domenica 16 novembre 2014

Meno di un duo

...
UUiC: C'è il papà?
Mamma di UUiC: No è fuori con quella
U - Perché volevo dirgli che c'è una pellicola su Giacomo Leopardi al cine in 'sti giorni
M: così ci va con quella troia...
U: Perché non ci andate insieme?
M: Nuu [no lungo tra lo sminkiato e lo schifato]

Mia mamma poi inizia un lungo e amaro sfogo sul fatto che papà non si trattiene quasi più e si comporti con la sua amicamante come se ella non fosse presente. Il problema è che i miei non hanno i soldi per separarsi, non ne hanno la forza, non la testa che più litigano e più sono simbionti e sono entrati in una vita più parallela che mai.Ma come hanno fatto a... stare insieme?
La forza della morale e delle convenzioni, i ruoli: uomo che lavora, donna sta a casa coi figli. Da tempo non c'è più pressione esterna e morale interna, mio padre si comporta come se convivesse con una coappartamentina di cui condivide quasi nulla, proprio come se fossero due studenti universitari a condividere un appartamento. Mia mamma non ha forza, idee ed emancipazione per stare da sola. Per lei il suo compito è di essere brava casalinga e il dovere di papà di stare con lei, solo con lei. Meno di un duo.
Non funziona più così nel 2014 ed ella è vaso di coccio.
L'Amore è tra pari e autonomi, degni, liberi.
Per questo ho a cuore l'emancipazione e la libertà - sì la libertà delle donne inizia dal controllo della riproduzione! - delle donne.
Perché sono idealista e desidero l'Amore in libera scelta di amorosi desideri.
Tutto il resto non c'entra (quasi) un cazzo.

24 commenti:

  1. Donne emancipate?
    Sarebbe l'ideale.
    Ma ci sono ragazze che, oggi (nel 2014), hanno lo stesso atteggiamento di tua madre che, forse, aveva la loro età trenta anni fa.

    Amore tra pari?
    E' quello a cui ho sempre puntato. E che, con un po' di fatica, ho ottenuto.

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    1. Mi fa molto piacere che tu sia tornata, Tua Euridice. :)
      La diversità esiste ma non può che essere vissuta in pienezza solo per scelta, come ogni cosa. E noi tutti vediamo come sia impegnativo, difficile e precario l'amore tra una donne e un uomo.
      Tu ce l'hai fatta e mi fa piacere che lo testimoni.
      Io tendo al disincanto e vedo quello che lessi in La Regina Rossa di Ridley, una forza così potente dei comportamenti e ruoli di genere, come e più che fossero due pischelli.

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  2. ma chissà quanti anni hanno..... come potrebbero in ogni caso separarsi ?

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    1. I miei hanno ottantun anni. Proprio non hanno forza, testa e prospettive per separarsi. Dipendono l'uno dall'altra, sono simbionti.
      Mia madre voleva provarci, le ho detto :- prima fai una prova, vai un mese da tua sorella e vedi. Le crollò tutto adosso.
      E' che è difficile dopo 50 anni di vita come casalinga madre moglie pensare e tornare a essere donna.
      Mamma fece l'errore di lasciare il lavoro di ostetrica quando arrivai io.
      Lavoro è anche soddisfazione personale, relazioni col resto del mondo, reddito, autonomia.
      Ma a quel tempo... si faceva così, era praticamente scontato.
      In realtà era una scelta strategica di fragilità.
      In Giappone l'inizio della pensione dell'uomo coincide con un aumento terribile di separazioni. E mio padre che ha smesso di lavorare da un paio di anni è in quella condizione.
      Hanno tempo per accorgersi di essere così insoddisfatti dei duo in cui sono da lustri.

      Come potrebbero separarsi?!

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    2. 81!!!!!!! Ma è incredibile...
      Sono basita

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    3. a 81 anni tutto si fa tranne che separarsi

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    4. Infatti non hanno forza, energia, volontà, prospettive (i soldi non sono neppure così importanti).

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  3. Rivedo un po' i miei nonni in questa descrizione. Quegli equilibri (disequilibrati) accettati per quieto vivere, per necessità, per dovere. Li guardo e tengo bene a mente ciò che non voglio essere.

    (Anche se tristemente mi trovo d'accordo col commento di Mia Euridice).

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    1. Io che pensavo "sono riusciti a trovare un modus vivendi...".
      Mio padre percepisce che il capolinea non è lontano e... desidera vivere gli ultimi anni avendo relazione con una donna in cui ci sia ciò che non c'è e non ci fu con mia madre.
      Sono nonni ma anche così sconcertantemente umani nei loro limiti.
      L'essere autonome per voi donne è molto importante, molto! Ma come tutte le "buone" cose, in amore, è condizione necessaria ma non sufficiente.
      Quando non c'è ecco che si ritorna alla condizione di duo, mille cose ma non l'amore.

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    2. Assolutamente d'accordo. L'ho vista anche nei miei genitori questa cosa, una decina di anni fa. Hanno saputo, però, uscirne - forse perché di base l'amore c'era e c'è - e oggi con i normali alti e bassi della coppia sono ancora qui, insieme, forse meglio di prima.

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  4. Lo so che non serve a un cazzo, ma due chiacchiere con papà? Magari l'ardire sbolle l'ardore.

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    1. Già parlai con papà (dovrei controllare se scrissi qui dentro qualcosa ma sono in treno col furbofono, è scomodo).
      Mi trovo disarmato col mio disincanto, io che ho fuggito da 14 anni la complessità pazzesca della convivenza.
      Solo raccomandargli discrezione e non tenere certi comportamenti in sua presenza. Sarebbe già molto.
      Dovrei ripetere.

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    2. Sì, dovrebbe assolutamente agire con maggior discrezione nei confronti di tua madre.

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  5. "L'Amore è tra pari e autonomi, degni, liberi."
    Parole sacrosante da incorniciare.
    Volenti o nolenti, spesso siamo vittime di ruoli imposti dalla societa', dalla cultura e dal contesto in cui siamo nati e cresciuti...
    Io stessa, benche' mi consideri una donna emancipata (di sicuro mentalmente) spesso cado vittima di ragionamenti vecchi e sorpassati.
    La tua mamma e' di quella generazione che vedeva nella famiglia tradizionale l'approdo ultimo della vita, mentre lo stare insieme e' solo un percorso che nel matrimonio vede solo una possibilita' come altre di esprimersi. E l'amore ha delle vie che spesso sono incomprensibili e si svelano a noi solo strada facendo.

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    1. In La Regina Rossa Matt Ridley divulga i risultati di molte ricerche etologiche. E' sconcertante come, nei ruoli, esistano archetipi comportamentali definiti dall'evoluzione.
      Sconcertante ancora una volta perché il sottilissimo strato culturale indotto dal progresso moderno si scalfisca con un nonnulla lasciando palesare comportamenti antichi e immutabili.

      L'Amore è un vezzo, la ciliegina. La torta, sotto, è determinata da altro.
      Sì famiglia tradizionale come approdo ultimo della cita.
      Mi piace.
      E senza quell'approdo si trovano smarriti, in mare senza Il Porto, l'unico porto che dava la serenità della non incertezza.

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  6. Che tristezza. Spiace un sacco. Soprattutto perché per me le coppie di nonni rugosi che scarrozzano i nipotini erano l'ultimo baluardo del romanticismo.

    C'è solo da sperare che il papà si stufi dell'amica amante.

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    1. Egli sa benissimo che scoppierebbe tutto.
      Se andasse a vivere con la sua amica, finirebbe tutto in pochi giorni per scleri reciproci.
      E allora si continua con il giocar a fare il gioco degli amanti.
      Solo che mia mamma, che NON ha una sua linea, non è centrata in sé ma vive per il papà, è quasi inerme a queste dinamiche.

      Non si stuferà perché vive il palloso quotidiano in casa e il bel gioco fuori.

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    2. Hai capito il papà. Prende il meglio da entrambe le parti. Un genio.

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    3. E' tipico dell'uomo tenere in piedi piu' situazioni. Non voglio generalizzare, ma solitamente se un uomo puo' avere piu' donne, se le tiene. Le donne, invece, quando scelgono un uomo si tengono quello. con annessi e connessi. Il solito meccanismo ancestrale della fecondazione multipla e della scelta unilaterale del "maschio Alpha". Salvo eccezioni.

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    4. > scelta unilaterale del "maschio alpha"
      In realtà il maschio "alpha" ha dalla sua un ottimo marketing posizionale ma... siete sempre voi a scegliere.
      Matt Ridley osservava che le femmine di homo sono come le femmine di non poche comunità di uccelli e competono per un maschio ambito ignorando altri maschi anche se vicini e liberi.
      Una relazione con un maschio alfa ha femmine alfa dall'altra parte, NON è affatto una questione solo maschile.
      Sul resto (piedi in più situazioni) non ho misure.

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    5. ma a 81 anni che meglio deve prendere dai....

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    6. Ha la comodità di servizi domestici gratuiti con il ludio e piacere fuori.
      In effetti...

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  7. Leggere questo post mi ha intristito.
    Non so i pregressi, ma mi rattrista sapere di due anziani che si trattano a quel modo.
    Se io fossi tua madre e se ne avessi la possibilità, darei un ultimatum al marito: o rispetto, o fuori.
    Puo' essere, pero', che alla fine dei conti non le vada di ridiscutere la sua vita (che, 81 anni, e' una eta' mica da poco... magari, nel quotidiano, tuo padre un po' aiuta tua madre).

    Non so. L'ideale sarebbe che, anche nel non amore, ci fosse rispetto.

    B.

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    1. Io sto comunicando con mio papà per iscritto.
      Mi sembra che si siano invertiti i ruoli, ora cerco di tenerlo lontano, di dissuaderlo da comportamenti che direi.. quasi adolescenziali.
      Mia madre non solo non ha la forza, ma non può vivere se non in simbiosi con mio padre.
      Se buttasse fuori lui, si troverebbe fuori di sé come sempre e senza il suo riferimento/sostegno di vita.
      Nel quotidiano collaborano, sì.
      Ma è su tutto ciò che non è quotidiano, lavoro domestico, etc. che non hanno nulla in comune.
      Quel che avevano si è atrofizzato, seccato con anni di "ognuno vive il proprio tempo libero per i fatti propri". Ecco, qualche passeggiata o conversazione quando sono nel remoto paesello alpino Trentino di mia madre.
      Anche su quello sono quasi... antitetici. Mio padre andrebbe là volentieri a vivere, mia madre non ne vuole sapere.
      C'è un affetto che viene depresso e represso dalle incomprensioni di genere, dalle differenze notevoli tra una certa autonomia intellettuale di mio padre e una sua dipendenza operativa e dalla dipendenza non autonomia intellettuale, di vita di mia madre e dalla sua indipendenza operativa.

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