domenica 24 agosto 2014

A casa

Nuotare, galleggiare bene nella corrente del Fiume.
Ho finito quasi alle dieci in cucina con i funghi, meteo che cambiava, al diavolo le due vette.
Un giro da un vecchio amico, in quattro con moglie e due figli, osservi affetti, sinergie ma anche grigiore e logorio. Io singolo, da fuori, vedo medaglia e suo rovescio.
Ecco, quando galleggi nella corrente puoi osservarlo questo Panta Rei. Le dinamiche relazionali di collisioni tra i miei, tra me e loro, gli ego, gli Es che rimangono immutati anche dopo decenni.
Nella passegiata al tramonto, cielo sereno e vento freddo - sembra principio d'autunno - altri passi del cammino di questa vita. La percezione viva della finitezza, del, mistero della vita morte. Perché vette, pascoli, boschi e panorama di decine di km sobillano gioia ma anche malinconia. È una vita apparentemente semplice questa di montagna: ampiezza, spazi, la natura sontuosa e arcigna, silenzi e intensità relazionale assai più blanda ti espongono all'introspezione, all'osservare, un po' con sgomento il Mistero.
Struggente camminare sui pascoli coi miei vecchi.
Voglio vivere ogni istante di ciò che è e non è più.
Andiamo di qui un po'?
Guardo l'ora. Sarei dovuto partire ora, un'ora di strada, iniziano presto e finiscono presto (mezzanotte) in questo angolo formalmente italiano di Europa settentrionale.
Al diavolo, due ore di strada per un'ora e mezza di milonga, voglio camminare e poi cenare con voi, stasera.
Hai visto quel prato come è verde, mamma? Non si vedono caprioli stasera.
Allora non vai in milonga? Ho un po' freddo ora, sembra quasi autunno.
Torniamo a casa.

6 commenti:

  1. Ho avuto lo stesso pensiero di recente, osservando le dinamiche del mio paese. Una vita semplice, almeno apparentemente...

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  2. Alla fine sono davvero poche le cose che contano.

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  3. Mi piace quello che hai scritto; ha il sapore della pacatezza. Quella che conoscevo anche io quando frequentavo i luoghi di montagna, quelli semplici.

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  4. x Francesco:
    x Spirita Libera:
    Sì, penso di sì.
    Non saranno ancora molte le estati nelle quali potrò passeggiare lassù con loro.

    x Wannabe Figa:
    Io subisco una fascinazione di quei ritmi di cose semplici. Anche solo il problema dell'energia, a partire dalla legna fino al riscaldamento, richiede lavoro, dedizione e una serie di atti semplici quotidiani che ... hanno sensualità e sono ipnotici, nonostante impegno e fatica che richiedono.
    Semplicità che ha un che di... monacale a volte.
    Questa semplicità incorona la gioia e rende arcigna l'afflizione o la depressione. E' come se... esaltasse la vita non distraendoci da essa.

    x Mareva:
    Poche cose che contano: tu, i tuoi affetti, la Natura, il vivere, le relazioni con gli altri.
    In un certo senso là sono purificati da molte cose inutili e pesanti.

    x IL MIO BLOG IN UNO ZAINO:
    Vedo i miei vecchi che diventano più vulnerabili, più fragili di anno in anno. Anche per me è complicato tornare a relazionarsi con loro, sei sempre il loro bambino e vogliono dire la prima, quella di mezzo e l'ultima parola, sono attenzioni frequenti che diventano ingerenze spesso.
    Però... anche per me gli anni passano e riesco a smussare anche i vertici del mio ego, almeno un po'.
    Puoi scrivere anche essere un po' più pacato.
    Luoghi semplici, lontani dalle bolge turistiche aberranti massificate che ci sono anche in montagna.

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