martedì 1 settembre 2015

Se ce la fai è fatta

Jorgen Randers col suo lavoro e Ugo Bardi e la sua squadra (dovrei ravanare qui), lo avevano divulgato: gli scienziati cassandra lo hanno anticipato da tempo che le strutture e infrastrutture delle società sarebbero collassate per sovraccarico antropico.
A Budapest hanno chiuso la stazione ferroviaria (una stazione - la principale ? - come ogni grande città la capitale magiara avrà molteplici stazioni) per "casino" /sovraccarico / delirio o come volete chiamarlo - migratorio. Noto dalle foto che il bubbone giovanile arriva in masse sempre più sterminate.

La folle decisione della Germania manda in crisi paesi come l'Ungheria che, saggiamente, ha iniziato ad intraprendere qualche azione di contrasto alla tsunami migratorio. Io penso che i tedeschi, nel loro idealismo, da "cattivi" a "buoni e penitenti", verranno fottuti una terza volta: prima due guerre mondiali, poi quella migratoria. Finché non verranno eseguiti rimpatri sistematici e azioni sinergiche di contenimento e riduzione e verrà rinforzato il pattern - se ce la fai  è fatta, non ti rimandano a casa manco per il cazzo - ci saranno miliardi di persone disposte a tutto pur di arrivare in Europa.
Tutto questo aumenta a dismisura i flussi e pure i morti che ciò causa; scafisti morali, come scrivevo (qui finché rimane o qui).
Le autorità spagnole, ammettendo il "ricongiungimento" illegale ed illecito  tra Lucie Ouattara con il figlio Adou, invece di rimpatriare l'invasora in modo che potesse ricongiungere nella terra natale col figlio, hanno ovviamente rinforzato il pattern.

Io non sono ipocrita, ogni invasore in meno, per me, è un problema in meno e ad ogni notizia di morti è un piccolo sollievo. Cattolici e sinistri, implementatori della shoah europea, del prossimo genocidio europeo, sono persone di alcuni ordini di grandezza più pericolose rispetto ai cattivoni nazisti.
Non solo non sono disposto ad immolarmi, a sacrificarmi, non lo fingo ma mi rallegro per ogni batosta del nemico invasore.


56 commenti:

  1. > Prima di potere respingere l'invasione bisogna togliere di mezzo quelli che tengono aperti i battenti del portone,
    > quelli che vanno a prendere gli invasori e ce li portano in casa e tutti quelli che campano e magari si arricchiscono pure

    Scafisti morali, bianchi e rossi.
    Come scrivevo in risposta alle farneticazioni del predicatore Saverio Tommasi, essi sono parte del problema.

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  2. Lorenzaccio, io sarà letto con una qualche regolarità da una dozzina (forse) di lettori.
    Per fare sondaggi con una qualche parvenza di senso i numeri devono essere significativi, non certo questi.

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  3. Considerati i limiti entro cui si svolge, ecco pronto il sondaggioco. ;)

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  4. Uomo, pariamo un attimo per assurdo se ti va: mettiamo che l'Italia sia a posto della Siria e tu ti trovi le merdacce jihadiste in casa, che ti bruciano il fienile, sgozzano tuo figlio di 2 anni e violentano tua moglie. Cosa faresti? Penso che te ne vorresti andare. E se te ne vai in un paese che tu ritieni civile, cosa ti aspetti? Che ti caccino via a cannonate o tirino su un muro?
    Chiaramente l'immigrazione di massa pone grandi problemi ma non tutte le situazioni sono uguali. Se uno scappa da una guerra deve essere accolto, se se ne va perché non ha un cazzo di meglio da fare, per delinquere ecc. allora resta a casa o viene fatto tornare indietro.
    le migrazioni sono un fatto fisiologico: milioni, e dico, milioni di Italiani nel secolo scorso se ne sono andati a "invadere" il mono, perché avevano fame, non avevano lavoro, sono ose che non si possono evitare. 63.000 Italiani l'anno scorso sono andati nella sla Inghilterra. Molti lavorano, altri non fanno un cazzo e vivono con i sussidi opo aver lavorato pochi mesi, la maggior partono ragazzi giovani, e in Italia non e' che si facciano tutti sti figli, eppure questi se ne vanno comunque. Che deve fare Cameron, metterli su un bus e restiuirceli?
    Dimmi tu.
    Piuttosto l'Europa deve smetterla di tergiversare e iniziare a progettare una politica comune per gestire al meglio la situazione. Questo fa un continente serio, non mettere la polizia a sparare a gente che fugge da una guerra.

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    1. Mmh
      Spirita, io non so da che parte iniziare a risponderti perché ho scritto talmente tante pagine, riportato documenti, analisi, studi di scienziati , numeri, etc. che mi trovo in difficoltà a riassumere tutto quanto in una risposta ad un commento.

      Punto zero
      I siriani sono esplosi demograficamente e la loro guerra che molti antropocentristi credono "civile" / religiosa o politica ebbe inizio per carestia (nella fattispecie mancanza di acqua poi di tutto il resto).
      I siriani sono responsabili del loro collasso.

      Punto uno
      Esistono limiti fisici.
      Se passa un autobus con capienza di 70 persone che è già pieno anzi sovraccarico, con 83 persone a bordo, se arriva ad una fermata con altre 115 persone in attesa che vogliono salire, cosa succede?

      Io mi fermo qui;: potrei aggiungere altre considerazioni, sul piano storico, sociologico, ecologico, poi su fino a quello filosofico, spirituale etc.
      Solo che voi:
      1 - non volete accettare i limiti
      2 - non volete accettare quello che Paul Chefurka ha chiamato "Elefante in una stanza": cioè vi illudete che spostando il problema (qui )sia possibile risolverlo ed evitare il vostro fantasma, ovvero la dimensione cruenta, catastrofica del problema.

      Il piuttosto, il ben altro, il "deve intervenire l'Europa", "deve intervenire l'ONU", la tecnologia, sono i fascisti, le banche e le multinazionali... sono solo tentativi lenitivi per differire la presa d'atto del problema, non affrontarlo.

      Insomma, a furia di condizionamento religioso (tradizionale) e neoreligioso (marxista) siete appoggiati su una base valoriale, su dellee fondamenta esistenziali composta da credenze che, in quanto negatrici di realtà, conoscenza e scienza, è parte del problema e del suo aggravamento.

      Per quello io ritengo che siamo fottuti: abbiamo milioni di persone che credono che la terapia per guarire dal tumore sia... "fondersi" con esso (in medicina si dice metastasi) e che tentano di sopprimere il sistema immunitario residuale.

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    2. @Lorenzo: caro mio non so che professione abbia fatto la tua di mamma, ma meglio non indagare, va'. Visti i risultati. :)
      Uomo: ti ho risposto piu' estesamente sul mio blog.
      Mi preme solo fare qualche precisazione sul termine "invasione" cosi' caro al nostro Salvini. Invasione e' quando qualcuno entra a forza in uno stato, con l'uso della forza e l'intenzione di distruggerlo. Questi qui arrivano su barcarole che affondano, sempre che arrivino, vestiti di stracci senza scarpe, al massimo delle luride infradito. Alla faccia degli invasori...
      Bisogna distinguere da chi migra clandestinamente da chi fugge, chi fugge deve essere accolto, chi migra a cazzo senza documenti, deve tonare indietro per direttissima. Sic et simpliciter.
      Salvini, che definisce "invasori" questa gente, dovrebbe ricordarsi che lui stesso si definisce Padano e quindi non italiano, e quindi lui stesso, secondo sua stessa definizione, e' invasore per primo. Eppure mi risulta percepisca un fior fior di stipendio come parlamentare italiano. Qualcosa mi suona male. :)
      La soluzione all'"invasione" salviniana e' semplice: vada lui con i suoi a raccogliere pomodori nei campi 40 gradi all'ombra per 14 ore al giorno. Cosi' ci risparmiamo un po' di "invasori" e inizia a rendersi davvero utile al Pil del Paese. :)
      Scherzi a parte: la situazione e' grave e va affrontata seriamente da tutti i paesi europei in modo concordato, e' finito il tempo delle chiacchiere e degli sproloqui senza costrutto.

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    3. x Spirito Libero:
      > Uomo: ti ho risposto piu' estesamente sul mio blog.
      Ho visto.
      Non so se rispondere qui o là. In passato sei stata suscettibile su alcuni nostri confronti sui quali eravamo in disaccordo. Qui, siamo sui valori/credenze tuoi e miei e il dialogo non cambia quasi nulla.

      Non considero molto importante cosa dice Salvini, nel senso che è una persona che può avere, su alcune questioni, idee molto simili alle mie o molto diverse, come tutte le altre persone.

      Aggiungo che, Salvini, a mio avviso, è ingabbiato nei pantani morali "cristiani" rispetto ai quali il sistema è senza alcuna soluzione.
      Intendo: le soluzioni devono essere dure e quindi cruente (anche se la mia stima è che rispetto alle migliaia di morti causate dall'aumento del flusso sostenuto da cattolici e dalla sinistra, le soluzioni qui indicate non arriverebbero che ad una frazione (ipotizziamo 1000 vittime nei rispangimenti con mitragliamenti e cannoneggiamenti a mare, a 400 condanne capitali all'anno per rientro di clandestini già rimpatriati e schedati col DNA, saremmo comunque a molto meno dei 2600 morti fino a questo momento del 2015; inoltre dopo pochi mesi i flussi cesserebbero, tam tam dei migranti e certezza di rimpatrio ovvero di perdere la vita farebbero cessare in poco tempo tutto).

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    4. x Spirita Libera:

      Abbiamo costruito un sistema di credenze del tutto incompatibile con la realtà e la storia, la conoscenza, la biologia, l'etologia, la scienza. Sarebbe necessario rendersi conto che lo stato dovrebbe funzionare come in tempo di guerra, rompendo tutte le convenzioni, trattati, quelli assurdi tipo i tribunali internazionali storti per i presunti diritti dell'uomo, capaci di robaccia come questa, un vero e proprio attacco alle sovranità nazionali.
      Insomma, la metafora è quella di una operazione chirurgica: sappiamo che essa non è un massaggio rilassante ma che, pur essendo cruente, dolorosa e rischiosa, il bilancio complessivo è positivo, quello della guarigione.
      Ecco, noi siamo in una situazione di demenza e di degenerazione, di oscurantismo, di perdita dei lumi della ragione, per cui sarebbe necessario adottare provvedimenti via via più duri con un bilancio comunque positivo e non li si vuole adottare.
      I politici che propongono programmi anche solo un poco anti massmigrazionisti sono sostanzialmente moderati, si trovano con varie camicie di forza sovrapposte.


      L'accezione di invadere, è quella di "andare in", l'invasione violenta militare organizzata è una delle forme di invasione.
      L'invasione a violenza per il momento moderata come quella migratoria (che già ora stenta, in enclavi, situazioni specifiche e crimini anche efferati sempre più frequenti, a dissimulare la propria natura) è invasione, è andare (in massa) in”.

      Aggiungo che un contrasto duro e quindi anche cruento all'invasione, filosoficamente e dal punto di vista sistemico è rispostare morte e distruzione nei paesi di origine invece che lasciare che vengano qui. Ciò che voi (coloro che combattono l'idea di contrastare lo tsunami migratorio) non accettate è proprio il “rispostare”, nel senso che vi illudete, per vostri sistemi di fede, valoriali e di credenze, che l'accoglienza permetta di “superare” il problema.
      Ancora una volta utilizzo l'immagine della scialuppa o di uno scafo che ha una certa capacità di carico: vedete gente in mare, supponiamo 100 persone - che tenta di arrembare la vostra scialuppa da 10 posti in cui siete già in 60 – e volete “salvare” senza se e senza ma gli arrembatori.
      Fino adesso abbiamo salvato 15 vite.
      Fino adesso abbiamo salvato 22 vite.
      Continuano a ripetere i fondamentalisti accoglientisti.
      Arriva un'onda e già si imbarca acqua, alcuni occupanti che hanno picchiato quelli che avevano osservato la criticità dando loro dei Salvini nazifascioleghisti, cercano di far salire altre arrembatori.
      A volte trovano delle buffe spiegazioni anche quando alcuni di essi, nell'atto di salire o subito dopo, iniziano a prenderli a pugni o a coltellate.

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  5. ma come hai fatto ad inserire il sondaggio ?

    comunque non vi partecipo, non mi riconosco nelle tre opzioni.

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  6. > ma come hai fatto

    Vai nel pannello di controllo, selezioni Layout, poi aggiungi un ammennicolo (gadget), nella lista selezioni Sondaggio etc etc.

    > non mi riconosco nelle tre opzioni
    Se mi specifichi la tua ricetta sulla questione potrei pure aggiungerla al sondaggio così te la voti. :)

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  7. Dovrei informarmi sui criteri di 'sto accrocchio sondaggistico guggliano e su come vengono fatti rispettare.
    Come dicevo è un sondaggioco che, per evidenti condizioni, ha il valore di un gioco.

    (anche il fatto di aggiungere una risposta in corsa non è esattamente il massimo dell'ortodossia).

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  8. la mia risposta, ammesso che lo sia, è "si tratta di un fenomeno ineluttabile e che trova la sua causa nell'eterna aspirazione dell'uomo ad andare laddove si presume si stia meglio. se si vuole pensare di fermarlo ci vogliono le corazzate e gli obici. se non i bombardamenti a tappeto dai luoghi di origine"

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  9. Io sto fortemente dalla parte dell'Ungheria.

    Ma, come diceva Lenin (!), dei paesi con meno di 15 milioni d'abitanti non bisogna curarsene, "pesano troppo poco". Quindi la povera Ungheria soccomberà anche stavolta.

    Ma come soccombe lei, soccomberemo tutti, prima o poi.
    Una civilta' che muore.

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    1. Esatto.

      Non ho tempo per tradurre, ma questo articolo e' interessante:
      Fino a quando sopporteremo che l'Occidente, la Germania in primis, ci accoltelli alle spalle? Perche' solo noi rispettiamo le leggi dell'Unione (Europea)?

      Comunque anche l'Ungheria e' come l'occidente, ha i suoi "intellettuali di sinistra" che la svendono e che vogliono distruggerla per farla risorgere "migliore" dalle rovine. Notare bene che gli intellettuali di "sinistra" di adesso sono quelli che erano ai vertici del partito comunista prima del cambio di sistema.

      Spero per loro che si oppongano come possono, anche se appunto sono una nazione piccola, non potranno mai imporsi.

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    2. Noo, parlano male d'aa Germagna ??!! Ma possibile che date sempre la colpa a 'sta Germagna ?? ;-))

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    3. nottebuia: Noo, parlano male d'aa Germagna ??!!

      Leggiti l'articolo! Ma in originale o in una traduzione fedele, non quelle del corrispondente da Berlino di Repubblica (che e' la firma di molti articoli sulla cattivissima Ungheria: io leggo anche in Ungherese e posso confrontare).

      Comunque, varie cose che paiono un po' buttate a caso:
      1) il confine Schengen va difeso.
      2) non li fanno salire sui treni perche' l'Austria li respinge al confine. Tantovale restino dove sono (anche se pero' a Budapest stanno facendo un bel po' di danni, visti con i miei occhi).
      3) se a me mi fermano e non ho i documenti passo dei guai (ovunque, non solo in Ungheria). Perché non li dovrebbe passare un altro che passa il confine illegalmente?

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    4. > il confine Schengen va difeso.

      Una delle cose più stupide e pericolose del fanatismo sì global è il feroce accanimento, senza se e senza ma, a tutte i confini, barriere, a tutti i meccanismi noti da tempi storici, per gestir sistemi complessi e mantenerli ad un sufficiente grado di sicurezza.
      Si vedano Ultramercantile - 2 e Ultramercantile, ad esempio.

      Il pattern del respingimento deve essere responsabilizzatore e induttivo: l'Austria li respinge all'Ungheria, l'Ungheria li respinge alla Serbia, la Serbia alla Grecia, la Grecia ala Turchia, la Turchia li rimpatria in Siria, Iran o li respinge in iran, gli Iraniani li rimpatriano in Afghanistan e l'Afganistan li rimpatria in Pachistan, etc.

      Gli stati inetti o collusi col sistema sì global di distruzione globale, si assumono l'onere di gestire milioni, decine o centinaia, di invasori che non hanno rimpatriato e se ne assumono le conseguenze.

      Per quello le decisioni scellerate della Germania sono ulteriormente destabilizzatrici.

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    5. Bentornato, nottebuia!

      La Germania non è il paradiso. Essa ha una pesantissima camicia di forza di piombo addosso per il suo passato e è, psicologicamente, ingabbiata in molti paradossi e assurdità morali che condivide con altri paesi in questa insania delle società liquide post-moderne, post-razionali.

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    6. Non ho tempo adesso, ma mi propongo di mettere la traduzione del pezzo che ho link-ato sopra.
      Quello che vedono ora loro (in Ungheria) e' qualcosa di "universale", e quanto dice tale Zsolt lo potrebbe dire anche un onesto cittadino italiano con un po' di cervello.

      Il problema degli Ungheresi e' che sono troppo pochi, ma (se la mia conoscenza e' una fotografia del paese) hanno più indipendenza di pensiero di noi (Italiani). Certo anche la' ci sono coloro che vogliono vendere e "distruggere" tutto.

      Noi Italiani siamo molti di più, circa sei volte tanto, ma non abbiamo un senso della nazione come ce l'hanno loro, abbiamo subito un forte lavaggio del cervello e soprattutto siamo più rammolliti e fortemente americanizzati. (A proposito di USA: come mai loro hanno leggi così' strette sull'immigrazione? Ve lo siete chiesti? Perché' l'Europa "deve" accogliere i migranti e loro no? Hanno un sacco di spazio, in Colorado, Idaho, Nevada... perche' non se li prendono loro?)

      L'Ungheria se la prendera' in quel posto come sempre, e sara' anche più' ingiusto perche', come stato, non ha minimamente infierito su nessuno di codesti paesi "distrutti" da cui arrivano i profughi.
      Quindi il male lo fanno "le potenze occidentali" che non vedono l'ora di destabilizzare i paesi del medio oriente dove le cose funzionano decentemente, ma il danno lo subiscono altri.

      Decisamente, non c'e' salvezza.
      Bisognava (forse) rendersi conto delle cose prima, quando (forse) si poteva ancora fare qualcosa.

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    7. Bentornato, nottebuia!

      La Germania non è il paradiso. Essa ha una pesantissima camicia di forza di piombo addosso per il suo passato e è, psicologicamente, ingabbiata in molti paradossi e assurdità morali che condivide con altri paesi in questa insania delle società liquide post-moderne, post-razionali.

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    8. Grazie, Man. Rientro di duro lavoro (purtroppo, ma anche per fortuna, direi). C'è molto da leggere, e poco tempo, in effetti.

      @Bulutn
      Grazie per l'articolo. Se hai tempo di mettere on line una discreta traduzione, secondo me l'articolo è interessante.
      L'Ungheria da qualche anno sembrava fare scelte "non allineate" ma, oggi come oggi, tante cose sembrano acquistare un senso...

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  10. invece si useranno anche contro i migranti, vedrai. è questione solo di tempo

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  11. Concordo sul fatto che più che d'un sondaggio si tratti d'un gioco, un intrattenimento. Detto questo, trovo che anche la prima opzione (benché sia la meno grave) sia tremendamente mal posta ed ambigua (sì, ambigua, anche se credo involontariamente).

    "I clandestini sono invasori e vanno respinti alle frontiere e/o rimpatriati quando identificati sul territorio nazionale. Tutti gli stranieri provenienti da paesi extra-europei che non dimostrino di potersi mantenere devono essere espulsi."

    Come avrei quindi formulato l'opzione? Avrei evitato con grande cura di parlare di clandestini, e perfino di stranieri, scegliendo invece il lemma assai più inclusivo di forestieri -- chiunque venga "da fuori" rispetto a una certa ristrettissima area territoriale. Avrei inoltre evitato di introdurre la distinzione tra comunitari ed extracomunitari, perché per come la vedo io la chiave del problema non è la provenienza (anche se questioni di incompatibilità culturale possono peggiorare le cose) ma il numero. In un'ottica che ha come centro d'attenzione il fattore ambientale assai più che i fattori sociale ed economico anche il fatto che siano o non siano in grado di "mantenersi" è irrilevante. Certo, all'ottica ambientalista è più che lecito affiancare anche altre motivazioni, ma è assai controproducente sostituire la motivazione quantitativa di base.

    Per questo non rispondo al sondaggioco (sai che perdita).

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    1. x MrkeySmasher:
      Anche per te, come per Francesco, l'invito a formulare, in modo sufficientemente conciso, una tua proposta con una breve premessa e poi indicazioni operative, in modo che io la possa aggiungere al sondaggioco e tu (ed altri) la possiate votare.

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    2. x Lorenzo:
      > Lui invece ha scritto:
      > "I clandestini sono invasori e vanno respinti alle frontiere "

      Una nazione si dà un insieme di norme, con libero arbitrio e discernimento, in cui stabilisce chi, come, e in quali tempi e per quale durata può immigrare.
      Clandestini sono coloro che entrano violando quelle leggi.
      Se la legge sarà: non è ammessa alcuna immigrazione.
      tutti gli immigrati saranno clandestini.

      > La "logica ambientalista" è una cagata.
      Io faccio un distinguo tra ambientalisti - in genere cocomeriani quindi umanisti quindi antiecologisti- e gli ecologisti.
      L'ecologia è, a medio e lungo termine, l'unica logica sensata.

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    3. Lorenzo, per l'ennesima volta ti faccio notare che certe sparate (tipo etichettare il pensiero altrui come "cagata", così, sui due piedi) sono leggermente fastidiose.

      Quanto al valore delle leggi l'ho ridimensionato parecchio col passare degli anni, fino a riconoscerle per quel che sono: il diritto del più forte eletto a credo semireligioso da accettare per fede in organismi nominalmente "buoni" chiamati istituzioni. Tutta teoria.

      Il fatto che qualcosa sia stato scritto, da persone sulle quali non ho alcun controllo pratico, in un codice di leggi non lo rende qualcosa di valido, lo rende solo qualcosa che il potente di turno può imporre con la forza della costrizione. Per me è finito il tempo della confusione tra illusione e realtà, ovvero è finito il tempo della fiducia. Chiamiamo i tiranni col loro nome, ovvero col termine tiranni e non con altro. Ecco, i tiranni sono quelli che hanno scritto quelle leggi che dovremmo onorare. Eh, no, sottomettersi per la forza d'una costrizione subita con forme più o meno velate di violenza non significa rispettare e tanto meno onorare. E, per favore, non rivolgetemi l'insulto del tirare in ballo il mito della democrazia. Dove sarebbe, tutta 'sta democrazia, di grazia? Ah, già... le regole. E siamo da capo.

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    4. Lorenzo: "Non importa la tua opinione in materia"

      E' ben lì il problema. Sulla carta è una cosa, nei fatti è un'altra. La mia opinione non conta, così come la tua. Conta solo quella di chi ha uno status e i mezzi "muscolari" per farlo prevalere (le dirigenze, in senso lato). Ovviamente, il tutto annegato in un mare di ipocrisia di profondità insondabile del quale il sistema delle leggi è parte integrante (compresa la costituzione, con la minuscola, come giustamente osservi).

      Da quanto sopra, consegue che l'ipotetico trattato siglato "dagli Italiani", in realtà è stato siglato da un gruppo minoritario di dirigenti che con gli Italiani ha lo stesso rapporto del sovrano=>suddito. Dunque, quel trattato è imposto sulla pellaccia dei sottoposti con la violenza che deriva da una posizione di forza neppure minimamente bilanciata.

      Ah, che te ne fotti comincia ad essere palese. Non è che sia particolarmente edificante. Del che, ovviamente, te ne fotterai. E' una ricorsione senza fine, di quelle che mandano in palla il sistema operativo. :)

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  12. ma figurati, il lavoro sporco, quel lavoro sporco di cui parlavo, lo faranno quelli che tu chiami compagnucci. come tante altre cose "di destra" hanno fatto in questo nostro paese

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  13. La soluzione è la determinazione del loro status in un isola deserta come pianosa, ed il rimpatrio coatto nella terra d'origine o sulla prima spiaggia libica se si rifiutano di dichiarare la propria nazionalità; reimbarcati i primi 50000 gli altri non verranno più..Perchè spendere inutilmente i risparmi di famiglia? Detto questo il controaltare della questione è che più si ritarda questa soluzione più scoppieranno casini, più sara dura la "controrivoluzione", tipo espulsione coatta dei residenti con famiglie senza posto di lavoro dimostrabile, perchè fra 1 anno con 300000 extracomunitari in più i casini aumenteranno....Insomma il point breack è fondamentale, un avera rottura da stress come nella scienza dei materiali : a quel punto serviranno reimpatri di ogni extracomunitario senza posto di lavoro; più arriverà tardi ( non credo oltre i 2 anni da desso cmq) più è il rischio che la lega ( che ho votato strumentalmente) alzi ancora le sue percentuali; per gli extracomunitari residenti col capofamiglia che lavora in nero o licenziato sarebbe meglio che reimpatriassero tutti i nuovi arrivati ora perchè se si tira troppo per le lunghe dopo toccherà certamente anche a loro...Avete visto che imbarazzo Grillo con la sua base terzomondista che se ne frega di un minimo di linea ecologista ? troppo duro da digerire che 300 milioni di americani dovrebbero vivere come un tedesco per essere in equilibrio col loro territorio quando gli egiziani o i siriani dovrebbero essere sempre pezzenti ma 10 volte di meno per vivere in equilibrio col loro...

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    1. Bentornato Fra!

      Osservo che qualcuno che ha capacità raziocinanti e logiche, che utilizza la realtà e le sue leggi nei ragionamenti, esiste ancora.

      Ecco il deficit ecologico degli USA che sta rapidamente aggravandosi.
      Impronta: ca. 7, biocapacità ca. 4.5.
      Gli statunitensi, al tenore di consumi attuale, dovrebbero essere non più del 64% della popolazione attuale.
      Sono messi molto meglio di noi italiani, ad esempio, che dovremmo essere ca. 1/6 dell'attuale.

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    2. Lorenzo: "Quando si trova al largo chiede soccorso."

      C'è una sequenza di condotte che vengono messe in atto senza curarsi della loro incoerenza, quando si parla di queste cose. Ad esempio, se un mezzo è in avaria, il soccorso può anche consistere nell'aiutare a superare l'avaria. Se foro una gomma e tu ti fermi per soccorrermi, mi aiuti a cambiare la ruota, non mi inviti per cena a casa tua! Dunque, la pretesa del soccorso in mare suona falsa lontano chilometri.

      Altro punto: se non sono male informato, gli accordi sostengono che è il Paese sul territorio del quale avviene la prima accoglienza a doversi fare carico del problema. Ora, quando una nave, per dire, Inglese (che è territorio inglese per definizione) imbarca una persona, a rigor di logica non si capisce perché quella persona debba essere scaricata sul groppone dell'asino italiano. Anche qui colgo dello stridore che mi fa intendere che quel che ci viene detto non è credibile, mi fa cogliere una malafede di fondo che non posso fingere di non vedere.

      Altra norma della quale non posso essere certo non essendo del settore ma che credo di poter ricordare con una certa ragionevolezza è quella per la quale l'intervento a "soccorso" di persone in difficoltà in mare spetta a chi incrocia in prossimità del luogo dell'incidente. Orbene, devo per forza credere che in prossimità delle coste libiche incrocino solo navi europee? Ma per chi mi hanno preso, visto anche che appena un peschereccio siculo s'allontana qualche chilometro in più dalla costa italiana viene intercettato e sequestrato dai nordafricani con alti lài per la "intrusione"?

      Mi fermo. La sostanza di questo mio intervento è che le dirigenze ci prendono per il... naso senza troppi complimenti, e pretendono pure che ci mostriamo compiaciuti e collaborativi.

      Ieri l'altro pensavo tra me e me: "Certo che se i soldi che pago per le tasse vengono usati contro di me, forse forse chi non le paga non è che mi faccia quel gran danno..." A pensare stranezze come questa mi inducono, questi malnati dei nostri dirigenti! Eppure mi risulta che l'istigazione a delinquere non sia tra i loro compiti... ma quanto sono bravi?

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    3. Lorenzo: "Il soccorso in mare prevede che il natante che imbarca i naufraghi li conduca al porto più vicino."

      Eh, questo non riduce la stridente incoerenza tra il dire e il fare, neppure d'una virgola. Perché quando le navi incrociano a una trentina di miglia dalla costa libica e a oltre centocinquanta da quella italiana credo proprio che il porto più vicino sia in Libia, non in Italia. E questo, ancora una volta e se ce ne fosse bisogno, denuncia senza mezzi termini quelle che sono le vere intenzioni delle nostra dirigenze. Lavorano attivamente contro coloro che dovrebbero rappresentare, prendendoli oltretutto per il... naso.

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    4. Il discorso fila, infatti quando dici che "nessun comandante di nave si va a mettere nelle mani dei tagliatori di teste libici" lasci da parte il fatto che porti assai più prossimi di quelli italiani siano anche nella civilissima e accoglientissima Tunisia. Da qualsiasi parte la si guardi, tutta la questione sa di colossale menzogna e di presa per il... naso.

      Agli occhi delle dirigenze, che sono le stesse dalla notte dei tempi, siamo e restiamo carne da macello. Indipendentemente dal colore delle casacche che indossano, i dirigenti rimangono un "tipo umano" che di umano nel senso edificante del termine ha assai poco. Il disprezzo (per quel che può interessare a carogne del genere) è l'unico sentimento che si possa ragionevolmente rivolger loro.

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    5. Si incamminassero seriamente potrebbero arrivare molto lontano, e avremmo di che gioirne. E, bada bene, non è un discorso "schierato".

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    6. Noi assumiamo che esistano logica, leggi (molte leggi sono illogiche ma non vorrei allargarmi) e che esse vengano fatte rispettare.

      Le leggi sono fatte male.
      Non sono fatte rispettare (legge e ingiustizia diversa per tutti).
      Esiste un disegno per interpretarle diversamente per gli amici, applicarle agli altri, esonerare se stessi.
      Nella fattispecie abbiamo pulsioni salvifiche, moraliste, sadiche e masochistiche che esagerano il tutto.

      C'è piano per portare più masse umane non europee o antieuropee più grande possibile per annientare identità, stabilità sociale, cultura.

      Ho citato più volte l'esempio di leggi che sono applicate solo per gli onesti, leggi non solo inefficace ma premianti per i crimini commessi da coloro che non sono nell'insieme italiani onesti.
      Sequestrare auto e ritirare patente ad un rom che guida un auto rubata senza patente che efficacia ha?

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    7. Lorenzo: "quali sono i gruppi di interesse a cui fanno riferimento i nostri governanti, legislatori e giudici?"

      Sicuramente non quelli dichiarati.

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    8. Oh, mi sento d'evocare un'immagine apocalittica, qualcosa di stampo vagamente medievale...

      In caso di epidemia letale e oltremodo contagiosa, "curare una malattia" può significare incendiare il villaggio e purificare tutto col fuoco. Dopo il rogo, che alla fonte del contagio ci fossero virus o batteri conta poco.

      Le raffinatezze possono essere un privilegio che è controproducente permettersi.

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    9. Nella mia visione apocalittica un po' retrò virus o batteri avevano giacca e cravatta, paramenti religiosi, sale riunioni e così via.

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  14. quando sarà, saranno pure le decine di migliaia di senegalesi, egiziani, rumeni assolutamente regolari che bombarderanno o cannoneggieranno i migranti alle porte

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  15. x Francesco:
    > la mia risposta, ammesso che lo sia, è

    La premessa è chiara. Quello che manca è la tua proposta operativa.
    Nel senso che l'impersonale ipotetico ("se si vuole pensare di") non è la tua proposta operativa.
    Per aggiungere la tua opzione, quindi, manca la parte finale della frase: cosa fare, praticamente.
    Se consideri il fenomeno ineluttabile e pensi che non si possa fare alcunché, aggiungi "non è possibile fare nulla". Ancora, questo non è chiaro: le palestre devono essere requisite o no, se non di deve fare nulla? la cittadinanza la si dà loro o no?
    Insomma, ti chiederei di specificare cosa faresti tu, se avessi un potere molto forte, ad esempio (provocatoriamente, ma non troppo, se fossi Ministro dell'Interno con poteri speciali in tempo di guerra [migratoria]).

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  16. http://www.iltempo.it/esteri/2015/09/05/il-pentagono-la-crisi-durera-vent-anni-1.1454041 Il piano del Pentagono

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    1. Capisco la cautela del non voler passare per il classico "io so tutto, voi siete delle bestie", però quel "siamo una manica di deficienti" è ingeneroso e poco realistico, perchè è da quel dì che da queste parti insistiamo sul fatto di essere consapevoli del "giochetto" che descrivi. E, a rischio di sbagliare, azzarderei che i consapevoli che vorrebbero invertire la rotta sono una larga maggioranza degli Italiani, solo che per qualche ragione non si riesce a coagulare una qualche forma di resistenza efficace. Qualche idea (costruttiva) su come aggirare l'ostacolo? A meno di ipotizzare azioni che fanno strame delle leggi (che, ricordiamolo ancora una volta, sono un gioco di forza e non di diritto) io di idee proprio non ne ho. Anche a voler ipotizzare azioni di constrasto alla legge, vista la parentesi, non ho la forza necessaria per oppormi a chi le leggi le promulga e le usa e non ho (aggiungo qui un "ancòra" cautelativo) lo spirito del suicida. Ammetto dunque la mia impotenza.

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    2. I tedeschi: una parte dei tedeschi!
      La follia dilaga.

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    3. Dovrei leggere tutto ma non ho tempo.
      Scusate.

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  17. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15523

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  18. Gia', il Bene, il Male.

    Ricordo che le strade che portano all'inferno, NON sono lastricate di cattive intenzioni ma di "buone" intenzioni.
    Linguaggio religioso perche' la componente religiosa di questa follia / copertura di disegno criminale e' forte e pure le orecchie de il_bobbolo sono condizionate e sensibili a questioni religiose o come tali impostate.

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  19. oggi girava una foto su facebook di Kobane rasa al suolo. non si può proprio dire "mandiamoli a casa loro", non ci sono manco più quelle.

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    1. Il fatto che esista una minoranza di migranti che fugge dalla guerra (causata dai loro stessi comportamenti - mi riferisco ai siriani , non ai curdi ) e una stragrande maggioranza di "scalatori del tenore di vita") è un fatto.
      Che esista una volontà di programmazione e plagio delle piccole menti scadenti nell'indicare tutti col termine profughi è un altro fatto.
      I primi, a guerra finita si rimpatriano, i secondi li si respinge e si rimpatriano tutti coloro entrati contro volontà e leggi e DIRITTO delle comunità invase.
      Se la storia del rimpatrio di tutti i rifugiati bosniaci a fine conflitto da parte dei tedeschi mitiga, almeno in parte le mie preoccupazioni, il cialtronismo pietista, il buonismo emotivo, il disegno catto comunista, la disorganizzazione sgarrupata italia, la mancanza di un etica pubblica dell'Italia sono foriere dei peggiori scenari.

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    2. già perchè gli immigrati non vanno in Arabia Saudita terra dove loro si troverebbero meglio e non avrebbero problemi di integrazione. Come mai codesto Paese ha espulso un milione di etiopi in pochi mesi e nessuno nel mondo ha gridato allo scandalo

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    3. Rimando ad una pagina di Marco Pie, il paradosso Maori , che spiega tutto dal punto di vista sistemico. Ma problemi così grandi hanno molteplici cause.
      Le società opulente hanno perso contatto con la realtà, hanno amnesie sempre più estese su guerra, morte, battaglia, lotta, Mors tua, vita mea, selezione naturale, storia, etc. .

      Quando scrivo che esistono paesi che con il pugno di ferro hanno affrontato il problema migrazioni e che qui NON si vuole neppure considerarlo uno (il più grave) dei problemi penso a molteplici paesi (ad esempio quelli del Golfo) dove non puoi migrare clandestinamente, Semplicemente non è possibile e questo viene fatto rispettare.

      Solo che i benaltristi, terzomondisti, politicamentecorrettisti, filo massmigrazionisti, ti risponderanno, con le solite nenie trite e ritrite, che non è possibile fare alcunché in materia.
      Non si fa perché non si vuole fare.
      E' un po' come la decrescita serena, intelligente: esistono persone che la vivono, puoi toccarle, puoi andare a visitare le loro abitazioni, vedere cosa fanno, come lo fanno, imparare, etc.
      Milioni di invasati fanatici ti diranno che "non si può, la decrescita è impossibile".
      L'oscurantismo avanza in una società di persone avulse dalla realtà, con le menti farcite di strampalate credenze, di assurdità.

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    4. perchè a nessuno piace vivere nella merda

      mi domando invece se siate voi così ottusi dal non volerlo capire

      l'espiazione, il peccato originale, ma cosa c'entrano queste cazzate..... è come se a ognuno di voi chiedessero se è meglio scoparsi una bella figa o la figlia di fantozzi......

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    5. Io non ho mai negato il fenomeno delle migrazioni di massa.
      Ho sempre sottolineato che come tutti i problemi più gravi ed esteso ha molteplici motivazioni.
      Ho, inoltre, sottolineato che la merda in cui queste masse vivono è, quasi totalmente o molto spesso, loro responsabilità (uno, dioporco, si chederà perché esiste la Norvegia e perché c'è l'Egitto o il Pachistan - Jared Diamond ha già risposto in Armi, acciaio e malattie).

      Quello che io confuto è il ragionamento (non so se tuo ma qui sei tu porre la provocazione scatologica) che poiché la merda non vuole stare nei suoi posti (fossa biologica, fogna, letamaio, etc.) e vuole venire in casa tua in massa, tu non solo non fai nulla per contrastarlo ma, a me che non voglio che la merda si espanda nella mia abitazione, dici con enfasi "ma la merda non vuole mica stare nei posti della merda, eh!", sei un merdoso antimerdista che non voglio capire etc etc.

      In poche parole: se è vero che le persone vogliono vivere in posti decenti ed è loro "diritto" anche io voglio continuare a vivere decentemente in posti decenti, non ho pulsioni masochiste, salvifiche o altre psicopatologie del genere.

      Veramente sono io che trasecolo.

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    6. amici, è altrettanto ufficiale che dire sempre le stesse cose mi ha stancato, al punto che anche gli insulti di Lorenzo, che non giudico un coglione, mi rimbalzano.

      a me le questioni macro interessano molto ma molto fino ad un certo punto. come diceva Keynes, nel lungo periodo siamo tutti morti. nel breve uno cerca la via più facile, immediata o percepita come tale. per alcuni persone, è meglio la morte probabile che la morte certa. e allora già che devo affrontare una morte probabile, vado verso Monaco di Baviera o verso Riad o Astana? no, perchè è verosimile che a Monaco potrò vivere serenamente la mia vita che a Riad o ad Astana. poi che a me, a voi, questa cosa risulti
      1) sgradevole
      2) ingiusta
      3) assurda
      4) antieconomica
      5) anticulturale (intesa come tutela della nostra cultura)
      6) ecc ecc.....

      tutto ciò è un'altra cosa. ripeto. un'altra cosa. qui non si parla nè di diritti, nè di doveri. qui si parla di pulsioni. su facebook una mia amica che ha posizioni simili alle vostre scriveva "queste persone dovrebbero impegnarsi a cambiare i loro paesi". ma se noi italiani non siamo capaci di cambiare noi stessi e i nostri politici, possiamo pensare e volere che i migranti (tutti i migranti, non parlo di siriani e eritrei, parlo anche degli africani o degli arabi che vi piacciono ancora meno) possano cambiare i loro stati? i loro governanti corrotti?
      ma non riusciamo noi a metterci d'accordo in un caseggiato, vogliamo chiedere agli ivoriani di cambiare la loro classe politica? ai curdi che vengono bombardati da 50 anni di sconfiggere l'isis?

      è come pretendere la moralità dagli altri, ma negarla per noi stessi

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    7. Io non nego certamente la tensione a voler migliorare la propria condizione "di merda" (dovuta alla propria cultura, vedi caso Siria e paesi islamici in genere in letterale esplosione demografica, che se esplodi demograficamente nel 2015 significa che sei proprio merda).

      Però non capisco che tu non capisci che io non voglio peggiorare la mia. E' così strano?
      I miei ragionamenti non hanno né vogliono avere alcunché di morale ma rimanere sul piano oggettivo, della realtà, etico.

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