domenica 3 gennaio 2016

Ancora una volta il numero

Mio fratello mi messaggia che dopo 69 giorni o 70 di siccità, lassù stanotte sono arrivati ben dieci millimetri di neve. Anche ieri scrutavamo il cielo nuvoloso nella speranza di una giornata di tempo in qualche modo invernale, solo uno strato fine di nuvole spesso squarciato dal sole.
Avete presente la nuvola di Fantozzi? Ecco, noi abbiamo avuto, in questi giorni, l'estatedisanmartino di Fantozzi. A me la fissità del sereno, la siccità sono una delle cose che mi fa più cagare, la odio. A volte mi chiedo se non sia in qualche modo correlata alla intolleranza per le rozze culture del deserto e a quella islamica. Gli scenari del deserto sono tra i più schifosi per me e se penso a come l'ambiente influenza le culture mi sono già risposto.
Ieri mi sono reso conto di essere nel problema. Transumanza di massa monti -> sud e pure in direzione opposto sud -> monti. Ho impiegato il doppio del tempo per tornare a casa, era tutto intasato, fermo, l'autostrada, la statale, la provinciale dall'altra parte dell'Adige, in sponda destra. Per fare un paio di dozzine di chilometri, da Trento a Rovereto, oltre due ore.
E' il problema del numero.
Stavo pensando che per il turismo in montagna, e la quantità e volume di attrezzatura (spesso inutile, come le ciaspole per me e mio figlio che non sono state neppure utili dal punto di vista scaramantico contro il maltempo sereno, due coppie di maglioni pesanti per me e lui che da solo hanno occupato un intero zaino) e il frazionamento dei piccoli centri, il trasporto pubblico ha dei limiti.
Così, ancora una volta, è il numero, la scala il problema. E io ne ero parte, uno delle decine e decine di migliaia di problemi. Per quanto accorto, con i mei consumi e il mio inquinamento partecipo allo stravolgimento dell'atmosfera, delle temperature e a questi orribili cambiamenti climatici.  Amo quel piccolo e remoto paesino perché è ancora a piccoli, piccolissimi numeri. Sono talmente in pochi che non hanno neppure avuto problemi con l'acquedotto nonostante sia esangue, per esempio.


35 commenti:

  1. Ormai sei sotto shock per islamici U., li vedi ovunque. :))

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    1. Sono la causa di tutto... Ecco.

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    3. In questo diario e in quello della ex-coppia sono ormai due lustri che io sottolineo in tutti i modo possibilila follia della crescita demografica. Cio' che sta succedendo in molti paesi islamici è proprio un collasso da sovraccarico antropico.
      Ora, nell'Italia costipata "accogliere" coercitivamente per colpa di alcune oligarchie di criminali invasati milioni di persone che sono nemici storico non è un suicidio dal punto di vista sociale, economico e culturale ma lo è anche dal punto di vista ecologico, in un paese che ha un deficit ecologico di ca. 5 volte la biocapacità (diciamo ora 6 con i milioni di invasori) e che dovrebbe diminuire la popolazione a 1/6 dell'attuale e non aumentarla fino a oltre un milione all'anno.
      Gli islamici, la loro tensione egemonica, la merdosa visione teocratica che hanno della società sono il problema nel problema.
      Le masse islamiche sono rozze e con la testa farcita con le cazzate anacronistiche e brutali di un solo libro (o di un paio, se consideri anche la Sunna).
      Saranno la causa di molto. E questo è già più che sufficiente.

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  2. Viste le (ragionevolissime, condivisibili e da me senz'altro condivise) motivazioni della tua avversione, direi che non è proprio il caso di fare troppi distinguo: la "gente in più" è gente in più anche quando non è islamica, anche quando non arriva dall'Africa. Personalmente sto molto attento a queste e altre specificazioni, perché è con esse che i furboni ci ingannano con la loro propaganda (un esempio? Salvini, che quando enuncia le sue sparate fasulle contro l'immigrazione non manca mai di aggiungere almeno quattro qualificativi a mo' di tormentone: extracomunitaria, clandestina, eccessiva, islamica). Il mio modo di vedere? Se da un punto di vista sociale non ho problemi a riconoscere che importare impostazioni culturali incompatibili con la nostra costituisce un danno maggiore, da un punto di vista ambientale AFFERMO con forza che un milione dimeriorientali/africani pesa altrettanto che un milione di Albanesi, Rumeni, Moldavi, Sudamericani o Islandesi (ha, ha, ci vogliono almeno tre Islande per fare un milione di Islandesi). Da un punto di vista ambientale è irrilevante che servano o non servano all'economia, è irrilevante che fuggano o non fuggano da guerre, è irrilevante che parlino o non parlino l'italiano, è irrilevante che siano brave persone o efferati criminali.

    Giustamente osservi che la gravissima questione ambientale determinata dal "problema n. 0" (la sovrappopolazione dell'Italia, particolarmente di alcune sue zone) dev'essere il nostro primo polo d'attenzione. Ne consegue che occorre non offrire il fianco a chi specula su fattori come la provenienza, l'etnia, lo stato di necessità (altrui) o altro per affermare che certe migrazioni in ingresso sono più tollerabili di altre. Nessuna migrazione in ingresso è più tollerabile, anche se le nostre amate dirigenze sono tanto basse nella da continuare ad imporcene con violenza il peso gravissimo.

    P.S. Nonostante alcuni si infervorino nel sentirmelo affermare, non smetterò mai di rimarcare che anche gli spostamenti interni generano problemi di carattere ambientale su alcune zone geografiche e che per questo sono appena meno intollerabili degli altri. Il numero, gente, il numero fa la differenza nel rendere intollerabili fenomeni che in altre condizioni si potrebbero salutare con favore. Quelle condizioni non sono le condizioni correnti.

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    1. Messer Pigiatasti, il problema n° 0 è la sovrappopolazione, a partire da quella italiana.
      Se in un contesto già così grave, innesti a forza milioni di xeno con cultura incompatibile ovvero esplicitamente ostile a quella invasa, è un problema nel problema, NON un dettagli fasullo.

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  3. Invece girare a milano in questi giorni di festa è bellissimo. Fare un cazzo è con poco traffico. Magnifico

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    1. Poca brigata vita beata.

      Ancora si torna al problema dei numeri.
      Così ovvio che non capisco come esso sia diventato un tabù se non il tabù. Crescere crescere anche demograficamente se non in primis demograficamente (non sono pochi gli studi economici che dicono che la crescita del PIL assoluto dipenda, in società consumistiche mature, solo dalla crescita della popolazione).
      Ma il PIL assoluto serve ai vertici, al resto della piramide sociale serve il PIL pro capite.
      Ma ancora, uno dei dogmi del crescitismo e contro i dogmi non ci sono ragionamenti che tengano.

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    2. UUIC: "Ma il PIL assoluto serve ai vertici, al resto della piramide sociale serve il PIL pro capite."

      Per quanto possa sembrare inconcepibile, la stragrande maggioranza delle persone in circolazione faticano a cogliere questo concetto, quando glielo proponi. Se non mi credi, prova e osserva le espressioni accigliate tipiche di chi si trova di fronte a un'idea "strana". Poi, dopo qualche scambio di precisazioni, capiscono e concordano. Poi.
      Credo che le ragioni di fondo per questa diffusa forma di "perplessità preventiva" stiano nel modo in cui i mezzi di (in)formazione propongono/impongono il loro particolare "taglio" di conoscenza, non a caso funzionale alle esigenze delle dirigenze e non a quelle del volgo (gli Inglesi hanno nella loro lingua un termine spregiativo molto espressivo: populace).

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    3. Uno dei filoni della descrescita (che non è collasso o le drastiche riduzioni di crisi dei sistemi crescitisti note come crisi) è che si possa rientrare nella sostenibilità proprio con una riduzione della popolazione più sensibile o paragonabile a quella della riduzione del PIL (e relativa diminuzione della impronta ecologica) in modo che il PIL / risorse procapite non diminuiscano o, come successo in vari casi (e.g. Giappone) aumentino.

      Qui dentro l'ho scritto un tot di volte ma la crescita assoluta del PIL (mai menzionata, sempre rimossa l'altera mezza verità ovvero la crescita corrispondente dell'impronta ecologica e del deficit evologico, a proposito di religioni a base di mezze verità) è funzionale ai vertici della piramide e - scusate il francesismo - una inculata per tutto il resto.
      L'ho scritto talmente tante volte dovrei stare qui 15' a recuperare i collegamenti alle relative pagine.
      Diciamo che quella più significati, forse è questa: Lemon Capitalism.

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  4. l'autostrada da quelle parti è a due corsie, una è occupata dai camions e l'altra è per le macchine... le code sotto Natale sono infinite perchè si sommano alle macchine anche i puylman dei turisti che vanno da quelle parti per i mercatini. Se volevi cispolare dovevi venire giù a Campo Imperatore sulla Majella... inquinamento poco, neve tanta e quella naturale non artificiale. Pensaci l'anno prossimo.

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    1. Insomma. Io e Lorenzo uniti contro il conformismo vacanziero massificante di uuic!

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    2. Ennio, conobbi la Majella con A-Woman e le montagne meravigliose e selvagge dell'Abruzzo che è una regione che ho molto a cuore. Visitammo anche Campo Imperatore, quella volta.
      Diciamo che nel paesello della mamma ho radici, ricordi, mi è caro non solo per la montagna.
      Grazie per avermi ricordato la bellezza di monti e valle abruzzesi.

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    3. > i puylman dei turisti che vanno da quelle parti per i mercatini

      Mio fratello è stato a Merano, venerdì 1 gennaio e ha trovato quella città farcita come un cotechino di masse enormi di turisti (meridionali) in visita ai mercatini.
      Nella tradizione i mercatini chiudevano il 24 mattina, ma poi per il BAU anche questa tradizione è stata violata. Un po' come l'apertura degli esercizi commerciali la domenica etc. Tutto funzionale a sostenere e ampliare un consumismo di massa 24 ore al giorno sette giorni alla settimana.
      No grazie!

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    4. Non è una casa isolata, non è un borghetto, non è un paese, non è una metropoli.
      Da qualche parte esiste una definizione quantitativa dei vari tipi di centri abitati?
      Tu come la indicheresti?

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    5. Uno dei classici che illustra i limiti della logica sul linguaggio naturale e gestito con la fuzzy logic è :- definire il numero di sassi/mattoni/turaccioli/ etc. per cui si ha un "mucchio" di sassi/mattoni/turaccioli.

      Sostituire numero di sassi/mattoni/turaccioli con numero di abitanti e "mucchio" con città e paese.

      Prego! ;)

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    6. Ecco, una tua metrica potrebbe essere il tempo che ci si impiega a piedi per uscire dall'abitato, suppongo dal centro.

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    7. Bah, col criterio del paragone chi vive a Pechino potrebbe affermare che Milano è un paesino di periferia dove gli abitanti conducono una bucolica vita rurale. Non mi sembra molto oggettivo.

      L'idea di valutare l'entità dei centri abitati in base al tempo che si impiega a uscirne è più oggettiva, ma a quel punto occorrerebbe tenere presente che città come Milano, o Roma, o Napoli, o più di quelle che mi piacerebbe elencare continuano anche in ambiti territoriali con nomi e appartenenze amministrative diverse. Inoltre, vista la natura "diffusa" delle odierne città (e paesi) italiane, dove finisce il centro abitato e dove inizia la "campagna"? In effetti ci sono aree immense in pianura Padana dove la città diffusa non si interrompe mai, anche se nominalmente attraversi decine di centri abitati diversi.

      E' una questione complessa. Personalmente mi sento di affermare che il limite che trasforma un paese in una città è quello oltre il quale non è possibile per ogni abitante conoscere di persona tutti gli altri.

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    8. Ci sono condomini più popolosi di certe frazioni, anche di un certo numero di abitanti.
      La metrica relazionale "paese" se conosci tutti gli altri, di MKS, "città" altrimenti è un'altra metrica.

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    9. Sì,è vero.
      Ho sostenuto il contrario?
      Merano è molto più "piccola" di Parigi o di Milano, etc. .
      E quindi?
      La mia posizione è che la qualità di vita sia nei piccoli borghi e questo dice tutto.
      Io vivrei a Merano, a Pienza, etc. mai a Milano o a Parigi.

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  5. I ritmi non sono quelli degli automi ma quelli del dormiveglia e di una vita comune data dai ritmi del dormiveglia, del chiaro scuro.

    E' pensabile che una certa parte della popolazione utilizzi, ad esempio le ore che vanno dalle 23 alle 7 per spostarsi, per lavorare, per fare il bagno d'estate al mare.
    Ma se devi essere al lavoro il lunedì e le distanze sono quelle che sono etc. i margini sono relativamente ridotti.
    Certo io avrei potuto partire la notte, dopo le 22. Ma era mia intenzione arrivare a casa per dormire e poi avere la domenica come giornata per disfare i bagagli e sistemare varie cose a casa.
    Le persone vivono di giorno e dormono di notte perché è naturale, non perché è "una macchina".

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  6. > Padre, perdonalo che non sa quello che scrive...

    Non capisco: cosa c'è di strano/da perdonare nel dover essere al lavoro il lunedì?

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  7. Lorenzo: "quando ero bambino in Agosto sembrava di essere in un film di fantascienza dove tutta l'umanità era stata rimossa misteriosamente"

    Come ricordo bene quei tempi! Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 non vedevo l'ora che venisse il Ferragosto per gironzolare in bicicletta per le strade della Lomellina. Un paradiso, nonostante le zanzare! Ricordo intere mezz'ore senza che passasse un'anima, a parte qualche vecchietto, anch'egli in bici, con la classica pedalata da fancazzista della domenica. Ricordo anche che, incrociandoci, pur essendo perfetti estranei entrambi sentivamo una specie di esigenza di salutarci come fossimo conoscenti. Una roba del genere non succede certo dove ci si pesta i calli a vicenda come polli in una stia.

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  8. per una volta sono d'accordo con Lorenzo (e francesco) hai fatto vacanze massificate.I meridionali, non vengono a Merano per i mercatini...forse qualche gruppetto sparuto.Se devono muoversi vanno direttamente in Austria o Bolzano. così come notizia, però so di molta gente emiliana e della bassa che è stata a merano per compre pre-natalizie. sono meridionali anche loro?

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    1. x S.:
      > vanno direttamente in Austria o Bolzano

      1
      Anche se alla maggior parte degli italiani non piace o fingono di non saperlo, l'Alto Adige Suedtirol è un pezzo di Austria incorporato a forza (con la vittoria in una guerra) in Italia (non puoi fagiolare le lenticchie per legge e neppure con una guerra).

      2
      In Alto Adige Suedtirol i mercatini principali sono quelli di

      Bolzano
      Bressanone
      Merano
      Vipiteno

      tutti molto pittoreschi e tipici.
      Non c'è alcun motivo per cui uno di questi mercatini sia più o meno mercatino degli altri.
      Ritengo che dover fare 815kkm o farne 848km non cambi praticamente nulla.

      Mio fratello con meridionali intendeva persone dell'italia meridionale. Ricordo che esiste una suddivisione geografica (che non è quella storica) consolidata

      Italia settentrionale
      Valle d'Aosta
      Piemonte
      Lombardia
      Trentino Alto Adige
      Friuli Venezia Giulia
      Liguria
      Emilia Romagna

      Italia centrale
      Toscana
      Marche
      Umbria
      Lazio
      Abruzzo (storicamente regione meridionale)
      Sardegna

      Italia meridionale
      Molise
      Campania
      Puglia
      Basilicata
      Calabria
      Sicilia

      Un motivo dell'affollamento di turisti meridionali può essere il fatto che mentre un trevisano, un piacentino o un vercellese, etc. possono andare e venire dai loro luoghi all'alto adige in un giorno/fine settimana, per persone che vengono da lontano questo non sia possibile e quindi aspettano di arrivare in vacanza in luoghi vicini e poi di visitare i mercatini.

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    2. > in regioni come l'Emilia non c'è una fava
      ?
      Cosa intendi che non c'è una fava?
      Come ex lombardo posso dire che una delle cose peggiori della costipazione lombarda è che c'è troppa roba.
      Se ti riferisci ad altro in questo luogo ci sono decine di pagine con tanto di fotografie sulle bellezze naturali e storiche di questa regione.
      Ecco, non ci sono le montagne alte della Lombardia e neppure i laghi glaciali.
      Del resto in Lombardia non ci sono gli Appennini, gli spazi degli appennini e di certe parti della bassa, il selvatico di quelle parti, il punto più panoramico d'Italia è la vetta del monte Cimone (MO) e non il Disgrazia o il Bernina etc. non c'è il delta.

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    3. Io sono rimasto e lo sono ancora incazzato per la lombardizzazione dell'Emilia e della Romagna.
      Questo risponde a quasi tutto.
      Ogni volta che torno nella costipazione lombarda il fascino e la bellezza dell'angolo di paradiso appenninico in cui vivo mi è più chiaro.

      Perché poi dovrei convincerti che Modena, i castelli del Parmense e Piacentino, Ferrara, Piacenza e altri luoghi sono più o meno belli di cos'altro?

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    4. Lorenzo, con questa tua dichiarazione su Bologna, si capiscono tante cose...
      Bologna non ha niente? forse per te.Giusto per citare una cosa che non è presente in nessun altro luogo al mondo, mondo capisci?, ha una piazza (quelle delle sette chiese) a pianta triangolare.Vabbè lasciamo perdere...beata ignoranza.

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    5. A me la pianura, quando è sana, piace un sacco. Mi dà un senso di equilibrio, di stabilità, di quiete, e pure di libertà. Il problema è che in Italia di pianure sane non ne esistono più, almeno non dalle mie parti. Qui, dire "pianura" equivale a dire "capannoni ovunque" e altri ameni abomini d'antropizzazione oltre ogni limite del buon senso.

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    6. "giochi laser, ecc."

      Questo per come è stata ridotta la pianura dai meccanismi dell'ingranaggio al quale facevi cenno poco sopra. La pianura non è necessariamente quello. Diciamo che quello che descrivi è lo stato miserevole in cui è stata ridotta la pianura in Italia (e, temo, non solo in Italia). Poi, per dire, di quei riflettori ce ne sono anche di più lungo i litorali (anch'essi ridotti all'involucro usa-e-getta di quel che è un vero litorale, ormai introvabile in Italia e, probabilmente, anche altrove). Nelle aree collinari e montane si sta correndo come dei pazzi per pareggiare il conto, riducendo anche quelli all'ombra di se stessi (un esempio non isolato qui, senza dimenticare le infinite opere di "valorizzazione territoriale" in corso).

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    7. minorata a tua sorella.
      Il tuo acidume, prova la tua frustrazione, quando non riesci a trovare risposte su Wikipedia.
      Ciò detto, posso darti ragione sulla questione viaggi carrozzone e relative chiacchiere post vacanze, sono delle vere e proprie messe in scena " di chi ce l'ha più grosso".
      Dicasi lo stesso per tutti quelli che vanno al cinema e si sentono in dovere di comunicarci, dal blog, una loro redenzione ad cazzum...
      come se " gli altri" non potessero andare/capire/leggere recensioni tecniche, mah!

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    8. x MrKeySmasher:
      In Scrofa semi lanuta
      ho citato il tuo commento che mi è piaciuto molto.
      La pianura ha un'estetica bellissima, come tutti gli ambienti quando sono integri o quasi, esenti dall'artificializzazione sistematica, tumorale, di massa.
      Quando ero adolescente mi ricordo di passeggiate splendide nella bassa pianura lombarda, tra le nebbie, con le rogge con le rive boscose, a volte a spigolare le pannocchie di mais dopo la raccolta, a volte per il piacere di camminare tra pioppi, platani e salici, magari sulle rive di un grande fiume ormai pacifico.
      Equilibrio, di stabilità, di quiete, e pure di libertà.
      Sì, sono parole giuste.
      Poi si passava vicino ad una cascina, con qualche mattone che si sbriciola, i tetti in coppi, un filo di fumo dal camino, il profumo di stalle, di aie, l'odore buono di cucina sapida.
      Spazio, silenzio, natura, uno dei luoghi più belli per camminare, per muoversi in bici.
      In ampi tratti della pianura non c'è più nulla di questo.

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  9. x Lorenzo:
    > In teoria tu potresti benissimo campare senza dovere presentarti lunedi al lavoro
    Il lavoro come dipendente ha pro e contro.
    Conosco decrescitisti radicali del GAS che "lavorano per reddito" un decimo di quello che faccio io e hanno tutto il tempo lavorativo che viene deciso in autonomia o quasi.
    Hanno molta più libertà ma anche vincoli molto maggiori dovuti al poco denaro che hanno a disposizione.

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