lunedì 21 settembre 2015

mumble mumble 300 - 7

(mumble mumble - 6)

Tra le conseguenza del testosterone c'è una certa molestiezza? molestosità? (molestitudine! - la distinguo dalla molestia come atto, intendo l'attitudine) fatta di movimenti a scatti, di tentativi di bulleggiare, di spintoni, di avvicinare il muso al tuo e fare l'incazzereccio etc. . Per quanto il mio bipede si controlli, di tanto in tanto ci prova anche con me. Ieri gli ho detto, una volta, molto calmo e duro, che io NON sono un suo amico sedicenne  probabilmente e che non vorrei arrivare a fargli capire che ci sono atteggiamenti che mi infastidiscono e che si deve contenere nei miei confronti.
Ieri abbiamo rivisto 300 che io considero una pellicola molto educativa.  Io sono sconcertato dal grado di corruzione e inettitudine, di follia generale di una società sempre più marcia, arrivata ad un punto tale di demenza degenerativa primaria in quei Valori e la nobiltà d'animo, l'asprezza che eleva, il valore della lotta sono diventati disvalori.
Insomma, ieri il bipede un po' zoppicava che sabato ha esagerato collo sport, nulla di grave.
Ieri sera ha cercato di cakomollizzarmi :- Domani [mattina], papà, mi porterai in stazione [in auto]? Io non sono né sua madre né sua madre autossicodipendente. Anche stamani ci ha provato.
Siamo sempre al mumble mumble visto che questi stimoli mi fanno riflettere molto, devo pensare come conciliare emotività, razionalità e trovare una soluzione al perenne conflitto tra bambagia ed educazione.

Guarda, io ti do una mano e ti faccio il letto, tu avrai qualche minuto in più per scendere più lentamente in stazione.
Maaa...
Hai visto ieri? La vita è dura e bisogna saper superare le difficoltà e abituarsi a questo per poter vivere bene e con dignità.

E' rimasto zitto.
Qualche mente benpensante (e io pure fui così ammalato) potrebbe pensare che una pellicola così potrebbe essere diseducativa per la violenza. Già solo questi moralismi sono un segno. Ricordare il verticale della vita - non sono un tuo amico sedicenne - e il vince chi si vince, l'abituarsi a (qualche asprezza e superarla) lottare e vincersi per vincere - supera il tuo dolorino per qualche minuto, appena i muscoli si saranno scaldati il male andrà via, anche i muscoli avranno vinto, anche essi, vale anche per loro!
A volte riesco ancora a essere, per quanto minimalmente, spartano, almeno un po'. Mette alla prova pure me.

All'inizio non era d'accordo, poi mi ha dato ragione, ha convenuto anch'egli che Lena Headey (la regina Gorgo) è una gran topa! (e questa volta non eravamo presi, non così presi, dal pathos della storia, è oggettivamente topa! :).

40 commenti:

  1. Risposte
    1. leggi meglio, si era infortunato (non so quanto gravemente) giocando a calcio. non mi sembra che "fargli il letto" sia merce di scambio più idonea. alla fine se lo si accompagnava in macchina che succedeva? nulla.

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    2. e quindi ? uno sta col proprio figlio nella propria condizione di separato quattro giorni al mese, forse cinque, al massimo sei e bisogna fare per forza gli spartani ? quelli duri e schiena dritta ? quando sarai padre ne riparliamo Lorenzo, ok ?

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    3. È esagerato. L'ultima volta che voleva essere accompagnato e non l'ha fatto è risultato avere 39 di febbre.
      Come dici tu Lorenzo 2+2 fa quattro.

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    4. poi se c'è uno che ha bisogno di essere psicanalizzato qui è Lorenzo

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    5. ma forse il figlio di UUIC è comunista, che sia maledetto.

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    6. peccato che adesso un lavoro dove c'è da guadaganare "solo" 16 euro non lo faresti mai (cit.)

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    7. come vedi le cose cambiano. per tutti, pure per Lorenzo

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    8. Chiaro. Le metafore si usano quando fa comodo.

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    9. Mio figlio mi ha detto che è arrivato in srtazione anche se lentamente.

      x Francesco
      > alla fine se lo si accompagnava in macchina che succedeva? nulla.
      Vista la tua passione per la corsa, cosa diresti se un tuo interlocutore sapesse che corri e ti dicesse :- alla fine, perché perdere tutto quel tempo?
      Ci si allena a superare le grandi difficoltà se si riesce a superare quelle piccole. Penso che non sia ragionevole ipotizzare che uno si metta a fare sollevamento pesi se non è capace di portare la sporta della spesa al secondo o terzo piano della sua abitazione.

      La razza si è indebolita. Sì, non sappiamo più affrontare difficoltà né fisiche né psicologiche. In un certo senso sono i risultati e di una vita più agiata e comoda e di una ideologia della campana di vetro per bamboccioni.
      In effetti osservare, sia pur romanzata e americanizzata, la vista spartana, è massimamente educativa.

      x Alahambra:
      Quella volta mio figlio, nel corso della giornata, ha avuto 38° o 39° di febbre. Ma ha anche memoria ora, ,la memoria del corpo - non è conoscenza llibresca, indiretta - che superò quella difficoltà. Il che mi sembra un risultato di tutto rilievo.

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    10. ma che cosa c'entra? è ovvio che se lo obblighi, essendo un bravo ragazzo, ci va a peidi e ci arriva. ma a livello affettivo hai avuto di più o di meno con questo atteggiamento? quella è l'unica domanda da porsi. a te cosa costava accompagnarlo rispetto alla tua (ripeto, tua) spartanità vado in montagna/bici/piedi/ecologistaiosono ? l'esempio con la corsa non ha senso. la pratica sportiva non mi impone di correre se zoppico, a me camminare piace, la macchina la prendo quando è necessario e mai a capriccio. ma, e mi ripeto, è il lascito affettivo quello su cui ti pongo il quesito. tuo figlio è più contento di un padre che ritiene che il figlio debba essere un Leonida redivivo o di un padre che capisce e fa una cortesia?

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    11. nalla cultura mediterranea manca il concetto di responsabilizzare i figli, perchè i genitori vogliono mantenere il controllo, ecco perchè c'è nepotismo diffuso

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  2. Nel rapporto educativo dei figli, l'equilibro tra il prendersi cura in tutti i modi di loro (perchè li vediamo fragili, insicuri, ecc..) e l'evitare di "viziarli" troppo è sempre assai delicato. A volte si eccede in un senso o nell'altro. E conta molto anche il diverso ruolo/atteggiamento del padre e della madre. E' un "lavoro" questo che va verificato giorno per giorno, con attenzione. E non ci sono regole precise. Io penso che il nostro atteggiamento debba variare e correggere il tiro a seconda del comportamento dei figli. Se li vedi, cioè, responsabili, attenti, con interessi, passioni, ecc... E sperare sempre che tutto vada per il meglio....

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    1. Sarebbe interessante anche affrontare il discorso delle passioni.
      Da approcci molto rigidi nel passato ora si è passato all'estremo opposto ovvero passioni che... arrivano, poi alla prima difficoltà non c'ho più voglia, cambio sport, strumento etc. e reinizio da capo.
      Passione, come termine, ha una doppia accezione.
      Per arrivare una passione bisogna sopportare anche difficoltà, dolori, fatica, a volte una passione.

      Io cercherei un approccio "alla Pareto" ovvero non è necessario diventare stelle quattordicenni della ginnastica artistica o della danza, pianisti sedicennni che tengono concerti, alpinisti da 8k a 15 anni.
      Si può arrivare ad un 80% di maestria, di perizia, di abilità e poi... se uno vuole, cerca di arrivare al resto (logaritmicamente).

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  3. Belin che peso che sei alle volte!zoppicava, non sara'niente, ma intanto puoi evitargli la fatica di uno stress ulteriore ai muscoli.

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  4. Insomma, ieri il bipede un po' zoppicava che sabato ha esagerato collo sport, nulla di grave.
    Ieri sera ha cercato di cakomollizzarmi :- Domani [mattina], papà, mi porterai in stazione [in auto]? etc


    Io, se avessi usato le parole "zoppicava un po'" riguardo ad uno dei miei figli la situazione sarebbe stata da me giudicata "nulla di grave, ma meglio non forzare."

    Quindi, avrei fatto cosi': a seconda della distanza da camminare, avrei deciso se accompagnarli o meno: 100-200 m, si cammina a piedi, 3 km, posso portarli in macchina, a patto di avercela.

    Certo, bisogna poi un po' vedere il contesto. E' chiaro che, se fossi stata in mezzo alle bombe o con l'isis alle calcagna, avrei detto: cammina, meglio forzare adesso che lasciarci le penne!

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    1. Sono circa 7' a piedi, in discesa.
      Accompagnarlo... buon compromesso. Lo feci molte volte in passato: egli gnolava, sbuffava, voleva l'auto, scendevo a piedi in stazione e poi risalivo con lui a piedi. Come approccio decrescitista faceva bene anche a me fare 'na ventina di minuti di passeggiata.

      Essere esempio!

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  5. Voglio provarci anch'io: molestitudine?!

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    1. Apprezzo, Clorinda, la tua passione cruscantica.
      Molestitudine mi garba! Ora correggo la pagina. :)

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  6. Io darei qualche passaggio extra a tuo figlio... Anzi, approfitta adesso che puoi.
    Io mi sbatto le palle sui mezzi dal liceo. E i miei quando potevano me lo davano ben volentieri uno strappo. Pensa te che adesso a loro manca scarrozzarmi in giro.

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    1. Prendi il bus Pippa..e zitta.. c'è chi in macchina ci sta' tre ore solo all'andata. Nella splendida Capitale. ;)

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    2. I mezzi di Roma mi sfiancano. Ma quando cazzo me ne vado da sta città?

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    3. > Io mi sbatto le palle sui mezzi dal liceo
      > I mezzi di Roma mi sfiancano.

      Qui cerco di riportare varie notizie e documenti - in genere ho fonti scientifiche o di divulgazione scientifica - sugli scenari futuri che ci attendono. Purtroppo il degrado della qualità della vità aumenterà velocità.
      Il degrado è dovuto
      o - e a regressioni cognitive, fisiche, spirituali di massa dovuti a sradicamento dalla terra, agio, sedazione, tecnologizzazione rincitrullente, perdita di tonicità e abilità per aumento del tempo in cui si vive in ambienti artitciali sempre più finti, confortevoli
      o - all'aumento delle costipazione antropica
      o - alla diminuzione di risorse, servizi, energia.

      Quindi io devo educare mio figlio ad essere lui che sfrutta la mobilità, che la controlla e non essere un appendice autossicodipendente di qualche auto.
      Questa attitudine o la prendi da piccolo o non la prendi più.
      Tra i mezzi di trasporto esistono... anche le proprie gambe.

      Grazie Franco che ricordi i non-sense della immobilità privata su gomma. Il problema è che quelle scelte e non-scelte presentano problemi sia a llivello collettivo (ostilità italiota per i mezzi pubblici, per il trasporto su ferro), antiurbanistica speculativo-diarroica etc. e pure delle masse che hanno il mito della vita in città ovvero in formicai sempre più infernali.
      Nulla è gratis, neppure la qualità della propria vita.
      Io vivo in un angolo di paradiso e lo pago.
      Mi viene da ridere... un angolo che mi impedisce il classico approccio "vieni da me che prendiamo un te"? e rende le cose più ardue con le portatrici di vagina. :=)

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  7. Ciamo uomo. Bellissimo 300. Un po' fumettoso ma d'altronde è tratto da un fumetto :) OT: hai visto che figura di emme i mangiacrauti con le loro bidonwagen? Taroccavano i controlli dei fumi per vendere il loro pattume VW in USA. E meno male che siamo noi i fanfaroni. -20 in borsa di bidonwagen. Roba quasi da inverno russo, quello che i crucchi ancora ricordano bene. Ad maiora

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    1. Sebbene io abbia una forte simpatia per il mondo, la cultura e il civismo dell'area linguistica tedesca, da sempre martello come un ossesso che gli italiani dovrebbero acquistare prodotti italiani e non fare le pecore esterofilie anche per quanto riguarda l'acquisto delle auto.

      Comunque i tedeschi sono molto più vicini a noi di coreani, di giapponesi o di statunitensi. Io se non riesco a farmi quella cosa in casa, cerco di rivolgermi a un artigiano del paese, prima di andare a chiamare uno in Bretagna. ;)

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    2. ricapitoliamo prima i tedeschi uccidono i mediterranei, poi gli altri consimili della finlandia e poi vengono distrutti dall'elite sovranazionale. Dieci piccoli indiani

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    3. il fine è sempre quello

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    4. > i tedeschi uccidono i mediterranei, poi

      Non riesco a condividere questa iperbole.
      Io ho la sensazione (sensazione è eufemistico, la certezza) che la destabilizzazione europea sia fomentata ad arte dagli Stati Uniti.

      Infine, ancora una volta, quello dell'esplosione demografica è un problema infernalmente complesso, NON ha né una sola causa né una sola conseguenza.
      Esiste una sorta di classe transnazionale elitaria che manipola quantità di risorse, di potere al fine di mantenerlo e di aumentarlo e di realizzare una qualche orribile societa "migliore", una sorta di orribile neoilluminismo liquido e liquefacente.

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    5. si Uomo non puoi distruggere tutte le tue colonie insieme, perchè esse accorgendosi della cosa si rivolterebbero tutte contro. Si applica il divide ed impera. Prima si favorisce la colonia più popolosa e più ricca, in maniera tale che possa distruggere le altre facendo leva sui suoi bassi istinti, e poi una volta rimasta solo la Germania la si distrugge. Dieci piccoli indiani. Il fine degli Usa è la creazione di un mercato unico transatlantico o di un super stato transatlantico(cosa prevista anche nella costituzione) e tutti i mezzi sono leciti. Inoltre Uomo tale sistema si applico' anche nel sudamerica. Gli Usa cercarono di utilizzare il Brasile come driver per un mercato comune sudamericano, driver che doveva distruggere gli altri stati a iniziare dall'odiata Argentina. Li l'esperimento per il momento è fallito.

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    6. Scommetto una Golf TDI che dietro lo scandalo VW c'è quel burlone di Marchiolonne... troppo amico del negretto...

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    7. Gente, è il momento di comprare azioni VW

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    8. La logica mi dice che un motore da 300 cv non può avere le stesse emissioni di uno che ne ha 60, quanti diesel si vedono in circolazione che già dopo un anno di vita fumano come le ciminiere del Titanic? Eppure saranno Euro 5,6,8?
      Sono tutte pagliacciate di marketing ecologista, come le revisioni che vai a fare periodicamente per l'auto/moto e tutto l'indotto di magna magna che ne consegue.

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    9. Ah, comunque visto che hai citato Toyota, se non erro sui diesel usano ancora il common rail... forse non è molto diverso da quello che montava la Fiat Marea, per dire.

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    10. A me dà tanto l'idea che tutta questa storia della "tecnologia anti-inquinamento" sia nient'altro che fuffa e speculazione.
      Trentacinque anni fa (dico, 35!) avevo una motociclettina della Honda, un 125 a quattro tempi, per la precisione. Con quella motociclettina percorrevo, con guida normale, non meno di 45 km/l. Con guida "maniacale" son riuscito a percorrerne 68,5, un risultato incredibile! Portava in coppa un litro d'olio esatto e non ha mai richiesto un rabbocco che sia uno.
      Oggigiorno, con tutta la tecnologia "all'avanguardia" che ci raccontano, non trovi nessun 125 da 14 CV e 110-115 km/h di velocità massima che possa vantare consumi di quel genere. Già nel modello del 1982, col "migliorare" della tecnologia, in termini di consumi le cose erano peggiorate parecchio. Come dice Mark, secondo me giustamente, se consumi di più inquini di più (comunque sia già il maggior consumo in sé è antiecologico anche se meno inquinante), quindi son portato a credere che la mia Hondina del 1978 fosse più ecologica dei moderni tabernacoli a due ruote corredati di una pletora di diavolerie che hanno doti molto gradite ai costruttori: offrono una scusa per alzare i prezzi, si rompono facilmente e non si possono riparare ma solo sostituire. Bei passi avanti. Grazie.

      P.S. Com'è che i veicoli "risparmiosi" ancora circolano in Asia e in Sud America ma sono vietati qui da noi? Ah, è per la nostra sicurezza e per la nostra salute, ovviamente. Già. Per la nostra sicurezza. E per la nostra salute. Sì.

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    11. MKS hai condiviso, ancora una volta, una osservazione precisa.
      La tecnologia alimenta la complessità che richiede più tecnologia.
      Nel campo automobilistico
      1 - ci sono limiti termodinamici nella resa dei motori (intorno al 30%);
      2 - stiamo ovvero stanno lavorando in zone ad andamento logaritmico ovvero piccole migliorie trascurabili richiedono un lavoro pazzesco;
      3 - i piccoli miglioramenti in efficienza sono stati ampiamente superati dal sovraccarico di ammennicoli di vario tipo => auto molto più grosse, pesanti ed energivore che... consumano PIU' di prima anche se con rendimenti relativi migliori.
      Ritorniamo al noto paradosso di Jevons che, peraltro, è stato osservato proprio in campo delle energie fossili.

      Un approccio tanto crescitista quando demenziale e fallimentare.

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  8. Diciamo che dopo 300 a scuola poteva andarci con una gamba sola.. altrimenti che educazione propagano 'ste pellicole vagamente..spartane?

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  9. Francesco la butta sulla affettività. Non concordo perché, al netto di evidenti storture educative, giudicare il rapporto tra un genitore e un figlio sulla base di aneddoti non ha granché senso, secondo me, essendo tale relazione un unicum, così come lo sono i due individui che la compongono. Lo stesso vale per altri rapporti complessi, es. Quello amoroso.

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    1. Diciamo, Silvia, che possiamo però affrontare la questione di alcuni principi eduvativi, pedagogici.
      Osservare i disastri delle follie "alla dottor Spock", la mancanza gravissima e in peggioramento di una cultura e di approcci spartani.
      Non si può essere spartani se non si inizia dalle piccole cose.
      Buongiorno! :)

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