venerdì 21 novembre 2014

Conflitto intergenerazionale



  • Ecco come abbiamo fatto a compare case e mandare figli all'università negli anni '70. Dicendo "segna segna poi passa mio nipote a saldare".
    Lorenzo, commento

Il conflitto intergenerazionale continua o si aggrava ulteriormente anche in Germania: pensione da 67 anni a 63 anni. La cosa grave è che è solo una delle molte espressioni del debitismo, del vivere insostenibile, una forma di sfruttamento subdolo rivestita di diritti, democraziademocratica, conquista e altra stupidaggini del genere. Sì, diritto tuo a spese di dovere di qualcun'altro. In effetti... Questa asimmetria miope è cara al mondo sinistro in cui esisterebbero solo diritti.
Dietro, ancora una volta, lo zampino progressista-umanista antiecologista del SPD, la stessa roba del PD nostrano.

23 commenti:

  1. No, invece una domanda sul perché a fronte del tuo deciso aumento di produttività negli ultimi 30 anni tu debba ancora lavorare fino a 90 anni con il 40% disoccupazione giovanile non te la fai, vero?

    Er Debbito_Bubblico è schizzato a partire dagli anni 80 e, comunque, è sempre stato sostenibile.
    Non te lo dico io, te lo dicono direttamente lorsignori con i dati e i BILANCI alla mano. Scusami se ti cito i bilanci invece dell'opinione di Mi_Cuggino.

    Questa non è una crisi di debito-BuBBlico, ma una crisi di debito Privato. E' una crisi che nasce dall'indebitamento privato. Lo so che poi lo Stato e i cittadini poi devono correre a evitare i fallimenti bancari e il debito privato di trasforma magicamente in debito pubblico...ma il problema non nasce dalla pensione dell'invalido e dall'università pubblica.

    Again and again: te lo stanno dicendo per privatizzare anche scuole e pensioni e trovare nuove fonti di guadagni e speculazione. E tu rimbalzi il messaggio.
    TTIP, Mercatone unico Nord-America.Europa e servizi interamente privatizzati. Grazie.

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    1. Allora, nottebuia, domanda semplice: quale paradigma vogliamo adottare?
      Esso funziona? su quali tempi?
      E' sostenibile?
      La mia pensione chi la paga?
      Se la tecnologia aumenta la produttività, perché io devo lavorare 40 ore alla settimana come negli anni 70?
      Se io voglio lavorare meno, sono disposto a meno consumismi?
      Oppure voglio lavorare meno a parità di reddito (e quindi con un aumento del potere di acquisto per unità oraria / per unità di risultato prodotto etc.)?

      Io come convinto assertore della decrescita sobria, intelligente ed utopica ovviamente dico che sia necessario lavorare tutti, lavorare meno (fin qui applausi) e ...
      avere meno reddito perché devi lavorare di più per te con lavoro non retribuito (iniziano ad insultarmi) e...
      lavorare fino a che puoi, come diceva Gandhi, fino a che stai in salute, come facevano e hanno sempre fatto i nostri avi (qui qualcuno inizia a volermi picchiare, mi arrivano le uova e i pomidoro marci).
      Se tu trasferisci ricchezza ai privati indebitando lo stato, aumenta consumismi e servizismo e, peggio, l'import di beni posizionali.
      Quindi 'sta roba non va bene neppure dal punto di vista economico.
      Non parlo della dissennatezza filosofica, etica ed ecologica di questo paesedeibalocchismo.

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    2. Tu lavori più che negli anni 70 perché va aumentando la compressione salariale e tu non stai beneficiando del tuo aumento di produttività. Ne beneficiano gli imprenditori che hanno aumentato i margini di profitto.

      Ed è la stessa cosa che succede in Germania. Tagliare i costi e aumentare la produttività per esportare.

      Certo, devi sperare di esportare, perché il BoBBolo non ha più soldi.

      Ti rendi conto che è un modello assurdo? Cosa produciamo a fare tutta questa inutile roba e chi la deve comprare?
      E' un modello assurdo, che non sta in piedi.

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    3. Sul fatto che sia un modello assurdo siamo d'accordo.
      Sui rimedi no.
      Io lavoro come in quel tempo, produco di più e ho un consumismo e un servizismo straordinariamente più pesanti (e io tendo a fare una vita semplice, spartana, per quanto possibile nella mia decrescita non radicale).
      Ho fatto un calcolo di massima e il mio tenore di vita è quasi quattro volte quello dei miei quando erano piccoli (v. Quanto peso?).
      Non solo, nel frattempo gli italiani sono più che raddoppiati, etc etc.
      Non solo, nel frattempo anche i milionari sono cresciuti...
      Non solo, nel frattempo i poracci sono cresciuti...
      Non solo, nel frattempo gli immigrati sono aumentati a milionate...
      La dispensa è quella che è, anzi, è diminuito il rifornimento annuo, gran parte sono diritti acquisiti non negoziabili ovvero scaffali sono riservati a quelli in pensione...
      Non può funzionare.
      Infatti, non funziona né funzionerà.
      Matematicamente non può funzionare.
      Perché è il paradigma da tutti adottato (desidero/voglio sempre più risorse/consumi/servizi, voglio crescere anche di numero, più tutto per tutti) che non funziona. Le risorse (di cui le pensioni sono una rappresentazione) sono limitate.

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  2. però in Germania governa la CDU anche

    e poi mi sembra che qualche penalizzazione nell'andare in anticipo in pensione ci sia, fermo restando che voglio capire come si possa andare in pensione a 63 anni con l'ingresso tardo nel mercato del lavoro.

    l'altro giorno parlavo con colleghi. io non ho mai pensato a "quando andrò in pensione". anche pechè vedermi vecchio non mi piace. ma pare che potrò andarci a 68 anni. ora, ma mi vedi lavorare, come ora, a 68 anni ? e questo mondo del lavoro, che vuol pagare poco i giovani, accetterà i vecchi 68enni pagati tanto ? o finiranno come gli esodati di montiana memoria ? guarda uomo, prima di ripensare all'età pensionabile bisogna forse ripensare il lavoro

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    1. Francesco, non importa chi governa. La direzione è sempre quella (Chi ha fatto le riforme del lavoro ? In tutta europa le ha fatte la sinistra)

      Lo scopo è sempre lo stesso: flessibilizzare per aumentare il livello di disoccupazione e diminuire il costo del lavoro. Full Stop. Sia che governi la destra, sia che governi la sinistra. Parlare di destra-sinistra è persino fuorviante!

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  3. Ripensare il lavoro, ripensare il paradigma, Francesco.
    E ripensare anche gli stili di vita.
    Mio padre, libero professionista, ha lavorato fino a 78 anni.
    Meno, ma ha lavorato.
    Qui invece abbiamo masse di gente che vuole vivere sempre di più e andare in pensione sempre prima.
    E avere sempre più consumismo e servizismo.
    E' un'assurdità oltre che una massima ingiustizia.
    Anche perché io vengo spremuto come un servo del fiscogleba per pagare la pensione a quelli che a 62 o 63 o 58 anni o 55 (in passato si sono raggiunte le aberrazioni massime) se ne vanno in giro in montagna, diocanelurido, a spese del mio schiavismo d'ufficio, oppure, peggio, fottono il poco lavoro che c'è lavorando in nero e facendo concorrenza sleale ad altri lavoratori imprese schiavetti del fiscoglebainps.
    'sta roba mefistefelica del sistema pensionistico che si regge solo su aumento esponenziale si sta iniziando a rilevare quello che è.

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    1. CDU-SPD = DC / PCI (ora hanno altri nomi PD±L, FILegaNCD/PD etc ma sono essenzialmente l'anima pseudoliberista e quella progressista del pensiero accrescitivo-capitalistico-consumista)
      In Germania, come in Italia.
      Stessa robaccia.

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  4. francamente non sono d'accordo.

    primo, perchè lo scandalo delle pensioni baby o di quelle su base retributive è roba del passato. possiamo essere scandalizzati finchè vogliamo, sappiamo di esserne vittima, ma l'unico modo per risolvere il problema è uccidere questi tre o quattro milioni di "privilegiati" (e perdonami, il virgolettato è d'obbligo. mio padre è andato in pensione a 58 anni dopo 40 anni che comunque lavorava. e ha lavorato d'inverno e d'estate, al gelo e al caldo. mi pare che non abbia rubato nulla. o al limite ha rubato poco).

    dalla Dini in poi sappiamo che le pensioni saranno a carattere contributivo. anche un "privilegiato" d'oggi (facciamo 2500 euro netti al mese) se va bene ne prenderà la metà quando andrà in pensione. e se ci andrà direi ancora.

    le cose vanno contestualizzate caro UUIC, sempre. e sono convinto che anche tuo papà, nelle more di quell'Italia gaudente degli anni '80, il suo tornaconto lo ha avuto.

    di santi in Italia ce ne sono pochi, fidati

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    1. Se lavori 40 anni versi un terzo del tuo stipendio, diciamo 333 (versi quindi 40x333 = 13320) e prendi 35 di pensione a metà del tuo stipendio (35x500=17500) stai fruttando altri per 3180. Una pensione con uno sfruttamento di altri de 18.2% è una pensione di sfruttamento.
      E questi sono casi ancora semplici.
      Perché col sistema retributivo lo sfruttamento arriva all'80, al 90% e poi con le pensioni elevate a percentuali a tre cifre.

      Infatti questo sfruttamento era stato pensato ed immaginato pensando che la base di servi del fiscoglebainps fosse continuata a crescere esponenzialmente il ché è ovviamente del tutto impossibile.
      Quindi è rimasto il peso su una base assai minore di sfruttati e il conflitto intergenerazionale è evidente.

      Questo per quanto riguarda la massa.
      Se poi andiamo a vedere le pensioni elevate, l'aberrazione non ha limiti.

      I miei prendono una pensione molto esigua.
      Ma sono veramente spartani e mininali, stanno vivendo attingendo ai loro risparmi, come deve essere.

      I miei non sono santi (non esistono) ma persone abbastanza oneste e autonome.
      Non devi essere santo.
      Devi essere autonomo e non pesare sugli altri.
      Mi rendo conto che... è abbastanza utopico.
      Lo so.

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    2. Signori, attenzione! Uomo sta forse cominciando a intuire a cosa serve e perché è necessario crescere. Per alleviare l'Uomo dalle fatiche e dal peso del lavoro.

      Certo, ai tempi dei faraoni 99 persone zappavano la terra e 1 viveva di rendita. Oggi è sufficiente un occupato in agricoltura per sfamare gli altri 99...Ma dai?

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    3. Ehnno'.
      Ho scritto che un sistema che si basa si una crescita continua è MEFISTOFELICO, è malato per definizione.
      Avrei a disposizione un insieme ampio di metafore e allegorie piuttosto precise per la dinamica di questo tipo di sistemi, che si basano su una proliferazione incontrollata delle piccole parti componenti per la crescita di sé stesso.
      Se tu prendi quella parola che inizia con tu e finisce con e, quel sistema poi schiatta, finisce con la morte dell'ospite.

      Guarda, per estremizzare, io sarei per il sistema retributivo puro: tu hai accumulato 100? hai a disposizione 100.
      Se li finisci oggi e domani per noleggiare 'na Ferrari con una bella topona, sopra, poi sono cazzi tuoi.
      Li usi 5 al'anno? ne avrai per ventanni.
      Etc.
      Sarebbe da sperimentare.
      Teoria.
      Funzionerebbe? Non so.
      Sperimentare, osservare, misurare.
      Poi si può dire qualcosa.
      Ora abbiamo lo sfruttamento e una certa sedata (in)stabilità sociale che salterà in aria via via che il conflitto con Gaia e con le generazioni a venire si acuirà.
      Una gestione saggia dei processi cerca di anticipare i problemi e di farli emergere in modo che i costi di soluzione siano minori e le probabilità di successo siano maggiori.
      Invece qui si è deciso di salvare la scialuppa che sta affondando per sovraccarico caricando milioni di migranti che, tra le altre cose, solo in parte lavorano / finiscono ad essere schiavi del fiscoglebainps per il banchetto di quelli giù in scialuppa.
      Intelligente eh!?
      Sempre nell'ottica della crescita.
      Cresce, cresce sì, il carico della barchetta.
      Ihihihih

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    4. dubito un pò (eufemisticamente) dei tuoi calcoli un pò troppo semplicistici. a titolo di esempio, se muore un tizio dopo 3 anni che è in pensione e non c'è reversibilità direi che l'inps ci sta guadagnando....

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  5. ..Uomo, le poche cose positive di cui ho notizia in Spagna, senza parlare della >Grecia, è che all'acuirsi della crisi una buona metà dei magrebini in Spagna son tornati alle loro zone ancora più desertiche, e questo nel giro di appena un paio di anni.

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    1. Uno dei mille mila effetti straordinariamente positivi della crisi di questo paradigma!

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  6. Francesco: ma mi vedi lavorare, come ora, a 68 anni ? e questo mondo del lavoro, che vuol pagare poco i giovani, accetterà i vecchi 68enni pagati tanto ? o finiranno come gli esodati di montiana memoria ?

    Francesco, in un cantuccio della mia mente sta calda calda la consapevolezza del fatto che lo scopo dell'innalzamento dell'età pensionabile non è far lavorare più a lungo, bensì negare la pensione ai figli del baby boom. In altre parole, questi sanno benissimo che gli anziani non lavoreranno, sanno benissimo che non avranno un reddito, e non gliene frega una beneamata mazza. Tanto che stanno cominciando a far passare certi bei messaggini subliminali in merito a eutanasia e suicidio assistito. Ora, eutanasia e suicidio assistito non sono un male in sè e per sè (anzi!), ma promuoverli per gli scopi che hanno in mente le dirigenze mi sembra un processo piuttosto schifoso che mi fa pensare a come potrei impiegare i quei risparmi che le dirigenze si fotteranno con intenzione ben prima ch'io possa goderne. Ad esempio potrei assoldare un giovane sicario disoccupato di buona lena... Ecco, invece della campagna adottare un "migrante", propongo la campagna adotta un sicario. Un esercito di sicari, perché i dirigenti son minoranza, ma neppure poi tanto esigua. Ah, che bella cosa la fantasia!

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    1. Epperò, Key, la decrescita la state invocando voi, mi sembra.

      E' chiaro che, se il 30% di popolazione attiva deve mantenere il 70% di popolazione non attiva, allora è necessario che il livello di produttività di quei pochi che lavorano, deve essere molto elevato oltre, naturalmente, ad avere una adeguata ridistribuzione del reddito prodotto.

      Per fare questo sono necessarie due cose:

      1) Crescere economicamente (in maniera sostenibile)
      2) Accettare una ridistribuzione dei redditi a favore della popolazione meno produttiva.

      Diversamente, i conti non possono tornare.


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    2. > 30% di popolazione attiva deve mantenere il 70% di popolazione non attiva

      Perché c'è una 30% di popolazione economicamente attiva e un 70% di popolazione passiva?

      Ci sono varie cause (ad esempio l'automazione sempre più spinta di lavori ripetitivi in un contesto in cui le masse di lavoratori non qualificati invece che diminuire aumentano per violente immigrazioni di massa )
      Ma c'è anche una lettura demografica.

      Lo sciagurato boom demografico del dopoguerra creò un bubbone demografico "giovanile" (youth bulge) che ora è un bubbone demografico senile.
      E' proprio la dinamica del tumore che crea disastri nelle varie fasi che esso attraversa.

      Non c'è alcuna crescita economica sostenibile dal punto di vista ecologico, men che meno localmente dove l'Italia ha un deficit ecologico di [4, 6] volte la propria biocapacità e tutti sanno, anche tu, che l'economia è uno dei motori entropici più efficaci, un digestiore che consuma quantità immani di risorse (non rinnovabili) mischiandole e frammentandole in tutti i modi possibili, producendo quantità sempre più grandi di rifiuti non biodegradabili, distruggendo i sistemi biotici comportando una sensibile diminuzione della biocapacità ( e sistemi economici che crescono avrebbero bisogno di una crescita della biocapacità, non di una sua diminuzione, una famiglia più grande ha bisogno di più campo e più fertile e invece cosa succede? parte del campo viene distrutto per far posto all'ingradimento delle case). Non funziona già ora e non funzionerà!

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  7. Prova a lasciare la ricchezza in tasca a chi l'ha generata e non ne ha usufruito nell'immediato*, poi vedi se ai "vecchietti" non è possibile sostentarsi (salvo quelli che da giovani sono stati cretini dissipatori, ovviamente). Quanto alla produttività immediata, se generazionalmente l'Italia sarà "sotto zero" vorrà dire che acquisterà temporaneamente dall'estero, visto che la globalizzazione è tanto di moda.

    *Si chiama "risparmio" e, se non ci fossero in giro ladri organizzati sotto forma di dirigenza (i potenti, quelli del filtro passamerda di UUIC), con la produttività individuale attuale sarebbe possibile accumularne ben oltre le esigenze ragionevoli. Fatti due conti, anche solo sommando il mio montante contributivo attuale e il risparmio che a 50 anni ho accumulato, da tirchio incallito qual sono, ne avrei abbastanza per vivere agevolmente con il tenore attuale almeno per almeno una quarantina d'anni. Ma gli schiavisti han deciso che 1. io devo continuare a generare altra ricchezza (per loro) e che 2. la mia proprietà e i miei risparmi devono entrare rapidamente nelle loro disponibilità e che 3. quando non sarò più utile, dovranno essere pronte le leggi giuste per gettarmi rapidamente nel cassonetto. Per il momento, invece, tenere in vita persone senza alcuna speranza (tra l'altro provocando loro sofferenza su sofferenza) è obbligatorio, perché è fonte d'un giro d'affari colossale che vede come pagatori quelli della mia generazione, in assoluto la più numerosa e ancora attiva.

    P.S. La ginoria varia d'importazione che infesta la penisola è davvero "produttiva"? Tutta? Se la preoccupazione fosse davvero la produttività, avrebbe senso l'azione organizzata e sistematica per "importare" nuova ginoria? Visto che la risposta è no, evidentemente quell'importazione è stata pianificata ed è implementata con altri scopi che non ci è dato conoscere. Ma immaginare sì...

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    1. x MrKeySmasher:
      No, non ci sarà un piano di eutanasia forzata in quanto nello stato italiano del vaticancro, non c'è cosa più invisa che la determinazione sulla propria vita.
      Piuttosto c'è un disegno cattolico-progressista-comunista-globalista-internazionalista di sostenere un miscuglione di robe incompatibili e di sfruttarne l'esplosività.
      Una sorta di motore progressista (sapete che per me il progressismo tecnoteista realizza la peggiore regressione alienante di massa) in cui metti insieme ciò che esplode insieme (comburente, ossigeno, e carburante, benzina) e poi inneschi la scintilla cercando di tenere sotto controllo.
      C'è anche in questo una hybris orribile.

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    2. > gli schiavisti han deciso che
      > 1. io devo continuare a generare altra ricchezza (per loro) e che
      > 2. la mia proprietà e i miei risparmi devono entrare rapidamente nelle loro disponibilità

      Ancora un eccellente lavone di Jacopo Simonetta sulla massimizzazione della dissipazione e sfruttamento da parte del "Leviatano"

      http://ugobardi.blogspot.it/2014/11/la-dieta-dimagrante-del-leviatano-1.html
      http://ugobardi.blogspot.it/2014/11/la-dieta-dimagrante-del-leviatano-2.html

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  8. "Forzata" in senso classico credo anch'io di no. Però diciamo che le dirigenze troveranno un modo elegante per fare in modo che gli interessati possano decidere (con apposite spintarelle ammiccanti) di far da sè. A mio avviso l'han già pensato e stanno iniziando le campagne di persuasione, alla lontana. Tra i metodi di indirizzo credo che prevalga il rendere la vita via via più difficile, così da far desiderare di interromperla. Certamente la manovra non riuscirà con tutti, ma a chi organizza questo genere di cose interessano i risultati in percentuale sul totale, non i casi singoli. Non sto a spiegare come gli interventi già attuati e in divenire sul fronte pensioni e assistenza sanitaria comincino già a pesare nella direzione che intuisco. Anche infierire sulla casa (il rifugio per eccellenza) fa parte della manovra. Rendere meno accessibili i cibi di qualità pure (con effetti negativi sulla salute, il che ci riporta alla devastazione del sistema sanitario). Far sentire la gente "intrusa" sul proprio stesso territorio (l'istinto territoriale è forte, e privare del senso di possesso d'un territorio crea forte malessere). Far percepire una perenne minaccia all'incolumità personale è un altro mezzo per destabilizzare, un mezzo che pesa fino a un certo punto su chi è giovane e fisicamente efficiente, ma che pesa molto di più su chi è fisicamente segnato dagli anni o da una salute precaria. Vedrai, quando saranno disponibili gli strumenti giuridici per accedere agevolmente ad eutanasia e suicidio assistito non saranno (saremo?) pochi a chiedere di poter usufruire del servizio.

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    1. Sicuramente alcuni si sono posti la questione di come risolvere il problema irrisolvibile: alcuni miliardi di homo senza alcuna prospettiva in un paradigma che li esclude e in deficit di risorse sempre più spinto.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.