- Basta ricordare ciò che Boumedienne (dal quale Ben Bella era stato destituito con un colpo di Stato tre anni dopo l'indipendenza dell'Algeria) disse nel 1974 dinanzi all'Assemblea delle Nazioni Unite: «Un giorno milioni di uomini abbandoneranno l'emisfero sud per irrompere nell'emisfero nord. E non certo da amici. Perché vi irromperanno per conquistarlo. E lo conquisteranno popolandolo coi loro figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria»
Oriana Fallaci
Guarda bene, tu che leggi, cosa sta succedendo. La realizzazione del Condominium nazionale procede alacremente.
E' una violenza pazzesca, efferata, di una guerra tra poveri che è stata creata, alimentata da una sorta di buonismo svampito che... devo dare inparte ragione a Lorenzo, ha proprio una base religiosa cattocomunista.
Ma... io non so se sia proprio cattocomunista o... semplicemente italocattocomunista.
Oggi parlavo in treno con una assai bella figliola albanese che mi è sempre garbata, bella, con tue ovaje così, ingegnosa, ecologica, laboriosa, colta, una immigrata dei migliori che veramente aiuta questo paese (ogni tanto vengono attaccati come successo a Napoli da brava gente nostrana).
Io sono curioso e, interrogata a proposito, mi diceva che quando c'era Enver Hoxha e il comunismo autarchico (ho molto a cuore questo concetto, come in Corea del Nord), tra le molte cose bruttissime, riconosceva che la criminalità praticamente non esisteva, era un ventesimo di quella attuale che è esplosa.
Insomma, non è il comunismo ma probabilmente una indulgenza nel lasciare che la libertà personale diventi prevaricazione, con un garantismo peloso che, ovviamente, per definizione, sostiene chi delinque, chi fa le cose sbagliate, proteggendolo dalla repressione.
In cosa fallisce il buonismo garantista cattocomunista italico: che un poraccio o una poraccia che vive in queste case popolari viene letteralmente espulso da delinquenti vari che usano l'arma della donna con minori per scardinare qualsiasi parvenza residuale di giustizia e di repressione del crimine e di ricostituzione dell'ordine pre crimine. Lo stato perde una delle sue connotazioni, il mantenimento di un ordine sociale.
Il sistema ideologico-religioso buonistacattocomunista fallisce quando deve affrontare una guerra tra poveracci. Non c'è più l'alibi del ricco cattivo e del buono sfruttato, non c'è più alcuna possibile artifizio retorico da usare.
Allora rimane il garantismo, il perdonismo (e questi sono assai presenti anche a destra) e il povero più violento ha la meglio su quello pacifico, onesto.
Si arriva così all'inversione dei risultati sperati: il cattocomunismo del "Meno repressione per tutti" diventa un sostegno ai più forti, ai più violenti in un contesto di impunità per la dirigenza, per i "potenti" che l'hanno ordito, progettato, permesso, diventa un pensare ed un agire sociologico e politico di destra. Il ciclo si è chiuso.
Ovviamente l'impunità per questi terribili reati non può che ottenere una esplosione del loro numero e un progressivo aumento della loro gravità..
Quando questi criminali (stamani Ascanio Celestini continua i vaniloqui filomassmigrazionisti) aumentano la polveriera sociale ad ogni barcone, ad ogni volo da cui scappano clandestini, ad ogni arrivo, stanno aumentando Il Problema a decine di migliaia di innesti del tutto incompatibili in un organismo già debilitato e debole.
E' del tutto ovvio che milioni di persone senza alcun reddito né lavoro, all'approssimarsi della stagione rigida, tentino di ottenere con ogni mezzo possibile una casa, buttando fuori anche chi ci risiede. Questi scafisti bianchi hanno creato il Problema e, avendolo fatto ideologicamente, sono ancora più pericolosi.
Tutti gli studi che ho letto delineano scenari di disordini sociali sempre più cruenti e di una competizione mors-tua-vita-mea che affosserà l'ordine sociale.
Come si fa a realizzare questo?
In uno scenario di progressiva e sempre più radicale diminuzione di risorse e di aumento delle sperequazioni, di densità antropica patologica e già criminogena in sé, in un contesto già pesantemente deficitario, portare altri milioni di sbandati, balordi, senzalavoro, fanatici religiosi che ovviamente, o evaporeranno, o si suicideranno o inizieranno a delinquere.
Chi ne farà le spese?
Non la Boldrini, Bergoglio, Renzi e altra gentaglia scafista del genere (essi vivono nei quartieri residenziali, viaggiano in auto blu, in elicottero sono lontani dalle banlieue che stanno implementando) ma i poveracci e i piccoli borghesi che sono la carne da macello in trincee urbane di questa nuova guerra mondiale in corso.
La casa non la perdi per un bombardamento o per l'incendio da parte degli invasori (nazisti e cosacchi in Friuli) ma semplicemente acconsentono che ti buttino fuori da essa. Il fatto che essa rimarrà agli invasori realizza la derisione, lo sberleffo e compie anche la violenza psicologica che la distruzione fisica risparmiava alle vittime.
No, non frutto del caso.
RispondiEliminaRisultato di molteplici fattori.
Non ho mai scritto che l'aggravamento della crisi siano casuali. ho sempre scritto che il problema è molto difficile da risolvere proprio perché ci sono molti fattori che lavorano al peggio sinergicamente.
Il cattocomunismo è uno dei fattori ma... non hai letto, il comunismo e le società comuniste sono società in cui c'è molta meno criminalità.
Quindi non si può dire che il comunismo in sé sia criminogeno.
Razzi che ha cultura di destra, scandalizza molti perché dice che la Corea del Nord è un paese civile (come è).
Un paese comunista.
Ma non cattocomunista.
E' la sinergia
cattolicicità - comunismo - italianità che crea un ambiente in cui la criminalità diffusa , sociale, prolifera, aumenta, si aggrava.
Poi c'è il natalismo (esso ha un sostegno ideologico molto forte nelle religioni patriarcali, i paesi comunisti e socialisti hanno donne emancipate e non hanno tassi di crescita demografici bellici, criminali).
Poi il crescitismo (sentivo un tale a Radio24 salmodiare la crescita, evidentemente si è salvato dal delirio di ingorghi della costipazione umana tumorale toscano-settentrionale di sabato, qualche milione di homo non sono sufficiente, devono essere il doppio o il triplo) e il crescitismo è di destra, di sinistra, di centro, di sopra, di sotto.
Poi c'è l'incultura della irresponsabilità, tipicamente italiana.
E quando hai coda di paglia stai molto attento ad attaccare altri lestofanti, sai che potresti fare non una buona fine.
Gli immigrati partono in ciabatte ma... con qualche decina di dollari/euro a testa hanno un camion che li porta dal Sudan alla Libia.
Il problema è che poi il governo democristiano che obbedisce ai diktat d'Oltretevere organizza un intero sistema navale di importazione suicida, sadica, di centinaia di migliaia di problemi che si sommano agli esistenti.
Qui c'è l'ingerenza dei cattolici che è sempre stata presente anche nei governi diciamo "clericofascisti" per usare un termine politichese.
C'è un problema di anacronismo morale, la mancata percezione dell'aver abbondantemente superato la sostenibilità.
Un problema di degrado della memoria (stranieri sempre invasori violenti in Italia, perdita della memoria della Fame, delle carestie).
C'è un problema cognitivo, la maggior parte delle persone non ha alcuna idea dell'andamento della curva esponenziale (cosa vuoi che sia un aumento del 2% all'anno).
Ignoranza (e malafede) della scienza e della conoscenza (degrado dell'etologia in ambienti sovrappopolati).
Un problema storico (mancanza di identità nazionale, da sempre le culture organizzate in forma di città stato sono state conquistate e sottomesse da imperi coesi)
Ciò che affermo è che sarebbe bello fosse solo un problema di cattocomunismo.
E' molto più grave.
Aggingo gli anacronismi in religiosi e morali originatesi in mondi deserti che sono del tutto inadeguati ad affrontare il collasso per sovraccarico antropico, anzi, tendono ad apologgizzare un ulteriore aggravamento del problema.
RispondiEliminaAggiungo che sarebbe necessario affrontare lo tsunami migratorio (che è una delle cause di guerre sociali tra poveri, ce ne sono altre anche) e le conseguenze che esso comporta, proprio su molteplici fronti perché risultato di molteplici fattori.
Hai un credo messianico nelle pseudo democrazie pseudoliberali e consideri le dittature come Il Male (mentre è del tutto ovvio che ogni forma di gestione del potere ha pro e contro).
RispondiEliminaRitengo molto più affidabili le parole di una albanese che ha criticato duramente il regime autarchico-comunista ammettendo però che non c'era criminalità rispetto alle tue posizioni: ma tu ha vissuto in Albania o parli per sentito dire?
Certamente una sola testimonianza non è uno studio rigoroso, statistico.
Peraltro le parole di _eda confermano la stessa tendenza di tutti i paesi liberali in cui la repressione è stata via via annacquata e la difesa degli interessi collettivi, sociali è stata ridotta al lumicino per una difesa dell'individualismo più becero, anche e soprattutto criminale e nei quali la criminalità aumenta.
Sei molto sinistro nel tuo ragionare strutturalista, un ragionare che non solo non considera l'ecologia della repressione ma che la demonizza.
Ma tu veramente credi che tutti i mali del mondo siano solo del cattocomunismo?!
RispondiEliminaIo non ho certo in mente il comunismo come regime ideale.
Ho in mente piccole comunità locali dove se tu ti permetti di insultare il professore ricevi una ammonizione e alla seconda una bacchettata, una società in cui poi i genitori ti danno una bella lavata di capo quando lo vengono a sapere e non fanno che vanno a picchiare o a minacciare gli insegnanti che hanno ripreso i delinquentelli come loro che stanno allevando.
Cosa c'entra il comunismo?
Non è irragionevole considerare degne di attenzione le parole di un'albanese in gamba.
In italiano si dice
L'occasione fa l'uomo ladro.
> La constatazione che con la fine del regime la criminalità è esplos
La realtà di turisti di paesi civili del nord europa che qui si mettono a combinare le peggiori cose per assenza di repressione la dice lunga.
Come il comportamento decisamente migliorato di alcuni italiani che quando emigrano in Austria o in Canada etc. si comportano decisamente più civilmente che in Italia.
Lorenzo,
RispondiEliminaTornando dal tango ho incontrato un cofondatore della ex lista civica e un suo compagno militanti (forse canditati nella lista Tsipras per le prossime elezioni regionali per l'Emilia Romagna).
Si parlava dei treni e dei tagli che li affliggono.
Perché non ci dai il voto? Lo sai che nel nostro programma (che condivido per alcune cose).
Lo sai (gli avevo già scritto) perché c'è il problema immigrazione nel vostro programma.
Quando io parlavo di alcune cose semplici, i due trasecolavano.
Hai presente quando bestemmi in presenza di persone osservanti?
La stessa reazione.
Io stavo cercando di comunicare con due fondamentalisti cattocomunisti invasati.
Pensavo alle tue parole, Lorenzo.
Farneticazioni.
Già.
A me piacerebbe avere come amico Tigro :D
RispondiElimina> Tu sei stranamente ecumenico, parli con i comunisti, con gli albanesi, condividi
RispondiEliminaPerché io sono genuinamente, radicalmente, profondamente lontano dall' (anti)razzismo.
Se una persona è in gamba, è in gamba.
Se una persona è marcia,è marcia.
Da dove venga non me ne fotte nulla.
Ho sempre detto che le piccole migrazioni (anche a tempo) come accordo degno tra persone libere è uno straordinaria occasione di arricchimento reciproco. Anche a tempo, proprio come tra amici o persone che collaborano ad un'impresa.
Nulla a che fare con la guerra migratoria in corso.
I clandestini sono come noi, pieni di furbastri e disonesti, ti portano via le cose sotto il naso anche con l'irrisione che l'invaso è razzista, cattivo, egoista e altre stupide e strampalate classificazioni del genere.
L'Italia, una volta era la terra degli Italiani, per dirla con parole tue.
Diciamo che era la terra delle piccole matrie.
Da sempre colonizzata, sfruttata, invasa da stranieri.
Siamo ancora lì, siamo tornati esattamente lì.
Mamma li turchi!
x Lisa Miller:
RispondiEliminaIntendi questo Tigro?
Lorenzo, che dirti...
RispondiEliminaForse alla affermazione
Se una persona è in gamba, è in gamba.
Se una persona è marcia,è marcia.
mancava la postilla che
Se tu vieni qui, vieni nei modi, nei tempi per cui ti è consentito se ti è consentito.
Pensavo fosse sottinteso e avevo scritto
"Anche a tempo, proprio come tra amici o persone che collaborano ad un'impresa."
Insomma, anche il miglior amico dopo tre di giorni a casa tua, rompe il cazzo e deve sloggiare, torna a casa sua.
Però se un amico è in gamba, ci fai una vacanza, insieme, se è un professionista in gamba puoi lavorarci bene insieme, etc. .
E' così strano?
Efialte... porca troia, no!
Non mi piace proprio.
Non è mio amico.
RispondiEliminaPerché abbiamo insiemi di valori in buona parte del tutto incompatibili, inconciliabili.
Non è saggio unire acido nitrico e glicerina.
In ogni caso, io ritengo che sia sempre molto importante studiare il nemico.
Il nostro confronto in treno è stato un confronto tra idee, dati e credenze, fedi.
Ma da sempre io ritengo che è necessario andare a combattere nella tana dell'avversario, lì dove si crede protetto.
Se continuiamo a ripetercele tra di noi, che siamo d'accordo, Lorenzo, che senso ha?
Ha un senso di radicamento delle convinzioni, di sprone reciproco, ma non molto più.
x Uomo:
RispondiEliminasì, intendo proprio QUEL Tigro, visto che Lorenzo aveva accennato al mondo di Winnie.
Ed ancora mi aggrappo ad un riferimento, qua sopra, sempre di Lorenzo, che scrive di Termopili (spero solo che Lorenzo non mi detesti per i miei interventi leggeri ma con fondo di assoluta verità, alzo la mano destra e dico "lo giuro!"): così come ho amato Ettore, amo Leonida.
Forse perché sono sempre stata dalla parte dei "perdenti" (per me, comunque, assoluti vincitori, al di là del risultato).
l'albanese gnocca però ti gusta, vero ?
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