domenica 3 agosto 2014

Ancora là

Sto leggendo avidamente alcuni libri. E' un piacere ritrovato. Anche questo è uno dei tributi pagati per T. e ora che si sono liberate cinque sere ogni quattrordici mi concedo alla lettura.
Vivere in un posto bellissimo... rammollisce. Insomma, tra stanchezza accumulata, libri che mi divorano, piacevolezza di starmene qui l'idea di fare qualcosa con _zzz in quattro è .. sbollita col tempo.
Ieri sera dopo cena, UnBipede voleva fare un po' di compiti. Avevamo declinato un invito per una pizzata a casa di amici. _rea che viene dalla mia stessa città lombarda, è genialoide e fa delle cose bellissime: stufe autocostruite, opere in terra cruda, cesti... Il bipede aveva voglia di cenare a casa e così è stato. Poi... l'ho lasciato ai suoi compiti. Niente pizza ma vado almeno a salutarli!
_rea è riuscito a stupirmi ancora una volta.
Dietro la casa antica, tra bossi enormi (io amo quella pianta, ce ne sono di meravigliose qui in Appennino) e noccioli, un piccolo desco e ancora il forno in muratura, vecchio, da cui uscivano ancora le pizze.
Ecco che un ragazzo barbuto estrae la sua nyckelharpa e inizia. Poi arriva un secondo, con un flauto anche.
Allora, in quel vento più fresco che tiepido, il grande bosco sul monte dietro e le stelle sopra, i suoni dozzinali di una banda in una festa nel piccolo borgo più in là sulla sponda opposta della valle che arrivavano a tratti, sono stati annullati dall'incanto. Cedi e ti abbandoni ad un viaggio remoto, nel tardo medioevo, proprio come il capolavoro di Hesse che mi divora. Durezza e dolcezza, costrizioni ed eccessi, severità e gaudenzie grandi.
A fatica sono tornato a casa, da mio figlio, ancora là e nei secoli addietro. Non servono miglia e porti lontani



(enarmagnusson susannahwapshott)

9 commenti:

  1. Avevo iniziato a leggere "Piccole gioie" di Hesse, quando andavo ancora all'Università... poi non so perchè l'ho lasciato a metà.
    Io sono convinta come te che non servono miglia e porti lontani; l'ho scritto anche qui: http://indiecirighe.blogspot.it/2014/03/1498914991.html
    il tutto sta nel capirlo.
    Buona domenica :)

    RispondiElimina
  2. IO ho alcuni libri che iniziai e aspettano che li riprenda.
    Ogni libro richiede un tempo, uno stato della vita e dell'animo, e' una relazione tra l'autrice/ore e il/la lettrice/ore, bisogna esserci, in due.
    Arrivera' il tempo, forse.

    Buona doimenica a te.

    RispondiElimina
  3. Una situazione un po' anni 70 direi 😃

    RispondiElimina
  4. anch'io ho dei grandi bossi, merito di chi li ha piantati quasi un secolo fa. Ora che ci penso, dovrei restituire il debito, non credo che i miei arbusti siano altrettanto longevi.

    RispondiElimina
  5. L'ultima frase ti entra nell'anima. La raison d'être del tuo blog.

    RispondiElimina
  6. x Francesco:
    x Clorinda:
    x Ele781:
    Ni.
    Nel senso che... sì. alcuni di questi era fricchettoni.
    Ma non era certo quello a colpirmi. Anzi, da un po' da alcuni anni non mi garbano granché certi svampitismi fricchettoni. certe colossali incongruenze (avevo gà commentato piuttosto severamente alcune di queste cose) e non mi garba neppure uno stile che a volte scade nella sciatteria.
    A me ha colpito l'aspetto artistico, il fatto che quella coppia di nyckelharpa e flauto (il secondo non so... nella versione in metallo NON è uno strumento medievale) mi hanno riportato nel tardo medioevo.
    Suonavano alcune danze e... l'immagine andava a ritrovi e feste di quel periodo.
    Io non ho vissuto quella roba quando ero ragazzo. Era il periodo new wave, non dei firicchettoni.
    Non mi piace granché lo stile e la cultura degli anni 70. Forse solo gli anni 80 sono stati peggio, sicuramente sono stati peggio dal punto di vista estetico.

    x Sara:
    Ci sono dei bossi di una bellezza straordinaria qui in Appennino. Vicino a piccoli borghi, a vecchie case.
    Piccole foglie di quel verde intenso e brillante.
    Mi stupiscono ogni volta.
    Pensare che sono così lenti nel crescere.
    C'è una delle cose migliori dell'estetica italiana che sono le siepi geometriche nei giardini del rinascimento che sono la celebrazione del bosso.

    x Wannabe Figa:
    Mentre pedalavo nell'oscurità verso casa, osservavo che quella micro ensemble mi aveva dati istanti di veri gioia e piacere facendomi fare un viaggio nei secoli. E, per di più, del tutto inaspettatamente. A pochi minuti di bici da casa.
    Mi è dispiaciuto che non ci sia stato il mio bipede.

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.