto passare un pezzo impegnativo per le mini deviazioni imposteci da alberi abbattutisi, su versanti scoscesi e scivolosi in quanto fradici (per aggirare un albero sul sentiero possono servire anche qualche minuto), nebbie, selve spettrali, tolkeniane. Poi crossisti di merda che io sparerei loro se potessero che hanno scassato i sentieri e resi palte di fango, fatto un fracasso che ci ha rotto il cazzo e i timpani per oltre un'ora, datemi un filo robusto e fine di acciaio che lo tendo tra due piante su quel sentiero spaccatevi l'osso del collo, stronzi.
Eravamo in sei, un piccolo gruppo assai eterogeneo ma assai vivace e brillante e ci siamo fatti, a tratti, delle grasse risate.
decima e undicesima foto: ci vivono ?
RispondiElimina10: sicuramente seconde case: erano chiuse e deserte.
RispondiElimina11: c'era qualcuno dentro. residenti o ... gita nella seconda casa per il fine settimana/domenica? Non so
Snobbo&Barbaro.
RispondiEliminaCara ti lovo! :)
Eliminanon sono brutti posti. se c'era il sole sarebbero sembrati anche meglio
RispondiEliminaLa nebbia ha il suo fascino. A meno che non te la cucchi a banchi mentre stai a 150 sull'autostrada...
EliminaIl sole in una giornata tersa e' il massimo esaltatore di bellezza. Ma... non c'e' solo quella bellezza.
EliminaFranco, noi andavamo un po' piu' lenti. :)
Quasi quasi mi prenoto per la prossima visita :)
RispondiEliminaDovrei poterti contattare...
EliminaMi sa che sono geograficamente fuori portata, Ma di quanti km si parla al giorno?
EliminaIo cerco regolarmente di conoscere altri luoghi "selvatici" d'Italia.
EliminaMi dovresti portare dalla parti tue.
In ogni caso le proposte sono molto varie per difficoltà: la cosa più semplice è la passeggiata del nonno, poi c'è il giro della zia, poi cose via via più impegnative fino a sentieri EEA, ferrate, a proposte nella selvaticità (wilderness) multigiorno come in Val Grande, in Piemonte, oppure nelle Alpi Retiche (tra BZ e TN) etc.
La passeggiata del nonno: sono alcune ore di passeggiata (diciamo 2 o 3), il giro della zia intorno alle 4 o 5, poi via cose più complicate / lunghe / fisiche.
Ossignore... Manco il giro della bisnonna mi sa che reggo :)
Eliminame
RispondiEliminara
vi
glia
Mi devi fare da guida sui monti dalle parti tue!
EliminaSono un'ottima esteta ma una pessima guida.. come minimo ci perderemmo. Come minimo : )
EliminaPerdersi è... uno dei migliori modi per scoprire nuovi paesaggi.
EliminaIo lo faccio regolarmente, mi infilo in percorsi ignoti per scoprire nuovi luoghi, anche nuove bellezze.
Non puoi ritrovarti se... non ti perdi. :)
Sì, è vero (quanto è saggio quest'Uomo!), però, magari, lascerò una scia di sassolini dietro (le briciole no perché poi gli uccellini le mangiano). Hansel e Gretel versione XXI secolo :D
EliminaDa Tolkien ad Arancia meccanica... ;)
RispondiEliminaEliminazione fisica di crossisti, quadisti, suvisti, fuoristradisti.
EliminaAaaaahhh!
Viviamo davvero in un Paese di infinite bellezze. Peccato che ciascuno di noi ne conosce una minima parte.
RispondiEliminaTroppa bellezza! ;)
EliminaL'Italia minore e' ancora ricca di scrigni.
La bellezza non è mai troppa, Uomo, e lo sai. E' la maggioranza della gente che, spesso, non sa recepirla nel giusto modo, con i giusti mezzi... A volte nemmeno la vede, pur avendola sotto gli occhi : )
EliminaLa bellezza è anche negli occhi dell'osservatore.
Elimina(soprattutto, negli occhi dell'osservatore)
EliminaHai colto la provocazione.
EliminaNo, a volte non c'è la bellezza, non c'è oggettivamente.
Nel senso che c'è bellezza e c'è bruttezza oggettive. Ad esempio, l'80% delle periferie (diciamo quelle parti delle città italiane "oltre i viali" che in genere racchiudono lo sviluppo delle città fino all'epoca liberty, diciamo precedente al secondo conflitto mondiale) sono oggettivamente orribili e la cosa peggiora col passare dal nord europa verso sud.
Anzi, se sei esteta e non sei ancora plagiato dalla bruttezza, riesci a renderti conto da questa quantità immensa di orribile bruttezza .
Puoi anche vedere un ciuffo di erba verde che cresce ai piedi di una parete di un capannone, riesci a scorgere qualcosa di bello, ma il contesto è quello che è.
Sul bello/brutto e sui criteri di giustizio estetico, si potrebbe aprire un trattato e c'è gente un po' più filosofa del camminatore che ci ha provato in molti modi. Mi ritrovo in alcune considerazioni di Benedetto Croce ma sono troppo ignorante, in estetica, per inoltrarmi in citazioni.
Io potrei dare alcuni criteri sulla mia estetica, sarebbe una pagina interessante.
Un ciuffo d'erba ai piedi di una parete di un capannone, o una violetta cresciuta miracolosamente in mezzo ad autobloccanti di cemento: la bellezza è fatta soprattutto di particolari. Troppo facile il quadro perfetto i cui anche l'ultimo dei "mamloni" deve per forza di cose sfoderare un: "Che bellooooooo".
RispondiEliminaPerò come dici tu, è un discorso molto ampio. Troppo.
E poi dopo mi viene in mente quell'assurdo di Zecchi. :D Beiamoci gli occhi e lo spirito secondo i nostri parametri, limitiamoci a questo : )
p.s. hai bisogno della traduzione di "mamloni"?
Elimina"mamloni": in effetti gugglare non fornisce granché a riguardo.
EliminaMagari ci torniamo su, con una bella paginazza di estetica politicamente scorretta.
Ehehe!
No, google non ci arriva. Solo un parmigiano : ) Mamlone lo usiamo per dire "idiota", anche se in origine in termine deriva credo da mammalucco. : )
RispondiEliminaTutto ciò che è politicamente scorretto attira la mia simpatia. Dunque, d'accordo.
mamlone è onomatopeico.
EliminaRende l'idea.
Mi piace.